giovedì 30 aprile 2015

Temakinho, Milan

Sabato scorso con il mio fidanzato e alcuni amici, ho deciso di andare al ristorante Temakinho, che fa un mix di cucina giapponese e brasiliana. L'idea viene dal Brasile, dove vive la più grande comunità di giapponesi all'estero e dove i temaki, i coni giapponesi di alga ripieni di riso e altri ingredienti, contaminandosi con i sapori brasiliani, sono diventati un cibo da strada diffusissimo.
Il Temakinho ha una sede a Ibiza, una a Roma e due a Milano in zone fighette, a Brera e sui navigli. Io sono stata in quella sui navigli.
Questo ristorante alla cucina particolare e al locale curato, con camerieri scelti per il loro aspetto tipicamente brasiliano (quando ci sono andata io ce n'era uno bellissimo), aggiunge la cura per l'ambiente: l'acqua sia naturale sia frizzante è gratis, i tovaglioli riciclati e soprattutto tonno, ombrina e branzino provengono da pesca sostenibile certificata da Friend of the Sea, mentre le capesante sono certificate dal Marine Stewardship Council.
In menù ci sono diversi tipi di temaki, originali brasiliani e speciali del ristorante, disponibili anche come roll, tartare e chebiche, il tipico pesce marinato sudamericano. Come bevande ci sono varie birre brasiliane, caipirinha (disponibile anche nella versione con sakè), e frullati di frutta tropicale. Potete leggere il menù ingrandendo la foto sotto.
Io e i miei amici abbiamo provato 6 diversi tipi di roll: (nelle foto in ordine) il rio bananal, il carnaval, l'atum tropical, il salmão gostoso, il camarão carioca e il salmão com camarão (che non c'è in foto).
Di questi l'atum tropical e il carnaval (nonostante la menta) erano i più banali, mentre i più originali erano il rio bananal, con crema di banana e il salmão gostoso, con maionese piccante e scaglie di mandorle. Erano tutti buoni e interessanti, ma non più buoni della normale cucina giapponese di buon livello. L'unica cosa veramente spettacolare che ho provato al Temakinho è stata la caipirinha al mango: la frutta buonissima e freschissima si sposava alla perfezione con la spruzzata di pepe rosa.
Questo ristorante non è economico, anche se nemmeno impossibile: per due tipi di maki, una caipirinha e il caffè ho speso 34€, coperto incluso, anche se alla fine ci hanno offerto il caffè e ne ho pagati 32.

Per maggiori informazioni ecco il sito ufficiale (solo in inglese): http://www.temakinho.com/

Last Saturday with my boyfriend and some friends, I decided to go to the Temakinho restaurant, which is a mix of Japanese and Brazilian cooking. The idea comes from Brazil, home to the largest Japanese community abroad where temaki, japanese seaweed cones stuffed with rice and other ingredients, contaminated with brazilian flavors, become an ubiquitous street food.
Temakinho has a restaurant in Ibiza, one in Rome and two in Milan in posh areas, Brera and the canals. I went to the one on the canals.
This particular restaurant, to the kitchen and the nice place, with waiters chosen for their typically Brazilian looks (when I went there, there was a really handsome one), adds the care for the environment: the water, both natural and sparkling, is free, the napkins are recycled and above all the tuna, croaker and sea bass come from sustainable fisheries certified by Friend of the Sea, and the scallops are certified by the Marine Stewardship Council.
In the menu there are different types of temaki, original Brazilian one and the special of restaurant, also available as rolls, tartare and chebiche, the typical South American marinated fish. As drinks there are various Brazilian beers, caipirinha (also available with sake), and tropical fruit smoothies. You can read the menu enlarging the photo above.
My friends and I tried 6 different types of roll: (in order in the picture) the Rio bananal, the carnival, the tropical atum, the salmão gostoso, the camarão carioca and salmão com camarão (which is not in the picture).
Of these, the atum tropical and carnaval (despite the mint) were the most banal, while the most originals were the Rio Bananal, with banana cream and the salmão gostoso, with spicy mayonnaise and almond flakes. They were all good and interesting, but not more than the normal Japanese food of a good quality. The only really awesome thing that I tried at Temakinho was the mango caipirinha: the juicy and fresh fruits had the perfect completion in a splash of pink pepper.
This restaurant is not cheap, though not impossible: for two types of maki, a caipirinha and coffee I spent 34€, service included, even if in the end they offered us coffee and I paid 32.

