martedì 30 settembre 2014

Journey


Jouney è un gioco per playstation 3 creato dalla Thatgamecompany nel 2012. Nel gioco si controlla la figura di un omino incappucciato che si sveglia in un paesaggio desertico popolato da tombe e rovine di quella che sembra essere una civiltà precedente. Aggirandosi fra le rovine si scoprono pezzi di stoffa volanti che si possono "liberare" dagli edifici e che danno al personaggio il potere di volare per brevi periodi.
Il gioco è diviso in una sorta di livelli che corrispondono ai diversi momenti della giornata. La grafica non è molto complessa, ma in compenso è molto artistica e bella da vedere. Il gioco è molto semplice, adatto anche a novellini della console come me. Perfino io sono riuscita a finirlo in un pomeriggio. Il punto non è tanto superare i vari livelli quanto la storia, che è una sorta di viaggio mistico (appunto, Journey) soggetto a varie interpretazioni.
Journey si può giocare anche online in modalità multiplayer con un massimo di due giocatori. In questo caso diventa un gioco collaborativo in cui i personaggi affrontano il viaggio insieme e possono comunicare solo tramite l'unico semplice suono che possono emettere, anche questo uno stile di interazione molto "mistico".
E' sicuramente qualcosa diverso dal solito. Se possa piacere o no dipende da come lo si affronta. Sicuramente, a livello di gioco, è inadatto a giocatori esperti alla ricerca di nuove sfide e invece va bene anche per i novellini. La storia con le sue varie interpretazioni e il tipo di narrazione annoieranno chi non apprezza l'ambiguità, e a chi ama solo giochi molto leggeri, con combattimenti o con un ritmo veloce. E' perfetto invece per chi ama i giochi hindie, le grafiche artistiche, la poesia ed è disposto ad investire emotivamente in un videogioco.
Per maggiori informazioni, qui trovate il sito ufficiale: http://thatgamecompany.com/games/journey/.

Jouney is a 2012 game for playstation 3 created by Thatgamecompany. In the game you control the hooded figure of a little man who wakes up in a desert landscape with tombs and ruins of what appears to be a previous civilization. Wandering among the ruins you discover flying pieces of cloth that you can "free" from the buildings and that give you the power to fly for short periods. 
The game is divided into a sort of levels that correspond to different times of day. The graphics is not complex, but on the other hand is very artistic and beautiful to see. The game is really simple, suitable even for newbies of the console like me. Even I managed to finish it in an afternoon. The point is not so much going through the levels than the story, which is a kind of mystical journey (in fact, Journey) subject to various interpretations. 
You can playJourney also online in multiplayer mode with two players. In this case it becomes a collaborative game in which the characters face the journey together and can communicate only via the one simple sound they can emit, a kinda "mystical" interaction style. 
It's definitely something different from the usual. If you may like it or not depends on how you approach it. Surely the gameplaying, is unfit to experienced players looking for new challenges and instead it's good even for novices. The story with its various interpretations and the kind of narrative may be boring for those who do not appreciate ambiguity, and who just loves light games, games with fightings or with a fast pace. Instead it's perfect for those who love hindie games, artsy graphics, poetry and are willing to invest emotionally in a videogame. 
For more information, here's the official website: http://thatgamecompany.com/games/journey/.

Witchy stars

Cardigan: swapped
Vestito/Dress: H&M young (7€ on sale)
Leggings: Tally Weijl (4€ on sale)
Anfibi/Combat boots: Invader, regalo (nonna L)/Invader, present (granny L)

Venerdì scorso, in occasione della notte dei ricercatori, io e la Pelosa Metà siamo andati al planetario di Milano a sentire una conferenza di archeoastronomia che si focalizzava sulle stelle, il loro utilizzo e la loro interpretazione all'epoca di Augusto. Il planetario è sempre magnifico. La conferenza era carina, ma anche troppo amatoriale, sapevo già la maggior parte di quanto era stato detto e non sono certo un'esperta. La conferenza successiva, sulla vita degli astronauti nello spazio, sembrava molto interessante, ma c'era una coda chilometrica per entrare e abbiamo lasciato perdere. E' stata proprio una bella serata, vorrei che facessero eventi del genere più spesso.

