martedì 28 febbraio 2017

One punch man


OnePunchMan manga cover.png
"One-Punch Man" (ワンパンマン) è un fumetto nato nel 2009 come webcomic disegnato da un blogger con lo pseudonimo One (blog originale: http://galaxyheavyblow.web.fc2.com/). La serie ha avuto un grandissimo successo ed One è stato contattato dal disegnatore Yūsuke Murata che gli ha proposto una collaborazione. Dal 2012 la serie è stata serializzata sulla rivista online Weekly Young Jump con cadenza quindicinale e più avanti nello stesso anno è iniziata la pubblicazione in tankōbon, tuttora in corso. Nel 2015 è uscita la prima stagione dell'anime, prodotta dalla Madhouse, che conta 12 episodi da 25 minuti ciascuno. Una seconda serie è attualmente in lavorazione.
Il protagonista di "One-Punch Man" è Saitama, un uomo intorno ai trent'anni diventato supereroe per hobby, che sconfigge qualunque mostro con un singolo pugno e per questo finisce per annoiarsi terribilmente.
Ho letto gran parte del fumetto ridisegnato da Murata e visto la prima stagione dell'anime. Posso senz'altro confermare l'opinione generale che è una serie molto divertente, che gioca con gli stereotipi del genere supereroistico con esagerazioni e ribaltamenti.
Tuttavia in alcuni punti ho trovato il manga un po' lento, con quelle escalation di mostri che in genere trovo noiosissime. Quindi ho preferito l'anime, che, pur perdendo qualche particolare, ha una maggiore freschezza e immediatezza (nonché una sigla molto figa).

"One-Punch Man" (ワ ン パ ン マ ン) is a webcomic created in 2009 by a blogger known as One (original blog: http://galaxyheavyblow.web.fc2.com/). The series was a huge success and One was contacted by the artist Yusuke Murata who proposed him a collaboration. The series has been serialized in Weekly Young Jump online magazine with a release every 15 days since 2012 and later in the same year began the ongoing publication of the tankōbon version. In 2015 was released the first season of the anime produced by Madhouse, which has 12 episodes of 25 minutes each. A second series is currently in the works.
The protagonist of "One-Punch Man" is Saitama, a man who become a superhero as an hobby, who defeats any monster with a single punch, and so ends up being terribly bored.
I read much of the comic redrawn by Murata and I watched the first season of the anime. I can confirm the general opinion that it is a very entertaining series, that plays with tje stereotypes of the superhero genre with exaggerations and inversions.
However, in some places I found the manga too slow, with the escalation of monsters that I typically find really boring. I liked the anime more as, despite losing some detail, it has much more freshness and immediacy (as well as a very cool theme song).

Candyfloss

Elastico per capelli/ScrunchiePrimark (2x2€)
Sciarpa/Scarf: regalo/present (Lilith)
Maglione/Sweater: usato, mercato di via Strozzi, Milano/used, Strozzi open air market, Milan (3€)
Calzamaglie/Tights: Sangiacomomercato di via Papiniano, Milano/Sangiacomo, Papiniano street market, Milan (3x5€)
Scarpe/ShoesH&M, regalo/H&M, present (15€ on sale)

