venerdì 18 novembre 2016

A caccia di chiese nel centro di Milano/Churches hunting in the center of Milan

Domenica scorsa, complice il conflitto tra la mia tragica mancanza di soldi e la voglia di fare un viaggetto, ho trascinato la Pelosa Metà a caccia di chiese (con ingresso gratuito) nel centro di Milano.
La nostra prima doverosissima meta è stata chiesa di Santa Maria presso San Satiro (non so a voi, ma a me il nome di questo santo fa un sacco ridere), una chiesa in via Torino 17/9 dedicata al meno celebre fratello di Sant'Ambrogio (patrono di Milano) e di Santa Marcellina (fondatrice delle suore marcelline).
Il nucleo più antico del complesso era una piccola chiesa dedicata a san Satiro, san Silvestro e sant'Ambrogio, fondata nel IX secolo per volere di Ansperto, vescovo di Milano.
La parte più interessante però è quella di fine XV sec, voluta dal duca Gian Galeazzo Sforza e proseguita da Ludovico il Moro come parte di un programma di rinnovo culturale del ducato di Milano. Fu costruita nientemeno che da Donato Bramante nel nuovo stile rinascimentale. Visto che le costrizioni architettoniche lasciavano poco spazio, l'architetto creò il cosiddetto finto coro bramantesco, ovvero un'illusione prospettica che desse a chi entrava la sensazione che ci fosse un vero coro. E' davvero impressionante, vedendola di fronte è difficilissimo capire che l'architettura è solo dipinta.

Last Sunday, aided by the conflict between my tragic lack of money and the desire to go on a trip, I dragged the Hairy Half chasing churches (with free admission) in the center of Milan.
Our first destination was the church of Santa Maria presso San Satiro, a church in Via Torino 17/9 dedicated to the less famous brother of Sant Ambrose (patron saint of Milan) and Saint Marcellina (founder of the omonimous nuns).
The oldest part of the complex was a small church dedicated to St. Satyr, St. Sylvester and St. Ambrose, founded in the IX century by Ansperto, bishop of Milan.
But the most interesting part is that built in the late fifteenth century, commissioned by Duke Gian Galeazzo Sforza and continued by Ludovico il Moro as part of a cultural renewal program of the Duchy of Milan. It was built by none other than Donato Bramante in the new Renaissance style. Since the architectural constraints left little space, the architect created the so-called fake choir, a perspective that would give to people who entered the church the illusion that there was a real choir. It's really impressive, standing in front of it is very difficult to understand that the architecture is just painted.

Un volontario che dava informazioni all'interno di San Satiro, ci ha suggerito di andare a vedere la Cripta di San Giovanni in Conca, in piazza Missori. Ero passata davanti alle rovine della chiesa tantissime volte, ma non mi ero mai accorta che ci fosse una scala per scendere nella cripta.
Si tratta dei resti dell'antica basilica paleocristiana di San Giovanni in Conca, più volte rimaneggiata, della quale rimangono solo parte dell'abside e la cripta, risalenti all'XI secolo, e la facciata, che è stata staccata ed ora è la facciata del Tempio Valdese di Milano in via Francesco Sforza 12.
In origine la cripta doveva essere interessantissima, ma le opere di maggior valore oggi si trovano al Museo Archeologico. Da vedere rimangono un paio di frammenti di sarcofago e un capitello, usato come base di una colonna, risalenti ad epoca romana, una coppia di capitelli medievali, e una decorazione muraria molto sbiadita. Si può anche assistere alla proiezione di un filmato che ricostruisce l'aspetto della chiesa durante i secoli.

A volunteer who gave information within San Satyr, suggested us go to visit the crypt of San Giovanni in Conca, in Piazza Missori. I passed in front of the ruins of the church many times, but I never realized that there were stairs to descend into the crypt. The only remains of the early Christian basilica of San Giovanni in Conca, modified several times, are part of the apse and the crypt, dating back to the XI century, and the façade, which has been separated form the original church and now serves as the façade of the Waldensian Temple of Milan in via Francesco Sforza 12. Originally, the crypt should have been really interesting, but the most valuable works are now in the Archaeological Museum of Milan. In it remain a few fragments of a sarcophagus and a capital, used as a base of a column, dating back to Roman times, a pair of medieval capitals, and a very faded wall decoration. You can also watch a video that reconstructs the appearance of the church over the centuries.

