giovedì 4 maggio 2017

La torre del tempo/Rough Draft (Sergej Luk'janenko)

"La torre del tempo" (in originale "Чернови́к", Chernovik) è un romanzo del 2005 di Sergej Luk'janenko. Nel 2007 è uscito il seguito, "Чистови́к" (Chistovik), inedito in Italia e uscito come "Final Draft" nei paesi anglofoni, che dovrebbe concludere la saga.
Kirill Maskimov è un ventiseienne di Mosca con una vita normalissima: lavora come manager in una ditta di informatica, ha appena rotto con la ragazza e ha un cane. Un giorno, tornando a casa, trova nel suo appartamento una donna che dice di abitare lì da tre anni. Da quel momento, la situazione diventa sempre più strana: le persone si dimenticano di lui, i suoi documenti sbiadiscono...
Kirill deve scoprire come tirarsi fuori dai guai, chi o cosa li ha causati e perché, prima che sia troppo tardi.
Questo libro è una figata pazzesca.
La trama è avvincentissima, dietro ad ogni mistero se ne nasconde un altro in un continuo gioco di disvelamenti che tiene con il fiato sospeso fino alla fine. E tutti i colpi di scena hanno perfettamente senso rispetto alla logica dell'ambientazione. L'autore evita gli spiegoni e preferisce mostrare, il che lascia delle ambiguità, ma rende la narrazione molto più interessante.
Il protagonista, come quello della saga de "I guardiani della notte" (trovate la mia recensione qui), che ha reso famoso l'autore, sembra un ragazzo qualunque, con cui è facile immedesimarsi. Quindi non un "eletto", ma qualcuno trascinato contro la sua volontà in una faccenda più grossa di lui. Però, rispetto ad Anton de "I guardiani della notte", Kirill è un personaggio molto più attivo, a costo di fare cose stupide, e quindi rende il romanzo molto più vivace.
In aggiunta a tutto questo, è "La torre del tempo" è scritto benissimo anche in traduzione. Spesso i romanzi fantasy e fantascientifici hanno uno stile piatto, lasciando al contenuto il compito di meravigliare. Anche Luk'janenko è ben lontano dallo stile poetico di un Bradbury, eppure già ne "I guardiani della notte" inseriva nella narrazione momenti di riflessione interessantissimi e molto russi. Se già quella era una caratteristica intrigante, qui si nota un'ulteriore maturazione dello stile, specie nell'uso di esempi e metafore. La prima pagina è già una bomba, se vi capita di andare in libreria leggetela. Formidabili anche le pagine in cui vari personaggi analizzano la situazione del protagonista usando come chiave d'interpretazione i vari maestri di fantascienza. Vi lascio con una citazione che è già una perla: "Uno scrittore crede ai miracoli meno di quanto una prostituta creda all'amore".

"Rough Draft" (in original "Чернови́к", Chernovik) is a 2005 novel by Sergey Lukyanenko. In 2007
was released "Final Draft" (in original "Чистовик", Chistovik) which should conclude the saga.
Kirill Maskimov is a twenty-two year old who lives Moscow and has a very normal life: he works as a manager in a computer company, he just broke up with his girlfriend and he has a dog. One day, coming home, he finds in his apartment a woman who says she lives there from three years. From that moment on, the situation becomes increasingly odd: people forgot about him, his documents fade...
Kirill has to find out how to get out of trouble, who or what caused it and why, before it's too late.
This book is simply awesome.
The plot is extremely engaging, behind every mystery hides another in a continuous game of unveilings that keeps the breath suspended until the end. And all the twists are perfectly coherent to the logic of the setting. The author avoids explaining and prefers to show, leaving some ambiguities, but making the narration much more interesting.
The protagonist, like the one of  the"Night watch" saga (you can find my review here), which made the author famous, seems a guy with whom it is easy to identify, not a "chosen one", but someone dragged against his will in a problem that is too big for him. But, compared to Anton of "Night watch", Kirill is a much more active character, at the cost of doing stupid things, and thus makes the novel much more lively.
In addition to all this, "Rough Draft" is very well written. Fantasy and fantasy science fiction often have a flat style, leaving to the content the task to amaze the reader. Luk'janenko is far from the poetry style of a Bradbury, yet in "Night watch" he already inserted moments of very interesting and very Russian reflection. If this was already an intriguing feature, here there is a further maturation of his style, especially in the use of examples and metaphors. The first page is already awesome, if you go to the library try to read it. The pages in which various characters analyze the situation of the protagonist using the various science fiction masters as a way to understand it are a masterpiece too. I leave you with a quote that I found pure genius: "A writer believes in miracles less than a prostitute believes in love."

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Devo leggerlo! Ho apprezzato molto la saga dei Guardiani (hai visto i film?). Grazie per il consiglio!

Zu

Piperita Patty ha detto...

Ho visto solo il primo film, se ne sono usciti altri devo assolutamente vederli! Grazie!

Anonimo ha detto...

C'è il film tratto da i Guardiani della Notte e uno sui Guardiani del Giorno. Era in progetto anche uno sui Guardiani del Crepuscolo ma purtroppo non è stato mai realizzato. ;) buona visione!

Zu

Piperita Patty ha detto...

Fantastico, l'ultima volta che avevo guardato (migliaia di anni fa) quello sui Guardiani del Giorno era ancora un progetto... sempre che mi ricordi bene! Peccato per il Crepuscolo.

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