lunedì 27 febbraio 2017

Conchiglioni al forno con melanzane e scamorza

Tutto è partito dai conchiglioni e da una foto su Instagram.
Io ho un debole per la pasta di formato gigante e in particolare per i conchiglioni, perché sogno di fare una cena fighetta in cui servirli riempiti ognuno con un sugo diverso. Quindi, quando li trovo in sconto, li compro, però finisco per non usarli mai perché ci mettono tanto a cuocere e ci si metterebbe ancora di più per realizzare la mia idea (e poi non vale la pena farla solo per due persone, bla bla bla).
Mi sono sbloccata grazie ad una foto su Instagram di un piatto di pasta al forno con ricotta, pomodoro e melanzane fritte. Così ho deciso di fare la mia versione con i conchiglioni.
INGREDIENTI per 4 persone
- un pacco di conchiglioni (io ho usato quelli Esselunga)
- mezza melanzana
- mezza scamorza affumicata
- pecorino
- almeno 450g di passata di pomodoro
- olio extravergine d'oliva q.b. (mi sono innamorata di quello Esselunga 100% italiano, è profumatissimo)
- uno spicchio d'aglio
- sale q.b.
Mentre cuocevo la pasta (quella Esselunga ci mette ben 20 minuti), ho preparato la mezza melanzana tagliandola a cubetti piuttosto piccoli e cuocendola in pentola con il coperchio in un soffritto di aglio.
Nella stessa pentola ho poi fatto insaporire e restringere la passata, riutilizzando l'aglio delle melanzane.
Ho tagliato la scamorza a cubetti.
Ho ricoperto una teglia di carta stagnola e ho messo uno strato di passata sul fondo. Scolati i conchiglioni, li ho disposti in file ordinate nella teglia, riempiendo ogni singolo conchiglione con cubetti di melanzana e scamorza. Ho versato metà della passata sui conchiglioni ripieni e ho ripetuto il procedimento per il secondo strato. Ho completato il tutto con del pecorino grattugiato (in realtà quando ho iniziato pensavo fosse grana, ma è stato uno sbaglio estremamente positivo).
Ho infornato finché la parte superiore non ha iniziato a bruciacchiarsi.
Questa pasta era talmente buona che ci siamo scofanati una teglia in due (poi ce ne siamo pentiti, ma ne è valsa comunque la pena).

It all started from conchiglioni and an Instagram photo.
I'm partial to giant sizd pasta of and in particular to conchiglioni, because I dream of making a posh dinner serving a plate of them, each filled with a different sauce. So when I find them in discount, I buy them, but I end up never using them because they take a long time to cook and even more to realize my idea (plus it's not worth it just for two people, blah blah blah).
I finally used them thanks to a Instagram photo on of a dish of baked pasta with scamorza cheese, tomato sauce and fried eggplants. So I decided to make my own version with conchiglioni.
Ingredients for 4 people
- 500g of conchiglioni
- Half eggplant
- Smoked scamorza cheese
- Pecorino cheese
- At least 450g of tomato sauce
- Extra virgin olive oil to taste
- a clove of garlic
- Salt to taste
While I cooked the pasta, I prepared the half eggplant by cutting it in rather small cubes and cooking it in the pan, in which I sauteed the garlic, with the lid on.
I put the tomato sauce to thiken in the same pan, to make it take more flavor, re-using the garlic of the eggplant.
I cut the smoked scamorza into cubes.
I covered a baking tray in aluminium foil and I put a layer of tomato sauce on the bottom. Drained the conchiglioni, I arranged them in neat rows in the tray, filling each one with eggplant and smoked cheese cubes. I poured half of the tomato sauce on the filled conchiglioni and I repeated the process for the second layer. I completed it all with grated pecorino (actually when I started I thought it was parmesan, but it was an extremely positive mistake).
I baked them until the top started to brown.
This pasta was so good that my Hairy Half and I gulped down the intere tray (we later regretted it, but it was worth it anyway).

Burgundy and jeans

Elastico per capelli/ScrunchiePrimark (2x2€)
Collana/NecklaceTally Weijl (3x4€ on sale)
Maglia a collo alto/Turtleneck: usata (prozia)/used (grandaunt)
Scarpe/ShoesAlcott (8€ on sale)