For more information, here is the official website: http://www.temakinho.com/

Wonder Rocket, spring 2015

ホワイトブルー
Sono andata sul sito di Wonder Rocket, una delle marche mori più famose, aspettandomi di trovare un po' sempre le stesse cose, ma sono stata sorpresa: la collezione primaverile è molto poco mori (vita segnata, gonne molto corte e in generale tagli e colori fuori stile), molto attuale e soprattutto molto carina! In genere i capi più alla moda sono prodotti dalla marca parallela, Momo, ma dal poco che ho capito dal sito, questa collezione è una collaborazione fra le due sezioni del marchio principale.
I colori principali sono il bianco, il blu in tutte le sue sfumature e il nero, più una spruzzata di colori pastello. Le fantasie prevalenti sono righe, quadretti e pois. Si possono trovare capi trendy come maxicamicie e salopette, ma anche qualche capo marinaresco e qualche capo mori.
Qui vedete i miei capi preferiti. In particolare mi piacciono i due vestitini con la stampa bianca e nera, i pantaloncini a righe e la gonna con i bottoni.
Un giorno riuscirò a tornare in Giappone e farò shopping da WR!

I went on the website of Wonder Rocket, one of the most famous mori brands, expecting to find the usual stuff, but I was surprised: the spring collection is very little mori (marked waist, very short skirts and generally cuts and colors outside the style), very modern and above all very cute! Typically the trendiest clothes are produced by the parallel brand, Momo, but from the little I understood from the site, this collection is a collaboration between the two sections of the main brand.
The main colors are white, blue in all its shades and black, plus a splash of pastel colors. The prevalent patterns are stripes, gingham and polka dots. You can find trendy clothes as maxishirts and overalls, but also some sailor and head mori piece.
Here you see my favorite clothes. I especially like the two dresses with black and white prints, the striped shorts and the skirt with buttons.
One day I will go back to Japan and I will go shopping at WR!


ブラックホワイト
ネイビーカラーバリエーションサックスCOLOR
COLORブルー
COLORピンク
COLORライトブルー
カラーバリエーションブルー
ネイビーりぼんオフホワイト

Bunny, mint and daisies

Orecchini/Earrings: fatti io/selfmade
Spilla/Pin: negozio del museo del Cutty Sark/Cutty Sark museum shop (4X4£)
Cardigan: H&M, regalo (mamma)/H&M, present (mum) (7€ on sale)
Camicia/Blouse: usata, mercato di Papiniano/usedPapiniano open air market (4€)
Gonna/Skirt: fatta io/selfmade
Calzamaglie/Tights: mercato di via Valvassori Peroni, Milano/Valvassori Peroni Street open air market, Milan (1€)
Scarpe/Shoes: Primark (10£)

mercoledì 29 aprile 2015

Saving Mr. Banks


"Saving Mr. Banks" è un film Disney del 2013 diretto da John Lee Hancock e sceneggiato da da Kelly Marcel e Sue Smith.
La protagonista è Pamela Lyndon Travers, l'autrice di "Mary Poppins", che nel 1961 per necessità economica si trova costretta a vendere i diritti cinematografici del suo amato libro all'insistentissimo signor Disney che l'assilla da 20 anni per averli. Però per la realizzazione del film pone la condizione di avere diritto di veto su ogni particolare della storia.
Pamela è una signora rigida e indurita dalla vita, che cozza subito con l'ambiente amichevole degli studi Disney e con la loro routine fatta di pelouche, dolci e parchi divertimenti. Di conseguenza rende la vita un inferno alle persone che lavorano al film. Ma rivedere la storia insieme a loro, con un punto di vista diverso, le riporta alla mente la sua infanzia (che scorre in parallelo alla storia, ambientata negli anni '60). In particolare il film si focalizza sul suo rapporto con il padre, rispecchiato dal Mr. Banks di "Mary Poppins".
L'ho trovato un film molto carino e delicato e lo consiglio senz'altro.
Ovviamente le vicende che racconta, per quanto gli avvenimenti principali siano storicamente documentati, sono romanzate. Non so quanto credere alla Pamela Travers rigidissima, visto che era anche un'attrice, aveva studiato la filosofia Zen in Giappone e aveva passato un certo periodo di tempo con i Navajo, gli Hopi e i Pueblo (in caso poveri loro). E non so quanto credere al bucolico ambiente Disney e al signor Disney simpatico e amabile -quasi- fino alla fine, considerando che il film è un loro prodotto. Di sicuro bisogna diffidare dell'impressione finale (non è un vero spoiler, visto che il punto nodale è il padre, ma se avete paura non leggete oltre) di pacificazione fra la Travers e la versione di "Mary Poppins" della Disney, perché pare che non le fosse affatto piaciuta, tanto da rifiutarsi di vendere i diritti per l'adattamento degli altri libri della serie.

