mercoledì 7 dicembre 2011

Ganguro (interpretazione)/Ganguro (interpretation)


Questo post sullo stile ganguro è basato sul saggio "Black is beautiful: il look delle ganguro-gyaru" di Toshio Miyake, contenuto nella raccolta di saggi del 2001 "La bambola e il robottone", a cura di Alessandro Gomarasca. I miei commenti sono tra parentesi quadre. Se volete approfondire potete farmi domande (il libro è fuori commercio e fra breve dovrò restituirlo alla biblioteca), sperando di essere in grado di rispondere.

In Giappone per essere considerati membri a pieno titolo della società bisogna non solo essere maggiorenni, ma anche avere un lavoro fisso e nel caso delle donne anche essere sposate, il che implica rigorose e impegnative cerimonie iniziatiche come gli esami di ammissione, l'assunzione e il matrimonio. Il divertimento ha comunque spazio, ma è uno spazio marginale, mentre per lo stile di vita ganguro è un elemento centrale e non limitato a un'unica fascia di età.
Le ganguro sono caratterizzate da una subalternità sociale, sessuale, generazionale e culturale. Per estrazione familiare o gusti personali, la maggior parte delle ganguro sarebbe comunque esclusa dal percorso giovanile modello (ovviamente il diffondersi di questo stile come moda ne ha annacquato gli aspetti sottoculturali). In opposizione -almeno apparente, infatti non esiste un esplicito programma dissociativo-ai valori dominanti e della progettualità a lungo termine, propongono uno stile di vita all'insegna della celebrazione del "qui ed ora", del privato, dello svago e del look. Questo desiderio di cambiamento si esprime attraverso la manipolazione del proprio aspetto. La pelle scura si pone come simbolo di alterità sociale e razziale, manifestando vicinanza all'"altro" come straniero e come minoranza interna e allo stesso tempo proponendo una sorta di meticciato tramite l'aggiunta di capelli chiari e lenti colorate.
La strategia di protesta si configura con un'estremizzazione per eccesso o per difetto. Tramite stili volutamente infantili per gli adulti o volutamente adulti per le ragazzine, le ganguro esprimono insoddisfazione verso una rigida equivalenza generazionale e sociale. Anche la combinazione di capi di griffe europee costosissime e materiali poveri, griffe tarocche e capi di seconda mano si contrappone per eccesso e per difetto agli standard di accettabilità del ceto medio. Ma è soprattutto nella sfera della sessualità che le ganguro si contrappongono al modello normativo, elitario e conservatore di donna, la ryōsai kenbo (buona moglie e saggia madre). Questo modello viene completamente negato dalla carnalità, l'esibizionismo, la sfrontatezza e il narcisismo delle ganguro.
Gli spettatori più attenti della scena ganguro sono le stesse ragazze che ne fanno parte, ponendo in secondo piano lo sguardo maschile, fino ad allora arbitro supremo della femminilità.
Ovviamente tutto ciò non basta a fare delle ganguro un modello di emancipazione femminile: le loro esibizioni e provocazioni le espongono a violenze verbali e fisica. Molte quindi finiscono per diventare dipendenti dalla protezione fisica delle bande maschili yanky, emblema del maschio macho e violento. Analogamente le ganguro più estreme, quelle che abbandonano prima scuola e genitori spesso sono quelle che si sposano prima e fanno figli. In sostanza sembra che siano gli elementi che rendono più attraente di primo acchito la cultura ganguro a renderla più precaria sul lungo termine. La cultura ganguro sembra quindi condividere l'ansia per il futuro che caratterizza molte culture giovanili giapponesi.
[Ho scritto questo post al presente storico per renderlo più scorrevole, ma ricordo che questa moda è morta e sepolta da anni]


This post about ganguro style is based on the essay "Black is beautiful: il boom delle ganguro-gyaru" (Black is beautiful: the ganguro-gyaru boom) by Toshio Miyake, published in the 2001 collection of essays "La bambola e il robottone" (the doll and the giant robot), by Alessandro Gomarasca. My comments are in brackets.
If you want to know more you can ask me questions, hoping to be able to answer.

In Japan, to be considered full members of society one must not only be of age, but also have a steady job and in the case of women also to be married. All of this implies strict and demanding initiation ceremonies such as entrance examinations, jaob recruitment and marriage. Fun still has space, but it is a marginal space, while for the ganguro lifestyle is central and not restricted to a single age group.
Ganguro are characterized by a social, sexual, generational and cultural subordination. For family background or personal taste, most ganguro would be excluded from the model path for young people (note that the spread of this style as fashion has watered down the subcultural aspects). In opposition -at least apparently, in fact there is an explicit dissociative program- dominant values ​​and long-term planning, ganguro lifestyle is dedicated to the celebration of the "here and now", the private, leisure and look. This desire for change is expressed through the manipulation of appearance. The dark skin stands as a symbol of social and racial otherness, showing proximity to '"other" as a foreigner and as a minority and at the same time proposing a sort of hybridization by the addition of light hair and colored lenses.
The strategy of protest is configured with an esxtremization. Using
deliberately childish styles for adults or deliberately adult styles for young girls, ganguro express dissatisfaction with the strict equivalence of generational and social. The combination of expensive European brand and cheap materials, fake brand items and second hand offset by excess and defect the standards of acceptability of the middle class. But it is especially in the sphere of sexuality that ganguro are opposed to the regulatory, elitist and conservative model of woman, the ryōsai kenbo (good wife and wise mother). This model is completely negated by the carnality, exhibitionism, narcissism, and effrontery of ganguro.
The most attentive spectators of the scene are the same
ganguro girls who put into the background the male gaze, until then, the supreme arbiter of femininity.
Obviously this is not enough to make
ganguro a model of female emancipation: their performances and provocations expose them to verbal and physical violence. Many end up becoming dependent on the physical protection of yanki male bands, the emblem of the macho and violent male. Similarly, most extreme ganguro, those who drop out of school and leave parents at a young age, are often the first ones who get married and have children. In essence it seems that the elements that make ganguro culture attractive at first glance are the same to make it precarious on the long term. The ganguro culture seems to share the anxiety about the future that characterizes many Japanese youth culture.
[I wrote this post using present time to make it smoother, but remember that this fashion is dead and buried for years]

4 commenti:

Acalia Fenders ha detto...

Capisco che la società giapponese possa essere un po' chiusa ma come reazione quella delle ganguro alla fine mi pare un pelino esagerata e fin controproducente ^^

Piperita Patty ha detto...

Penso che il problema sia che non è una reazione politicizzata e consapevele. Direi che mi ricordano un po'i tamarri nostrani che dicono tutto quello che pensano e poi si lamentano della società ipocrita e che nessuno li capisce. Esprimono un disagio, ma fanno un po'schifo a tutti gli altri. Ma così mi sembra di insultare le poverew ganguro, onestamente preferisco loro XD

ninnikuneko ha detto...

so so interesting!! Thank you for sharing this informative text with us! I like ganguro somehow because it takes a lot of courage to wear such a makeup.. Never seen one live though :)

Piperita Patty ha detto...

@ねこちゃん: Sono contenta del tuo interesse, è bello avere un feedback positivo su articoli faticosi da scrivere :D
In effetti ci vuole coraggio...nemmeno io ne ho mai vista una dal vivo, ma mi sa che ormai sono parecchio rare...

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