S.Cristobal de la casas è l'ex capitale dello stato del Chiapas (il Messico è una confederazione). Nel Chiapas ci sono disordini, ma questa città è un posto tranquillo e a misura d'uomo dove si possono incontrare molti turisti. C'è un centro sportivo gratuito molto bello e nella piazza centrale c'è il wi-fi, è una specie di paradiso messicano.
Il centro storico è molto pittoresco perché è pieno di casette coloratissime in stile coloniale (il nostro albergo sembrava la casa di Zorro) e di donne donne e bambini nativi in costume tradizionale che vendono chincaghieria. Non bisogna assolutamente comprare dai bambini perché i soldi non vanno a loro e in più se guadagnano in questo modo non vengono mandati a scuola. Non vi preoccupate della loro povertà, in Messico nessuno muore di fame e in più gli indigeni in abiti tradizionali sono più ricchi in quanto sono vestiti che costano di più di quelli occidentali.
In centro c'è una zona pedonale su cui si affacciano molti ristorantini di vario genere. Noi per pochissimo (credo nemmeno 10 euro in 2) abbiamo mangiato in un piccolo ristorante vegetariano molto buono, La Huerta. Dopo che abbiamo ordinato il proprietario/cameriere è andato sotto i nostri occhi a fare la spesa e poi ci ha preparato tutto sul momento.
Vicino alla cattedrale (nella foto) c'è un mercato dove si vende artigianato locale (e qualche taroccata più economica, in genere guatemalteca). Si trovano cose di ogni genere, ma la specialità di S. Cristobal è l'ambra rossa. Se si compra lì è molto più economica. Attenzione però che molti vendono imitazioni: la vera ambra è leggera, a temperatura ambiente e a contatto con il fuoco brucia. In più gli insetti preistorici che si possono rinvenire intrappolati nell'ambra erano molto più piccoli di quelli di adesso.
Se andate a S.Cristobal, vi suggerisco fortemente di fare acquisti al mercato perché, anche se i prezzi possono sembrarvi altini, altrove sono PIU' alti. In particolare per quanto riguarda ambra e vestiti ricamati.
San Cristobal de la Casas is the former capital of the state of Chiapas (Mexico is a federation). In Chiapas there are some troubles, but this city is a quiet place where many tourists go. There is a free very nice sports center and in the central square there is wi-fi, is a kind of mexican paradise. The old town is very picturesque because it is full of colorful colonial-style houses (our hotel looked like the Zorro's house) and native women and children in traditional costume who sell various things. Don't buy from the children because the money does not go to them and if they earn money in this way they aren't sent to school. Don't worry about their poverty, no one dies of hunger in Mexico plus the natives in traditional dress are richer because this kind of clothes cost more than the western style ones.
In the center is a pedestrian area overlooked by many restaurants of various kinds. We, for very cheap (I think not even 10 euro for 2people ) ate at a little very good vegetarian restaurant, La Huerta. After we ordered the meal the owner/waiter went shopping in front of us and then cooked all the fresh ingredients at the moment.
Near the cathedral (in the picture) there is a market where local crafts (and some fake, typically Guatemalan) are sold. There you can find all kinds of things, but the specialty of St. Cristobal is red amber. If you buy it there is a lot cheaper. Beware the imitations that many people sell: true amber is light, at room temperature and in contact with fire, burns. In addition the prehistoric insects that can be found trapped in amber were much smaller than those you can see nowadays. If you go to San Cristobal, I strongly suggest you to shop at the market because, although the prices may seem a bit high elsewhere are higher. In particular regard amber and embroidered clothes.
In the center is a pedestrian area overlooked by many restaurants of various kinds. We, for very cheap (I think not even 10 euro for 2people ) ate at a little very good vegetarian restaurant, La Huerta. After we ordered the meal the owner/waiter went shopping in front of us and then cooked all the fresh ingredients at the moment.
