mercoledì 31 ottobre 2012

Vampirus (Westerfeld)/Peeps (Westerfeld)

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Si parla di vampiri, ma più che un fantasy è un libro di fantascienza: infatti nel mondo di Vampirus il vampirismo è una malattia a trasmissione sessuale! Un'altra delle geniali idee di Westerfeld.
Cal, come milioni di giovani studenti, era più interessato a divertirsi che al corso di biologia per il quale si era trasferito a New York dal Texas. Oggi, dopo una notte con Morgan, una ragazza misteriosa e affascinante incontrata in un bar, la biologia è diventata la sua unica via di salvezza. Il rapporto con Morgan gli ha infatti trasmesso un parassita temibile, quello del vampirismo. Per fortuna Cal risulta essere un portatore sano: non si trasforma dunque in un cannibale impazzito, pur conservando un robusto appetito di carne, ma si ritrova dotato di sensi acuiti, forza e velocità sovrumane, anche se con una caratteristica piuttosto frustrante: una costante eccitazione sessuale. Un dramma per il ragazzo, che non può concedersi neppure un bacio se non vuole contagiare altre ragazze innocenti. Assoldato da un'antichissima organizzazione segreta che si occupa di tenere sotto controllo altri vampiri infetti come lui, i pip, ovvero i "parassita-positivi", Cal ha il compito di rintracciare le sue ex fidanzate, ormai contagiate, e catturarle perché possano essere curate (dal sito della Feltrinelli)
La storia è narrata attraverso il punto di vista gradevolmente ironico di Cal. C'è parecchia azione, ma sesso e violenza sono ad un livello accettabile da qualcunque genitore (purtroppo o per fortuna?). Il peggio è qualche dettaglio vagamente disgustoso sui parassiti davvero esistenti.
Anche se la storia è indirizzata ad un pubblico "giovane", il target è più adulto di quello de I diari della mezzanotte.
Non è un libro particolarmente profondo, ma è interessante, divertente e promuove il sesso sicuro.
Ha un seguito, Apocalypse Vampirus, che recensirò prossimamente (comunque vi anticipo che è decisamente peggiore).
✬✫✯
This book is a vampire story, but it's more science fiction than fantasy: infact here vampirism is a venereal disease! Another of Whesterfeld brilliant ideas.
Two days after arriving in New York for college, Cal loses his virginity to a girl who picks him up. From this encounter Cal picks up an STD, but this is an unusual one: it turns its victims into "peeps" -- parasite positives—raving cannibalistic monsters with unusual strength, night vision, heightened senses, and an affinity with rats. Cal himself turns out to be immune, but he's a carrier—he gets the strength and senses without the nasty side effects. But before he knows it he has infected others.
Cal is recruited by the Night Watch, a secret government organization that has existed for centuries to contain the disease and its victims. His first assignment is to capture all the girls he's infected. But soon Cal realizes that there is more going on than he has been told: the disease is changing in response to mysterious forces from under the earth that are waking up after centuries of slumber (from Wikipedia).
The story is told through the pleasantly ironic point of view of Cal. There is a lot of action, but sex and violence (unfortunately or fortunately?) are at a level acceptable by any parent. The worst are some vaguely disgusting details about actually existing parasites.
Although the story is addressed to a
"young" audience, the target is more adult than that of "Midnighters".
This book is not particularly deep, but it is interesting, fun and promotes safe sex.
It has a sequel, Apocalypse Vampirus, which I'll rewiew later (anyway I'll tell in advance that it's considerably worst)
.

Buon Halloween!/Happy Halloween!

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Buon Halloween! Voi lo festeggerete in qualche modo?
Per me è un periodo sfigato, in cui per un motivo o per l'altro non posso partecipare agli eventi che mi piacciono di più: il capodanno celtico è saltato, non posso andare alla fiera del fumetto di Lucca perché non ho abbastanza soldi, domenica volevo fare un pic nic e invece faceva freddissimo e diluviava, stasera sono a scuola. Ma non mi arrendo! Ho intenzione di andare a scuola con un costume nello zaino (se non addosso) e dopo di corsa nella casa nuova dove tirerò fuori le bambole di porcellana inquietanti (le ragnatele ci sono già e sono vere) e mi farò una spaghettata di mezzanotte guardando film o telefilm a tema con la Pelosa Metà!

