Con "The Last Empress", un romanzo del 2007 della scrittrice statunitense di origine cinese Anchee Min, ho finito di leggere la saga cominciata con "L'imperatrice Orchidea" (Empress Orchid), pubblicato nel 2004 (che ho recensito qui).
Continua la storia di Orchidea (Dowager Cixi), ormai imperatrice vedova da lungo tempo, alle prese con dei figli deboli, una Cina che si sta sgretolando e un'opinione pubblica che la considera una fredda manipolatrice assetata di potere.
Anche questo secondo volume è scritto in prima persona. E' narrato da un futuro indefinito, ma è cronologicamente più lineare del precedente e segue la protagonista fino alla morte.
Il libro è storicamente molto interessante, anche perché Cixi è una contestata, ma questo secondo volume mi ha un po' annoiato perché non ci sono veri e propri sviluppi dal punto di vista umano. Tutta la passione e l'avventatezza di Orchidea si esauriscono nel primo volume, qui rimangono solo dosi crescenti di tristezza e frustrazione, il che è realistico, ma meno interessante.
With "The Last Empress", a 2007 novel by the U.S.A. writer of Chinese origin Anchee Min, I finished reading the saga that began with "Empress Orchid", published in 2004 (which I reviewed here).
It continues the story of Orchid (Dowager Cixi), who is now a widow from a long time, and has to deal with weak children, a collapsing China, and a public opinion that considers her a cold power thirsty manipulator.
This second volume is also written in first person. It is narrated from an indefinite future, but is chronologically more linear than the previous one and follows the protagonist until her death.
The book is historically very interesting, because Cixi is a controversial figure, but this second volume bored me a bit because there is no real human development. All Orchids's passion and rashnees end with the first volume, here we find only increasing doses of sadness and frustration, which are realistic, but less interesting.
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