martedì 22 settembre 2015

Japan, 31/10/15: Hama-rikyu & Odaiba

Il secondo giorno andiamo a vedere i giardini Hama-rikyu, costruiti nel diciassettesimo secolo per un daimyo e diventati poi riserva per la caccia all’anatra dello shogun e ancora dopo, nel 1704, residenza del sesto shogun Ienobu. Il biglietto d'ingresso costa 300¥ e il gentilissimo responsabile ci dà l'audioguida inglese gratuita, che ci rende la visita ancora più interessante.
I giardini sono stupendi, un'oasi di verde fra i grattacieli, con collinette, laghetti su cui si affacciano case da tè (di cui almeno una funzionante), padiglioni di caccia, campi di fiori e una bella vista sulla baia.

The second day we go to see Hama-rikyu gardens, that were built in the seventeenth century by a daimyo, and afterwards become the shogun's reserve for duck hunting and later, in 1704, the residence of the sixth shogun Ienobu. The entrance ticket costs 300¥ and the friendly manager gives us the free english audio guide, that makes our visit even more interesting.
The gardens are beautiful, a green oasis among the skyscrapers, with hills, lakes, tea houses (of which at least one still functioning), hunting lodges, flower fields and a beautiful view on the bay.

Finiamo la visita per l'ora di pranzo e andiamo ad Odaiba, una vicina isola artificiale conosciuta soprattutto per la sede della Fuji tv, i centri commerciali, il museo Miraikan e pacchianate come la riproduzione della statua della libertà che ci accoglie all'arrivo.

We finish the visit at lunchtime and go to Odaiba, a nearby artificial island known for being the headquarters of Fuji TV, some malls, Miraikan museum and tacky things as the Statue of Liberty reproduction that welcomed us on our arrival.

Andiamo a mangiare al quinto piano del centro commerciale Acqua City, dove è possibile trovare una zona con tipi di ramen provenienti da varie zone del Giappone. La Pelosa Metà prende quello di Hokkaido. Io non capisco bene da dove venga il mio perché è tutto in giapponese, però la zuppa scura è molto buona. Non però all'altezza del mitico ristorante di ramen di fronte alla nostra scuola a Kyoto! Si sente che è cibo da centro commerciale, però è buono ed economico e non ci lamentiamo.

We go to eat on the fifth floor of Acqua City mall, where you can find an area that sells ramens from various parts of Japan. The Hairy Half takes the Hokkaido one. I do not quite understand where mine comes from because it's all written in Japanese, but the dark soup is very good. But not up to the legendary ramen restaurant in front of our school in Kyoto! You can feel that is mall food, but it is good and cheap and we don't complain.

La tappa successiva è il Miraikan, il museo delle scienze emergenti. Camminando per andarci mi si scolla la parte davanti della suola delle scarpe da trekking, ed è solo il secondo giorno! La cosa mi demoralizza un po', perché piove sempre e come ricambio ho solo delle scarpe di tela.
Il biglietto d'ingresso del Miraikan costa 620¥ (esibizione speciale sui Pokemon esclusa). Il museo è grande e ben fatto, con esibizioni sulla Terra, lo spazio e le nuove tecnologie, ma, a differenza della Pelosa Metà, non mi appassiona particolarmente. Questo finché non arriviamo alla parte dei robot! Vediamo un'esibizione del famosissimo Asimo (che da bravo robot giapponese, alla fine si inchina), vari androidi dall'aria molto umana e riesco perfino ad accarezzare una carinissima foca robot di pelouche!

The next stop is Miraikan, the national museum of emerging science and innovation. Walking to go there the front part of the sole of my shoes comes loose, and it's only the second day! It demoralizes me a bit, because it always rains and I just took canvas shoes as the other pair.
The entrance fee of Miraikan is 620¥ (special exibition about Pokemon excluded). The museum is large and well done, with exibitions about Earth, space and new technologies, but, unlike the Hairy half, I they don't particularly fascinate me. This until we get to the robot part! We see a performance by the famous Asimo (which being a good Japanese robot, at the end bows), various very human androids and I can even pet a cute plush robot seal!

Dopo il Miraikan riprendo il comando e trascino una riluttante Pelosa Metà al pacchianissimo centro commerciale Venus Fort, il cui interno imita una città europea, con tanto di cielo artificiale che cambia colore. Troviamo gruppetti di ragazze svaccate negli angoli e una fila interminabile di ragazze che da quello che capiamo sta aspettando l'autografo di una qualche pop band coreana. Le ignoriamo e andiamo a visitare il garage, dove ci sono macchine lussuose e stranissime (fra cui una Delorean) in un ambiente che è un misto di città italiana, francese e statunitense (troviamo perfino scritte in italiano sui muri!).

After the Miraikan I resume the command and drag a reluctant Hairy Half to the super thacky mall Venus Fort, whose interior mimics a European city, with even an artificial sky that changes color. We find groups of girls sit corners and an endless line of girls that from what we understand is waiting for the autograph of some Korean pop band. We ignore them and go to visit the garage, where there are luxury and strange cars (including a Delorean) in an environment that is a mixture of Italian cities, France and USA (there are even Italian writings on the walls!).

