Il 31 agosto inizia il nostro viaggio on the road. La meta è il sud della Spagna, ma, dato che la strada è lunga, abbiamo previsto una tappa intermedia in Francia a Carcassonne. Ci svegliamo prestissimo e riusciamo a partire poco prima delle 6. Google Maps prevede 7 ore di viaggio, che diventano molte di più, un po'per la pausa pranzo e un po'per le code, dovute soprattutto agli innumerevoli caselli francesi, che peraltro non accettano le nostre carte di credito Maestro e dobbiamo pagare tutti in monetine, sperando ci bastino.
Data l'ora, prima di visitare Carcassonne decidiamo di passare a lasciare giù i bagagli in albergo, in particolare la borsa frigo, che inizia ad essere provata. Ci addentriamo così nella campagna francese, fra girasoli, casette, grano e quelli che sembravano piccoli castelli, fino ad arrivare a Malves en Minervois, paesino distante circa un quarto d'ora di macchina da Carcassonne. Sono le 17 e l'orario dei check-in parte da mezz'ora dopo, così troviamo tutto sbarrato. Ne approfittiamo per fare un giretto. Vediamo il castello cittadino, che ora funge da biblioteca, che condivide il cortile con il nostro albergo, la chiesa dalla bella campana e arriviamo ad un piccolo parco. C'è qualche casetta, ma per il resto la città sembra finita.
Fra una cosa e l'altra arrivano le 17:30 e finalmente riusciamo a fare il check-in. Il personale è molto gentile e le stanze si trovano in un bell'edificio del XIII secolo...ovviamente senza ascensore. Trasciniamo le valigie al primo piano, ci diamo una rinfrescata e partiamo per Carcassonne.
On August 31, begins our on the road journey. The destination is the south of Spain, but, as the road is long, we planned a stopover in Carcassonne, France. We wake up early and leave just before 6. Google Maps forecasts 7 hours of journey, that become a lot more because of the lunch break and in particular of the queues, mostly caused by the numerous French tolls, which don't accept our Maestro credit cards, so that we have to pay all in quarters, hoping to have enough.
Given the time, before visiting Carcassonne we decide to go to leave your luggage at the hotel, especially the icebag. So we enter the French countryside, between sunflowers, houses, grain and what looked like small castles, until we get to Malves en Minervois, a village situated about a quarter of an hour's drive from Carcassonne. It's 17 and the time of check-in starts half an hour later, so we find everything closed. We take the opportunity for a look around. We see the city castle, which now serves as a library, which shares the courtyard with our hotel, the church with the beautiful bell and come to a small park. There are some small houses, but for the rest, the city seems over.
Between one thing and another, finally 17:30 arrive and we can do the check-in. The staff is very friendly and the rooms are located in a beautiful building of the thirteenth century...obviously without lift. We drag our suitcases to the first floor, give us a freshen up and leave for Carcassonne.
Fortunatamente riusciamo a trovare un parcheggio gratuito poco distante dalla cittadella medievale, perché quelli più vicini alle mura sono a pagamento. Andando verso la porta vediamo grondaie con teste di animali e murales di chiara ispirazione medievale. La cittadella da lontano è impressionante, sembra un giocattolo...e infatti a questa città è ispirato un omonimo gioco da tavolo (che la Pelosa Metà adora e io trovo noiosissimo).
Anche se la cittadella conserva fortificazioni romane, visigote, saracene e francesi medievali, il suo aspetto attuale è dovuta ad un intervento di restauro creativo di metà 1800, che oggi può non essere considerato molto ortodosso, ma che ha fatto la fortuna della città.
Fortunately, we find a free parking a short distance from the medieval citadel, because the ones closest to the walls are with fee. Walking towards the main door we see gutters with animal heads and clearly medieval inspired murals. The citadel is impressive from a distance, it looks like a toy... and in fact this city inspired a board game with the same name (the Hairy Half loves it, while I think it is very boring).
Although the citadel preserves Roman, Visigoths, Saracens and Middle Ages French buildings, its current appearance is due to a creative restoration of mid-1800s, which today can be considered very unorthodox, but that made the fortune of the city.
