lunedì 18 aprile 2016

Dio esiste e vive a Bruxelles/The Brand New Testament


"Dio esiste e vive a Bruxelles" (in originale "Le Tout Noveau Testament") è un film belga del 2015 diretto da Jaco Van Dormael.
Dio vive con la moglie e la figlia, che tratta malissimo, in un appartamento a Bruxelles. Ha creato il mondo e l'umanità perché si annoiava e si diverte a tormentarli. La figlia di dieci anni Ea, che non riesce più a sopportarlo, decide di scendere sulla terra come aveva già fatto il fratello JC (Gesù Cristo), scrivere un Nuovo Nuovo Testamento e arruolare sei nuovi apostoli per cambiare la situazione.
Le storie dei vari personaggi sono innestate sulla struttura data dalla voce narrante di Ea che si rivolge direttamente allo spettatore.
Si tratta di una commedia surreale e spesso grottesca, con delle intuizioni davvero geniali. Dalle gag però emergono anche riflessioni profonde su temi difficili e il lato comico non riesce a mascherare la visione estremamente negativa del mondo e dell'umanità. Quest'ultima è una caratteristica che ho riscontrato in molti titoli del cinema franco-belga e che me lo rende difficile da apprezzare completamente perché mi lascia con l'amaro in bocca.
Nonostante questa questione eminentemente soggettiva, l'ho trovato un ottimo film e lo consiglio, nei limiti di un'opera di questo genere (non piacerà agli integralisti religiosi, a chi odia il cinema franco-belga e così via).
Ne approfitto per ringraziare la Bolla che mi ha fatto scoprire questo film. Trovate la sua ottima recensione qui.

"The Brand New Testament" (in the original "Le Tout Nouveau Testament") is a 2015 Belgian film directed by Jaco Van Dormael.
God lives with his wife and daughter, who he treats badly, in an apartment in Brussels. He created the world and mankind because he was bored and he likes to torment them. His ten year old daughter Ea, can no longer bear his attitude, so she escapes to the Earth as did her brother JC (Jesus Christ), to write a Brand New Testament and recruit six new apostles to change the situation.
The stories of the various characters are framed by the narration by Ea who speaks directly to the spectator.
It is a surreal and often grotesque comedy, with some really brilliant insights. From the gag also emerge deep reflections on difficult topics and the comic side fails to mask the extremely negative view of the world and humanity. The latter is a feature that I found in many French-Belgian films and that makes difficult for me to appreciate them fully because it leaves me with a bitter aftertaste.
Despite this eminently subjective view, I found it a great movie and I recommend it, within the limits of a work of this kind (religious fundamentalists, people who hates French-Belgian films and so on won't like it).
I take this opportunity to thank Bolla who made me discover this film. You can find her excellent review here.

5 commenti:

Patalice ha detto...

non mi ispirava moltissimo, ma ne ho letto delle recensioni davvero positive e allora... perché no?

Babol ha detto...

Sono davvero contenta che ti sia piaciuto!!!
E sì, l'ironia del film nasconde una percezione non molto positiva del mondo... però alla fine secondo me un barlume di speranza c'è: basta abbracciare il coraggio di Ea e rinunciare ala squallida cattiveria del divino papà! :)

Piperita Patty ha detto...

@Patalice: al peggio spegni XD

@Babol: vero! Ancora grazie del consiglio!

Marco Grande Arbitro ha detto...

L'ho trovato delizioso. Una bella sorpresa!

Piperita Patty ha detto...

@Marco: sì, davvero!

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