Siamo tornati in Via Torino e abbiamo visitato al volo, prima che iniziasse la messa, il Tempio Civico di San Sebastiano. In epoca cristiana San Sebastiano è subentrato al dio pagano Apollo come figura collegata alle epidemie grazie all'iconografia comune delle frecce. Infatti questa chiesa è stata eretta nel 1576 per adempiere un voto per la tremenda epidemia di peste che aveva colpito la città. Venne realizzata con l'intervento dell'arcivescovo Carlo Borromeo, figura di punta della Controriforma, che la affidò al suo architetto di fiducia, Pellegrino Tibaldi. E' una delle pochissime chiese controriformiste a pianta circolare, perché all'epoca si riteneva più appropriata una forma longitudinale.

We returned in Via Torino and we visited on the fly, before the mass started, the Tempio Civico di San Sebastiano. In Christian times Saint Sebastian replaced the pagan god Apollo as a figure linked to plagues through the common iconography of the arrows. In fact, this church was erected in 1576 to fulfill a vow after a terrible plague that struck the city. It was realized with the participation of Archbishop Carlo Borromeo, a leading figure of the Catholic Reformation who entrusted it his favourite architect, Pellegrino Tibaldi. It's one of the few Catholic Reformation circular churches, because at that time a longitudinal shape was thought to be more appropriate.

Abbiamo concluso il nostro giro visitando la Chiesa di San Giorgio al Palazzo, che si trova in Piazza San Giorgio, affacciata su Via Torino.
L'aspetto attuale risale ad interventi compiuti fra il XVI e il XIX secolo. Nel XVI secolo vennero costruite delle cappelle, nel 1623, venne ristrutturata in stile barocco, nel 1774, venne realizzata la nuova facciata, tra il 1800 e il 1821 l'interno fu restaurato radicalmente e nel 1899, vennero terminati il campanile e la cupola neoclassici.
L'elemento più interessante della chiesa è la cappella della Passione, affrescata nel 1516 da Bernardino Luini.
Purtroppo la maggior parte delle luci erano spente, così non siamo riusciti a vedere bene gli altri quadri e affreschi.
In definitiva è stato un giro molto interessante e non vedo l'ora di organizzare la prossima visita turistica nella mia città!

We ended our tour by visiting the Church of San Giorgio al Palazzo, located in Piazza San Giorgio, overlooking Via Torino.
Its current appearance dates back to interventions made between the XVI and XIX centuries. In the XVI century were built some chapels, in 1623 the church was rebuilt in Baroque style, in 1774 was made the new facade, between 1800 and 1821 the interior was radically restored and in 1899 the neoclassical  bell tower and dome were completed.
The most interesting element of the church is the Passion Chapel, painted in 1516 by Bernardino Luini.
Unfortunately, most of the lights were out, so we could not see the other paintings and frescoes well.
Ultimately it was a very interesting afternoon and I am looking forward to organize the next sightseeing tour in my city!

4 commenti:

la donna camel ha detto...

Mi hai fatto venire in mente una canzone di Lucio Battisti, "Perché no" e infatti, perché no? Milano è così piena di cose da vedere, anche gratis...

Nyu Egawa ha detto...

Anche se hai fatto la foto un po' laterale, io continuavo a vedere la profondità del finto coro bramantesco e sono andata a cercare in rete altre foto per capire il suo "piattume".. hahahaha.. pazzesco!

la donna camel ha detto...

Devo aggiungere una cosa perché stamattina mi sono imbattuta in due articoli che riportano sostanzialmente la stessa notizia: di questa attitudine si può fare una professione: airbnb apre agli organizzatori di itinerari nelle proprie città, ti metto i link qui sotto che la spegano in maniera più estesa, anche se non dicono con precisione come funziona e soprattutto, chi ti paga:
http://www.rivistastudio.com/standard/la-seconda-rivoluzione-di-airbnb/
http://nova.ilsole24ore.com/nova24-tech/la-svolta-di-airbnb-non-solo-case-arrivano-i-viaggi-e-presto-i-voli/

Piperita Patty ha detto...

@La donna Camel: anch'io avevo letto questa notizia sul Corriere. Le modalità non si capiscono, ma mandare un cv non ha mai ucciso nessuno. Ti ringrazio molto!

@Nyu: allucinante, vero?

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