"Saving Mr. Banks" is a 2013 Disney film directed by John Lee Hancock and written by Kelly Marcel and Sue Smith.
The protagonist is Pamela Lyndon Travers, the author of "Mary Poppins," which in 1961 is forced by economic necessity to sell the film rights of her beloved book to the persistent Mr. Disney that haunts her from 20 years. However, for the making of the film she puts the condition of having the right to vote against every detail of the story.
Pamela is a rigid lady hardened by life, who immediately clashes with the friendly environment of the Disney Studios and their routine of plushies, sweets and amusement parks. Therefore she makes life a hell for the people working on the film. But reviewing the story with them, with a different point of view, she is forced to remember her childhood (which is shown in parallel to the story, set in the '60s). In particular, the film focuses on her relationship with the father, mirrored by the Mr. Banks of "Mary Poppins".
I found it a very nice and delicate film and would definitely recommend it.
Obviously the story it tells, while the main events are historically documented, is fictionalized. I don't know if to believe the rigid Pamela Travers, since she was also an actress, studied Zen philosophy in Japan and spent some time with the Navajo, Hopi and Pueblo (if she was, poor them). And I don't know how much to believe of the friendly Disney environment and of a Mr. Disney nice and affable almost- till the end, as the film is one of their products. Surely you should be wary of the final impression (it isn't really a spoiler, as the nodal point is the father, but if you are afraid it can be don't read further) of peace between Ms. Travers and the Disney version of "Mary Poppins", because it seems that she didn't like it at all, to the point that she refused to sell them the tilm rights of the other books of the series.

Fire (Strandberg, Elfgren)

"Eld" (Il Fuoco) è il secondo libro di una trilogia svedese urban fantasy per ragazzi, scritta da Sara B. Elfgren e Mats Strandberg e pubblicata dal 2011 al 2013.
Il primo, "Il cerchio" (che ho recensito qui), mi aveva entusiasmato tanto che, visto che nessuna casa editrice sembrava intenzionata a pubblicare il secondo in italiano, ho deciso di leggerlo in inglese. Anche questo mi è piaciuto moltissimo e non vedo l'ora di leggere il terzo.
"Eld" comincia 10 settimane dopo la conclusione del primo romanzo. Minoo, Vanessa, Anna-Karin, Ida e Linnea, le ragazze che nel libro precedente avevano scoperto di avere poteri magici e di essere le prescelte per fermare l'apocalisse, si trovano a fronteggiare un nuovo e ancora peggiore attacco demoniaco, il misterioso concilio che controlla l'uso dei poteri magici nel mondo e in contemporanea i loro problemi con la scuola, l'amore, gli amici e i genitori.
Mentre nel primo libro la storia, per scopi di trama, era narrata dal punto di vista (inaffidabile) di tutte le ragazze tranne Ida e Linnea, nel secondo episodio vediamo la storia anche attraverso gli occhi di queste ultime. Sono tutti personaggi molto ben costruiti, tipizzati (ci sono la punk, la secchiona, la bulla, la ragazza bellissima con la fama di essere facile, la vittima di bullismo), ma allo stesso tempo realistici, ognuno con problemi e personalità propri che trovano una giustificazione nell'ambiente in cui sono cresciuti.
Oltre ai narratori inaffidabili, la caratteristica che preferisco di più di questa serie è la crudezza, non tanto in quello che viene mostrato (ci sono scene di violenza, sesso e morte, ma niente di particolarmente impressionante), ma a livello psicologico: vediamo bullismo, droga, tradimenti, rapporti molto difficili fra genitori e figli... Insomma, non è uno di quei libri edulcorati in cui questo genere di problemi non esiste e l'unica lotta che viene affrontata è quella fra il bene e il male. E in più anche i protagonisti possono morire.
Inoltre, come nel primo libro, c'è un sentore di thriller nella necessità di individuare e fermare un complotto pericoloso entro un certo limite di tempo. Non si riesce a smettere di leggere.
Nel febbraio 2015 è uscito "Cirkeln" (Il Cerchio) un film di produzione svedese tratto dal primo libro che mi piacerebbe recuperare.