Happy Halloween! Are you going to celebrate in any way?
For me it is an unlucky period, in which for one reason or another I can not attend the events that I like the most: the Celtic New Year was blown, I can't go to the comic fair in Lucca because I haven't enough money, on Sunday I wanted to do a picnic and instead it was freezing and raining and tonight aI have to go to school. But I don't give up! I'm going to go to school with a custom in my backpack (if not wearing it) and after I'll go to the new house where I'll dig out the disturbing porcelain dolls (the cobwebs are already there and are true) and I will eat spaghetti at midnight watching themed movies or tv series with the Hairy Half!

Un'idea geniale di Kyary, la reginetta dello stile di Harajuku, per un costume senza il costume XD/A smart idea by Kyary, Harajuku's fashion queen, for a costume without a costume XD (Source)

martedì 30 ottobre 2012

C'era una volta/Once upon a time

Probabilmente avete sentito parlare tutti almeno una volta di "C'era una volta", visto che è un telefilm molto trendy. La trama:
un giorno un bambino bussa alla porta di Emma Swan, una cacciatrice di taglie e le dice di essere il figlio che aveva dato in adozione tanto tempo prima e che ha bisogno di lei per spezzare un incantesimo che imprigiona i personaggi delle favole nel nostro mondo, senza coscienza di essere stati prima qualcun'altro! Secondo il racconto del bambino, Emma è l'unica a potere spezzare questo maleficio perché è la figlia...di Biancaneve e del principe azzurro. E la persona che ha lanciato l'incantesimo è la regina cattiva di Biancaneve, che è anche la madre adottiva del bambino. Emma non crede alle parole del figlio ritrovato, ma decide di riaccompagnarlo a Storybrooke, il suo paesino e una volta lì...
Io di recente ho finito di vedere la prima stagione. Fino alla quarta puntata mi annoiava, poi mi sono intrippata tantissimo, ma non sono rimasta convinta dalla fine. Ho adorato le citazioni dei film Disney, i vestiti di Mary Margaret/Biancaneve (molto mori), il design di interni sempre a tema bosco (pure molto mori), la storia di Cappuccetto Rosso, ma tante altre cose non mi hanno convinto, in primo luogo la protagonista. Emma è una specie di Lady Oscar, sempre in stivaloni, jeans, giacca di pelle e lunga permanente boccolosa iperromantica (in fin dei conti è la figlia di Biancaneve e del principe azzurro!), ma vabbé. Però agisce in modo totalmente irrazionale per una che non crede all'incantesimo e comunque (spoiler in bianco) non ci crede per tutta la serie poi l'ultima puntata si converte all'improvviso dopo aver snobbato tutte le varie prove e in una ventina di minuti spezza l'incantesimo. WTF? Ci voleva così poco?
E il principe azzurro mi sta terribilmente sulle scatole. Però credo che vorrò vedere anche la seconda.
Voi l'avete vista? Cosa ne pensate?
A tema favole sto iniziando a vedere anche la serie Grimm.


You've probably all heard at least once "Once upon a time", as it is a very trendy tv series. The plot:
one day a child knocks on the door of Emma Swan, a bounty hunter, and says he is the son she had given up for adoption long ago and that he needs her to break a spell that imprisons the characters of fairy tales in our world, without being aware they were someone else before! According to the story of the child, Emma is the only one to be able to break this curse...because she is the daughter of Snow White and Prince Charming. And the person who cast the spell is the evil queen of Snow White, who is also the adoptive mother of the child. Emma does not believe the words of her lost son, but decides to accompany him back to Storybrooke, his village and once there ...
I've recently finished watching the first season. Until the fourth episode it bored me, then I went on a frenzy about it, but I was not convinced by the end. I loved the quotes from the Disney movie, the clothes of Mary Margaret/Snow White (very mori), the interior design always forest themed (also very mori), the story of Little Red Riding Hood, but many other things did not convince me, in particular the protagonist. Emma is a kind of Lady Oscar, always in boots, jeans, leather jacket and long curly romantic perm (in the end she's the daughter of Snow White and Prince Charming), but okay. But she acts in a totally irrational for someone who does not believe the spell and still (spoiler in white) she does not believe in it for the whole series and in the last episode suddenly is converted after having snubbed all the various pieces of evidentce and in twenty minute breaks the spell. WTF? It took so little?

