"Thank You for Smoking" è un romanzo del 1994 dello scrittore statunitense Christopher Buckley, che nel 2005 è stato adattato in un film con lo stesso nome diretto da Jason Reitman e con protagonista quel gran figo di Aaron Eckhart.
Avevo visto il film quando era uscito, ma ho deciso di leggere il romanzo (di cui ignoravo l'esistenza) perché l'ho trovato nella lista dei libri consigliati in fondo a "On Writing", il manuale di scrittura di Stephen King.
Il protagonista è Nick Naylor, un lobbista del tabacco senza scrupoli che cerca di cavarsela con ogni mezzo in un ambiente di lavoro a dir poco ostile, con il supporto degli amici della m.o.d. (merchant of death) squad Polly, parte della lobby degli alcolisti, e Bobby Jay, della lobby delle armi.
La scrittura è a dir poco eccellente, si riesce ad empatizzare con un protagonista assolutamente deprecabile e questo spinge il lettore a voler sapere come se la caverà Nick nelle situazioni sempre più complicate in cui si ritrova. Questo doppio binario, da un lato l'empatia con il personaggio e dall'altra la scorrettezza morale dello stesso, rende il libro divertente, con un fondo di amaro perché le situazioni, per quanto esagerate, sono realistiche. Il finale, poi, è con il botto. Consigliatissimo.
"Thank You for Smoking" is a 1994 novel by the American writer Christopher Buckley, which in 2005 was adapted into a film with the same name directed by Jason Reitman and starring a real hottie, Aaron Eckhart.
I watched the film when it came out, but I decided to read the novel (which I didn't know existed) because I found it in the list of books recommended at the bottom of "On Writing", Stephen King's writing handbook.
The protagonist is Nick Naylor, a tobacco lobbyist without scruples who tries to get by with all means in an hostile environment, with the support of his friends of the M.o.D. (merchant of death) Squad: Polly, part of the alchol lobby, and Bobby Jay, of the weapons lobby.
The writing is nothing short of excellent, you can empathize with an absolutely despicable protagonist and this pushes the reader to want to know how Nick will manage in the increasingly complicated situations in which he finds himself. This double track, on the one hand the empathy with the character and on the other the moral lowness of the same, makes the book fun, with a bitter afterstas as the situations, however exaggerated, are realistic. Plus, the ending is great. Highly recommended.
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