mercoledì 10 settembre 2014

Mangiare a Istanbul/To eat in Istanbul

Appena abbiamo iniziato a parlare seriamente di un viaggio a Istanbul, ovviamente la mia prima domanda è stata: "ma cosa si mangia in Turchia?". Risponderò a chi si pone la mia stessa domanda con quello che ho imparato nelle mie avventure gastronomiche istanbullesi. Ovviamente non pretendo di fare un resoconto esaustivo, ma per quello c'è sempre la buona vecchia Wikipedia.
In questo post parlerò delle varietà di piatti che ho provato, mentre troverete i riferimenti dei locali dove li ho mangiati nei post dedicati al viaggio vero e proprio.
L'ottima notizia è che a Istanbul si mangia benissimo e che per noi italiani mangiare lì costa pochissimo, il ristorante più di lusso in cui sono stata mi è costato l'equivalente di 12€ (ovviamente c'è da tener conto del tasso di cambio). I ristoranti di fascia alta sono quelli che costano più di 10€, fra i 10 e i 7€ la fascia è media, ma si può mangiare anche con meno, soprattutto grazie agli onnipresenti venditori ambulanti.
Quando si parla di tipico cibo turco, la prima (e magari unica) cosa che viene in mente è il kebab. In Turchia ne esistono tantissime varietà, tutte diverse. Ho trovato il doner kebab, quello infilzato sullo spiedo, incredibilmente delizioso, perché viene cotto con una speciale griglia che dà alla carne un aroma di fumo di legna. L'abbiamo provato sia in versione spiedini, da smontare e avvolgere in una piadina con salsa e cipolle serviti a parte, sia come carne servita su un piatto e accompagnata da altri ingrendienti (İskender kebabı, lo vedete nella seconda foto), o avvolto nel pane arabo (durum, sempre nella seconda foto). Assolutamente spettacolare, bisogna provarlo perché in Italia sapori simili non li ho mai sentiti.

As soon as we started talking seriously about a trip to Istanbul, of course my first question was: "But what do you eat in Turkey?". I will respond to those who have my own question with what I have learned in my Istanbul culinary adventures. Obviously I do not pretend to do a comprehensive account, but for that there is always the good old Wikipedia
In this post I will discuss the variety of dishes that I've tried, and you will find the references of the places where I've eaten them in the post dedicated to the journey itself. 
The good news is that in Istanbul you eat well and for us italian the food was really cheap. You can even spend less than average thanks to the ubiquitous street vendors. 
When it comes to typical turkish food, the first (and maybe only) thing that comes to mind is kebab. In Turkey there are many varieties, all different. I found the doner kebab, the skewered on a spit one, incredibly delicious, because it is cooked with a special grid which gives the meat a flavor of wood smoke. We tried it both skewered on spits, to remove and wrap in a flat bread with sauce and onions and as meat served on a plate and accompanied by other ingrendients (İskender kebabı, you see it in the second photo), or wrapped in Arabic bread (durum, in the second photo). Absolutely spectacular, you have to try it I've never tasted something similar in Italy. 

Ma cominciamo con ordine, e quindi dagli antipasti. Ce ne sono tantissimi, ma fra quelli freddi i più popolari sono salse che mischiano yogurt ed erbe. Vanno tanto anche le melanzane, il formaggio, salse piccanti al peperoncino e l'hummus, che a me piace molto, ma che in Turchia ho trovato poco saporito (a quanto pare preferisco la versione israeliana).
Fra quelli caldi ho particolarmente apprezzato i sigara böreği, sfoglie fritte ripiene di formaggio (non filante).
Con l'antipasto spesso viene servito un pane gigantesco, che in realtà è una sfoglia gonfiata.
In molti ristoranti ci hanno offerto un antipasto gratuito.

But let's start from the starters (ha ha). There are many of them, but the most popular of the cold ones are sauces that mix yogurt and herbs. Eggplant, cheese, spicy sauces and hummus, which I like a lot, but that in Turkey I found a little insipid (apparently prefer the Israeli version), are popular too. 
Among the hot ones I particularly enjoyed the sigara boregi, fried pastry stuffed with cheese (not melted). 
With the appetizer is often served a gigantic bread, which is actually an inflated sheet. 
In many restaurants they offered us a free appetizer. 

Per la serie "anche i turchi hanno la loro pizza", abbiamo scoperto il gözleme, una sfoglia morbida e sottile che può essere ripiena di formaggio, patate o ingredienti vari e il pide, una sfoglia più spessa e croccante che a sua volta può essere ripiena di formaggio, carne macinata o altri ingredienti. Fra i due io ho preferito il pide, che esiste in due versioni, una aperta e una chiusa.

For the series "also Turks have their pizza", we discovered the gözleme, a soft, thin sheet of bread that can be filled with cheese, potatoes or various ingredients and pide, a thicker and crispier breas which can also be stuffed with cheese, ground beef or other ingredients. Between the two I preferred the pide, which exists in two versions, an open and a closed one. 

Esistono poi locali specializzati in fasulye, cioè fagioli. Spesso il piatto principale viene servito con accompagnamento di riso pilaf.