And I don't like the prince at all. But I think I want to watch the second season.
You have you seen this series? What do you think?
I started to watch also the series Grimm that is also fairytale themed.

Ruby (Rosario Vampire)

Rosario Vampire è un manga che racconta la storia di un ragazzo che si ritrova in una scuola in cui studenti e professori sono tutti mostri! Io trovo che sia disegnato divinamente e che migliori nel corso della storia. Come genere è uno shonen, sottogenere anime, quindi ci sono un sacco di personaggi femminili. Anche se come genere non lo amo molto (mi chiedo sempre perché tutte le più fighe della situazione debbano innamorarsi di uno che di solito è anche brutto, sfigato e nemmeno particolarmente buono), qui la trama riesce a evolvere fino a diventare una storia di tutto rispetto. Esiste anche una seconda serie che è la prosecuzione del primo manga, ma non posso garantirla perché ne ho letto solo qualche numero.
Ruby è uno dei numerosi personaggi femminili. E' una strega, molto legata ai poteri della natura. Parte come antagonista dell'eroe per finire (uffa) come personaggio di secondo piano con una passione segreta per il bondage nel suo harem. Mi è sembrata un ottimo soggetto per un cosplay-costume di halloween perché adoro come si veste e volevo una scusa per copiarla il suo costume è molto semplice da realizzare con vestiti trovati in casa, quindi è ideale per un last minute, ma anche per un effetto finale più naturale (i costumi malfatti di tessuto lucido mi rivoltano nel profondo).

Rosario Vampire is a manga that tells the story of a boy who finds himself in a school where students and teachers are all monsters! I find that it is divinely drawn and that the drawings even improve during the manga. It is a shonen, sub-genre harem, so there are a lot of female characters. Although I don't love this kind of manga very much (I always wonder why all the hottest girl of the situation should fall in love with a boy who is also usually plain, uncool and not even particularly good), here the plot evolves to become a really good history. There is also a second series which is the continuation of the first manga, but I can not guarantee it because I read only a few numbers.
Ruby is one of several female characters. She's a witch, closely linked to the powers of nature. She starts as an antagonist of the hero to finish (Ugh) as a background character with a secret passion for bondage in his harem. She seemed like a good subject for a cosplay-halloween costume because I love how she dresses and I wanted an excuse to copy her hes costume is very easy to achieve with clothes found in the house, so it's ideal for a last minute costume, but also for a more natural final effect (bad quality costumes of shiny fabric revolt me deep inside).

Canotta/Top: mercato/open air market
Cintura/Belt: mercato/open air market (5€)
Scaldabraccia/Armwarmers: fatti io/selfmade
Gonna stracciata/Ragged skirtbho
Leggings: comprati in Giappone/bought in Japan
Pantofole/Slippers: regalo (fratello)/present (brother)

lunedì 29 ottobre 2012

Foglie autunnali & zucca/Autumn leaves & Pumpkin

Spilla/Brooch: fatta io/selfmade
Sciarpa/Scarf: tutto 50 cent in Liguria/ all for 50 cent shop in Liguria (0,50€)
Maglione/Jumpermercato di Papiniano, Milano/Papiniano open air market, Milan

Palio di Vigevano/Vigevano's medieval fair

Come già nel 2010 io e la Pelosa Metà il 14 siamo andati al palio di Vigevano. Non siamo riusciti ad iscriverci in tempo alla tradizionale cena medievale perché davamo per scontato che costasse molto, invece aveva prezzi contenuti. Due anni fa avevamo puntato un bar che però offriva cibo medievale solo a pranzo, quindi quest'anno siamo arrivati per pranzo e il bar non esisteva più -.- Abbiamo provato le "puccie" in un locale della piazza centrale che secondo la spiegazione dovevano essere una sorta di pizze da passeggio e che invece erano panini troppo costosi.

As in 2010 I and Hairy Half on the 14 went to the Palio of Vigevano, a medieval festival held in this city every year. We were not able to enroll in the traditional medieval dinner because we were late and took for granted that it costed a lot, instead it had good prices. Two years ago, we spotted a bar that offered medieval food but only for lunch, so this year we arrived for lunch and the bar did not exist anymore -.- In the central square we tried the "puccia" that according to the explanation had to be a kind of walking pizza and instead was a too expensive panini.

