"Mary e il fiore della strega" (メアリと魔女の花) è il primo film dello Studio Ponoc, uno studio di animazione giapponese fondato nel 2015 da vari ex animatori dello Studio Ghibli capeggiati da Hiromasa Yonebayashi e Yoshiaki Nishimura. Il film si basa sul romanzo del 1971 "La piccola scopa" della scrittrice britannica Mary Stewart.
La protagonista è Mary, una bambina di dieci anni che sta passando la fine delle vacanze estive dalla prozia Charlotte, in una campagna inglese moderna, ma non contemporanea (esiste la televisione, ma è antiquata, mentre non si vedono cellulari). Mary si annoia finché non trova uno strano fiore che le spalanca un mondo magico, complici una piccola scopa e un gatto nero. Ovviamente, però, non tutto andrà per il verso giusto.
L'influenza dello Studio Ghibli è fortissimo in questo film, sia per il tipo di storia raccontata, sia per il tipo di disegno. Non manca nemmeno il classico scontro fra tecnologia cattiva, in questo caso la magia metamorfica, e natura buona, in questo caso la magia dei fiori. Eppure qualche differenza si sente. Per prima cosa c'è una storia completa con un inizio, uno svolgimento abbastanza chiaro e una fine, mentre la maggior parte dei film Ghibli sono poco lineari (mi è venuta comunque voglia di leggere il libro). La trama fila bene (al di là di un deus ex machina in forma di roditore con il cappello da svizzero) ed è simpatica.
Anche nel disegno si sente qualche differenza (nota di merito per il character design della protagonista, mentre capelli e vestiti dell'amico Peter sono inguardabili).
In definitiva ho trovato "Mary e il fiore della strega" non memorabile come i massimi capolavori Ghibli, ma comunque molto molto carino.
Sono curiosa di vedere se con i prossimi film lo Studio Ponoc si distanzierà ulteriormente dallo Studio Ghibli e troverà una sua identità più definita. Seguirò senz'altro le prossime uscite con attenzione.
"Mary and the Witch's Flower" (メ ア リ と 魔女 の 花) is the first film by Studio Ponoc, a Japanese animation studio founded in 2015 by several former Studio Ghibli animators led by Hiromasa Yonebayashi and Yoshiaki Nishimura. The film is based on the 1971 novel "The Little Broom" by the British writer Mary Stewart.
The protagonist is Mary, a ten-year-old girl who is spending the end of the summer holidays by her great-aunt Charlotte, in a modern, but not contemporary, English countryside (there is a television, but it is old-fashioned, while there aren't mobile phones). Mary is bored until she finds a strange flower that opens up for her a magical world, with the help of a little broom and a black cat. Obviously, something goes wrong...
The influence of Studio Ghibli in this film is very strong, both for the type of story and for the drawings and animation style. There is also the classic clash between the evil technology, in this case the transformation spell, and the good nature, in this case the magic of the flower. Yet I felt some differences. First of all there is a complete story with a beginning, a fairly clear plot and an end, while most of the Ghibli films are not very linear (I still would like to read the book, though). The plot is nice and flows well (except for a deus ex machina in the form of a rodent with a Swiss hat).
Even in the drawing you feel some differences (I loved the character design of the protagonist, while the hair and clothes of her friend Peter are terrible).
Ultimately I found "Mary and the Witch's Flower" not as memorable as the greatest Ghibli masterpieces, but still very very nice.
I'm curious to see if with the next films Studio Ponoc will take further distanc from Studio Ghibli and find a more defined identity. I will certainly carefully follow the next releases.
1 commento:
Mi è piaciuto molto questo film! Anche io non vedo l'ora di scoprire cos'altro ci riserverà lo Studio Ponoc! :)
Posta un commento