Non poteva mancare una visita a Kiddyland, un famosissimo negozio di giocattoli. Rimango incantata davanti alle sezioni dedicate allo Studio Ghibli, a Rirakkuma, a Sailor Moon e a Snoopy. Mi innamoro anche dei Sumikko Gurashi, degli animaletti (alcuni però sono oggetti e altri cibo animato) che amano nascondersi negli angoli, in particolare del coniglietto-tempura.
Riesco a trattenermi e compro solo delle miniature di cibo di Rirakkuma e gli adesivi dei Sumikko Gurashi. Le monete che ricevo come resto, sono l'occasione per provare i gachapon, le macchinette in cui si inseriscono delle monete per ottenere una pallina con dentro un gadget. In Giappone sono onnipresenti, ce ne sono persino nei musei e nei templi, e contengono gadget di tutti i tipi. Per me sono diventate subito una droga.
Ovviamente il primo gachapon che punto è di Sailor Moon. Ottengo nientemeno che una miniatura della penna della guerriera della Luna! Quindi provo con una macchinetta che distribuisce orsetti trasparenti. Vorrei quello a forma di anello, ma invece ovviamente mi capita quello sdraiato, che per fortuna è lo stesso molto carino.

We could not miss a visit to Kiddyland, a famous toy store. I am enchanted by the sections dedicated to Studio Ghibli, Rirakkuma, Sailor Moon and Snoopy. I fall in love also with Sumikko Gurashi,  animals (though some are animated objects and other food) that love to hide in the corners, especially the tempura bunny.
I managed to restrain myself and I buy only miniature Rirakkuma food and Sumikko Gurashi stickers. The coins that I receive as a rest, are an opportunity to try gachapon, the machines were you insert coins to get a plastic ball with a gadget inside. They are ubiquitous in Japan, there are some even in museums and temples, and they contain all kinds of gadgets. To me they immediately becomes a drug.
Obviously the first Gachapon I try is Sailor Moon's. I get nothing less than a miniature pen of the warrior of the Moon herself! Then I try a machine that distributes transparent teddy bears. I would like to get the ring-shaped one, but rather obviously I got a lying one, which fortunately is cute anyway.

Poi andiamo da Seria, un negozio tutto a 100¥ che è riuscito a darsi un'identità shabby chic raffinata e accogliente. Vorrei comprare tutto ma, a parte qualche regalo, mi limito a due paia di calzini animalosi, il primo washi tape della mia vita, quattro mini nappine e un nastro di stoffa con disegni di animali. Ho anche preso della colla per tentare di riparare le scarpe rotte.

Then we go to Seria, a 100¥ shop who managed to give itself a shabby chic identity and refined atmosphere. I wanted to buy everything, but apart from some presents, I limit myself to two pairs of animal socks, the first washi tape of my life, four mini tassels and an animal print fabric ribbon. I also bought glue to try to repair my broken shoes.

All'andata avevamo già incrociato la statua a grandezza naturale di Gundam davanti al centro commerciale Diver City, che contiene fra l'altro un Gundam cafè e un ristorante dedicato a One Piece. Tornando verso la metropolitana di notte è ancora più impressionante per via dell'illuminazione, ma soprattutto perché ogni tanto muove la testa!

In the way there we already crossed the life-size statue of Gundam in front of Diver City mall, which contains among other things a Gundam cafe and a One Piece themed restaurant. Returning to the subway at night it is even more impressive because of the lighting, and also because occasionally it moves its head!

Torniamo a mangiare ad Acqua City, stavolta in un ristorante specializzato in don, i piatti giapponesi costituiti da una ciotola di riso su cui vengono disposti degli ingredienti.
Io vado matta per il caviale, che in Giappone costa molto meno che in Italia, quindi approfitto di ogni occasione per mangiarne. Così scelgo il don con salmone e caviale di salmone, insieme a cui ci vengono portati un antipasto e una zuppa di miso. L'acqua, come sempre in Giappone, è gratis.
Troviamo la cena decisamente soddisfacente.
Quando riprendiamo la metropolitana verso casa, dai finestrini ammiriamo un panorama futuristico pieno di luci che ci ricorda un po' Blade Runner.

We go to eat at Water City again, this time in a restaurant specialized in Don, Japanese dishes consisting of a bowl of rice on which some ingredients are arranged.
I love caviar, which in Japan is much cheaper than in Italy, so I take advantage of every opportunity to eat it here. So I choose the don with salmon and salmon caviar, with which we are brought a starter and a miso soup. Water, as always in Japan, it's free.
We find the dinner very satisfying.
When we take the subway to the hotel, from the windows we admire a futuristic landscape full of lights that reminds us a little of Blade Runner.

5 commenti:

Simona ha detto...

Che nostalgia! Io mi ero divertita tantissimo al Miraikan, anche se molte spiegazioni erano solo in giapponese ed è un peccato.

Piperita Patty ha detto...

Ecco, quello è un problema, tanti musei avevano pochissime spiegazioni in inglese ed è un peccato pensare a quanto di più avrei potuto godermeli se ci fossero state.
Me ne sono comunque piaciuti tantissimo alcuni che non ne avevano.

Cristina ha detto...

Oddio quanto mi manca..posso sbavare per il ramen? Sono così belli..

Nyu Egawa ha detto...

Di recente ho visto l'anime "Tokyo Magnitude 8.0" e c'era proprio quella panaramica di Odaiba.. ma in versione raccapricciante.. :s

Piperita Patty ha detto...

@Crippe: puoi eccome :D Purtroppo a questo giro nessun ramen era al livello di quello di Kyoto, quindi mi è rimasta la voglia. Mi hanno consigliato un paio di posti a Milano, spero di riuscire ad andarci presto, anche perché con l'arrivo del freddo il ramen è l'ideale!

@Nyu: credo di avere presente l'anime, decisamente non il mio genere, ma un po'mi hai incuriosito.

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