Tracy Chevalier è un'autrice che adoro. Di suo ho letto (e recensito) La vergine azzurra, Strane Creature, The Lady and the Unicorn, Quando cadono gli angeli, L'ultima fuggitiva e La ragazza con l'orecchino di perla, che ha portato l'autrice alla ribalta.
"L'innocenza" (in originale "Burning Bright") è l'unico suo libro che ancora non avevo letto. E' ambientatoin Inghilterra nel tardo 18th sec., nel periodo della rivoluzione francese, e parla di una famiglia di campagna, i Kellaway, che si trasferisce a Londra perché il padre, fabbricante di sedie, ha trovato un lavoro presso il circo Astey. Il racconto si focalizza sui due Kellaway più giovani, i fratelli Jem e Maisie e su Maggie, monella londinese e sul loro rapporto con il vicino William Blake, il famoso poeta.
Le opere di Blake che appaiono di più nell'opera e quelle a cui la storia è più legata sono i Canti dell'innocenza e dell'esperienza, che ha scritto nel periodo in cui è ambientato il libro. Innocenza ed esperienza sono gli estremi fra cui i giovani protagonisti si dibattono.
Essendo uno degli ultimi libri che ha pubblicato e considerando quanto mi sono piaciute le altre sue opere mi aspettavo mi piacesse molto, invece non mi ha convinto del tutto. Forse è stato perché è quello con i protagonisti più giovani ed ingenui, per cui alcune tematiche, come il sesso e l'amore, non potevano essere approfondite come in altri romanzi della stessa autrice. Di sicuro la mia insoddisfazione ha a che fare con il finale, che sembra lasciato un po'a metà. Ma forse la cosa che mi ha soddisfatto di meno è stato il ritratto di Blake: sicuramente la Chevalier ha fatto ricerche storiche accurate, ma il poeta appare troppo ed è troppo coinvolto nella storia, quindi, rispetto ad altri personaggi storici famosi che appaiono in altri libri dell'autrice, perde moltissimo in fascino e autorità.
Invece quello che mi è piaciuto di più è stata la descrizione dell'ambiente del circo Astley, realmente esistito.
Fra tutti i romanzi della Chevalier è stato uno di quelli che mi è piaciuto meno, ma dato che i motivi sono legati principalmente all'argomento e al modo in cui è stato trattato, non mi sento di sconsigliarlo a nessuno.
Voi l'avete letto? Vi è piaciuto?
Tracy Chevalier is an author I really love. By her I read (and reviewed), Virgin blue, Remarkable Creatures, The Lady and the Unicorn, Fallen angels, The last Runaway and Girl with a pearl earring, that made the author famous.
"Burning Bright" was her only book that I had not read yet . It's set in England in the late 18th century. during the French Revolution, and is about a family, the Kellaway, that moves from the countryside to London because the father, a chairs manufacturer, got a job for the Astey circus. The story focuses on the two younger Kellaway, the siblings Jem and Maisie and on Maggie, a London rascal, and their relationship with their neighbour William Blake, the famous poet.
The works of Blake that appear more in the book and those to which the story is more related are The songs of innocence and experience, that were written in the period in which the book is set. Innocence and experience are the extremes between which the young protagonists are struggling.
Being one of the last books she published and considering how much I liked her other works I expected to like it a lot, however I was not convinced at all. Maybe it was because it is the one with the younger and more naive characters, so some issues, such as sex and love, could not be extensively narrated as in other novels by the same author. Of course my dissatisfaction has to do with the ending too, which seems slightly to have been left half. But perhaps the thing that pleased me less was the portrait of Blake: Chevalier certainly did accurate historical research, but the poet appears too much and is too involved in the story, so, compared to other famous historical figures who appear in other books by the author, he loses a lot in charm and authority.
Instead, what I liked most was the description of the theAstley circus environment, that really existed.
Of all the novels by Chevalier this was one of that I liked less, but given that the reasons are mainly related to the topic and the way it was treated , I would not advise anyone against it.
Did you read it? And did you like it?
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