venerdì 24 febbraio 2017

Smetto quando voglio - Masterclass/I Can Quit Whenever I Want - Masterclass

SmettoQuandoVoglioMasterclass.png
"Smetto quando voglio - Masterclass" è un film del 2017 diretto da Sydney Sibilia. Va a integrare "Smetto quando voglio" del 2014, in quanto è situato prima del finale del primo film.
In questo secondo capitolo, l'ispettrice Paola Coletti raduna la banda dei ricercatori (con l'aggiunta di Giulio, medico anatomista, Lucio, specialista in tecnologia d'avanguardia, e Vittorio, avvocato di diritto canonico) con lo scopo di creare un team che agisca contro le smart drugs al di fuori della legge.
"Masterclass" abbandona le atmosfere vagamente alla "Breaking Bad" del primo film e sembra strizzare l'occhio ai lungometraggi supereroistici, con complicate presentazioni dei personaggi, camminate al rallentatore con armi futuristiche e inseguimenti al cardiopalma.
Questo secondo film sembra lasciare un po' da parte gli aspetti di critica sociale del primo.
Mi sono anche posta qualche domanda da un punto di vista femminista: come mai, nonostante le aggiunte (carine, ma davvero poco necessarie), nella banda non c'è nemmeno una donna? E nemmeno nelle bande rivali? Gli unici personaggi femminili sono la fidanzata del protagonista (emerita rompicoglioni dal primo film), l'ispettrice, un personaggio con grandi potenzialità, che però fa davvero poco a parte appiccicare foglietti su di una lavagna con aria intensa ciucciando pennarelloni, e una giornalista che compare sullo schermo solo qualche minuto. Dubito che questo film, per quanto godibile, passi il test di Bechdel. Da questo punto di vista si sarebbe potuto fare di più. I personaggi femminili, fra l'altro, sono anche quelli peggio recitati.
Il risultato è comunque molto carino, la sceneggiatura non perde un colpo, la recitazione è buona, la fotografia super saturata e virata al giallo rimane notevole e si sente che il budget è più alto. Anche in questo secondo capitolo, poi, si ride di gusto.
Se "Smetto quando voglio" vi è piaciuto, dovete recuperare anche "Masterclass".
Tuttavia il finale è apertissimo e per un giudizio definitivo bisognerà aspettare il terzo capitolo, "Smetto Quando Voglio - Ad Honorem", sperando che chiuda la saga con il botto.

"I Can Quit Whenever I Want - Masterclass" is a 2017 italian film directed by Sydney Sibilia. It completes "I Can Quit Whenever I Want", released in 2014, as it is located before the end of the first film.
In this second chapter, Inspector Paola Coletti assembles the researchers band (with the addition of Julius, an anatomist, Lucio, a specialist in cutting-edge technology, and Vittorio, a canon law attorney) with the aim to create a team illegally acting against smart drugs.
"Masterclass" abandons the vaguely "Breaking Bad" like atmosphere of the first film and seems to wink to superhero films, with complicated characters presentations, walks in slow motion with futuristic weapons and thrilling chases.
This second film seems to abandon the social critique aspects of the first.
I also asked myself some questions from a feminist point of view: why, despite the additions (nice, but very little needed), in the band there is not even a woman? And in the rival gangs too? The only female characters are the girlfriend of the main character (a pain in the ass from the first film), the inspector, a character with great potential, but who does very little except intensely sticking slips of paper on a blackboard sucking big markers, and a journalist who appears on the screen only for a few minutes. I doubt that this film, however enjoyable, passes the Bechdel test. From this point of view it could have been better. The female characters, among other things, are even the worse played.
The result is still very nice, the script does not miss a beat, the acting is good, the photograph super saturated and yellowish remains really original and it can be felt that the budget was increased. Plus, this second chapter is still really funny
If you liked "I Can Quit Whenever I Want", you should also watch "Masterclass".
However, the final is open and for a final opinion we will have to wait the third chapter, hoping it will close the saga with a bang.

Retro fairytales

Cardigan: usato (mamma)/used (mum)
Gonna/Skirt: Alcott (6€ on sale)
Calzamaglie/Tights: boh
Stivali/Boots: Piazza Italia (10€ on sale)

giovedì 23 febbraio 2017

Swap party 10

Lo scorso sabato la mia amica Ade ha ospitato uno swap party. Mi sono presentata con un valigione di vestiti nella speranza di riportarne a casa pochi.
Sugli accessori sono riuscita a prendere solo qualche fiore da mettere in testa (anche se ho un cassetto pieno di fiori che non metto mai) e una cintura di pizzo nero. Sui vestiti ho fallito, riportandomi a casa una valigia quasi altrettanto piena.

