venerdì 9 settembre 2016

Il cantuccio di Felipe

La sera dell'addio al nubilato di qualche tempo fa, visto che la maggior parte delle ospiti era della zona e che una era intollerante al glutine, siamo andate a mangiare da Il cantuccio di Felipe a Sesto Calende, un ristorante di cucina senza glutine con piatti italiani ed etnici, specialmente caraibici.
Mi è piaciuta molto la posizione sul lungo fiume. Nel periodo estivo è disponibile una veranda affacciata sul fiume Ticino, con 20 posti a sedere.

 Noi invece abbiamo mangiato all'interno (ci sono 21 coperti, quindi, soprattutto quando non è disponibile la veranda, meglio prenotare). Era molto carino, decorato centinaia bottiglie di rum, in cui il locale è specializzato (se ne possono degustare tantissime varietà!) che correvano lungo tutti i muri e su scaffali agganciati al soffitto. La musica latino-americana di sottofondo per fortuna era molto soft e si riusciva tranquillamente a chiacchierare.

Da dicembre 2014 il ristorante è completamente gluten-free e a metà 2015 è entrato nel circuito AIC (Associazione Italiana Celiachia).
I piatti sono estremamente vari e tutti sembravano molto appetitosi.
Come antipasto ho assaggiato i nachos di mais bianco con formaggio fuso gratinato, spezie e jalapenos. Mi sono piaciuti moltissimo, mentre la ragazza che era con me li ha trovati troppo piccanti.
Il locale è famoso per la paella, di cui offre 4 varianti (una è addirittura vegana!). Io ho assaggiato quella caraibica e quella orientale: entrambe erano piuttosto buone, ma ho preferito la seconda. Non essendo una grande fan della paella però per me ho scelto il risotto con funghi porcini, bacche di goji, hierba buena, ron del caribe e semi di papavero, perché conteneva il rum (specialità del locale) e perché fra i piatti economici mi sembrava il più particolare. Non mi ha affatto deluso, i funghi al dente contrastavano con la texture cremosa del riso e il sapore dolciastro delle bacche con quello amarognolo dell'hierba.
Ho assaggiato anche il risotto al vino barbaresco con nocciole piemontesi, che era più classico, ma buonissimo.
Ero piena, per cui ho rinunciato al dessert. Quelli delle altre ospiti però erano bellissimi. Perfino il semplice ananas è arrivato con tanto di fiamme e di un bicchierino di rum.
Il caffè aveva un menù a parte perché ne erano disponibili moltissime varietà. Io ho provato quello con note di cioccolato che mi è piaciuto molto. Tutti però costano 2€, che in genere è un prezzo che sono disposta a pagare solo per il deliioso caffè vietnamita.
A fine pasto il proprietario ci ha offerto degli assaggi di rum. Io ho provato quello al miele e quello al cocco che erano entrambi favolosi.

In generale prezzi sono abbastanza alti, ma non inaccessibili e sono in linea con la qualità, il tipo di atmosfera del locale e la cucina senza glutine. Con un po' di attenzione perfino una squattrinata come me può mangiare qui, ma con un minimo di budget lo si gode di più (le paelle per esempio costano 22,50€ a testa).
Il menù è consultabile online, ma purtroppo non ha i prezzi, quindi l'ho fotografato.
Per tutte le informazioni vi rimando al sito ufficiale.

5 commenti:

Serena S. Madhouse ha detto...

Un posto interessante, dalle mie parti mancano proprio... e riguardo i prezzi, se ce la qualità allora ben vengano anche i prezzi un po' più alti... l'importante è tornare a casa soddisfatti!

Nyu Egawa ha detto...

Nooooo... come si può rinunciare al dessert?? che peccato!!!

Piperita Patty ha detto...

@Sere: verissimo, però bisogna poterseli permettere a priori

@Nyu: non vado matta per i dolci, e poi costavano tanto -_-

RagazzAcidella ha detto...

Ma pensa è vicino a casa mia e non lo conoscevo!!! Uno dei we che rimpatrio lo provo.

Piperita Patty ha detto...

@RagazzAcidella: spero ti piaccia! :D

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