"Grim Fandango" è un'avventura grafica del 1998 sviluppata e prodotta dalla Lucas Arts. Tim Schafer, il capo del progetto, aveva lavorato anche ad un altro gioco vintage famosissimo, Day of the Tentacle.
È stata la prima avventura della Lucas Arts a utilizzare grafica tridimensionale. Io ho giocato il remake del 2014, che non ha una grafica incredibile, ma comunque si suppone migliore dell'originale. La nuova versione del titolo è disponibile su PlayStation 4, PlayStation Vita, Microsoft Windows, Mac OS X, e Linux.
Il gioco è ambientato in un aldilà ispirato a quello atzeco, secondo cui le anime devono attraversare la Terra dei Morti prima di raggiungere la loro vera destinazione, il Nono Aldilà. Il protagonista, Manuel Calavera, è un agente di viaggi del Dipartimento della Morte, il cui compito è vendere alle anime i pacchetti di viaggio che si sono guadagnati con le azioni compiute in vita. Il mezzo più ambito è il Numero Nove, un treno che fa il viaggio che normalmente dura quattro anni in quattro minuti. Finalmente Manny trova Mercedes Colomar, una donna che ha condotto una vita esemplare e quindi si merita il biglietto per il Numero Nove. Con la commissione della vendita, potrebbe finalmente saldare il suo debito e lasciare il mondo dei morti. Ma il biglietto che spetterebbe a Mercedes non si trova... è solo la punta dell'iceberg di una cospirazione che coinvolge tutta la Terra dei Morti e che trascinerà Manuel in una serie di avventure sempre più pericolose.
Come in molti giochi della Lucas Art, c'è una notevole dose di ironia, anche se meno che in giochi come Monkey Island.
La trama è suddivisa in quattro capitoli, ognuno ambientato il Giorno dei Morti, ad un anno di distanza l'uno dall'altro.
Come nella maggior parte delle avventure grafiche della LucasArts, il giocatore non può mai morire o comunque entrare in una situazione senza possibilità di vittoria. Tuttavia alcuni puzzle sono molto fastidiosi perché sono difficili da capire e alcune soluzioni che non sono logiche anche dopo averle individuate. Per esempio in un paio di casi bisogna passare sopra al punto giusto in un'area piuttosto estesa. Ammetto che varie volte sono ricorsa all'aiuto di suggerimenti trovati online.
Secondo me la parte migliore del gioco sono le ambientazioni, che prendono spunto dalla mitologia atzeca e maya, dal Dia del Los Muertos messicano, soprattutto nei personaggi, e dal liberty. Sono stupende anche le musiche, dal tono noir, soprattutto quelle più jazz.
Nonostante i punti deboli lo consiglio assolutamente, la storia, l'ambientazione, l'ironia e le musiche giustificano perfino l'astrusità di alcuni enigmi (anche perché nel caso in cui ci si stufasse è piuttosto semplice trovare le soluzioni online).
"Grim Fandango" is a 1998 adventure game developed and produced by Lucas Arts. Tim Schafer, the head of the project, also worked to another famous vintage game, Day of the Tentacle.
It was the first adventure game by LucasArts to use three-dimensional graphics. I played the 2014 remake, which hasn't a such amazing graphics, but is supposedly better than the original. The new version of the title is available on PlayStation 4, PlayStation Vita, Microsoft Windows, Mac OS X, and Linux.
The game is set in an afterlife inspired by the Aztec tradition, according to wich the souls must cross the Land of the Dead before reaching their true destination, the Ninth Afterlife. The protagonist, Manuel Calavera, is a travel agent of the Department of Death, whose job is to sell to the souls the travel packages that they earned with their actions in life. The most coveted is Number Nine, a train that makes the trip, that normally takes four years, in four minutes. Manny finally finds Mercedes Colomar, a woman who led an exemplary life and therefore deserves the ticket for the Number Nine. With the commission of the sale, he could finally pay off his debt and leave the world of the dead. But Mercedes' ticket is nowhere to be found... it is only the tip of the iceberg of a conspiracy involving the entire Land of the Dead, that will drag Manuel in a series of increasingly dangerous adventures.
As with many games of Lucas Art, there is a great deal of irony, though less than in games like Monkey Island.
The plot is divided into four chapters, each set the Day of the Dead, a year apart.
As most LucasArts adventure games, the player can never die or enter a no-win situation. However some puzzles are very annoying because they are difficult to understand and some things are not logical even after solving them. For example, in a couple of cases you have pass on to the right place in a rather large area. I admit that many times I searced tips online.
I think the best part of the game are the settings, which are inspired by the Aztec and Mayan mythology, the Mexican Dia Los Muertos, especially for the characters, and liberty for the buildings. The musics are also wonderful, with a noir atmosphere, especially the jazz ones.
Despite the weaknesses I absolutely recommend it because the story, the setting, the irony and the music justify the obscurity of some puzzles (also because if you get bored by them is quite simple to find the solutions online).
2 commenti:
Grande classico... Proprio ieri l'ho ritrovato a casa del Rabbino (il mio collega di blog)
Io devo ancora recuperare alcuni classici, ma adesso ho in progetto giochi più nuovi.
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