mercoledì 28 settembre 2016

The Magicians


"The Magicians" è una serie tv statunitense del 2016 composta da 13 episodi da 45 min ciascuno. E' in programma una seconda stagione sempre da 13 episodi che dovrebbe uscire nel 2017.
La serie è tratta dalla trilogia fantasy "The Magicians" (2009), "The Magician King" (2011) e "The Magician's Land" (2014) dello scrittore statunitense Lev Grossman (ho recensito il primo romanzo qui).
"The Magicians" è stata sceneggiata da Sera Gamble, già autrice e produttrice di Supernatural, e da John McNamara, ideatore di Aquarius, mentre Lev Grossman ha partecipato come consulente.
Le premesse sono le stesse: Quentin Coldwater è un ragazzo di Brooklin che soffre di depressione ed è solito rifugiarsi nella serie fantasy per bambini "Fillory and Further" (molto simile a "Narnia"), il che non lo rende esattamente popolare. Ma quando la magia entra davvero nel suo mondo la sua vita cambia.
La prima stagione segue a grandi linee le vicende del primo libro, ma anticipando la storia di Julia, parallela agli eventi di "The Magicians", che viene raccontata nel secondo (io quando l'ho vista non avevo ancora finito di leggere "The Magician King" quindi l'effetto spoiler è stato disastroso).
Rispetto ai libri ci sono differenze notevoli. Mentre il primo libro segue i personaggi per cinque anni, la prima serie si concentra in un solo anno. In compenso i personaggi sono più grandi (Quentin all'inizio del libro ha 17 anni, all'inizio della serie 23), forse anche per via delle scene di sesso, alcol, droga e violenza (ci sono particolari piuttosto espliciti, ma le parolacce sono fastidiosamente censurate e nelle scene di sesso non si vede mai niente e anzi, spesso i personaggi tengono i pantaloni).
Ci sono personaggi minori che prendono assumono un ruolo molto rilevante (Kady) e personaggi rilevanti che diventano assolutamente marginali (Josh), personaggi aggiuntivi (la viaggiatrice), personaggi fondamentali che cambiano quasi completamente carattere (Penny) o personaggi solo leggermente diversi (Janet che diventa Margo).
In più ci sono situazioni che nel libro non c'erano (viene approfondita la questione del fratello di Alice), non ci sono situazioni che invece c'erano nel libro e ci sono tantissime scorciatoie narrative per seguire la trama del libro in sole 13 puntate.
Il risultato è un po' diverso, non solo per le evidenti discrepanze, ma anche come tono. La serie tv risulta meno cattiva dei romanzi. Grazie alla presenza di un antagonista definito e del meccanismo del "prescelto", manca il senso di vuoto esistenziale che permea il primo libro. Secondo me questo rende la storia più accessibile ad un pubblico medio, ma fa perdere un pochino della particolarità dell'originale.
In più nella serie Quentin è decisamente meno antipatico, il suo personaggio è meno snob annoiato e perennemente insoddisfatto e più nerd depresso dal cuore innocente. Anche Penny diventa più umano e divertente.
In generale, pur avendo letto il primo romanzo e gran parte del secondo prima di vedere la serie, ed essendo quindi in grado di fare confronti minuziosi, ho trovato il telefilm appassionante e ben fatto, e sono molto curiosa di vedere la seconda serie anche per scoprire le parti diverse (magari stavolta dopo aver finito di leggere i libri). Invoglia anche il fatto che, a differenza del libro, l'ultimo episodio abbia un finale apertissimo.
Per ulteriori informazioni vi rimando al sito ufficiale della serie:
http://www.syfy.com/themagicians/

"The Magicians" is a 2016 U.S.A. television series consisting of 13 episodes of 45 minutes each. A second season of 13 episodes is due for release in 2017.
The series is an adaptation of the fantasy trilogy "The Magicians" (2009), "The Magician King" (2011) and "The Magician's Land" (2014) by the american writer Lev Grossman (I reviewed the first novel here).
"The Magicians" was scripted by Sera Gamble, author and producer of Supernatural, and John McNamara, creator of Aquarius, while Lev Grossman participated as a consultant.
The premises are the same: Quentin Coldwater is a Brooklyn boy who suffers from depression and is used to seek refuge in the fantasy series for children "Fillory and Further" (similar to "Narnia"), which does not make him exactly popular. But when magic really comes into his world his life changes.
The first season broadly follows the events of the first book, but anticipating the story of Julia, parallel to the events of "The Magicians", which is told in the second book (when I saw it I had not yet finished reading "The Magician King "so the spoiler effect was terrible).
Compared to the books there are notable differences. While the first book follows the characters for five years, the first series has a time span of a single year. To make up for it, the characters are older (Quentin at the beginning of the book is 17 years old, at the beginning of the series 23), perhaps because of the scenes of sex, alcohol, drugs and violence (there are quite explicit details, but annoyingly the bad words  are censored and you never see anything during the sex scenes and indeed, often the characters keep their pants on).
There are minor characters of the books who play a very important role in the series (Kady) and relevant characters who become totally marginal (Josh), additional characters (the traveler), main characters who change almost completely (Penny) or only slightly (Janet who becomes Margo).
In addition there are situations that were not in the book (the matter of Alice's brother is deepened), there aren't some situations that instead were in the book and there are lots of narrative shortcuts to follow the plot of the book in just 13 episodes.
The result is a bit different, not only because of the obvious discrepancies, but also for the tone. The TV series is less negative than novels. Thanks to the presence of a defined antagonist and of the "chosen one" mechanism, it lacks the sense of existential void that permeates the first book. I think this makes the story more accessible to an average audience but sacrificing a little bit of the peculiarity of the original.
Plus, in the series Quentin is far less obnoxious, his character is less that of a bored and perpetually dissatisfied snob and more that of a depressed nerd with an innocent heart. Penny becomes more human and funny too.
In general, despite having read the first novel and much of the second before seeing the series, and so being able to make meticulous comparisons, I found the show compelling and well done, and I'm very curious to watch the second series, even to discover the different parts (maybe this time after having finished reading the books). It's also because of the fact that, unlike the book, the last episode has an open ending.
For more information please refer to the official website of the series:
http://www.syfy.com/themagicians/

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