"Il viaggio di Arlo" (in originale "The Good Dinosaur") è un film d'animazione del 2015 della Pixar.
La storia è ambientata in un mondo alternativo al nostro, in cui l'asteroide che ha causato l'estinzione dei dinosauri non ha colpito il nostro pianeta e si sono evoluti dei dinosauri intelligenti con una cultura neolitica (agricoltura, allevamento, costruzione di capanne e manufatti). Allo stesso tempo sono riusciti ad evolversi anche gli esseri umani, che nel film non sono approfonditi, ma sembrano essere primitivi dotati di una cultura di qualche tipo (sono vestiti di pelli).
Il protagonista è Arlo, il più giovane di una famiglia di brontosauri agricoltori, che, con le sue paure, crea difficoltà alla sua famiglia. L'incontro con il parassita che ruba cibo alla fattoria, un bambino umano, farà precipitare la situazione, ma al contempo costringerà Arlo a intraprendere un viaggio che lo farà crescere.
La cosa che ho apprezzato di più di questo film sono i meravigliosi sfondi, che sono realistici quasi a livello fotografico pur essendo realizzati completamente in digitale.
Ho apprezzato molto anche l'originalità dei personaggi t-rex rispetto alla loro solita rappresentazione (anche se sono un po' offesa perché nessuno li disegna con le piume...).
Quello che avevo già intuito dal trailer, ma speravo non fosse vero, è che è un film pensato per un pubblico molto giovane. Infatti si tratta di una storia di formazione molto semplice, senza la profondità a cui ci hanno abituato film Pixar come "Up", ma anche "Inside Out". Per un bambino che non ha visto molti cartoni animati può essere un bellissimo film che tocca le corde giuste (uno vicino a me al cinema è anche scoppiato a piangere come una fontana, tanto era preso dalla storia), per un adulto, oltre ad essere molto lineare, la trama ha qualcosa di già visto: a tratti ricorda "Il Re Leone" e "Zanna Bianca". Mi è sembrata quasi un'occasione sprecata perché il mondo parallelo in cui è ambientato "Arlo" è geniale. Nonostante questo può essere apprezzabile anche da un pubblico adulto, al contrario di altri titoli (sto pensando in particolare a "Cars").
Probabilmente non sono la sola a pensarla a questo modo perché si tratta del film Pixar che ha guadagnato di meno da "A bug's Life" in poi. Probabilmente ciò è dovuto anche ai problemi a livello di produzione: all'inizio il film era diretto da Bob Peterson, ideatore della storia, che è stato sostituito da Peter Sohn nell'agosto 2013. Oltre al cambio di direzione ci sono state altre sostituzioni nel team, compreso il licenziamento di varie persone, con molti ritardi rispetto alle date previste.
Il film è preceduto dal corto "Sanjay's Super Team", che vede la crisi culturale di un bambino diviso fra la sua passione per i supereroi di stampo americano e gli sforzi del padre di inculcargli la religione hindu. Come il film principale, l'ho trovato carino, ma non memorabile, anche se è interessante che affronti la religione, che di solito si preferisce non toccare per paura di suscitare reazioni negative.
"The Good Dinosaur" is a 2015 animated Pixar film.
The story is set in a world alternative to ours, where the asteroid that caused the extinction of the dinosaurs did not hit our planet and dinosaurs became intelligent and developed a Neolithic culture (agriculture, livestock, construction of huts and artifacts). At the same time humans managed to evolve too. In the film they aren't analyzed too much, but they seem to have a primitive culture of some sort (they are dressed in skins).
The protagonist is Arlo, the youngest of a family of farmers brontosaurus, who, with his fears, creates difficulties for his family. The meeting with the parasite that steals food to his farm, a human child, will precipitate the situation, but at the same time will force Arlo to embark on a journey that will force him to grow.
The thing I liked most about this film are the wonderful backgrounds, who are almost photographically realistic despite being entirely digital.
I also loved the originality of the t-rex characters compared to their usual representation (although I'm a bit offended no one draws them with feathers...).
As I had already guessed from the trailer, but I was hoping wasn't true, it is a movie designed for a very young audience. In fact it is a very simple coming of age story, without the depth of Pixar films like "Up", but also "Inside Out". For a child who hasn't seen many animated films it can be a wonderful story (one near me in the cinema was so taken by the story that burst into tears), but for an adult, as well as being very linear, the plot has something banal: it sometimes recalls "The Lion King" and "White Fang". It seemed almost a wasted opportunity because the parallel world in which "Arlo" is set is brilliant. In spite of it, it can be appreciated even by an adult, oppositely to other titles (I'm thinking in particular of "Cars").
I am probably not the only one who thinks this way because it is the Pixar film that earned less from "A Bug's Life" onwards. This is probably also due to problems on the production level: in the beginning the film was directed by Bob Peterson, who had the basic idea for the story, but he was replaced by Peter Sohn in August 2013. In addition to the change of direction there have been other substitutions in the team, including the dismissal of a number of people, and there were many delays.
The film is preceded by the animated short film "Sanjay's Super Team", which sees the cultural crisis of a child torn between his passion for American-style superheroes and his father efforts to teach him the hindu religion. As the main movie, I found it nice, but not memorable, although I found the religion theme interesting, as usually people prefer not to touch it for fear of negative reactions.
2 commenti:
Concordo sul fatto che i bambini lo ameranno alla follia, mentre gli adulti si limiteranno a sorridere.
Personalmente mi è piaciuto molto, lo considero il degno erede de "Alla Ricerca della Valle Incantata".
Io purtroppo, anche se avevo intuito il target dal trailer, l'ho visto con alte aspettative perché era piaciuto un sacco ad un mio compagno del corso di disegno che stimo molto.
Posta un commento