Last Friday, on the occasion of the researchers night, I and the Hairy Half went to the planetarium of Milan to hear a lecture by archeoastronomy which focused on the stars, their use and their interpretation at the time of Augustus. The planetarium is always magnificent. The conference was pretty, but too much for amateurs, I already knew most of what had been said and I am not an expert. The next conference, on the lives of astronauts in space, looked very interesting, but there was a huge queue to get in and we dropped. It was a beautiful evening, I would like events like this were held more often.

lunedì 29 settembre 2014

Nostalgia (Masami Tsuda)

Source
Nostalgia è un volume unico del 2008 di Masami Tsuda, mangaka diventata famosissima per Kareshi kanojo no jijō, tradotto in italiano con Le situazioni di Lui & Lei. E' una raccolta di quattro storie brevi che ruotano intorno a sentimenti d'amore o di affetto (anche boys love). La prima è fantascientifica, la terza è fantasy e le altre due sono di ambientazione scolastica. Onestamente mi aspettavo di più da una mangaka così famosa: le trame fanno acqua da tutte le parti e anche la psicologia dei personaggi mi è parsa poco realistica. Tranne che nella terza (che invece vorrebbe essere sia romantica sia comica senza riuscirci bene) si ricercano il dramma e i sentimenti forti a tutti i costi. Lo consiglio solo adorate la Tsuda in maniera incondizionata o se vi incuriosisce e lo trovate in super sconto, ma se no non perdete niente.

Nostalgia is a 2008 single volume by Masami Tsuda, a mangaka who became famous for Kareshi kanojo no Jijo, translated in english as Kare Kano: His and Hers Circumstances. It's a collection of four short stories that revolve around feelings of love or affection (even boys love). The first has a science fiction setting, the third a fantasy one, and the other two are set in school. Honestly, I expected more from a so famous mangaka: the plots are full of holes and even the psychology of the characters seemed unrealistic to me. Except in the third (that tries unsuccessfully be both romantic and comic), the stories seek drama and strong feelings at all costs. I only recommend it to those who love Tsuda's works unconditionally or to people who are curious and find it in super discount, but if you don't read it, you don't lose anything.

Istanbul + Fashion + Islam

Per fare la valigia per Istanbul, ho fatto un po'di ricerche per capire se ci fosse una sensibilità diversa per cui coprirsi di più. Adesso che sono tornata posso dire che in giro a Istanbul c'è un po'di tutto, dalle donne senza un centimetro di pelle scoperto, con burqua super integrali neri con velo nero sugli occhi e guanti, alle pornoragazzine con i tanga shorts e le magliette reggiseno che vanno tanto di moda. Dopo che in un quartiere segnalato come rigido ho visto una residente adulta con un vestito sottoveste, ho deciso che tanto vale fare come si preferisce, con un po'di buon senso. Ovviamente per entrare nei luoghi di culto è bene essere coperti (le ragazze nelle moschee devono coprirsi anche i capelli).
Il modo di vestire che mi ha affascinato di più una volta lì, è stato quello delle ragazze islamiche moderate, quelle che coprono testa, gambe e braccia, ma non vogliono rinunciare a seguire la moda o esprimere la propria personalità tramite i vestiti.
In questo senso mi è piaciuto molto l'uso delle maxigonne. In generale ho notato che questo tipo di ragazze, specie sui 20-30 anni, tendono ad avere un trucco impeccabile e indossano spesso borse rigide e cappotti come quelli in foto.