Quest'anno prima del palio vero e proprio si è tenuto il palio dei bambini, che era stato rimandato per maltempo, che ne è una versione semplificata. Fra un palio e l'altro, visto che erano aperti gratuitamente, abbiamo visto la pinacoteca e il museo della scarpa, a cui dedicherò un post successivo perché era molto interessante, e abbiamo esplorato le bancarelle. Purtroppo ho perso il mio gioco preferito, quello dell'albero del melo cotogno (in cui si lanciano segnalini in cestini posti a vari livelli di un albero finto) e dopo il palio siamo dovuti scappare perché avevamo un impegno, comunque è stato piuttosto carino. I costumi, come sempre, erano stupendi.
Ormai ho imparato che è meglio non andare ogni anno allo stesso palio perché in definitiva lo svolgimento è sempre uguale, cambia solo il vincitore, che agli esterni importa relativamente.

This year before the real games of the festival there were those of the children, that had been postponed due to bad weather and are a simplified version of it. Between a festival and the other, since they were open and free of charge, we saw the art gallery and shoes museum to which I will devote another post because it was very interesting, and we explored the stalls. Unfortunately I lost my favorite game, the quince tree (where you throw counters in baskets placed at various levels of a fake tree) and after the end of the games we had to run because we had a commitment, however, it was pretty nice. The costumes, as always, were wonderful.
I've learned that it is better not to go every year to the same festival because ultimately the performance is always the same, it just changes the winner, that isn't so important for people who come from outside the city (the teams are chosen in different neightbourhoods of the city).


Non è bellissima questa pettinatura?

Isn't this hairdo beautiful?

Frustrati nelle nostre aspettative di un pranzo medievale, ci siamo lanciati a fare compere alle bancarelle gastronomiche.

Frustrated in our expectations of a medieval lunch, we went in a shopping spree at the food stalls.

Sul posto ci siamo divisi una bruschetta con pesto di lardo (di cui abbiamo comprato anche un barattolino) e abbiamo bevuto del favoloso vino rosso dolce aromatizzato con limone e semi di melograno. Sul treno abbiamo mangiano una focaccia con crescenza, pere e uvette...

There we shared a bruschetta with beaten lard (of which we also bought a small jar) and we drank some fabulous sweet red wine flavored with lemon and pomegranate seeds. On the train we eat a focaccia with crescenza (a kind of soft cheese typical of Lombardia, a northen region of Italy), pears and raisins ...

...e a casa, dopo una passatina in microonde, due focacce divine, una con lardo e prugne e l'altra, la migliore, con radicchio e pancetta, e due panini, uno ai ciccioli e uno alle mele cotogne.

...and at home after heating them a bit in the microwave, two divine focaccia, one with bacon and prunes and the other, the best, with radicchio and bacon, and two breads, one with beacon and one with quince.

domenica 28 ottobre 2012

Halloween a Milano e dintorni

Source
Visto che ero abbastanza disperata riguardo al mio halloween, ho fatto una ricerca sugli eventi che si svolgeranno in questi giorni a Milano e dintorni.
Vi passo qualche link, magari vi possono essere utili:

http://www.milanodabere.it/milano/eventi

http://www.visitamilano.it/turismo/eventi/index.html

http://www.cronacamilano.it/milano-gratis/30946-feste-halloween-gratis-milano-e-dintorni-2012-eventi-in-maschera-e-tante-iniziative.html

http://www.milanotoday.it/eventi/data/01-novembre-2012/

Orrori e Misteri a Milano -un party con ingresso a 10 euro che include spettacolo di Omar Nedjari, un giovane regista che adoro, intrattenimenti consumazione, spumante, torta e chupito omaggio (http://www.facebook.com/events/540713572612748/)

Halloween night con concerti dei THEATRES DES VAMPIRES, EVENOIRE, ALOUD e un po'di animazione a 15 euro a Rozzano (http://www.facebook.com/events/106784232814130/)

http://milano.virgilio.it/eventi?dv=015146&cap=20100&tp=I&data=2012-10-31&qs=&hostCityCapol=milano&idCityCapol=015146&sc=eventi&cityCapol=Milano&idProvRif=015&canale=eventi&page=1&ofs=1

venerdì 26 ottobre 2012

Un polpo alla gola

Lui non è niente male, non me lo sarei mai aspettato dal suo autoritratto!/He's a hottie, I wouldn't espected it from his self portrait!



