martedì 8 ottobre 2013

Day 6: Granada

Il quartiere dove alloggiamo, l'Albayzin, è la zona dove vennero relegati i mori a seguito della conquista della città da parte dei re cattolici nel 1492. E' un ammasso di case bianche decorate a piastrelle (anche sotto i minuscoli terrazzini), fra cui si snodano strette viuzze. E' frequentato prevalentemente da turisti, hippie e artisti di vario genere ed è considerata la zona più suggestiva della città. Anche solo passeggiare a caso è un piacere per gli occhi.

The neighborhood where we are staying, the Albayzin, is the area where the Moors were relegated to after the conquest of the city by the Catholic Kings in 1492. It a cluster of white houses decorated with tiles (even in the tiny balconies), between wich narrow streets twist and turn. It's frequented mostly by tourists, hippies and artists of various kinds and is considered the most charming area of the city. To just wander in this area is a feast for the eyes.

La mattina del secondo giorno, seguendo le indicazioni del padrone di casa, andiamo in Plaza Larga (che larga non è per niente) a caccia di un supermercato. Ci imbattiamo in un mercato di frutta e verdura, in cui spiccano dei bellissimi peperoncini.

The morning of the second day, following the directions of the landlord, we go in Plaza Larga (which is not large at all) to search a supermarket. We come across a fruit and vegetable market highlighted by beautiful red chillies.

Poi andiamo a visitare i bagni arabi del XI secolo. Gli arabi per motivi religiosi e di igiene usavano moltissimo le terme, che erano costruite sul modello di quelle romane, con acqua fredda, tiepida e calda. La struttura è molto più piccola di quanto mi aspettassi, ma mi piace molto l'idea dei fori per la luce a ottagoni e stelle.
Dopo questa visita torniamo all'ostello a pranzare, in modo da poter uscire il più presto possibile nel pomeriggio: ci aspetta infatti la visita all'alhambra!

Then we go to visit the Arab baths of the eleventh century. The Arabs for religious and hygiene reasons and used many baths, built on the model of the Roman thermae, with cold, warm and hot water. The structure is much smaller than I expected, but I really like the idea of the octagon and star shaped holes for the light.
After this visit we go back to the hostel for lunch, so to get out as soon as possible in the afternoon: in fact we're going to visit the Alhambra!

Lungo la strada ci imbattiamo nell'archivio, un palazzo molto bello davanti a cui c'è un cartello che vieta...di fare fuochi d'artificio. A chi sarebbe venuto in mente? O_O
Continuiamo ad inerpicarci sulla collina dell'alhambra sotto il sole cocente. L'esterno è una delusione, una compatta fortezza rossiccia (Alhambra significa "la rossa"), senza decorazioni, nemmeno i merli che aveva l'Alcazaba di Almeria.

Along the way we bump into the archive, a very nice building in front of which there is a sign prohibiting...to make fireworks. Who would have thought of making them there? O_O
We continue to clamber up the Alhambra hill under the scorching sun. The exterior is a disappointment, a compact reddish fortress (Alhambra means "the red one"), without decorations, not even the crenellations that had the Alcazaba of Almeria.

Per fortuna avevamo prenotato i biglietti dell'alhambra in anticipo perché quelli per il nostro turno di visita si esauriscono pochi minuti dopo il nostro arrivo (durante la giornata ci sono varie fasce orarie con un numero di visitatori limitato).
L'Alhambra, la cui costruzione è iniziata a metà 1200, è divisa in tre zone principali: il generalife, l'alcazaba e i palacios nazaries.
Visto che i palazzi sono soggetti ad un biglietto particolare ancora più restrittivo di quello generale, decidiamo di visitare il generalife intanto che arriva l'ora della visita.
Il generalife è un insieme di giardini stupendi e curatissimi, pieni di fiori e da cui si gode di un panorama stupendo. Mi hanno detto che il mese migliore per visitarlo è maggio perché fioriscono le rose, ma a noi è piaciuto tantissimo.
All'interno del labirinto di giardini incantati c'è anche un palazzo visitabile piuttosto carino.

Luckily we booked tickets for the Alhambra in advance because those for our visiting shift (during the day there are various shifts with a limited number of admitted visitors) run out a few minutes after our arrival.
The Alhambra, which construction was started in half XIII sec, is divided into three main zones: the Generalife, the Alcazaba and Palacios nazaries.
Since the palaces are subject to a particular ticket, even more restrictive than the general one, we decided to visit the Generalife while we wait for the time of the visit.
The Generalife is a collection of beautiful well finished gardens full of flowers, where you can enjoy a wonderful view. They told me that the best month to visit it is in May because the roses bloom, but we loved it anyway.
Inside the labyrinth of enchanted gardens there is also a nice palace that can be visited.

http://www.alhambra-patronato.es
http://www.flickr.com/photos/amphalon/3639766978/
Andando verso i palacios nazaries incontriamo una spianata con dei cannoni, di fianco alla quale sorge la tremenda reggia rinascimentale fatta costruire da Carlo V. All'interno però c'è un museo stupendo, che in quanto cittadini europei abbiamo potuto visitare gratis! E' un museo sui domini arabi in Europa, con pezzi veramente splendidi, fra cui mi sono piaciuti in particolare un vaso decorato a cerbiatti (che per gli arabi erano simbolo di grazia e bellezza), i lavori in legno intagliato e una vasca con bassorilievi a leoni e cerbiatti. Purtroppo non solo all'interno è vietato fare foto, ma non vendono da nessuna parte cartoline raffiguranti pezzi di questa collezione, nemmeno nel museo stesso!