To make my luggage for Istanbul, I did a bit of research to figure out if there was a different sensibility for the amout of skin to cover. Now that I'm back I can say that in Istanbul there is a bit of everything, from women without an inch of skin uncovered, with full black burqa with black veil over the eyes and gloves, to pornteenagers with the tanga shorts and bra t-shirts that are so trendy nowdays. After that I saw an adult resident with a babydoll in a neighbourhood reported as conservative, I decided that people can do as they like, with a bit of common sense. Of course, to enter places of worship is good to be covered (girls in the mosques should also cover their hair). 
The clothing style that fascinated me more once there, was that of the moderate Muslim girls, the ones that cover their head, legs and arms, but do not want to give up to follow fashion or express their personality through their clothes. 
In this sense, I really liked the use of maxiskirts. In general I noticed that this type of girls, especially 20-30 years old, tend to have a flawless makeup and to wear hard bags and coats like the ones in the photo.
Per capire di più, ho deciso di comprare qualche rivista di moda con ragazze velate, ma mi sono ridotta all'ultimo sperando nell'edicola dell'aereoporto e mi sono dovuta accontentare dell'unica che ho trovato, che secondo me è dedicata ad un target più maturo di quello che mi interessava (a occhio direi sui 30-35 anni) e un po'troppo seria. Non conoscendo granché della moda islamico-friendly e non capendo una parola di turco ovviamente potrei sbagliarmi.

To understand more, I decided to buy some fashion magazine with veiled girls, but I decided to buy them at the last moment counting on the airport newsstand so I had to settle on the only one I found, which I think is dedicated to a more mature target than the one I was interested in (I would say around 30-35 years) and that is a little too serious. Not knowing much about the Islamic-friendly fashion and not understanding a word of turkish course I could be wrong. 

In ogni caso direi che almeno sul lato islamico ci ho azzeccato, considerando che c'è un tutorial su come mettersi lo hijab.

In any case, I would say that at least I've got it right on the Islamic side, as there is a tutorial on how to put on the hijab.

A livello di outfit veri e propri ho trovato tutto abbastanza noioso, con giusto un tocco esilarante dato da questo travestimento da confetto gigante.

In terms of actual outfits I found it all pretty boring, with just a touch of hilarious given by this disguise as giant candy. 

Gli outfit che mi sono piaciuti di più sono quelli delle tre pagine sopra. Ovviamente il foularino in coordinato serve a coprire la testa (ma si può usare come sciarpa).
Se siete interessati a scoprire di più sulla moda islamico-friendly, la mia amica Siobhan mi ha fatto scoprire il canale youtube di Amenakin, una ragazza che insegna i duecentoventi milioni di modi per annodarsi lo hijab e così via: http://www.youtube.com/user/Amenakin

The outfits that I liked the most are those of the three pages above. Obviously the matching scarf is for covering the head (but you can also use it as a scarf). 
If you are interested in finding out more about the Islamic fashion-friendly, my friend Siobhan made ​​me discover the youtube channel by Amenakin, a girl who teaches an hundred millions of ways to knot hijab, and so on: http://www.youtube.com/user/Amenakin

Fortune teller bunnies

Mi sono vestita così per la festa di compleanno di mio suocero.
Sta venendo tempo da collant. Sono contenta perché li adoro, però dà proprio la sensazione della fine dell'estate. Comunque con l'aria frizzantina e le foglie che cambiano colore non riesco ad esserne triste.

That's what I wore for my father in law's birthday party of. 
The weather for tights is coming. I'm glad because I love them, but it really gives the feeling of the end of summer. However, with the brisk air and the leaves changing color I can not be sad.