Venerdì scorso sono stata con la mia amica Bi alla presentazione del secondo libro di Zerocalcare"Un polpo alla gola", alla fumetteria Alastor di Milano e mi sono comprata la versione con la copertina nerd che era reperibile solo in quest'occasione e a Lucca.
Ci siamo messe in lista per avere un suo disegno. C'era un sacco di gente e lui è molto carino e accurato, però questo vuol dire che abbiamo dovuto aspettare un sacco anche arrivando presto. Nel frattempo abbiamo preso una bibita gratis che era inclusa nell'acquisto e poi il gentilissimo GL, fidanzato della Bi, ci ha offerto la cena al Jubin, un ristorante cinese che mi piace tanto *W* Ho preso ramen con l'anatra e assaggiato tutto di tutti.
Dopo ore e ore di attesa lui in persona mi ha disegnato un dinosauro feroce sulla prima pagina!!! Ovviamente il tema l'ho scelto io.
Il libro in sé è divertente e interessante, ma ammetto di preferire le storie corte che pubblica sul blog. Invece ammetto con vergogna che non ho ancora letto il primo libro, "La profezia dell'armadillo", che ho intenzione di recuperare (o mettere nella lista regali di Natale) il prima possibile.




Last Friday I went with my friend Bi to the presentation of the second book of  Zerocalcare"Un polpo alla gola" ("An octopus in the throat"), and I bought the version with the nerd cover that was available only on this occasion and in Lucca where the largest comicon of Italy it's held.
We have ourselves put on the list for a drawing. There was a lot of people and he is very nice and accurate, however this means that we had to wait a lot even if we arrived early. In the meantime, we got a free drink which was included in the purchase and then the really nice GL, boyfriend of Bi, offered us dinner at Jubin, a Chinese restaurant that I really like *W* I had duck ramen and tasted the dishes of the other two.
After hours and hours of waiting, him in person drew a fierce dinosaur on the front page of my book! Obviously I chose the theme.
The book itself is fun and interesting, but I admit that I prefer the short stories he publish on his blog. Instead I confess with shame that didn't read the first book, "The prophecy of the armadillo," I'm going to buy it (or put it on the list of Christmas gifts) as soon as possible.





Mami, Itouke, Tomoyoshi Sacco





Ho fatto varie correzioni alla mia lista di ristoranti giapponesi a Milano e ne ho aggiunto qualcuno. Vi pubblico le nuove recensioni qui a parte, invece per la lista completa (aggiornata) cliccate qui:
http://conigliodellamoda.blogspot.it/2011/04/ristoranti-giapponesi-milano.html

Mami
Via Eustachi 47
Prezzi: happy hour a 8€, prezzi del ristorante altini
Tutte le sere dalle 18 alle 21 il Mami, fa un happy hour con buffet giapponese. Il locale offre, oltre ai soliti cocktail, delle varianti niente male con il sakè al posto dell'alcolico tradizionale.
Ambiente molto carino, quasi da bar degli artisti: tre pareti nere e la quarta in pietra, presenza di tavolini fuori, elementi giapponesi molto sottotono. Il personale è abbastanza gentile.
Una volta l'aperitivo era a buffet, ma il locale ha recentemente cambiato gestione (per ora con la nuova gestione ci sono stata una volta sola) e ora portano un piatto a testa al tavolo, che è decisamente poco abbondante e lascia con la fame. Per questo l'ultima volta abbiamo ordinato un paio di piatti del ristorante alla carta, abbastanza buoni, ma assolutamente non al livello dei corrispettivi di altri posti, se non come prezzo. Quindi lo sconsiglio come ristorante e per un happy hour credo che allo stesso prezzo si possano trovare cose migliori.


