Dopo quell'allegra trashata di "L'azteco" di Gary Jennings, da brava appassionata di culture precolombiane quest'estate ho letto "L'atzeca" (Atzec), un libro di Colin Falconer, nome di penna dello scrittore australiano Colin Bowles.
"L'atzeca" ricostruisce la conquista dell'impero azteco da parte di Cortes, focalizzandosi sulla figura storicamente ambigua di Malinali, la donna messicana che ne divenne traduttrice e amante aiutandolo nella sua missione.
Le vicende storiche mi sono sembrate ben documentate e ben narrate, ma il vero punto forte del romanzo sono i personaggi, sia quelli storicamente esistiti sia quelli inventati, interessanti e realistici.
Purtroppo la narrazione ha alti e bassi perché, volendo raccontare troppo, non approfondisce molti avvenimenti interessanti e il finale è francamente deludente, lasciato a metà con qualche nota storica come tappabuchi. Soprattutto a causa del finale lo boccio, sono sicura che esistano altri libri più appassionanti sull'argomento.
After the nice trashy novel "The Aztec" by Gary Jennings, as a lover of pre-Columbian cultures this summer I read "The Aztec" (Aztec), a book by Colin Falconer, pen name of the Australian writer Colin Bowles.
"The Aztec" reconstructs the conquest of the Aztec empire by Cortes, focusing on the historically ambiguous figure of Malinali, a Mexican woman who became his translator and lover, helping him in his mission.
The historical events seemed well-documented and well-rehearsed to me, but the real highlight of the novel are the characters, both the historical and the invented ones, that I found interesting and realistic.
Unfortunately the story has ups and downs because, wanting to tell too much, does not analyze many interesting events and the ending is frankly disappointing, left halfway with some historical note as a stopgap. Largely because of the ending, I don't recommend it as I'm sure there are other more exciting books on the subject.
Nessun commento:
Posta un commento