Con questa foto e l'articolo di questo pomeriggio,  si concludono sul serio i post sul mio viaggio a Istanbul, ma resto a vostra disposizione per domande e informazioni (sperando di saper rispondere XD)

With this photo and this afternoon's article, the posts about my trip to Istanbul end, but I'm here for questions and information (hoping to be able to answer XD)

venerdì 26 settembre 2014

Villa Reale (Monza)

Un weekend di fine estate, io e dei miei amici abbiamo organizzato una gita a Monza per vedere Villa Reale, un palazzo costruito a fine '700 dai dominatori austriaci, rimasto in stato di degrado per circa mezzo secolo e recentemente restaurato e aperto al pubblico gratuitamente per 10 giorni, dall'8 al 18 settembre. Visto che i giorni di apertura gratuita erano pochi, c'erano code tremende. Ho letto che alcune persone che erano state in fila per ore si sono viste chiudere le porte della villa in faccia e si sono arrabbiate così tanto che la direzione ha chiamato la polizia.
 Noi la mattina, vedendo le dimensioni della fila, abbiamo lasciato perdere, per poi tornare dopo pranzo, quando c'era molta meno gente. Siamo stati fortunatissimi perché, subito dopo, la coda si è riformata ancora più lunga.

A late summer weekend, I and my friends organized a trip to Monza to see Villa Reale, a palace built at the end of the '700 by the Austrian rulers, that remained in a state of decay for about half a century and was recently restored and open to the public for free for 10 days, from the 8th to the 18th of September. Since the days of free opening were few, there were tremendous queues. I read that some people who had been in line for hours saw the doors of the villa close in their face and got so much angry that the management had to call the police. 
 In the morning, seeing the size of the queque, we decided to wait and come back after lunch, when there was a lot less people. We were lucky because, immediately after, the queque reformed even longer.

Nel frattempo ci siamo fatti un giretto per il centro storico che è molto bello. Abbiamo visto da fuori l'arengario, l'antico palazzo comunale del 1300.

In the meantime, we took a walk around the old town which is very nice. We saw from the outside the arengario, the old town hall built in 1300.

Lì vicino c'è il famoso duomo, riedificato nel 1300, nel cui tesoro è custodita anche la corona ferrea degli imperatori del Sacro Romano Impero. Siamo entrati e abbiamo dato un'occhiata in giro, ma abbiamo deciso di non rivedere il tesoro, che avevamo visto già tutti in gita scolastica, per evitare di dover pagare il biglietto.

Nearby is the famous cathedral, rebuilt in 1300, in which treasure lies the iron crown of the emperors of the Holy Roman Empire. We walked in and looked around, but we decided not to go to see the treasure, which we had all already seen on school trips, to avoid having to pay the ticket.

Il centro di Monza è veramente bello, posso solo immaginare come sia vivere in un antico palazzo come quello con i medaglioni in foto.
Nel centro c'è anche una sede di "La città del sole", un negozio specializzato in giochi, che mi piace molto perché all'ingresso ha sempre un orsetto robot che fa le bolle di sapone.

The center of Monza is really nice, I can only imagine how it is to live in an old building like that with the medallions in the picture. 
In the center there is also a branch of "La città del sole", a shop specialized in toys, which I really like because at the entrance always has a robot teddy bear that makes soap bubbles. 

Per pranzo siamo andati lì vicino nella sede di un'altra catena, Rosso Pomodoro. Mia madre per qualche motivo lo odia, quindi non ci ero mai entrata. Sono rimasta piacevolmente stupita. Si propongono come creatori di cibo genuino e tradizionale, con ingredienti di altissima qualità. Rispetto alle promesse forse la pizza potrebbe essere ancora più buona, ma è sicuramente di buon livello e si spende come in una pizzeria media. La loro gassosa mi è piaciuta molto.

For lunch we went to the nearby branch of another chain, Rosso Pomodoro. My mother hates it for some reason, so I never tried it. I was pleasantly surprised. They present themselves as creators of genuine and traditional food with ingredients of the highest quality. Compared to the promises perhaps the pizza could be even better, but it's definitely a good standard and you spend as in a normal pizza place. Their I liked it a lot their gassosa (a sweet fizzy lemon drink). 