Ci inerpichiamo sulla collina ed entriamo dalla famosa porta Narbonese, dove campeggia il busto monumentale di dama Carcass, una figura legata alla città da una leggenda molto carina: al tempo in cui la città si trovava nelle mani dei saraceni, Carlo Magno, dopo averne fatto assassinare il re, la assediò per conquistarla. La regina, Dama Carcas, rimasta vedova, decise di prendere il comando dell'esercito. L'assedio e le battaglie durarono cinque anni e le forze saracene erano sempre più scarse, ma Dama Carcas inventò mille stratagemmi per far credere al condottiero avversario che la città traboccasse ancora di soldati e di ricchezze. Quando ormai i viveri erano quasi esauriti, la regina diede da mangiare ad un maiale il poco grano rimasto, e lo fece gettare dalle mura, in mezzo all'esercito nemico. Gli assedianti, credendo che la città avesse ancora abbastanza cibo da nutrire persino i maiali, si ritirarono. Dama Carcas per festeggiare fece suonare le trombe della città. E i soldati di Carlo Magno, udendo il suono gridarono: "Carcas sonne!" ("Carcas suona!"), dando così il nome alla città.
We climb up the hill and enter the famous port Narbonnaise, where stands the monumental bust of lady Carcass, a figure linked to the city by a very nice legend: at the time when the city was in the hands of the Saracens, Charlemagne, after having it's king assassinated, laid a siege to conquer it. The Queen, Dame Carcass, widowed, decided to take command of the army. The siege and battles lasted five years, and the Saracen forces were increasingly scarce, but Dame Carcass invented a thousand stratagems to trick the opponent leader to think that the city still overflowed with soldiers and riches. Just when the food was running low, the queen gave to eat the little grain left to a pigl, and had him thrown from the walls, in the middle of the enemy army. The besiegers, believing that the city still had enough food to feed even pigs, withdrew. Dame Carcass to celebrate made the trumpets of the city play. And the soldiers of Charlemagne, hearing the sound cried out: "Carcass sonne!" ("Carcass sounds!"), thus giving the city its name.
Dalla porta entriamo nella Rue Cros-Mayrevielle, un ammasso di negozietti ad uso e consumo dei turisti (i prezzi erano alti, anche se c'erano cose carine). L'atmosfera medievale è molto costruita e dà quasi l'aria che tutto sia finto.
From the door we enter Rue Cros-Mayrevielle, a cluster of shops for tourists (the prices were high, although there were nice things). The medieval atmosphere is very artificial and almost gives the impression that everything is fake.
Arriviamo al castello Comtal, che ora è sede di un museo, e purtroppo lo troviamo sbarrato.
We arrive at Comtal castle, which is now home to a museum, and unfortunately we find it barred.
Per fortuna la basilica di st. Nazaire ed ex cattedrale della città è ancora aperta. L'ingresso è gratuito, chi vuole la cartina della chiesa con tutte le spiegazioni può versare una piccola offerta. Anche questa è molto bella, ma talmente ben tenuta da sembrare finta.
Da amante del gotico mi perdo fra vetrate, gargoyle e piccole stranezze come un gufo moderno incastonato nella facciata, finché non arriva l'ora di chiusura.
Luckily the basilica of st. Nazaire and former chatedral of the city is still open. Admission is free, who wants the map of the church with all the explanations can pour a small donation.
The church is also very beautiful, but so well maintained that it seems fake.
As a lover of Gothic architecture, I lose myself between glass stained windows, gargoyles and little oddities like a modern owl embedded in the facade, until it's closing time.
Avevamo deciso di mangiare fuori durante la nostra unica tappa in Francia, così iniziamo ad aggirarci fra gli innumerevoli ristorantini turistici alla ricerca di una buona offerta. Abbiamo fame, quindi ne scegliamo una delle molte che offrono antipasto, piatto unico e dolce intorno ai 15€. Da bere, ricordandoci degli avvertimenti sui terribili prezzi del vino (pare che in caso sia meglio prenderlo a bicchieri), chiediamo acqua naturale, che non ci viene messa in conto. Come antipasto scegliamo una fetta di formaggio di capra con marmellata su pane tostato, accompagnata da insalata (molti menù offrono l'altrettanto tipico patè). Come primo la scelta obbligata è la cassoulet, il tradizionale stufato locale, che nel nostro caso contiene fagioli, salsiccia di maiale e cosce d'anatra. Per dolce la Pelosa Metà prende una torta al lampone, io provo l'ile flottante, un dolce composto da un'"isola" di albume montato e caramellato che fluttua su della crema inglese.