Last Saturday my friend Ade hosted a swap party. I showed up with a suitcase of clothes hoping not to bring back home loads of stuff.
About accessories I was able to only take some fake flowers (although I have a drawer full of fake flowers that I never wear) and a black lace belt. About clothes I failed, going home with a suitcase nearly as full.

Per cominciare, ho preso due giacche: un cappotto marrone molto carino con cappuccio e fiocco e una giacca corta imbottita beige, talmente morbida da poterla usare come maglione (potrei perfino pensare di stamparla).

For starters, I took two jackets: a brown coat with a hood and a cute bow and a padded beige short jacket, so soft that it can be used as sweater (I could even print it).


Ho ceduto al mio debole per i maglioni e ne ho presi davvero troppi: uno blu a collo alto, un cardigan azzurro, due cardigan neri, uno a trecce e uno di pizzo, uno beige con una macchia di candeggina che dovrei sistemare, un cardigan bianco con la parte anteriore in pizzo (è identico ad uno che avevo già, ma è così carino che pensavo di tingere l'altro) e uno arancione XL.

I succumbed to my penchant for sweaters and I took far too many: a blue turtleneck, a light blue cardigan, two black cardigans, a cable knit one and a lacey one, a beige one with a bleach stain that I should fix, a white cardigan with a lacey front (it is identical to one that I had, but it's so cute that I thought to dye the other one) and an XL orange one.


Poi ho preso una camicia lilla chiaro, una maglietta stupenda di pizzo bianco, una rossa scollata sulla schiena (anche questa macchiata da sistemare), una a righe rosse e nere (che era mia, ho swappato e poi ripreso).

Then I took a lilac blouse, a beautiful white lace shirt, a red one, low-cut on the back (with a stain too), a red and white striped one (which was mine, I swapped and then picked up again).

Ho preso anche dei leggings termici marroni per quando lavoro all'aperto in inverno e dei pantaloni di velluto viola da usare in palestra.

I also took the brown thermal leggings for when I have to work outdoors in winter and purple velvet pants to use at the gym.

Ho preso anche due paia di jeggings di Zara, uno grigio e uno blu, e dei pantaloncini verde militare.

I also took two pairs of Zara jeggings, one gray and one blue, and khaki shorts.

Retro jeans and blouse

Elastico per capelli/ScrunchiePrimark (2x2€)
Cardigan: H&M young (5€ on sale)
Camicia/Blouse: usata, mercato di via Valvassori Peroni, Milano/used, Valvassori Peroni Street open air market, Milan (3€)
Pantaloni/Trousersusati, mercato di via Valvassori Peroni, Milano/used, Valvassori Peroni Street open air market, Milan (5€)
Scarpe/ShoesH&M, regalo/H&M, present (15€ on sale)