Nel pomeriggio siamo finalmente riusciti a visitare la villa. Era ancora vuota, senza mostre di sorta (il che spiega l'ingresso gratuito), ma era bella e interessante, una piccola Versailles lombarda.

In the afternoon we finally got to visit the villa. It was still empty, with no exhibitions of any kind (which explains the free entry), but it was beautiful and interesting, a little Versailles of Lombardy.

Quello che mi ha divertito di più sono stati i bagni, gabinetto, vasca da bagno e tutto, contenuti...negli armadi a muro! Perché?

What I enjoyed the most were the bathrooms, toilet, bathtub and everything, contained in...wardrobes! Why?

Istanbul Phamuk

Quando vado in un paese straniero mi piace prepararmi tramite libri o film su quel paese, meglio scritti da autori locali. Per Istanbul mi sono svegliata tardi. Di turco ho letto solo un paio di libri del premio nobel turco Orhan Pamuk, "Il mio nome è rosso", un meraviglioso romanzo poliziesco ambientato fra i miniaturisti dell'impero ottomano di fine 1600, e "Neve", un romanzo che mi è piaciuto meno, in cui in una città turca di confine un'indagine e una tragica storia d'amore si stagliano sullo sfondo di integralismi laici e religiosi.
Prima di partire mi sono procurata una serie di gialli ambientati a Istanbul scritti da autori anglofoni, e anche "Istanbul", il libro che Orhan Pamuk ha dedicato alla sua città, Istanbul. L'ho iniziato a leggere in aereo e l'ho finito quando ero già tornata, ma avrei voluto leggerlo prima di partire.
Phamuk parla di Istanbul attraverso la propria infanzia e giovinezza e attraverso gli occhi di scrittori e artisti turchi ed europei. Il libro è coinvolgente e appassionante come una serie di aneddoti appassionanti raccontati da un tizio interessante ad una festa. Lo scrittore turco fornisce come chiave di interpretazione di Istanbul e di chi la abita, compreso se stesso, attraverso un sentimento di malinconia legato al crollo dell'Impero Ottomano.
Il libro è illustrato da stupende foto, di cui molte di Ara Güler, uno dei pochi fotografi turchi famosi a livello internazionale, e una serie di foto di famiglia di Pamuk stesso.
Lo consiglio moltissimo a chi fosse anche minimamente interessato a Istanbul.

When I go to a foreign country I like to prepare myself through books or movies about that country, better if written by local authors. For Istanbul I woke up late. Of turkish literature I've only read a couple of books of the turkish Nobel prize Orhan Pamuk, "My Name is Red", a wonderful detective story set among the miniaturists of the Ottoman Empire at the end of 1600, and "Snow", a novel that I liked less, set in a city at the Turkish border whith an investigation and a tragic love story against the background of secular and religious fundamentalism.
Before leaving, I got myself a series of thrillers set in Istanbul written by English-speaking authors, and also "Istanbul", the book that Orhan Pamuk devoted to his city, Istanbul. I started to read it on the plane and finished it when I was already back, but I'd have liked to read it before leaving. 
Phamuk talks about Istanbul through his childhood and youth, and through the eyes of writers and artists from Turkey and Europe. The book is engaging and exciting as a series of fascinating anecdotes told by an interesting guy at a party. The turkish writer provides as a key to interpretate Istanbul and its inhabitants, including himself, through a feeling of melancholy linked to the collapse of the Ottoman Empire. 
The book is illustrated with beautiful photos, many of which are by Ara Güler, one of the few internationally renowned turkish photographers, and a series of family photos of Pamuk himself. 
I recommend it very much to those who are even remotely interested in Istanbul.

As a teenager

Qualche giorno fa mi sono vestita come una ragazzina, con la maglietta lunga comprata a Istanbul, i leggings con gli scheletri presi in saldo da Tally Weijl e le All Star scozzesi che ho preso con il primo stipendio del primo lavoretto serio.
Però non ho rinunciato ad accessoriare il tutto con un cardigan e una collana con un ciondolo a forma di fungo che ho fatto con il das.