"Eld" (Fire) is the second book of a Swedish young adult urban fantasy trilogy, written by Sara B. Elfgren and Mats Strandberg and published from 2011 to 2013.
I was so impressed by the first, "The Circle" (which I reviewed here), that, since it seemed that no one would have published the second in Italian, I decided to read it in English even if it's a translation. I loved this one too it and can not wait to read the third.
"Eld" begins 10 weeks after the end of the first novel. Minoo, Vanessa, Anna-Karin, Ida and Linnea, the girls who in the previous book discovered they had magical powers and were the chosen ones to stop the apocalypse, have to face a new and even worse demonic attack, the mysterious council which controls the use of magical powers in the world and at the same time their problems with school, love, friends and family.
While in the first book, the story, for plot purposes, was narrated from the (untrustworthy) point of view of all the girls except Ida and Linnea, in the second episode we see the story through their eyes  too. All the characters are very well built, typed (there are the punk, the nerd, the bully, the beautiful girl with a reputation of being easy, the victim of bullying), but at the same time realistic, each with her own personality and problems that are justificated by the environment in which they grew.
In addition to the unreliable narrators, the feature I like most about this series is the rawness, not so much in what is shown (there are scenes of violence, sex and death, but nothing particularly impressive), but on a psychological level: we see bullying, drugs, betrayal, very difficult relations between parents and children... In short, it is not one of those sugarcoated books in which this kind of problems don't exist and the only fight shown is that between good and evil. Plus also the protagonists may die.

Also, as in the first book, there's a hint of thriller in the need to identify and stop a dangerous conspiracy within a certain time limit. You can not stop reading it.
In February 2015 was released "Cirkeln" (The Circle), a Swedish film based on the first book that I'd really like to watch.

Colori contro la pioggia/Colours against the rain

Sciarpa/Scarf: mercatino dell'usato/flea market (5€)
Giacca/Jacket usata, mercato di via Strozzi, Milano/used, Strozzi Street open air market, Milan (3)
Cardigan: usato/used
Vestito/Dress: vintage, mercato di Papiniano/vintage, Papiniano open air market, Milan (5€)
Calzamaglie/Tights: mercato di via Valvassori Peroni, Milano/Valvassori Peroni Street open air market, Milan (1,5€)
Stivali/Boots: usati (mamma)/used (mom)

martedì 28 aprile 2015

Brilliant Star Decorations Volume 8

Brilliant Star Decorations, conosciuto anche come Buri Deco, è un evento per gli amanti del lolita e di stili affini. L'ultima edizione è avvenuta il 25 Aprile. Qui trovate le mie foto preferite, per il reportage completo vi rimando a questo link (da cui vengono anche le foto del mio post): http://www.japanesestreets.com/reports/3124/looking-pretty-at-brilliant-star-decorations

Brilliant Star Decorations, also known as Buri Deco, is an event for lovers of lolita and related styles. The last edition took place on April 25. Here you will find my favorite photos, for the full report, go to this link (from which came also the photos of my post): http://www.japanesestreets.com/reports/3124/looking-pretty-at-brilliant-star-decorations

Rose Marie Seoir

Dangerous Nude
Triple Fortune

Restyling di una vecchia giacca punk/Old punk jacket restyling


 Erano 13 anni (che impressione! Quanto sono vecchia!) che avevo questa giacca che giaceva inutilizzata nell'armadio. Me l'ha regalata nel mio periodo punk una mia amica del liceo, ma non l'ho mai messa perché ci aveva scritto dietro la -coltissima- preghiera a Satana di Baudelaire e ci aveva disegnato una mano che fa il dito medio e io mi ci sono sempre sentita un po' a disagio.
 Non volendo darla via perché ci sono affezionata, ho deciso che era il caso di iniziare a metterla.
Ispirata da questo tutorial di A pair and a spare, ho deciso di modificarla coprendo la poesia con un'applicazione di stoffa tappezzeria.