Itouke
Via Giovanni Pier Luigi da Palestrina 9
Prezzi: stomaco di ferro a pranzo se si mangia dal buffet (che non sembra molto ricco o molto invitante) 6€, alla carta 12,80€, a cena alla carta 18,80€. In ogni caso le bevande sono escluse. Accettano i buoni pasto.
Al momento ci sono stata solo una volta.
Menù consultabile sul sito, purtroppo incompleto. Tenente conto che per polpa di granchio si intendono i surimi. I migliori sono i piatti caldi perché sono ben fatti e alcuni, come la frittata ripiena di riso, sono difficili da trovare altrove. Invece per quanto riguarda gli uramaki condivido la critica che ho letto su varie recensioni: ci mettono troppo riso, probabilmente per saziare, quindi quasi non si sentono gli altri sapori. In più le preparazioni sono molto "moderne", con philadelfia e maionese a profusione, per cui se siete dei tradizionalisti potreste non apprezzare. La qualità in generale non è malaccio, ma neppure eccelsa, si attesta sulla media degli all you can eat giapponesi a gestione cinese.
L'ambiente non è incredibile, sarebbe stato preferibile il minimal agli orrendi quadri retroilluminati di vulcani appesi alle pareti, però è pulito e confortevole.



Tomoyoshi Sacco
Via Luigi Sacco 4 (vicinissimo alla fermata De Angeli della metrò rossa)
Prezzi: pranzo sui 15-20€, a cena non so, ma temo prezzi molto alti. Credo prendano i ticket restaurant.
Per ora ci sono stata una volta sola. Fa parte della catena Tomoyoshi, come l'Endo, e la formula è molto simile. Infatti a pranzo ha menù che vanno dagli 13 ai 17,50€. Il tè è gratis e il caffè incluso, (in alternativa al gelato al tè verde), se si vuole bere altro bisogna pagarlo. A pranzo non si può ordinare fuori dai menù, che sono sempre gli stessi, a parte il piatto del giorno che varia di volta in volta. Rispetto all'Endo i menù sono leggermente diversi, per esempio c'è il menù chirashi. I menù sono molto molto ricchi e qui al posto del budino all'uovo servono un uovo in camicia talmente buono e particolare che l'ho mangiato anch'io che odio le uova. La qualità, come ci si può aspettare da un ristorante "gemellato" con l'Endo è straordinaria, ma aggiungo una nota di merito anche per l'ambiente e il servizio.
Il locale sembra un incrocio fra un sushi bar e un pub inglese: colori caldi e un bancone a cui ci si può sedere per guardare i sushiman preparare i piatti, affiancato da un bancone bar con scaffali pieni di bottiglie. Pareti rosse e luci calde completano l'atmosfera accogliente (il massimo è provarlo in un giorno di pioggia).
Il giovane cameriere gaijin ci ha trattati come clienti di riguardo anche se eravamo disfatti e in tutona perché venivamo da una sessione di trasloco, ci ha dato sempre del lei, ci ha chiamato "signori" ed è passato a intervalli a chiedere se andava tutto bene.
Ci tornerò di sicuro.

Aggiornamento sul Sacco: ci ero stata in infrasettimanale. Ci sono tornata di sabato (sempre a pranzo) e visto che c'era un po'di gente e non ci hanno portato i menù (abbiamo dovuto chiederli) e le salviette per pulirci le mani. Le zuppe di miso sono arrivate a pasto inoltrato.
E' vero che quando c'è affollamento i camerieri hanno più problemi, ma vista la bella esperienza della prima volta ho percepito molto la differenza in negativo.
In più non avevano il piatto del giorno.

Strega autunnale/Autumn witch

Halloween si avvicina...e io quella sera sarò a scuola -.- Magari però riesco ad andare lo stesso a qualche festa, solo che volevo organizzarne una io! Tutto ciò per dire che non sono ancora dell'umore per vestirmi a tema, però questo look è abbastanza stregonesco, no?

Halloween is coming ... and that night I'll be at school -.- Maybe but I can still go to a party, it's just that I wanted to organize one myself! All this to say that I am still not in the mood to dress in theme, but this look is quite witchlike, isn't it?