A few days ago I dressed up like a teenager, with a long T-shirt bought in Istanbul, skeleton leggings bought on sale at Tally Weijl and the plaid All Star that I bought with the first salary of my first "serious" job. 
I decided to accessorize it all with a cardigan and a necklace with a mushroom shaped pendant I made with das.

giovedì 25 settembre 2014

Vento d'autunno al parco delle cave/Autumn wind in pit park

Un paio di weekend fa sono riuscita a trovare il tempo per andare al parco delle Cave di Milano con la Pelosa Metà. C'erano ancora le tracce dell'estate, ma si sentiva già aria d'autunno.
Abbiamo colto delle mele selvatiche e le abbiamo mangiate per merenda. Adoro i pomeriggi come questo, spero di riuscire a fare qualche gita nella natura prossimamente, anche se so già che sarò molto occupata.

A couple of weekends ago I managed to find time to go to Milan's pit park with my Hairy Half. There were still traces of summer, but autumn was already in the air. 
We picked wild apples and ate them as a snack. I love afternoons like this, I hope to make some hike in the nature in the near future, although I already know that I will be really busy.

Istanbul: shopping

Visto che quando sono stata a Istanbul il cambio euro-lira turca era decisamente favorevole (un po'meno di 1 a 3), ho fatto un sacco di shopping. In realtà, la maggior parte è il classico shopping dell'ultimo giorno per finire i soldi stranieri.
Ho comprato tre paia di orecchini in un negozio di souvenir in Ebussuut Caddesi, uno per me e gli altri per mia mamma. Sono molto patacconi, ma da lontano fanno un ottimo effetto.
In Galata Kulesi, la strada in salita per arrivare alla torre Galata, in due negozi diversi ho comprato tre anelli, questi tutti per me.

Since when I was in Istanbul the Turkish Lira-Euro exchange rate was very favorable (slightly less than 1 to 3), I did a lot of shopping. In fact, most of it was the classic last day shopping to finish the foreign money. 
I bought three pairs of earrings in a gift shop in Ebussuut Caddesi, one for me and the others for my mom. They are super fake, but from a distance they do a great effect. 
In Galata Kulesi, the road uphill to get to the tower of Galata, I bought in two different stores three rings, all for me. 

Ho preso queste tre magliette in un negozio di nome Apayri in Ancara Caddesi, vicino alla fermata di Sirkeci. Avevo già preso lì una maglietta per mio fratello e queste tre sono state tutte shopping dell'ultimo giorno, quindi il venditore si è divertito molto a vedermi esitare e poi tornare ben tre volte. La prima è costata 5TL, le altre due 10.

I bought these three T-shirts in a store named Apayri in Ankara Caddesi, next to the stop of Sirkeci. I had already bought there a t-shirt for my brother and I bought these three have all the last day, but in two different moments so the seller was very amused to see me hesitate, and then come back three times. The first costed 5TL, the other two 10.

Questi pantaloni li ho presi sempre nella frenesia dell'ultimo giorno in Soguk Cesme Sokak, una bella vietta piena di bar in cui fumare il nargilè, negozietti e case di legno in stile ottomano, fra cui un ristorante costruito su una cisterna bizantina. Li ho pagati 15TL.

I bought these pants in the frenzy of the last day in Soguk Cesme Sokak, a beautiful little street full of bars where to smoke the nargile, shops and Ottoman style wooden houses, including a restaurant built on a Byzantine cistern. I paid them 15TL. 

Ho comprato questi calzini in un supermercato dove ci eravamo fermati a comprare l'acqua. Ci volevano proprio perché mi si stanno bucando tutti. Li ho pagati 3TL al paio.

I bought these socks in a supermarket where we stopped to buy water. I'm really happy of them because I'm piercing all my pairs. I've paid 3TL per pair.

