Fairy Oak è una serie di libri fantasy per bambini (direi che il target è intorno ai 10 anni) scritta da Elisabetta Gnone, già ideatrice della fanzine Disney W.I.T.C.H.
Io ho letto la trilogia originale composta da "Il segreto delle gemelle", "L'incanto del buio" e "Il potere della luce". Oltre a questa c'è una serie di altri quattro libri ambientati nello stesso universo e con gli stessi personaggi.
La serie è ambientata in un piccolo villaggio preindustriale che ricorda un po' metà '800. La popolazione si divide in persone normali e dotate di poteri magici, a loro volta divisi fra magici della luce, con poteri prevalentemente distruttivi, e magici del buio, con poteri prevalentemente creativi. Le protagoniste sono due gemelle di 10 anni, Pervinca e Vaniglia. Sulla tranquilla vita del villaggio però torna a gravare un'antica minaccia. La storia è narrata dalla fata tata delle due gemelle.
Luce e buio convivono come elementi complementari, un elemento che ho trovato originale rispetto ai soliti fantasy, ma che non riesce del tutto in quanto i cattivi sono sempre i magici del buio.
L'ambientazione è molto carina ed è forse quello che mi è piaciuto di più: mollette da bucato incise, querce parlanti, vestiti bizzarri fatti a mano, pipe, barche di legno, caminetti e così via.
I personaggi non sono del tutto realistici, ma sono carini e ben caratterizzati e la storia funziona. Mi hanno lasciato però perplessa i personaggi adulti: la fata tata, i genitori, ma anche maghi di grande potere fanno spesso e volentieri la figura dei gonzi rispetto alle protagoniste e ai loro amici. A volte viene detto che in realtà le stanno lasciando fare, ma non ho trovato la cosa del tutto convincente. Anche da un punto di vista educativo non è un'idea di adulto che mi piacerebbe dare a dei bambini, anche se sono convinta che a loro piacerebbe.
La scrittura secondo me è buona e c'è un uso di neologismi che io ho trovato irritante, ma per dei bambini potrebbe essere divertente. Però la narrazione dal punto di vista della fata tata non regge tutto il tempo, vengono raccontate cose che lei non può sapere.
Fairy Oak is a series of fantasy books for children (I would say that the target is around 10 years old) written by Elizabeth Gnone, former creator of the fanzine Disney WITCH.
I read the original trilogy consisting of "The secret of the twins" "The magic of the dark" and "The Power of the Light". In addition there is a series of four books set in the same universe with the same characters.
The series is set in a small village which resembles pre-industrial half 1800. The population is divided into normal people and people with magical powers, in turn divided between the magic of light, with predominantly destructive powers, and magic of the dark, with mostly creative powers. The protagonists are 10 years old twins, Pervinca and Vanilla. The quiet village life, however, is threatened by an ancient threat. The story is narrated by the fairy nanny of the twins.
Light and darkness coexist as complementary elements, a thing that I found original compared to usual fantasy, but doesn't work completely as all the bad guys are dark people.
The setting is lovely and it is perhaps what I liked most: carved clothes pins, speaking oak, fancy handmade clothes, pipes, wooden boats, fireplaces and so on.
The characters are not entirely realistic, but they're cute and well characterized, and the story works. What left me puzzled, however, were adult characters: the fairy nanny, parents, but also magicians of great power are often dupes of the figure compared to the protagonists and their friends. It is sometimes said that they let the children do what they do, but I did not find it entirely convincing. Even from an educational point of view is not an idea of adult that I'd like to give to children, even if I think that they would like it.
The writing for me is good and there is a use of neologisms that I found irritating, but for children might be fun. But the narration from the point of view of the fairy nanny does not stand up all the time as sometimes are told things that she may not know.
4 commenti:
Ecco un altro romanzo che ho acquistato secoli fa e non ho ancora letto (sono campionessa in accumulare libri come se non ci fosse un domani). Lo presi appunto perché fan di Witch, tra l'altro Elisabetta Gnone se ricordo bene curava anche Minnie & Company, giornalino che ha accompagnato la mia infanzia.
Io lo trovo molto "mori"!
Ho sentito parlare molto bene di questa saga: almeno per la narrativa per ragazzi.
@Little Miss Kawaii: anch'io l'ho iniziato a leggere in prestito perché fan di Witch! E mi piaceva tanto anche Minnie.
@Anonimo: assolutamente, l'estetica di Fairy Oak è perfetta per questo stile.
@Marco: infatti! Ho finito per prestarlo ad un'amica che lavora per l'editoria perché ne aveva sentito parlare bene ed era curiosa.
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