"Primavere e Autunni" è un fumetto del 2015 di Cjai Rocchi e Matteo Demonte, che, attraverso la storia di Wu Li Shan, nonno di Damonte, racconta quella della comunità cinese di Milano.
Wu Li Shan nasce in un villaggio di montagna della Cina orientale. Nel 1931, dopo aver viaggiato per il mondo, vivendo fra l'altro a Parigi e Amsterdam, si stabilisce a Milano, dove inizia facendo il venditore di cravatte con le poche parole di italiano che conosce, ospitato da un connazionale nel quartiere degli ortolani, là dove ora sorge la Chinatown milanese.
Il libro segue la sua storia fino agli anni '70, in un mescolarsi di vita privata, come il matrimonio con la sarta italiana Giulia, ed eventi storici come la Seconda Guerra Mondiale e la Rivoluzione Maoista, vissuti sia a livello personale sia di comunità cinese di Milano.
L'argomento del libro è interessantissimo, tanto più che ha alle spalle un'accurata ricerca storica e iconografica. Lo stile di narrazione è fattuale, storico, quasi asettico. Il disegno rispecchia questo stile con pagine che sono più illustrazione che fumetto, molto ben fatte, storicamente accurate, ma con dialoghi limitati al minimo ed espressioni spesso fotocopiate. Anche se l'espressività e i sentimenti sono ridotti al minimo, dalla narrazione riescono comunque ad emergere momenti di gioia, amore, disperazione e addirittura momenti buffi.
Interessantissimi anche i saggi brevi di fine libro che aggiungono qualche informazione storica.
Un libro imperdibile per tutti i milanesi (anche per combattere alcuni pregiudizi), ma anche per chi ha interesse per la storia italiana, per la Cina e per le migrazioni.
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