Queste scarpe le ho prese per 15TL al mercato delle spezie e sono state un errore. Non sono molto ben fatte, ma mi piacevano ed ero convinta che mi stessero. Invece sono anche troppo grandi. Al momento le sto tenendo sperando di riuscire a rimpicciolirle di un numero (consigli?) senza doverci spendere più di un paio di euro, se no le scambierò o regalerò,

I got these shoes for 15TL at the spice market and it was a mistake. They are not very well done, but I liked them and I was convinced that it was the wrong size. Instead, they are too big. At the moment I'm hoping to shrink them a size (some advice?) without having to spend more than a couple of euros, Otherwise I'll exchange or donate them, 

Nella zona della torre Galata ho anche preso un'adorabile e soffice mascherina per occhi a forma di panda a 3TL. Ho anche comprato una scatola di dolci alla rosa con pezzi di pistacchio, ma non mi sono piaciuti come quelli del mercato delle spezie, lo zucchero a velo copre i sapori e comunque sanno poco di rosa.

In the area of ​​the Galata tower I also got an adorable and soft eye mask in the shape of a panda for 3TL. I also bought a box of rose sweets with bits of pistachio, but I did not liked them as those of the spice market, the powdered sugar covers the flavors and in any case they taste too little of rose. 

Nella stessa zona l'ultimo giorno abbiamo deciso di far fuori qualche lira comprando delle spezie complete di macinino per 35TL, tantissimo per gli standard locali, ma decisamente meno che in Italia. Il set contiene anche delle spezie che mi servivano e dei mix interessanti.

In the same area on the last day we decided to get rid of a few bucks by buying spices and a grinder for 35TL, a lot by local standards, but much less than in Italy. The set also contains spices that I needed and interesting mixes. 

In zona Galata ho preso anche un altro paio di orecchini più raffinati per mia madre e ho ottenuto un Corano in inglese in regalo da un gruppo che li distribuiva per far conoscere l'Islam.
Al porto mi sono fatta regalare un paio di occhiali da sole finti Prada che costavano 5TL dalla Pelosa Metà perché mi ero innamorata del ricciolo laterale (anche se non metto le lenti abbastanza spesso da giustificare l'acquisto).

In Galata I also took another pair of finer earrings for my mother and I got a free Koran in English from a group that distributed them to make people learn about Islam. 
At the port I made the Hairy Half buy me a pair of fake Prada sunglasses that costed 5TL because I was in love with the curled sidepieces (even if I do not wear the lenses often enough to justify the purchase).

Ho preso anche un segnalibro e una trottola per mio padre, una maglietta e un portachiavi per mio fratello, cartoline per nonni e un paio di amici e un tè di fiori da regalare.

I also bought a bookmark and a spinning top for my father, a T-shirt and a keychain for my brother, postcards for my grandmothers and a couple of friends and a flower tea to use as a gift.

Brown lace and mint

Mi sono vestita così per il mio primo giorno di lavoro (niente che mi dia qualche garanzia, purtroppo), in un posto nuovo e una cenetta romantica con il mio fidanzato. Mi si è staccata mezza suola, ma per fortuna sono riuscita a passare a casa dei miei genitori e sistemarla al volo con la supercolla.
A proposito di lavoro, ho avuto un periodo piuttosto pieno e ho dato la precedenza alla continuità del blog e ai post su Istanbul sacrificando la lettura dei vostri blog. Nei prossimi giorni spero di cominciare a recuperare i post che mi sono persa!

I dressed like this for my first day of work (unfortunately nothing that gives me some guarantees), in a new place and a romantic dinner with my boyfriend. Half of a sole unstick, but fortunately I was able to go to my parents' house and fix it on the fly with superglue.
Speaking of work, I had a quite full period and I gave priority to the continuity of the blog and to the posts about Istanbul sacrificing the reading of your blogs. In the coming days I hope to begin to recover what I've lost!
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