Going to the palaces we see an esplanade with cannons, next to which stands the tremendous renaissance palace built by Charles V. Inside, however, there is a stunning museum, which as U.E. citizens we could visit for free! It a museum about the Arab domination in Europe, with really beautiful pieces, among which I especially liked a vase decorated with fawns (which for the Arabs were symbol of grace and beauty), the inlaid wood and a basin with bas-reliefs of lions and deer. Unfortunately, not only it is forbidden to take pictures inside, but  postcards depicting pieces of this collection aren't sold anywhere, even in the museum itself!

Finiamo di visitare il museo in tutta fretta perché si avvicina l'ora della nostra visita ai Palacios. Ma la nostra fretta si rivela inutile: c'è una fila chilometrica e ci sono ancora persone del turno prima che devono entrare e ci vengono fatte passare davanti, mentre friggiamo sotto il sole tentando di impedire che qualche furbastro ci passi davanti approfittando della confusione.
Le due giapponesi dietro di noi rinunciano alla visita per disperazione. Noi teniamo duro e riusciamo così a visitare i luoghi più famosi dell'Alhambra, gli splendidi palazzi ricoperti di piastrelle colorate, legno intarsiato e gesso lavorato a finissimi bassorilievi, con finestre che danno su vedute mozzafiato e cortili con splendidi giardini.

We end up visiting the museum in a hurry because the time of our visit to the Palacios is nearing. But in our haste is useless: there is a long row and there are still people of the shift before that must come in and passed before us while we are frying under the sun trying to prevent cunning people to walk past us in the confusion.
The two Japanese woman behind us give up the visit in despair. We hold on, and so we can visit the most famous sights of the Alhambra, the magnificent palaces covered with colored tiles, inlaid wood and plaster whith fine bas-reliefs, with windows opening onto stunning views and  courtyards with beautiful gardens.

La bellezza di questi luoghi è davvero impressionante, mi piacciono soprattutto i bassorilievi e gli intarsi, le porte con decorazioni frastagliate "a stalattite" e la stanza con la cupola. Invece non mi entusiasma la famosissima fontana posta nel cortile degli appartamenti privati del sultano e delle sue mogli: i leoni sono un po'troppo stilizzati per i miei gusti, sembrano quasi cani.
Le stanze sembrano non finire mai e sono una più bella dell'altra, anche se verso la fine siamo distrutti.
Nonostante la meraviglia per questi palazzi da mille e una notte, c'è un inconveniente di cui né internet né gli amici ci avevano parlato: le zone visitabili sono un carnaio di turisti che invadono ogni spazio libero, fra cui molti maleducati che si piazzano davanti ai punti più suggestivi per farsi fotografare in 20 pose diverse e alcuni che addirittura, nonostante sia vietatissimo, toccano i delicati bassorilievi in gesso. Questo rende la nostra visita decisamente meno gradevole.

The beauty of these places is really impressive, I especially like the bas-reliefs and inlaid wood, doors with "icicle" decorations and the room with the dome. Instead the famous fountain in the courtyard of the private apartments of the sultan and his wives doesn't excite me: the lions are a little too stylized for my taste, they almost seem dogs.
The rooms seem to never end and are one more beautiful than the other, although towards the end we are dead tired.
Despite the wonder of these thousand and one night like buildings, there is a drawback that neither internet nor friends told us about: every available space is packed out with tourists, including many rude ones that place themselves in front the most suggestive points to be photographed in 20 different poses and even some who, despite being strictly forbidden, touch the delicate plaster bas-reliefs. This makes our visit much less pleasant.

Ci resta ancora la visita all'alcazaba e assurdamente speriamo che sia meno grande e bella dei palazzi in modo da tornare presto a casa. Per fortuna si tratta solo della cinta muraria e di un labirinto che però è chiuso. E' possibile salire su varie torri ad ammirare il panorama e noi, con vero spirito masochista, le visitiamo tutte anche se alla fine mi tremano le gambe. E' tutto il pomeriggio che camminiamo e ci resta ancora il lungo percorso del ritorno.

There still remains the visit to the Alcazaba and absurdly we hope it will be less large and beautiful than the palaces in order to return home soon. Luckily it includes only the walls and a closed labyrinth. It's possible to climb on the various towers to admire the view and we, with a true masochist spirit, visit them all though in the end my legs are shaking. We walked all afternoon and we still have a long way back.