For 13 years (shoking! I'm so old!) I had this jacket lying unused in the closet. It was given to me in my punk period by a friend of mine from high school, but I never wore it because she wrote it on the back the - super cultured - prayer to Satanby  Baudelaire and she also drew a hand that does the middle finger and I we've always felt a little uncomfortable in it.
 Not wanting to give it away because I'm attached to it, I decided it was time to start wearing it.
 Inspired by this tutorial by A pair and a spare, I decided to alterate it covering the poem with a upholstery fabric application.

 Dopodiché la cosa è andata un po' fuori controllo e ho completato l'opera con un vecchio centrino, l'orlo con i pon pon e delle toppe del WWF che avevo da parte.

 Then I went a bit out of control and completed the work with an old doily, pom poms trim and two WWF patches I had aside.

Fenicotteri e colori/Colours and flamingoes

Orecchini/Earrings: fatti io/selfmade
Collana/Necklace: fatta io/selfmade
Cardigan: mercato di Brick lane, Londra/Brick lane open air market, London (2,50£)
Maglietta/Tee: Primark (3£)
Shorts: usati/used
Calzamaglie/Tights: mercato di via Valvassori Peroni, Milano/Valvassori Peroni street  open air market, Milan (1,50€)
Scarpe/Shoes: Primark (10£)

lunedì 27 aprile 2015

Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il ladro di fulmini/Percy Jackson & the Olympians: The Lightning Thief

Spinta dalla curiosità, dopo aver letto i libri (che ho recensito in questo post), ho voluto vedere i film tratti dalla saga di Percy Jackson. Qui recensisco il primo, "Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il ladro di fulmini", girato nel 2010.
Nel film Percy ha 16 anni, mentre la saga originale cominciava che ne aveva 12. La storia scorre molto più velocemente che nel libro ed è estremamente semplificata, al punto che la trama regge molto meno e che alcuni personaggi, anche fondamentali sono stati completamente eliminati. Per esempio l'intrigo al centro del film vede antagonisti quasi completamente diversi.
Alcune scene sono state stravolte in un modo che le fa diventare assurde, come quella del gioco della bandiera in cui Percy è completamente circondato e in netta inferiorità e la squadra avversaria semplicemente lo guarda acquisire superpoteri e rubare la bandiera, mentre potrebbe fermarlo mille volte.
Anche il carattere di alcuni dei personaggi presenti è diverso. Colpiscono soprattutto i cambiamenti nei migliori amici del protagonista: Annabeth, è fisicamente molto diversa dalla sua controparte cartacea e le sue doti di combattimento sono molto superiori e Grover è decisamente meno sfigato e più interessato alle ragazze (nel libro ad un certo punto ha una ragazza, ma nessuno ha capito come abbia fatto a procurarsela). Colpisce anche il diverso rapporto fra genitori divini e figli: gli dei sono affettivamente molto più presenti, ma per regola non possono interagire con la loro progenie, e quindi quei poveretti dei semidei sentono le vocine in testa.
In un film del genere si potrebbe compensare una trama debole con degli effetti speciali favolosi, ma non sono un granché nemmeno quelli.
E la cosa che più mi è dispiaciuta è che si perde completamente l'umorismo un po'stupido che permeava i romanzi.
Insomma, con un'accurata sospensione dell'incredulità, può essere anche una visione carina se non si ha proprio niente di meglio da fare o potrebbe essere un buon film da vedere in background facendo altro, ma chi ha letto il libro rimarrà senz'altro deluso. L'importante è non guardarlo aspettandosi una storia solida e avvincente.


Driven by curiosity, after reading the books (which I reviewed in this post), I wanted to see the film taken from the saga of Percy Jackson. Here I review the first, "Percy Jackson and the Olympians - The Lightning Thief" filmed in 2010.
In the film Percy is 16 years old, while the original saga began whhen he has 12. The story runs much faster than in the book and is extremely simplified, to the point that the plot is much less coherent and that some characters, including fundamental ones were completely eliminated. For example, the intrigue at the center of the film sees almost completely different antagonists.
Some scenes were distorted in a way that made them become absurd, like the flag game where Percy is completely surrounded and in inferiority and the opposing team just looks at him gaining superpowers and stealing the flag, while they could have stopped him a thousand times.
The personality of some of the characters is different too. The most noticeable are the changes in the best friends of the protagonist: Annabeth, is physically very different from its paper counterpart and her fighting skills are much higher and Grover is decidedly less nerdy and more interested in girls (in the book at some point he has a girlfriend but no one has figured out how he managed to succeed). It is also remarkable the different relationship between divine parents and children: the gods are much more emotionally present, but as a rule they can not interact with their offspring, so those poor demigods hear voices in their head.
In a film like thisa weak plot  could be compensated for by fabulous special effects, but even those were not that great.
And the thing that I regret most is that the humor that permeated novels get completely lost.
In short, with a careful suspension of disbelief, it can also be a nice film if you do not have anything better to do, or it could be a good movie to watch in the background doing something else, but those who read the book will undoubtedly be disappointed. The important thing is to avoid expecting a solid and compelling story.

