Oggi facciamo una pazzia: andiamo in giornata a Nanchino. La Pelosa Metà ha tentato fino all'ultimo di dissuadermi perché il viaggio è lungo e rischiamo di non vedere molto, ma alla fine l'ho spuntata.
Prendiamo un treno proiettile da Shanghai Hongquiao e in un'oretta e mezza arriviamo.
Nanchino è una grande città (fra l'altro è stata più volte capitale della Cina, la prima nel 229 e l’ultima con la fondazione
della Repubblica di Cina, prima che il titolo passasse a Pechino) con tanto di metropolitana, quindi muoversi è facile. Scendiamo a Fuzimiao, il Tempio di Confucio, che più che un singolo tempio è un quartiere affacciato su di un fiume su cui troneggia uno schermo dei draghi. Ovviamente, essendo un quartiere, l'ingresso è gratuito.
Today we do a crazy thing: we go on a day trip to Nanjing. The Hairy Half tried to dissuade me until the last moment because the journey is long and we risk not to see much, but in the end I won.
We take a bullet train from Shanghai Hongquiao and in one hour and half we arrive.
Nanjing is a large city (among other things it has been the capital of China several times, the first in 229 and the last one with the foundation of the Republic of China, before the title passed to Beijing) with a subway, so moving is easy. We get off the subway at Fuzimiao, the Temple of Confucius, that more than a single temple is a neighborhood overlooking a river with a dragon screen. Obviously, being a neighborhood, the entrance is free.
Andiamo a visitare la Sala Dacheng (30 CNY) e nella Scuola Jiangnan (25 CNY). Sono molto, forse troppo, moderni, ma estremamente interessanti. La Sala è coperta di rappresentazioni di episodi edificanti della vita di Confucio, che ci erano completamente ignoti e in realtà ci spiazzano un po' perché di molti non riusciamo a cogliere il lato educativo. Per esempio, per la nascita del figlio il grande saggio ebbe in dono una carpa dal suo signore e per ringraziarlo chiamò il figlio "Carpa": ma povero figlio!
Il tempio è anche pieno di bizzarrie come il distributore di bamboline di Confucio.
Il tempio è anche pieno di bizzarrie come il distributore di bamboline di Confucio.
Nella scuola invece impariamo che anche i cinesi copiavano agli esami. Il metodo che mi fa più ridere sono i calzini coperti di minuscoli caratteri fitti fitti.
We visit the Dacheng Hall (30 CNY) and the Jiangnan School (25 CNY). They are very, perhaps too modern, but extremely interesting. The Hall is covered with depictions of edifying episodes of Confucius' life, which were completely unknown to us, and in fact surprise us a bit because we are unable to grasp the educational side of many of them. For example, for the birth of his son, the great wise man got a carp from his lord as a present, and to thank him, he called his son Carp: poor son!
The temple is also full of kitsch stuff as Confucius dolls distributors.
In the school, instead, we learn that the Chinese copied at the exams too. The method that makes me laugh the most are socks covered in tiny characters.
La zona è affollata di negozietti non proprio economici, facciamo un giro, ma non compro niente.
The area is crowded with not very cheap shops, we walk around a bit, but I don't buy anything.
Ci sono anche tante opzioni per mangiare. Ci fermiamo in un self service dove prendiamo dei pacchettini di carne grassa e dolciastra, dei grossi ravioli con un bordo croccantissimo, un riso vagamente cantonese e tre dolci di pane, ripieni di marmellata di fagioli rossi, a forma di paperella. Tutto buonissimo tranne il riso che era normale.
There are also plenty of options to eat. We stop in a self service where we take packets of fat and sweet meat, big ravioli with a crunchy edge, a rice and three steamed breads, stuffed with red bean jam in the shape of ducks. All very good except the rice that was normal.
A questo punto andiamo in metropolitana a vedere quello che mi interessa di più, la Sala
commemorativa del massacro di Nanchino, eretta per commemorare le atrocità commesse dall'esercito giapponese durante l'occupazione del 1937. Non proprio una meta allegra o romantica (specie considerando che siamo in viaggio di nozze), ma secondo me è importantissima per capire meglio la Cina e il suo diffuso sentimento antigiapponese.
Il memoriale si trova in 418
Shuiximen Dajie, ci arriviamo comodamente in metropolitana scendendo a Yunjin Road (seconda uscita). L'ingresso è gratuito.
Si comincia all'esterno, con statue espressive fino al grottesco dedicate ad alcune delle vittime.