Near the cathedral (in the picture) there is a market where local crafts (and some fake, typically Guatemalan) are sold. There you can find all kinds of things, but the specialty of St. Cristobal is red amber. If you buy it there is a lot cheaper. Beware the imitations that many people sell: true amber is light, at room temperature and in contact with fire, burns. In addition the prehistoric insects that can be found trapped in amber were much smaller than those you can see nowadays. If you go to San Cristobal, I strongly suggest you to shop at the market because, although the prices may seem a bit high elsewhere are higher. In particular regard amber and embroidered clothes.
Questo è un piatto tipico del Chiapas, una sorta di polenta (anche se il sapore è più simile alla farinata) che viene servita dentro foglie di banano. Niente male.
This is a typical dish of Chiapas, a sort of polenta made of mais, served in banana leaves. Not bad at all.
S.Cristobal è spesso punto di partenza per escursioni nelle comunità indigene vicine, che hanno ancora conservato in parte le antiche tradizioni. A Zinacantan vari abitanti hanno aperto le loro case ai turisti. Noi siamo andati a casa della signora Tomasa, la prima, dove una sua parente ci ha preparato le tortillas nella maniera tradizionale. Prima dell'arrivo di colombo gli abitanti le preparavano su grossi piatti di ceramica, che però dopo un po'si rompevano per il calore. I cocci venivano usati per lastricare la cucina. Adesso però normalmente si usano le cucine a gas.
San Cristobal is often the starting point for excursions to the nearby indigenous communities, who still preserved the ancient traditions. In Zinacantan various inhabitants have opened their homes to tourists. We went to the home of Mrs. Tomasa, the first, where a relative prepared tortillas in the traditional manner for us. Before the arrival Colombo, the inhabitants prepared tortillas on ceramic plates, but after some time they broke because of the heat. The shards were used to pave the kitchen. But now people normally use gas cookers.
La signora Tomasa è una tessitrice tradizionale il cui lavoro è stato anche esibito all'estero. Usa il telaio tradizionale e con i suoi guadagni compra altri telai per insegnare alle bambine a tessere per diventare economicamente indipendenti. Infatti a Zinacantan le donne godono di un certo rispetto. Qui vedete alcuni dei lavori di tessitura e ricamo di questa comunità di donne. Erano bellissimi, ma giustamente, essendo fatti a mano, costavano parecchio, per cui non ho comprato niente.
Mrs. Tomasa is a traditional weaver whose work was also exposed abroad. She uses the traditional loom and with his earnings she buys more looms to teach girls to weave to become economically independent. In fact, in Zinacantan women enjoy a certain respect. Here you can see some of the work of weaving and embroidery of this community of women. They were beautiful, but rightly, being handmade, they costed a lot, so I didn't anything.
Ma la comunità indigena di S. Juan Chamula è certamente la più pittoresca. La vita locale ruota intorno alla chiesa di S.Giovanni Battista, il santo locale, dove si svolgono culti sincretici. Il pavimento è ricoperto di aghi di pino a simboleggiare la natura, i fedeli pregano inginocchiati per terra e accendendo candele dei 5 colori corrispondenti alle 5 direzioni maya. Lungo le pareti delle navate ci sono numerose teche con statue di santi. Talvolta lo stesso santo ha una versione "maggiore" e una "minore", che non è altro che un adattamento delle leggende maya che vedono protagonisti due fratelli, uno maggiore e uno minore.
Si prega chiedendo qualcosa a S.Giovanni in una litania continua e bevendo superalcolici fino ad entrare in comunione con lui. In chiesa esercitano il loro mestiere anche dei veri e propri stregoni: i malati portano loro, a seconda della gravità della loro malattia, un uovo o una gallina e lo stregone passa l'offerta sul corpo del paziente in un determinato modo, poi rompe l'uovo o sgozza la gallina ed emette la prognosi, consigliando poi una cura. Dopodiché beve bibite gasate e rutta per espellere gli eventuali spiriti maligni che possono averlo contaminato durante l'esame del malato.
Fare foto in chiesa è considerata un'offesa gravissima. Nel paese non c'è polizia di stato, ma solo una polizia locale con lunghi manganelli con l'anima di ferro, per cui bisogna rispettare questo divieto o si rischiano grossi guai e non c'è ambasciata che tenga.