mercoledì 22 febbraio 2017

La La Land

A man and a woman dancing at sunset; a city view stretches out behind them. The woman is wearing a bright yellow dress, her partner is wearing a white coloured shirt and tie with dark pants.
"La La Land" è un musical del 2016 scritto e diretto da Damien Chazelle, che è anche musicista.
Si incentra sulla voglia di diventare artisti e sulla necessità di conciliare i propri sogni con le necessità quotidiane.
Il film è ambientato in una Los Angeles popolata dai fantasmi degli artisti che vi hanno lavorato. I protagonisti sono Mia (Emma Stone), un'aspirante attrice che lavora come cameriera, e Sebastian (Ryan Gosling), un talentuoso musicista che aspira a riaprire uno storico locale jazz. I due si incontreranno e si scontreranno mentre inseguono i rispettivi sogni.
La colonna sonora di "La La Land" è stata composta e orchestrata da Justin Hurwitz. I testi sono stati scritti Benj Pasek e Justin Paul (eccetto "Start a Fire", scritta da John Stephens, Jason Hurwitz, Marius De Vries e Angelique Cinelu). Le coreografie del film sono state curate dalla coreografa da Mandy Moore.
Lo svedese Linus Sandgren si è occupato della fotografia realizzando un classico CinemaScope hollywoodiano in stile anni '50. Le scenografie sono state curate da David Wasco e Sandy Reynolds-Wasco. I costumi, invece, sono stati realizzati da Mary Zophres, che ha scelto abiti dai colori primari e brillanti per omaggiare i film hollywoodiani in technicolor.
"La La Land" cita più volte il filone cinematografico dei musical degli anni '50 e '60, a cui si ispira fortemente.
Questo film ha ricevuto tonnellate di premi e pareri quasi unanimemente entusiasti da parte della critica. Io l'ho trovato estremamente ben fatto, ben recitato, con bella musica e bei costumi. La trama non è nemmeno banale come avrebbe potuto essere. Eppure a fine visione di "La La Land" mi è rimasto davvero poco. Insomma, stupendo, ma senza una vera anima.

"La La Land" is a 2016 musical written and directed by Damien Chazelle, who is also a musician.
It focuses on the desire to become an artist and on the need to reconcile the dreams with daily needs.
The film is set in a Los Angeles populated by the ghosts of the artists who worked there. The protagonists are Mia (Emma Stone), an aspiring actress who works as a waitress, and Sebastian (Ryan Gosling), a talented musician who aspires to reopen an historic jazz club. The two will meetwhile chasing for their dreams.
The soundtrack of "La La Land" was composed and orchestrated by Justin Hurwitz. The texts were written Benj Pasek and Justin Paul (except "Start a Fire", written by John Stephens, Jason Hurwitz, Marius De Vries and Angelique Cinelu). The choreography of the film was made by Mandy Moore.
The photography was directed by Linus Sandgren who created a classic Hollywood CinemaScope, 50s style. The sets were made by David Wasco and Sandy Reynolds-Wasco. The costumes were made by Mary Zophres, who chose clothes bright primary colors to honor Hollywood's Technicolor films.
"La La Land" quotes several times the '50s and' 60s musicals from which it draws heavily.
This film has received tons of awards and almost unanimously enthusiastic opinions by the critics. I found it extremely well made, well acted, with beautiful music and beautiful costumes. Plus, the plot is not banala as it might have been. Yet at the end of the vision of "La La Land", I felt it left me really little. In short, beautiful, but without a real soul.

Fairytales happen

Orecchini/Earrings: fatti io/selfmade
Cardigan: H&M young (5€ on sale)
Gonna/Skirt: Tally Weijl (10€ on sale)
Calzamaglie/Tights: bho
Stivali/Boots: Piazza Italia (10€ on sale)

martedì 21 febbraio 2017

Cappuccetto rosso: la camicia/Little Red Riding Hood: the blouse

I miei esperimenti con i timbri sono tutt'altro che finiti. Ci ho messo moltissimo ad elaborare l'idea per questi, perché volevo creare dei timbri complementari, basati sull'idea di ying e yang.
Per la stampa ho scelto una camicia di cotone con il colletto alla Peter Pan e un fiocco anteriore. Per quanto riguarda i colori, mi è sembrato ovvio usare il rosso per Cappuccetto e il nero per il lupo.
Sono estremamente soddisfatta del risultato!
Credo che una stampa del genere starebbe molto bene anche sull'orlo di una gonna.

My experiments with stamps are far from finished. It took me a lot to develop the idea for these, because I wanted to create complementary stamps, based on the idea of yin and yang.
I chose to print a cotton shirt with a Peter Pan collar and a front bow. As for the colors, it seemed obvious to use Red for Little Red Riding Hood and black for the wolf.
I am extremely satisfied with the result!
I think that a pattern like that would fit well the hem of a skirt too.