Lilac and green

Sciarpa/Scarffiera dell'artigianato di Milano/artisan fair of Milan (1€)
Giacca/Jacket usata, mercato di via Strozzi, Milano/used, Strozzi Street open air market, Milan (3)
Cardigan: usato, mercato di via Strozzi, Milano/used, Strozzi Street open air market, Milan (3)
Vestito/Dress: Mint & Berry, usato, mercato di via Strozzi, Milano/Mint & Berry, used, Strozzi open air market, Milan (10€)
Calzamaglie/Tights: mercato di via Papiniano, Milano/Papiniano street  open air market, Milan (2€)
Scarpe/Shoes: Primark (10£)

venerdì 24 aprile 2015

Swap Party 8


A distanza di quasi un anno, tornano i miei swap party, gli scambi di vestiti fra amiche!
Dopo otto edizioni, per fortuna, ho sempre meno vestiti che non metto o di cui non sono convinta, quindi li organizzo sempre più distanti fra loro, ma qualcosa salta sempre fuori (anche solo i ripensamenti sul bottino dello swap party precedente).
Stavolta ci sono state un paio di novità: per prima cosa l'ho organizzato più presto del solito e abbiamo pranzato tutte insieme, portando ognuna qualcosa. Poi ho scoperto che in contemporanea c'era lo swap party del centro studi Albatros (dovrei controllare più spesso la loro pagina facebook), così quando abbiamo finito i nostri scambi abbiamo portato lì tutti i vestiti da dar via ottenendo altri vestiti scroccando buonissimi muffin salati e una torta al doppio cioccolato fantastica.
E quindi ecco a voi il mio bottino, a partire dagli orecchini con le farfalle.

After almost a year, my swap parties, the exchange of used clothes between friends, returned!
After eight editions, fortunately, I have less and less clothes that I don't wear or of which I'm not sure, so I organize them more and more distant from each other, but there's always something (even second thoughts on the booty of the earlier swap party).
This time there were a couple of news: first I organized it earlier than usual so we had lunch together, each bringing something. Then I discovered that at the same time there was a swap party at the Albatros study center (I should check more often their facebook page), so when we finished our exchanges we brought all the clothes there giving to them all the leftover clothes, gaining others and eating delicious savory muffins and a fantastic double chocolate cake.
And here comes my booty, from the earrings with butterflies.

Poi, come se non ne avessi già troppe, ho preso due giacche, una nera abbastanza elegante che spero di usare per impegni di lavoro, e il classico impermeabile da maniaco o da spia.

Then, as if I had not already too many, I took two jackets, a black one elegant enough that I hope to use it for work committments, and the classic maniac or spy like trench.

Ho preso anche un cardigan leggero senza bottoni rosa antico e un superbellissimo top elfico-stregonesco di cotone e velluto, che si può indossare così o aperto come una giacchetta.

I also took a light old rose buttonless cardigan and a superbeautiful elven-witchy cotton and velvet top, that can also be worn open as a jacket.

Poi ho preso una vecchia camicia del mio ragazzo, attirata dai colori e dal tessuto grezzo, e una maglietta blu che si annoda in vita.

Then, attracted by the colors and the raw fabric, I took an old shirt of my boyfriend and a blue t-shirt knotted at the waist.

Quello che davvero speravo di ottenere a questo swap erano dei pantaloncini estivi non troppo corti e per fortuna sono stata accontentata!

What I really was hoping to get at this swap were not too short summer shorts and luckily I was satisfied!

Ho preso anche un paio di jeans e una gonna lunga nera con fili d'oro.

I also took a pair of jeans and a long black skirt with gold thread.

E ultimo, ma non per importanza, un pigiama estivo con le ciliegie!

And last, but not least, a summer pajamas with cherries!
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