Ovviamente la festa più importante per la comunità è il giorno di S.Giovanni in cui si fanno processioni e grandi feste, si beve fino all'ubriachezza e si sparano fuochi artificiali ad altezza uomo. La polizia locale si ubriaca con gli altri abitanti. Capirete che in questo posto bisogna fare i turisti con molta discrezione e rispettare i divieti imposti dai locali, che peraltro non amano molto gli stranieri, e se possibile evitare il giorno della festa.
Noi abbiamo visitato la città il giorno prima e molti erano già ubriachi. Davanti alla chiesa c'era un enorme mercato, dove ho comprato un maglioncino del genere che avevano tutte le indigene. La chiesa era assolutamente favolosa, ve la posso mostrare solo da fuori, ma anche solo questo vale la pena. Come vedete nella foto gli abiti tradizionali includono una sorta di mantello peloso di lana bianco o nero per gli uomini e una gonna nera pelosa per le donne.
But the indigenous community of San Juan Chamula is certainly the most picturesque. Local life revolves around the Church of St. John the Baptist, the local saint, where syncretic cults are held. The floor is covered with pine needles, symbolizing nature, and the believers pray kneeling and lighting candles of the 5 colors corresponding to the 5 maya directions on the floor. Along the walls of the nave there are many shrines with statues of saints. Sometimes the same saint has a "major" and a "minor" version, which is nothing more than an adaptation of Mayan legends with two brothers, one major and one minor, as protagonists.
People ask something in a litany to St. John, and continues to drink alchool to enter into communion with him. In church even real sorcerers practice their craft: the sick, depending on the severity of their disease, bring an egg or a chicken and the sorcerer passes the offer on the patient's body in a certain way, then he breaks the egg or slaughters the chicken and makes the prognosis, counseling the therapy. After drinking carbonated soft drinks he burps to expel any evil spirits that may have contaminated him during the examination of the patient.
Taking pictures in the church is considered an extremely serious offense. In the village there is no statal police, but only local police with long batons with an iron core, so you have to respect this ban or you risk big trouble and embassy can't help.
Obviously the most important festival for the community is St. John day when they make processions and large parties, getting drunk and shooting fireworks at head height. The local police drink with the other inhabitants. You understand that in this place tourist should use a lot of discretion and respect the prohibitions imposed by locals, who don't like foreigners, and if possible avoid the day of the feast. We visited the city the day before and many people were already drunk. Before the church there was a huge market, where I bought a sweater like the ones that had all the indigenous women had. The church was absolutely fabulous, I can only show you the outside, but that alone is worth it. As you see in the picture traditional clothing include a kind of hairy wool mantel in white or black for the men and a black hairy skirt for the women.
12 commenti:
che belle foto! i colori sono fantastici.. mi piace molto la foto con la famiglia vista da dietro.. che bello che deve essere il Messico!!! Mi fai tanta voglia di andarci =)
Mi affascina molto la storia e la cultura del Messico, io poi son sempre dalla parte dei rivoluzionari!! ehehe.. Bellissime le foto, ma quella del piatto tipico mi ha fatto letteralmente veire fame! è un po' che non vado al ristorante Messicano ma..la vera cucina tipica deve essere tutta un'altra cosa!
Bellissimo post! Il piatto sembra succulento e la storia della chiesa mi ha interessato un sacco! Com'era il clima? E come vi si approcciavano in quanto turisti? Io ad esempio ad Ankara, benchè capitale, mi sono stupita di quanto spesso, usando i minibus locali, le ragazze della nostra età o mi guardassero un pò perplesse perchè loro avevano già mille bambini, oppure (quelle più palesemente di stile occidentale) cercassero di attaccarmi bottone. Chiedevano varie cose sul nostro stile di vita ma andavano sempre a parare sul chiedere se io e il Pì fossimo sposati o no, e sapere che non lo eravamo sembrava loro, a mio avviso, piuttosto trasgressivo.
Che meraviglia *__* Sembra tutto bellissimo e interessantissimo. La chiesa dev'essere uno spettacolo dentro ma la polizia fai-da-te, in effetti è da non far arrabbiare XD
In generale ho notato che ovunque ci siano delle persone in abiti tradizionali in genere siano lì per business.