Like a bee

Ape/Bee: Hobby Show (2€)
Cardigan: usato (mamma)/used (mum)
Vestito/Dressmercato in Liguria/open air market in Liguria (12€)
Calzamaglie/Tights: boh
Stivali/Boots: Piazza Italia (10€ on sale)

lunedì 20 febbraio 2017

The Nice Guys

The Nice Guys poster.png
"The Nice Guys" è un film del 2016 diretto e co-scritto da Shane Black  Anthony Bagarozzi.
E' ambientato a Los Angeles nel 1977 e si incentra su di un picchiatore a pagamento e su di uno spiantato detective alla ricerca della stessa misteriosa ragazza, Amelia.
Il film contiene moltissimi stereotipi del noir: ambientazione cittadina, un detective che ha perso la fiducia nel mondo, cattivi senza scrupoli, donne fatali (in tutti i sensi), vari paesaggi notturni, pessimismo, una bella ragazza in pericolo, protagonisti moralmente ambigui. Insomma, è un film con tutti i crismi per rientrare nel genere. Quello che è ben poco noir sono la città e i costumi coloratissimi, tipici dell'epoca (dai completi color pastello a tenute alla Disco Stu), la musica del periodo, ma soprattutto un umorismo demenziale che riesce a giocare sui particolari apparentemente insignificanti (niente è per caso).
"The Nice Guys" è anche un buddy movie: i protagonisti Jackson Healy (Russell Crowe) e Holland March (Ryan Gosling) hanno una chimica perfetta e insieme funzionano benissimo. I loro personaggi sembrano creati prendendo due personaggi standard del noir e scambiandone qualche tratto, per cui in singolo riescono a non essere banali e in coppia hanno tutto l'impatto dello stereotipo.
Il ritmo è ottimo, fra ironia e colpi di scena il film non perde un colpo dall'inizio alla fine.
Insomma consigliatissimo!

"The Nice Guys" is a 2016 film directed by Shane Black and co-written by him with Anthony Bagarozzi.
It's set in Los Angeles in 1977 and focuses on a hired enforcer and on a third-rate detective searching for a mysterious girl, Amelia.
The film contains a lot of noir stereotypes: an urban setting, a detective who has lost faith in the world, evil antagonists, femme fatale (in all senses), various nightscapes, pessimism, a beautiful girl in danger, morally ambiguous protagonists. In short, it is a film that could really fit in the genre. What are not so noir are the colorful city and costumes, typical of the time (from pastel suits to Disco Stu like outfits), the music of the period, but also a zany humor that plays on seemingly insignificant details (nothing is by chance).
"The Nice Guys" is also a buddy movie: the protagonists Jackson Healy (Russell Crowe) and Holland March (Ryan Gosling) have a perfect chemistry and they work great together. Their characters seem to be created by taking two standard noir characters and mixing up some feature, so that they are not banal as individual and have all of the impact of a stereotype as a couple.
The rhytm is great, between the irony and twists the film keeps the audience entrateined from start to finish.
In short, highly recommended!

Cut it Out

Elastico per capelli/ScrunchiePrimark (2x2€)
Cardigan: H&M young (5€ on sale)
Vestito/Dress: vintage, mercato di Papiniano/vintage, Papiniano open air market, Milan (5€)
Calzamaglie/Tights: mercato di via Valvassori Peroni, Milano/Valvassori Peroni Street open air market, Milan (1,70€)
Scarpe/ShoesH&M, regalo/H&M, present (15€ on sale)

Dopo un paio di anni senza metterlo e senza volerlo dare via, mi sono finalmente decisa a tagliare il mio vestito vintage a quadretti preso anni fa al mercato di Papiniano. Per renderlo più "moderno" (diciamo meno "La casa nella prateria" e più anni '50) ho tagliato la gonna sotto l'ultimo bottone e ho accorciato di due terzi anche le maniche. Mi sono dimenticata di fare le foto del prima, quindi ve ne allego due vecchissime.
Sono riuscita a completare la modifica in tempo per mettere il vestito a San Valentino e ne sono molto soddisfatta. Spero proprio di ricominciare a metterlo.