L'interno è una successione di stanze tappezzate di spiegazioni molto ben fatte e di testimonianze di vario genere (foto, video,
pagine di giornale, interviste ai sopravvissuti…). Mi spiace solo che una parete con le testimonianze di alcuni sopravvissuti non sia tradotta. La parte più agghiacciante è una fossa comune con resti scheletrici delle vittime.
Il memoriale si conclude in un giardino con uno specchio d'acqua, su cui simbolicamente si trova la statua della pace.
Lungo questo percorso non me la sento di fare foto.
At this point we go to the subway to see what I'm most interested in, the Nanjing Massacre Memorial Hall, erected to commemorate the atrocities committed by the Japanese army during the occupation of 1937. Not really a cheerful or romantic destination (especially considering that we are on our honeymoon), but in my opinion it is very important to understand China and its widespread anti-Japanese sentiment.
The memorial is located in 418 Shuiximen Dajie, where we arrive easily with the subway getting off at Yunjin Road (second exit). The entry is free.
It starts with expressive, almost grotesque, statues dedicated to some of the victims.
The interior is a succession of rooms filled with very well-made explanations and testimonies of various kinds (photos, videos, newspaper pages, interviews with survivors...). I only regret that the testimonies of some survivors gathered on a wall aren't translated. The most chilling part is a common pit with skeletal remains of the victims.
The memorial ends in a garden with a pond, on which symbolically stands the Statue of Peace.
I don't feel like taking pictures during this walk.
A questo punto vorremmo andare a visitare il Palazzo Chaotian, costruito nel periodo dei signori
della guerra di primavera e autunno, quasi 2.500 anni fa (ovviamente nel frattempo è stato distrutto e ricostruito più volte e gli edifici attuali sono di fine XIX secolo). Ci interessa perché contiene moltissimi cimeli di varie epoche e vari edifici interessanti fra cui il tempio di Wen e il museo delle Sei Dinastie. In più l'ingresso è gratuito e dovrebbe essere vicino, il che è importante visto che abbiamo poco tempo.
Ovviamente finiamo per perderci e arrivare quando è già chiuso. L'unica cosa che vediamo sono dei cani felici nel parco appena fuori.
At this point we would like to visit the Chaotian Palace, built during the Spring and Autumn Warlords period, almost 2,500 years ago (obviously in the meantime it has been destroyed and rebuilt several times and the current buildings were built in the late nineteenth century). We are interested in it because it contains many memorabilia of various ages and various interesting buildings including the Wen Temple and the Six Dynasties Museum. Plus the entrance is free and it should be close, which is important as we have little time.
Of course we end up getting lost and arriving when it's already closed. The only thing we see are happy dogs in the park just outside.
E' già ora di tornare a Shanghai, peccato! Sarebbe stato bello prendersi un giorno in più e visitare anche il Taiping Heavenly
Kingdom History Museum (dedicato ad una rivolta contadina di metà XIX secolo guidata da un tizio che credeva di essere il fratello minore di Gesù), il Tempio Línggǔ e il Mausoleo di Sun Yat-sen. Magari un giorno torneremo...
Ceniamo alla stazione da Starbucks (non lo amiamo ed è decisamente costoso, ma abbiamo fame) smezzandoci un panino ai gamberetti e bevendoci un frappè ghiacciato al caffè e cocco (pessima scelta, il caffè sa di poco e il cocco non si sente) e uno a pompelmo e miele (ottimo!). Spendiamo 107 CNY. Se penso a quello che avrei potuto mangiarmi a Pingyao con questa cifra mi viene male.
It's already time to return to Shanghai, it's a shame! It would have been nice to stay another day and also visit the Taiping Heavenly Kingdom History Museum (dedicated to a mid-nineteenth century peasant revolt guided by a guy who believed to be the younger brother of Jesus), the Línggǔ Temple and the Sun Yat-sen Mausoleum. Maybe one day we'll go back...
We dine at the station at Starbucks (we do not love it and it's definitely expensive but we're hungry) sharing a good shrimp sandwich and drinking a frozen coffee and coconut shake (bad choice, the coffee had little taste and the coconut none) and a grapefruit and honey one (great!). We spend 107 CNY. If I think of what I could have eaten in Pingyao with that money I want to cry.
2 commenti:
Peccato che la gita a Nanchino sia stata breve, sembra una città molto interessante.
Infatti a posteriori ci avrei passato volentieri un paio di giorni.
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