"Ironside" è un romanzo del 2007 di Holly Black. Conclude la trilogia iniziata da "La fata delle tenebre" (trovate la mia recensione qui) e "Le fate sotto la città" (che ho recensito qui).
E' il seguito diretto di "La fata delle tenebre" (e quindi lo sconsiglio a chi non lo avesse letto), ma è pienamente godibile solo avendo letto anche il secondo libro, in quanto un personaggio molto importante di quel romanzo ha una certa rilevanza nella trama.
L'ho trovato molto meno duro di "Le fate sotto la città", ma anche del primo romanzo, in quanto i problemi umani di povertà e degradazione hanno un ruolo marginale. Non è comunque un libro leggerissimo (per dire, un personaggio abbastanza importante muore). In quest'ultima puntata della saga si tirano le fila di tutti i problemi che erano emersi in "La fata delle tenebre", quindi la percezione di una maggiore leggerezza rispetto al primo libro probabilmente deriva anche dal fatto che si arriva ad una vera e propria risoluzione finale.
In ogni caso la storia è senz'altro godibile e ricca di avventure e misteri. Il difetto principale, come in "La fata delle tenebre", risiede nelle parti romantiche: il fidanzato della protagonista è un po'troppo infantile rispetto all'età presunta e l'altra storia d'amore principale viene risolta un po'troppo rapidamente (anche se spiega un punto oscuro del secondo libro). Inoltre mi ha dato un po'fastidio che uno dei personaggi principali del secondo libro e uno dei più affascinanti venga liquidato quasi come se non fosse mai esistito.
Ho trovato molto divertenti i riferimenti alla cultura nerd, come i giochi di ruolo live, Star Trek e così via.
Ad un livello di scrittura, come nel primo libro, la protagonista è il punto di vista privilegiato, ma la "telecamera" passa anche nella testa di due personaggi principali. Qui però questo passaggio è gestito in maniera più logica e infastidisce meno che nel primo romanzo.
Forse "Ironside" è un po'troppo positivo rispetto agli altri, visto che tante situazioni che sarebbero potute finire in tragedia vengono risolte per il meglio. Però ammetto che, essendo la conclusione, ho trovato la cosa rassicurante. Secondo me è un buon finale per la trilogia, anche se, dati i presupposti, avrebbe potuto essere ancora migliore.
Che io sappia in Italia non è ancora stato pubblicato, ma l'inglese in cui è scritto non è particolarmente difficile, se non per alcuni termini gergali o riferiti al mondo fatato, che comunque si possono trovare su di un buon vocabolario.
"Ironside " is a 2007 novel by Holly Black. It ends the trilogy that began with "Tithe: A Modern Faerie Tale" (you can find my review here) and "Valiant: A Modern Tale of Faerie" (which I reviewed here).
It's the direct sequel to "Tithe" (therefore I don't recommend it to those who had not read it), but is fully enjoyable only having read the second book, as a very important character in that novel is relevant in the plot.
I found it a lot less hard than "Valiant" but also that the first novel, as here the human problems of poverty and degradation play a marginal role. However, it isn't a completely light book (e.g. a quite important character dies). This latest chapter of the saga pulls the strings of all the problems arisen in "Tithe" and the perception of it being lighter than the first book probably is also connected to the fact that it gives a real final resolution.
In any case, the story is certainly enjoyable and full of adventures and mysteries. The main flaw, as in "Tithe", lies in the romantic parts: the boyfriend of the main character is a little too childish for his age and the other main romance is resolved a little too quickly (although it explains an obscure point of the second book). It also bothered me a bit that one of the main characters of the second book (and one of the most fascinating) is liquidated almost as if it never existed.
I found it very amusing the references to the nerd culture, such as live role-playing games, Star Trek and so on.
At a level of writing, as in the first book, the protagonist is themain point of view , but the "camera" also goes into the head of two more main characters. Here, however, this passage is managed in a more logical and less annoying way than in the first novel.
Maybe "Ironside" is a little too positive compared to the other, since so many situations that could have ended in tragedy are resolved for the best. But I admit that, since it is the conclusion , I found it reassuring. I think it's a good ending to the trilogy, although, given the assumptions, it could have been even better.
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