Per fortuna, nonostante il locale turistico, è tutto delizioso. Ci alziamo felici, ma decisamente appesantiti.
We decided to eat out during our only stop in France, so we begin to wander among the countless tourist restaurants looking for a good offer. We are hungry, so we choose one of the many that offer appetizer, main dish and dessert for around 15€. To drink, reminding of the dire warnings about the price of wine (it seems that in case it is best to buy glasses of it), we ask for still water, that isn't put into the account. As a starter we choose a slice of goat cheese with jam on toast, accompanied by salad (many menus offer the equally typical pate). As main dish the obvious choice is the cassoulet, the traditional local stew, which in our case contains beans, pork sausage and duck legs. For dessert the Hairy Half takes a raspberry cake, I try the ile flottante, a dessert consisting of a '"island" of caramelized whipped egg white floating on custard.
Luckily, despite the local for tourist, it's all delicious. We get up happy, but very heavy.
Si sta facendo notte e anche la mattina dopo dobbiamo svegliarci molto presto, così, dopo un giro nel corridoio fra le due cerchie di mura e dopo aver ammirato il panorama da una delle torri di guardia, torniamo all'hotel di Malves. La stanza finto-rustica è molto carina e accogliente e la finestra dà direttamente sul castello. Anche se dall'hotel più costoso del viaggio ci aspettavamo di più, siamo soddisfatti e dormiamo benissimo.
It's becoming night and even the next morning we have to wake up very early, so after a walk in the space between the two circles of walls and after admiring the view from one of the guard towers, we go back to the hotel in Malves. The faux-rustic room is very pretty and cozy with a window directly overlooking the castle. Although we expected more as the hotel was the most expensive of our trip, we are pleased and we sleep well.
Hotel Castel Chambres
Si trova in un edificio 13 ° secolo con le pareti in pietra e il cortile che dà sul castello cittadino.
Ha sia dormitori sia camere doppie. Camera nostra era carina e pulita, aveva una vasca da bagno con doccia, la tv, una poltrona e un armadio. Non c'era la porta del bagno, ma solo una tenda. Ci hanno dato due asciugamani a testa, oltre a due piccoli saponi e due mini bagnoschiuma. Per una notte abbiamo pagato 50€.
Lo staff non parla un buon inglese.
Attenzione perché, da quel che ho capito, al di fuori dell'orario del check-in (11-13, 17:30-20:00) in reception non c'è nessuno. Una volta fatto il check in però, si può entrare liberamente a qualsiasi ora.
La struttura è dotata di una piccola cucina con frigo, di un bar (apertura: 8:30-13:00, 17:30-20:00) e di un camino nella sala comune.
L'albergo offre anche la possibilità di fare colazione (con un supplemento di 5€), di avere in prestito gratuitamente una bicicletta e di giocare a ping pong (affittando racchette e palline).
Visto che dopo le 19 non ci sono autobus e i taxi costano molto, il personale si offre di andare a prendere chi ne avesse bisogno previa comunicazione.
Malves en Minervois è una cittadina che si gira in un'ora, ma può essere la base per molte escursioni interessanti.
It is located in a 13th century building with stone walls and a courtyard overlooking the Castle.
It has both dormitories and double rooms. Our room was nice and clean, had a bath with shower, TV, an armchair and a wardrobe. There was no bathroom door, only a curtain. We were given two towels per person, and two small soaps and two mini bubble bath. For one night we paid 50€.
Attention because, from what I understand, outside the check-in times (11-13, 17:30-20:00) reception there is no reception. Once checked in, however, you can enter freely at any time.
The hotel has a small kitchen with a fridge, a bar (hours: 8:30-13:00, 17:30-20:00), and a fireplace in the common room.
Staff doesn't speak a good english.
The hotel also offers the possibility to have breakfast (for an extra charge of 5€), to borrow a bike for free and play table tennis (renting rackets and balls).
Given that after 19 there are no buses and taxis are expensive, the staff offers to go to pick up those who need it if they communicate it in advance.
Malves en Minervois is a town that you can visit in an hour, but it can be the base for many interesting excursions.