Sciarpa/Scarf: tutto 50 cent in Liguria/ all for 50 cent shop in Liguria (0,50€)
Spilla/Brooch: fatta io/selfmade
Poncho: usato (mamma)/used (mum)
Cardigan: usato (nonna)/used (granny)
Scaldabraccia/Arm warmers: Alan socks, Milano (3,33€)
Gonna/Skirt: negozio indiano a Barcellona/indian shop in Barcellona (5€)
Leggings: Tally Weijl (3€on sale)
Scarpe/Shoes: Camaieu, regalo (mamma)/Camaieu, present (mum),  (15€ on sale)

giovedì 25 ottobre 2012

Coprispalle-sciarpa/Scarf-bolero

Quando sono andata in Giappone nel 2009 ho comprato una cosa geniale: una sciarpa che tramite dei bottoncini laterali poteva diventare un coprispalle, comodissima per le mezze stagioni!
Era da tempo che pensavo di realizzarne una mia versione. Lo scorso inverno ne avevo iniziata una, ma ammetto con vergogna che l'ho mollata a metà fino all'altro giorno!

Difficoltà: facile (richieste nozioni base di cucito o di utilizzo della macchina da cucire).
Materiale: stoffa, occorrente per cucire, bottoni


When I went to Japan in 2009 I bought a brilliant thing: a scarf that through side buttons could become a bolero, convenient for middle seasons!
I wanted to realize my own version for a long time. Last winter I had started one, but I admit with shame that I left it half done until the other day!


Difficulty: easy (basic sewing notions or sewing machine's use notions requested)
Needed: fabric, what you need to sew, buttons

Per prima cosa ci vuole un rettangolo di stoffa. Meglio usarne una che non abbia un davanti e un retro. Dovete misurarvi la stoffa addosso, nel senso che deve andare da una mano all'altra passando per le spalle (con le braccia abbassate, se no vi resta il polso scoperto) e che le "maniche" devono potersi chiudere usando dei bottoni (calcolerei almeno un paio di cm in più per i bottoni, ma in generale meglio stare abbondanti).
Se è una stoffa che sfilaccia bisogna aggiungere almeno 2 cm ad altezza e larghezza per potere fare l'orlo. Io però consiglio una stoffa che non sfilaccia molto, perché usando la vostra creazione come sciarpa un orlo grosso rischia di vedersi. E' comunque prudente fare un orlo con il punto lingerie a tutta la sciarpa anche se non è una stoffa che si sfilaccia.
A questo punto segnatevi con degli spilli o delle spille da balia dove volete i bottoni e iniziate a cucirli. Dalla parte opposta del rettangolo, in corrispondenza dei bottoni fate delle asole e orlatele. Potete anche optare per dei bottoni automatici.
A questo punto potete aggiungere eventuali decorazioni!

First, you need a rectangle of cloth. Better use one that does not have a front and a back. You have to measure it on youselves, it must be so long to go from hand to hand through the back (with arms down, otherwise you the wrist won't be covered) and large so that that the "sleeves" may be closed using the buttons (I'd add at least a couple of cm more for the buttons, but in general it's better to be abundant).
If it is a fabric that frays you have to add at least 2 cm in height and width to be able to do the hem. But I would recommend a lint-free cloth that, because using your creation as a scarf a big hem may be visible. It's still prudent to make a hem with the lingerie stitch on all the sides of the scarf even if it is a fabric that doesn't fray.
At this point, make use pins or safety pins to mark where you want the buttons and begin to sew them on. On the opposite side of the rectangle, in correspondence of the buttons do the slots and hem them. You can also opt for press studs.
At this point you can add any decoration you like!


Ecco la mia versione, in coordinato con il vestito con gli orsetti!

Here's my version, coordinated with the bear dress!

Orsetti, ghianda e trecce preistoriche/Teddy bears, acorn and prehistoric braids

Ho fatto questo tipo di trecce usando il metodo per fare corde degli uomini primitivi che ho imparato a Bolzano alla mostra di Otzi. Ce le aveva anche Elyon, il mio personaggio preferito del fumetto W.I.T.C.H. e mi sono sempre chiesta come accipicchia si facessero, finora pensavo che esistessero solo nei fumetti.
Si fanno dividendo i capelli in due ai due lati del viso, poi di nuovo in due ciocche che arrotolerete singolarmente nella direzione del vostro viso. Quando avete le due ciocche arrotolate, arrotolatele di nuovo una sull'altra nella direzione opposta e fermatele con un elastico. Stessa cosa dall'altra parte. Se non si capisce la spiegazione, sul sito di Violet c'è un bel videotutorial per farle.