There are also places specialized in fasulye, ie beans. Often the main dish is served with a side dish of pilaf rice. 

Una grande scoperta di questo viaggio sono stati i manti, piccoli ravioli ripieni di carne macinata di agnello e ceci schiacciati, cotti al vapore e serviti con una salsa composta da yogurt e aglio, a sua volta condita da una salsa più liquida di peperoncino in polvere e burro fuso, con un topping di sumac o menta secca. Buonissimi!

A great discovery of this trip were mnti, small dumplings stuffed with minced lamb and mashed chickpeas, steamed and served with a sauce made from yogurt and garlic, in turn topped by a more liquid sauce of chili powder and melted butter, with a topping of sumac or dried mint. Yummy! 

Abbiamo anche assaggiato due piatti tipici della città di Siirt, vicino al confine orientale della Turchia: il perde pilavi, che è riso speziato con mandorle, pinoli e uvetta, servito in una sfoglia sottile (quando arriva a tavola sembra un budino), e il  büryan, un piatto composto da boccocini insieme morbidi e croccanti di agnello serviti su pane croccante. Li abbiamo trovati assolutamente favolosi!

We also tried two typical dishes of the city of Siirt, near the eastern border of Turkey: the Perde Pilavi, which is spiced rice with almonds, pine nuts and raisins, served in a thin sheet (when it arrives at the table it seems like a pudding), and the Buryan, a dish consisting of both soft and crispy lamb pieces served on crusty bread. We found them absolutely fabulous!


Se si parla di Istanbul e di cibo, non bisogna dimenticare gli ambulanti, che sono ovunque e vendono di tutto. Le merci più diffuse sono succhi di frutta preparati al momento (che mio malgrado non ho assaggiato perché la frutta venduta per la strada in genere è sconsigliata per lo stomaco dei viaggiatori), frutta a pezzi, pannocchie alla griglia, e simit, ovvero ciambelle di pane ricoperte di sesamo che si mangiano soprattutto a colazione. Però vengono vendute anche cose per noi abbastanza strane, come le cozze, vendute a qualsiasi ora, da cui noi ci siamo tenuti alla larga.
Un must di Istanbul è il balık ekmek, un panino con pesce alla griglia e verdure come pomodori, cipolla, ecc, rigorosamente da mangiare al porto. A noi è piaciuto molto, però abbiamo dovuto togliere dal pesce varie lische e ci hanno puzzato le mani tutto il giorno -_- Ma va provato almeno una volta!
Poi ovviamente ci sono le cose da supermercato. Io adoro visitare i supermercati nei paesi stranieri per scoprire cosa mangiano i locali. Può sembrare buffo, ma ho particolarmente apprezzato il gusto "turca" delle patatine americane Doritos, con pomodori secchi e semi di papavero.

If you talk about Istanbul and food, do not forget street vendors, who are everywhere and sell everything. The most common goods are fruit juices, freshly prepared (which in spite of myself I have not tasted because the fruit sold on the street is generally not recommended for the stomach of travelers), fruit pieces, corn on the cob, and simit, or donut shaped bread covered with sesame that is mainly eaten at breakfast. But are also sold things quite strange to us, such as mussels, which are sold at any time of the day, and from which we stayed away. 
In Istanbul the balık ekmek is a must. It is a sandwich with grilled fish and vegetables such as tomatoes, onions, etc. strictly to eat at the harbor. We loved it, but we had to remove several bones from the fish and out hands stunk all day -_- But it should be tried at least once! 
Then of course there are things from the supermarket. I love visiting supermarkets in foreign countries to find out what the locals eat. It may sound funny, but I particularly enjoyed the "Turca" taste of the American Doritos chips, with sun-dried tomatoes and poppy seeds. 

Un tipo di cibo turco che in genere interessa molto agli stranieri sono i dolci. Sono senz'altro molto raffinati, ma tendono ad essere molto dolci e io preferisco il salato, quindi ne ho mangiati ben pochi. L'amica che era con noi però ne ha comprati di vari tipi e dice che erano deliziosi. Io mi sono limitata a provare una tulumba, fatta di pasta fritta e immersa nello sciroppo di zucchero (sì, una cosa grassissima), perché mi ricordava i churros spagnoli, che francamente preferisco. Mi hanno anche offerto una favolosa gelatina alle rose con pezzi di pistacchio al mercato delle spezie, ma stupidamente non ne ho comprate altre.

One type of turkish food in which generally foreigners are very interested are sweets. They are certainly very fine, but they tend to be also very sweet and I prefer savoury stuff, so I've not eaten much of them. But a friend who was with us bought various types and said they were delicious. I just tried a tulumba, fried dough dipped in sugar syrup (yes, one really fat thing), because it reminded me of the spanish churros, which frankly I prefer. I was also offered a delicious rose jelly with pistachio bits, but stupidly I didn't buy more.

