mercoledì 11 giugno 2014

Cuori in Atlantide/Hearts in Atlantis (Stephen King)


"Cuori in Atlantide" è una raccolta di cinque racconti di Stephen King, collegati da una serie di personaggi ricorrenti e posti in ordine cronologico. E' stata pubblicata nel 1999 e il primo e l'ultimo racconto hanno ispirato l'omonimo film del 2001.
"Uomini bassi in soprabito giallo" è il primo racconto, il più lungo e secondo me anche il più bello. Il suo difetto è che è fortemente collegata con la saga di King La Torre Nera. Si può capire anche senza averla letta, ma è un peccato. In più gli elementi soprannaturali la differenziano dal resto delle storie del libro, rendendo il collegamento più labile.
"Cuori in Atlantide" è un racconto ambientato  negli anni sessanta,nell'università frequentata a suo tempo da King. Sullo sfondo della guerra con il Vietnam, un gruppo di ragazzi è ossessionato dal gioco di carte Cuori. E' ben scritto e l'idea è bella, ma i personaggi principali sono sgradevoli in un modo che mi ha reso fastidiosa la lettura.
"Willie il cieco" racconta la storia di un reduce del Vietnam. Era già stato incluso nella raccolta "Six Stories", ma King l'ha modificato per questo libro. Mi è piaciuto moltissimo, ma resta un po'in sospeso.
"Perché siamo finiti in Vietnam" è la storia di un altro reduce del Vietnam. Anche qui l'idea e soprattutto il finale sono buoni, ma anche qui il protagonista mi ha dato fastidio.
"Scendono le celesti ombre della notte" è evidentemente un racconto aggiunto a posteriori per dare coesione alla raccolta. Infatti tira le fila di tutte le trame lasciate in sospeso in precedenza (e secondo me è un buon finale), ma letto da solo non ha senso.
In definitiva "Cuori in Atlantide" non mi è dispiaciuto, l'ho trovato un buon ritratto di un'epoca formato da una serie di buone storie, ma non mi è piaciuto né mi ha entusiasmato come altri libri dello stesso autore.

"Hearts in Atlantis" is a collection of five short stories by Stephen King, linked by a series of recurring characters and placed in chronological order. It was published in 1999 and the first and last story inspired the 2001 film of the same name.
"Low Men in Yellow Coats" is the first story , the longest and in my opinion also the better. Its shortcoming is that it is strongly connected with the saga of  The Dark Tower by King. You can understand it even without having read it, but it's a shame. In addition, the supernatural elements differentiate it from the rest of the stories in the book, making the link lighter.
"Hearts in Atlantis" is a story set in the sixties, in the university attended at the time by King. Against the backdrop of the war with Vietnam, a group of boys is obsessed with the card game Hearts. It's well-written and the idea is nice, but the main characters are unpleasant in a way that made ​​me uncomfortable reading it.
"Blind Willie" tells the story of a Vietnam veteran. It has already been included in the collection "Six Stories", but King has changed it for this book. I loved it, but it remains suspended.
"Why we're in Vietnam" is the story of another Vietnam veteran. The idea and the final are especially good, but here the protagonist bothered me too.
"Heavenly Shades of Night are Falling" is clearly a story added later to give cohesion to the collection. In fact it pulls the strings of all the earlier plots (and I think it's a good ending), but read alone it does not make much sense.
Ultimately I didn't find " Hearts in Atlantis" bad, I think it is a good portrait of an era formed by a series of good stories, but I did not like it neither did it impress me as other books by the same author.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai recensito un libro del Re! *^* Ti adoro!
- Kurama -

Piperita Patty ha detto...

@Kurama: grazie XD In realtà è il terzo, quindi mi sono decisa a creare la tag.

Anonimo ha detto...

Ho letto dopo la recensione di 11/22/'63 xD Io amo il Re, ho letto quasi tutti i suoi libri! Lo sai che Cuori in Atlantide non ha emozionato molto neanche me?
- Kurama -

Piperita Patty ha detto...

@Kurama: io invece non amo l'horror e fino a qualche tempo fa pensavo fossero tutti horror. Da quando ho iniziato a leggerlo però non l'ho più mollato, mi piace un sacco!

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