After a couple of years without wearing it and without wanting to give it away, I finally decided to cut the vintage gingham dress I bought years ago at the market. To make it more "modern" (Less 'Little House on the Prairie " and more 50s) I cut it under the last button, and I shortened the sleeves of two thirds too. I forgot to take pictures of the before, so here are two very old ones.
I managed to complete the alteration in time to wear the dress on Valentine's Day, and I am very satisfied. I hope to start to wear it regularly.

venerdì 17 febbraio 2017

Something New: Tales from a Makeshift Bride (Lucy Knisley)


"Something New: Tales from a Makeshift Bride" è il quinto fumetto autobiografico dell'autrice statunitense Lucy Knisley. E' stato pubblicato nel 2016 dalla First Second Books. Al momento non è disponibile un'edizione in italiano.
Avevo adorato lo stile di narrazione e di disegno dell'autrice in "Acquolina: la mia vita fra i fornelli", che è tuttora uno dei miei fumetti preferiti, e, sentendo avvicinarsi il giorno del mio matrimonio, ero curiosissima di leggere questo fumetto in cui racconta il suo.
"Something New" alterna la narrazione autobiografica vera e propria a curiosità su tradizioni matrimoniali più o meno conosciute e sulla loro origine, liste di tutti i generi (film a tema, idee alternative per gli anelli, il kit per una brutta rottura...), idee e tutorial per realizzare accessori e oggetti per il matrimonio e ad almeno una ricetta.
Si tratta di un libro che si può leggere su più livelli: come fumetto autobiografico, come spunto per riflettere su di un'istituzione che troppo spesso si dà per scontata, come lista di idee e cose da fare per un matrimonio (attenzione però che i matrimoni statunitensi sono un po' diversi. A me sono venuti un po' di sudori freddi a leggere certi particolari, ma dopo aver chiesto disperata a mamma e amici, ho scoperto con sollievo che in Italia nessuno li avrebbe pretesi).
La lettura riesce a non essere mai noiosa perché il tono passa da serio a divertente nell'arco di poche pagine. Ci sono riflessioni serie sugli stereotipi di genere, momenti esilaranti come la prova dell'abito e così via, in una continua altalena di emozioni.
Inoltre la protagonista è un personaggio con cui ci si riesce ad immedesimare nonostante le sue peculiarità.
Lo stile di disegno è quello tipico della Knisley, stilizzato, tondeggiante, molto pulito, leggermente underground, con una colorazione vagamente vintage.
E' un fumetto da leggere e rileggere, in cui trovare ogni volta qualcosa di diverso.
Può essere una stupenda idea regalo per un'amica o un amico che si sposano.

"Something New: Tales from a Makeshift Bride" is the fifth autobiographical comic by the U.S.A. author Lucy Knisley. It was published in 2016 by First Second Books.
I loved the author's storytelling and drawing style in "Relish: my Life in the Kitchen" which is still one of my favorite comics, and, feeling my wedding day approaching, I was curious to read this comic where she tells about hers.
"Something New" alternates the real autobiograpy with curiosities about more or less known wedding traditions and their origins, lists of all kinds (themed films, alternative ideas for the rings, a bad breakup kit...) ideas and tutorials to create accessories and items for the wedding and at least one recipe.
It is a book that can be read on several levels: as an autobiographical comic, as a starting point to reflect on an institution that is too often taken for granted, as a list of ideas for things to do for a wedding (mind that your country's wedding tradition may be a bit different from U.S.A.'s. I want to specyfy it because Italy's are quite similar, but not completely. I broke in cold sweat reading about certain details, but after desperately asking my mom and friends, I discovered with relief that they weren't a thing in Italy).
This comic manages never to be boring because the tone changes from serious to ironic in the space of a few pages. There are serious reflections on gender stereotypes, hilarious moments as the dress fitting and so on, in a continuous swing of emotions.
In addition, the protagonist is a character with which the reader can empathize despite her peculiarities.
The drawing style is Knisley's typical one stylized, rounded, very clean, slightly underground, with a vaguely vintage coloration.
It's a comic to read and re-read, to find something different every time.