Tornando verso il nostro quartiere decidiamo di mangiare fuori. Molti a Granada offrono una tapa gratis come accompagnamento ad una bevanda alcolica. Tuttavia i locali consigliati dal nostro padrone di casa non ci fanno una grande impressione e decidiamo di fare di testa nostra (pessima idea, quando si ricevono consigli dagli abitanti del posto è sempre meglio seguirli). Ci fermiamo così nella piazza dove la mattina c'era il mercato, in un posto che si chiama "La Porrona" e ha un bellissimo menù con gazpacho e paella, due dei piatti tipici che vogliamo provare, a pochissimo. Peccato che il "menù del dia" non sia il menù del giorno, ma quello di mezzogiorno! Siamo un po'disperati perché abbiamo già ordinato una caraffa di sangria, con cui ci è arrivato un piattino con un'insalata di patate, cipolle, pomodori, uovo sodo e mais accompagnata da grissini. La proprietaria, un donnone materno che ogni tanto si mette a cantare e ballare fra i tavoli (e io cattiva mi chiedo se lo faccia per i turisti), ci consiglia il menù da 25€ in due, che comprende la caraffa di sangria che abbiamo già preso e la paella, così optiamo per quello.
La porzione è abbondantissima e il pesce nella paella è molto buono e fresco, mangio perfino le vongole che di solito scarto. C'è anche la stupenda crosticina sul fondo della padella...eppure non siamo totalmente soddisfatti, in particolare la Pelosa Metà (che più avanti preferirà a questa una padella che sembra un piatto pronto, quindi non so quanto sia attendibile).
La sangria è buona, ma meno forte di quella che abbiamo già provato e sul fondo rimane dello zucchero...mah!

Going back to our neighborhood we decide to eat out. Many places in Granada offer a free tapa as an accompaniment to an alcholic drink. However, the places recommended by our landlord does not make us a great impression and we decide to choose by ourselves (bad idea, when you receive tips by local people is always best to follow them). We stop in the square of the market of the morning, in a place called "La Porrona" because it has a great menu with gazpacho and paella, two of the dishes we want to try, for very cheap. Too bad that the "menu del dia" is not the menu of the day, but the lunch one! We are a bit desperate because we have already ordered a jug of sangria, with which came a free plate with a salad of potatoes, onions, tomatoes, hard boiled egg and corn accompanied by breadsticks. The owner, a big motherly woman who occasionally sings and dance among the tables (and I, being malicious, wonder if she does it for the tourists), recommend us the 25€ for two menu, which includes the jug of sangria we already ordered and the paella, so we choose it.
The portion is abundant and the fish in the paella is very good and fresh, I even eat the clams that I usually discard. There is also the wonderful crust on the bottom of the pan...and yet we are not totally satisfied, especially the Hairy Half (which later will prefer to this to a paella that tastes like the ready made ones, so I'm not sure how reliable he is).
The sangria is good, but not as strong as the one we have already tried it and on the bottom remains some sugar...mah!

Durante il pasto veniamo assaltati da un gatto che ci fa gli occhioni in stile gatto con gli stivali per avere un po' di paella XD

During the meal we are attacked by a cat who makes Puss in Boots style big eyes to get some paella XD

5 commenti:

Nyu Egawa ha detto...

QUELLO E' IL GATTO CON GLI STIVALIIII.. ne sono certa!
..non hai sentito il suo accento alla Benderas? xD

Bianca ha detto...

Che nostalgia mi fai venire! Anche per noi la visita all'Alhambra era stata devastante, ma i palacios mi avevano lasciata senza fiato.
I turisti sovrabbondavano anche l'anno scorso (e quelli che si fanno seimila foto...che nervoso!), ma speravo che a settembre la situazione fosse migliore. Evidentemente mi sbagliavo. :( Un'amica è a Granada proprio in questi giorni e anche lei ha avuto problemi a prenotare la visita, pur essendosi mossa in stra anticipo. (E io che le dicevo 'ma ad ottobre chi vuoi che ci sia? vai tranquillaaaa') Fortuna che non mi ha dato retta! ;)

Acalia Fenders ha detto...

I turisti maleducati a Granada stati un dramma anche per noi! Credo che la Dolce Metà mi abbia fermata un paio di volte (almeno) dal fare una strage XD

Per prendere i biglietti dell'Alhambra noi siamo partiti la mattina prestissimo, visto che non li avevamo astutamente prenotati, (ti dico solo che, pur essendo agosto, il sole non era ancora sorto e faceva un freddo becco in quella coda malvagia) ma almeno non c'erano code pregresse per entrare nel palazzo principale ^^

Scarabocchio Girl ha detto...

Una bella avventura insomma! I resoconti di viaggio sono sempre belli da leggere :)

Piperita Patty ha detto...

@Nyu: in effetti l'accento spagnolo...era lui!!!

@Bianca: pensa come dovevano essere i palacios quando ci viveva la gente!
Povera amica!

@Acalia: sì, alcuni erano davvero da picchiare.
Non oso immaginare a che ora vi dovete essere alzati perché facesse freddo!

@Scarabocchio: sono contenta che ti piaccia!

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