Per quando riguarda i bambini è verissimo. Anche in Marocco e Tunisia ci avevano detto di non dargli nulla (neanche le penne) perchè poi diventavano un business per i parenti che non li mandavano più a scuola. L'unica cosa che si può dar loro sono le caramelle, quelle le mangiano sul posto ^^
@ねこちゃん: grazie mille ^^ Quella che preferisci è anche la mia preferita! Il Messico per i colori è speciale. Guarda, se puoi ti consiglio tantissimo di andarci!!!
@Serena: i rivoluzionari sono affascinanti, ma ogni tanto vengono fuori certe cose...per esempio pare che Pancho Villa non sia stato poi quell'eroe che si dice.
Grazie mille!! Guarda, la cucina messicana che ci servono qui non è poi tanto diversa, anche se ci sono certe correzioni (tipo meno cipolla) e certi piatti che non arrivano, come questo. Ma vedrò di dedicare un post lungo e approfondito al cibo, perchè interessa ad un sacco di persone, in particolare alle differenze fra il cibo messicano vero e quello dei nostri ristoranti.
@Lavinia: grazie mille!!! Il clima era ancora decente perché era una città coloniale spagnola: gli spagnoli odiavano il clima caldissimo e costruivano più in altro che potevano. Lasciata la città poi è stata una sudata continua!
Onestamente, essendo un viaggio organizzato, non ho avuto grandi contatti con i locali. Il più erano gli sguardi, ogni tanto di simpatia, ogni tanto di odio sviscerato. Ma la maggior parte della gente, essendo abituata ai turisti, sembrava indifferente. Tantopiù che la maggior parte della gente è occidentalizzata o comunque ha uno stile di vita simile al nostro, e quelli più diversi sono i nativi che però non vogliono integrarsi per scelta e quindi non sembrano essere particolarmente curiosi (anche perchè vedono gente occidentalizzata in continuazione). O almeno, questo è ciò che ho capito.
Carinissima la storia di Ankara *_*
@Acalia: lo è, anch'io che ci sono stata ho avuto l'impressione che ci fosse ancora tantissimo da imparare. La chiesa era più interessante che bella, la parte veramente bella secondo me era l'esterno. E poi volevo vedere gli sciamani all'opera, ma purtroppo non ce n'erano.
Uhm, anch'io pensavo, ma da quel che ho capito lì gli abiti tradizionali li portano per abitudine e per ribadire la loro identità, sia in contrapposizione agli altri, ma anche per ricevere aiuti dal governo, e solo dopo per i turisti.
Vero hanno autorizzato anche noi a distribuire dolcetti :D Quei bambini avranno delle carie da paura!
Quanti colori.. e quanti capi pelosi.. ahahah!
Peccato per i prezzi.. :s
Wow, ti invidio tantissimo per essere stata in Messico, deve essere bellissimo :D Aspetto anche gli altri post su questo viaggio! :D
Che belle cose fanno tessendo! E poi che colori!
@Nyu: so che l'ho già detto, ma i colori del Messico sono favolosi!!! I capi pelosi invece...
Già, peccato, però credo fossero prezzi giusti dato il lavoro.
@Sommy: è stato il mio regalo di laurea magistrale :D E' stato veramente stupendo, lo sognavo dai tempi delle medie, in cui ho iniziato ad appasionarmi alle culture precolombiane.
Ti auguro di fare viaggi altrettanto belli!!!
@Clyo: concordo in pieno!!! I colori vivaci sono un tratto distintivo degli abiti tipici sudamericani, chissà da dove saltano fuori.
Penso che un viaggio sia uno dei regali più belli che si possano ricevere :D Soprattutto se in un luogo in cui si desidera tanto andare!
Grazie mille!!
Ma che bei racconti, davvero! Ho letto tutto con attenzione e la signora che compra telai per le bambine è davvero brava, i suoi ricami davvero belli!
@Scarabocchio: grazie mille!!! Sì, quella signora è veramente in gamba sia per il suo progetto perchè le donne siano economicamente indipendenti sia come tessitrice!
Posta un commento