Cascina Guzzafame

Nella nostra caccia al ristorante giusto dove fare il ricevimento del nostro matrimonio, siamo andati alla Cascina Guzzafame, a mezz'oretta da Milano. Si tratta di un'azienda agricola a conduzione familiare che contiene anche un caseificio, una bottega che vende i loro prodotti, un orto bio, una fattoria didattica, un ristorante agrituristico (aperto per pranzo ed eventi) e il Ristorante Ada e Augusto (aperto alla sera) gestito dallo Chef stellato Takeshi Iwai. La cascina offre anche lezioni di yoga nella natura.
La struttura esterna è quella della cascina tradizionale, ma tutti gli edifici sono perfettamente rimodernati, pur conservando un tocco rustico.

Noi abbiamo mangiato al ristorante agrituristico, ricavato da un'autentica stalla ristrutturata. L'ambiente è molto spazioso, quindi è anche il luogo dove vengono ospitati gli eventi (e quindi in caso il nostro ricevimento). 
Il ristorante serve piatti legati alla tradizione lombarda realizzati esclusivamente con i prodotti delle campagne e degli allevamenti della cascina, quindi con materie prime a km 0.
Nel fine settimana viene servito un ricco menù composto da vari antipasti, due primi, un secondo con contorno di stagione e un dessert a 30€, bevande e coperto esclusi.

Durante la settimana a pranzo viene servito un menù lavoratori molto flessibile. Si possono scegliere primo e secondo con contorno a 12€, la proposta del giorno a 10€, il primo a 6€, il secondo con contorno a 8€ o il primo con contorno a 8€. In tutte le proposte sono inclusi coperto, acqua e pane, mentre sono esclusi caffè e liquori.
Noi, essendo andati in settimana, abbiamo preso il menù da 12€ più un quartino di vino, il dolce e il caffè. Abbiamo scelto primi e secondi diversi (ce n'erano due per tipo) in modo da assaggiare tutto.
I primi erano cannelloni con prosciutto e provola e risotto alla zucca. A me non piace molto la pasta con il prosciutto, alla Pelosa Metà non piace tanto la zucca, eppure ad entrambi è piaciuto parecchio anche il piatto dell'altro (e ancora di più il proprio).

Per secondo c'erano salsicce e un tagliere di affettati e formaggi. Entrambi abbiamo scelto il contorno di patate al forno. Di nuovo tutto favoloso.

Il dolce del giorno era la torta di mele. Io preferisco quelle con le mele a vista piuttosto che quelle che le hanno mischiate nell'impasto, ma questa era davvero buona, e ci è stata servita ancora tiepida.
Anche il vino rosso leggero e frizzantino era proprio il nostro genere.
In definitiva dei sapori ben al di sopra di quelli degli stessi piatti che si trovano in città. I prodotti della cascina decisamente fanno la differenza. A questo si uniscono un prezzo più che onesto, un servizio cortese, un ambiente rustico e molto confortevole e gli animali (da brava ragazza di città, quando le ho viste, mi sono messa a saltellare urlando "Ci sono le mucche!").
Consigliatissima!!!
Per ulteriori informazioni vi rimando al sito ufficiale:

Mint & butterflies

Orecchini/Earrings: fatti a mano, festa della scuola giapponese di Milano/handmade, japanese school's of Milan open day (10€)
Collana/NecklaceTally Weijl (3x4€ on sale)
Cardigan: H&M, regalo (mamma)/H&M, present (mum) (7€ on sale)
Vestito/Dress: H&M (10€)
Calzamaglie/Tights: boh
Stivali/Boots: Piazza Italia (10€ on sale)

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