I've done this type of braids using the method to make ropes of primitive men that I learned in the Otzy exibition in Bolzano. Also Elyon, my favorite character from the comic book WITCH, had this kind of braids and I've always wondered how they were made, until now I thought they only existed in comic books.
To make them divide your hair into two on either side of the face, then again in two strands that you have to turn individually in the direction of your face. When you have the two strands rolled, roll again  together in the opposite direction and stop them with a scrunchie. Same thing on the other side. If you do not understand the explanation, on Violet's site there is a nice video tutorial to make them.


Cardigan: mercato di Brick lane, Londra/Brick lane open air market, London (2,50 £)
Sciarpa/Scarffatta a mano, mercatino dell'artigianato in Liguria, regalo (papà) /handmade, artisan market in Liguria, present (dad)
Maglietta/Tee: swappata/swapped
Vestito/Dressfatto io/selfmade
Leggings: bancarella in piazza Piola, Milano/stand in Piola square, Milan (10€)
Scarpe/Shoes: Emporio Lima, Milano (15€)
Borsa/Bag: omaggio, alterata da me/freebie, altered by me

mercoledì 24 ottobre 2012

C'era una volta in Giappone-11/Once upon a time in Japan-11

Il sentiero dei filosofi come l'abbiamo visto noi/The philosopher walk as we saw it (Source)
In primavera/In spring (Source)
In autunno/In autumn (Source)
Correva l'anno 2009. In Giappone il grande terremoto e Fukushima non c'erano ancora stati. Avevo 21 anni e quell'estate io e la Pelosa Metà siamo andati per un mese a Kyoto a studiare la lingua, ospiti di due diverse famiglie giapponesi. Io ho alloggiato presso una singolare coppia di pensionati. Per raccontare in diretta della mia esperienza agli amici ho aperto il mio primo blog. Qui ripubblico quel mio diario di viaggio.

30/07/2009: filosofi e spuntini
Purtroppo non posso ancora postare foto perché posso usare solo i pc della scuola, quindi non posso nemmeno scrivere nel weekend.
Ieri abbiamo fatto il sentiero dei filosofi (哲学の道, Tetsugaku no Michi) con delle compagne di scuola. Sarebbe piaciuto agli impressionisti francesi. Purtroppo abbiamo trovato chiusi tutti i templi che lo costeggiavano -_-' 
Inizio a pentirmi di essere venuta qui a studiare invece che a fare solo la turista, visto che continuiamo a fare compiti di kanji e andiamo velocissimi con le regole! Per fortuna la maggior parte di quella roba l'ho già fatta.
AAAAH sarò l'unica che riesce a ingrassare in giappone, la mia famiglia mi riempie di cibo, le volte che mangio due piatti di tutto me la sono cavata con poco! Quando tornerò mi faccio giusto due giorni di pasta, pizza e focaccia e poi dieta stretta e corsa tutti i giorni prima dell'esame di cintura nera di karatè!
Ieri ho mangiato somen, che è una pasta con dentro il ghiaccio da pucciare in una tazza di salsa gelata prima di mangiarla. E'un tipico piatto estivo.
Uno svedese sfacciato e molto carino mi ha chiesto il numero di telfono!

La mia ricetta per fare i somen/My somen recipe
The year was 2009. In Japan, the great earthquake and Fukushima didn't happen yet. I was 21 and that summer I and the Hairy Half went for a month to Kyoto to study the language, guests of two different Japanese families. I stayed with a singular retired couple. To tell about my experience to friends in real time, I opened my first blog. Here I republish that diary.



30/07/2009: philosophers and snacks
Unfortunately I still can't post pictures because I can only use the computer of the school, so I can not even write on the weekend.
Yesterday we walked on the philosopher's walk (哲学の道, Tetsugaku no Michi) with some girlfriends of school. The French impressionists would have loved it. Unfortunately, we found closed all the temples that lined it -_-'
I begin to regret coming here to study rather than just do the tourist, we continue to do kanji tests and go fast with the rules! Luckily I had already studied most of the stuff.
AAAAH I'll be the only one who can get fat in Japan, my family fills me with food, when I eat two plates of everything I've gotten away with little! When I get back I'm just doing two days of pasta, pizza and focaccia, and after I'll do strict diet and run every day before the black belt exam of karate!
Yesterday I ate somen, which is a pasta with ice that you have to put in a cup of cold sauce before eating it. It is a typical summer dish.
A cheeky and very cute 






Swede 
asked me my 




telephone 
number!



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