E per quanto riguarda le bevande? La più tipica è il çay, il fortissimo tè nero turco fatto con una teiera con un doppio bollitore. I turchi lo bevono ovunque e a qualunque ora.
Poi c'è l'ayran, che è una dimostrazione che nella cucina turca c'è yogurt dappertutto. E' sostanzialmente yogurt da bere, leggermente salato.
Mi è piaciuto da matti il sahlep, una bevanda invernale preparata con una farina di orchidee, servita calda e spolverizzata con cannella. L'ho trovato incredibilmente rilassante. Però secondo me non va bevuto durante i pasti perché è dolce e consistente, più simile alla cioccolata calda che a una bibita da pasto.
Fra le bibite ne abbiamo assaggiata anche una davvero tremenda, il şalgam suyu, succo salato di rapa e carota nera. Solo per i coraggiosi.

And what about the drinks? The most typical çay, the strong turkish black tea made with a double boiler teapot. Turks drink it everywhere and at any time. 
Then there's ayran, which is a demonstration that in Turkish food yogurt is everywhere. It's basically a more liquid, slightly salty yoghurt. 
I liked a lot the sahlep, a winter drink prepared with orchids powder, served hot and sprinkled with cinnamon. I found it incredibly relaxing. But in my opinion it should not be drunk during meals because it is sweet and firm, more like hot chocolate than a soft drink. 
Among drinks we also tasted a really tremendous one, şalgam suyu, salted turnip and black carrot juice. Only for the brave.

13 commenti:

Nyu Egawa ha detto...

Sto sbavando.. e non lo dico tanto per dire.. mi sento un aumento della salivazione in bocca.. sarà anche l'ora.. ahahah!
I cibi salati li proverei tutti fino a scoppiare, sembrano uno più buono dell'altro.

Per i dolci non so.. anche io non amo il troppo dolce, onestamente penso che i dolci italiani o italianizzati in Italia siano i migliori perchè puntano al sapore e non all'eccessiva dolcezza!

Inutile dire che i post sul cibo li amo! xD

Lalav ha detto...

Ricordo epiche mangiate di pide...

Marco Grande Arbitro ha detto...

Quante belle cose!
Mi ricordano i cibi che cucinavamo i miei amici pakistani.

Piperita Patty ha detto...

@Nyu: guarda, anch'io sbavo solo a pensarci!
Non avevo mai pensato allo stile dei dolci italiani!

@Lavinia: miii che buono il pide!

@Marco: chissà se le due cucinr sono imparentate...di sicuro la cucina Turca lo è con la greca

Nyu Egawa ha detto...

Mangiando in qualche ristorante straniero o assaggiando dolci confezionati stranieri (ovviamente non faccio di tutta l'erba un fascio), mi sono davvero resa conto che i dolci italiani puntano al sapore e non all'eccessiva dolcezza.

Simona ha detto...

Ehm, ci risiamo. Ho capito che da queste parti ci sono solo tentazioni! ^_^
La cucina turca è buonissima. Io pensavo di odiare il kebab, mai piaciuto. Poi l'ho provato dai turchi e ho capito che quello mangiato fino a quel momento era una brutta versione. E mica solo il kebab, anche la pizza mi piace molto.
Sulle bevande invece sono sempre un po' titubante, e non amo particolarmente il te. Preferisco il caffè e la birra ^_^

Piperita Patty ha detto...

@Ciccola: eh sì, mi spiace. Cibo delle vacanze a parte, ormai ho capito che la dieta la inizio ad ottobre...
Ma infatti, la carne ha proprio un altro sapore!!!
A me sperimentare piace, ma la maggior parte delle bevande "strane" non valeva la pena. Per fortuna io invece apprezzo il tè.

Serena S. Madhouse ha detto...

Che bellezza!! Una carrellata di piatti che mi hanno fatto venire fame anche se ho appena fatto merenda! Bellissimi i colori e i prezzi!

Piperita Patty ha detto...

@Sere: grazie! Mi manca un sacco quel cibo!

Clyo ha detto...

Mi ispirano un sacco questi piatti pieni di verdure cotte e yogurt! Il kebab io l'ho trovato buono solo in un locale a Torino e in Grecia, mentre in altri posti, a Londra e in Francia era totalmente diverso e anche pessimo. Quei dolci di pasta filante mi piacciono abbastanza, ma è vero quello che dice Nyu: i dolci italiani puntano sulla qualità e il gusto più che sull'estrema dolcezza. Qui ho assaggiato dei dolci indiani nauseantissimi...XP

Piperita Patty ha detto...

@Clyo: pensandoci un po' invece credo che quelli giapponesi puntino principalmente sulla consistenza.

lovecraftingpaper ha detto...

Ciao,
sono capitata sul tuo blog per caso e sono contenta di aver trovato la tua ottima descrizione della cucina turca! Amo questa cucina e amo la Turchia, dove ho passato alcune vacanze indimenticabili. Poi noto che hai scritto i nomi turchi con la giusta ortografia, e questo è notevole perché in genere li trovo storpiati.

Mariangela ^___^

Piperita Patty ha detto...

@Mariangela: grazie mille! Visto che l'ortografia turca è così difficile, sono stata attenta a controllare i nomi :D

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...