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"Chaos on Deponia" è un videogioco punta e clicca del 2012 della Daedalic Entertainment. E' il secondo della trilogia iniziata sempre nel 2012 con "Deponia" (che ho recensito qui), che prosegue con "Goodbye Deponia" del 2013. Nonostante dovesse concludersi con il terzo capitolo, nel 2016 ne è stato rilasciato un quarto, "Deponia Doomsday", che dovrebbe avere una trama parallela alla storia principale.
Anche il secondo capitolo è ambientato su Deponia, un mondo ricoperto di spazzatura (il suo nome viene da "deponie", che significa "discarica" in tedesco). Il protagonista, Rufus, ha combinato un pasticcio cercando di salvare il mondo e soprattutto di scappare sul mondo di Elysium e deve cercare di rimediare, affiancato dal geniale inventore Doc e dal pescatore Bozo, ma soprattutto dalla bellissima Goal, una ragazza proveniente da Elysium.
La trama di "Chaos on Deponia" è meno lineare di quella del primo capitolo, di fatto ci sono molti puzzle (a volte abbastanza difficili, nonostante il gameplay semplice e la loro fondamentale razionalità) e varie ambientazioni, ma succede abbastanza poco, forse perché si tratta del gioco di mezzo di una trilogia.
Il protagonista è ancora più esasperante che in "Deponia", ma, a parte i tre comprimari, gli altri personaggi sono meno caratterizzati.
Il bello di questo gioco è l'umorismo delirante, sul genere di "Monkey Island", con cacce ad ornitorinchi, puzzle che ricalcano i giochi di appuntamenti, delfini bombaroli e quant'altro. In questo secondo capitolo l'umorismo risulta esasperato con risultati a volte ottimi e a volte decisamente inferiori al primo gioco.
Anche il secondo capitolo è ambientato su Deponia, un mondo ricoperto di spazzatura (il suo nome viene da "deponie", che significa "discarica" in tedesco). Il protagonista, Rufus, ha combinato un pasticcio cercando di salvare il mondo e soprattutto di scappare sul mondo di Elysium e deve cercare di rimediare, affiancato dal geniale inventore Doc e dal pescatore Bozo, ma soprattutto dalla bellissima Goal, una ragazza proveniente da Elysium.
La trama di "Chaos on Deponia" è meno lineare di quella del primo capitolo, di fatto ci sono molti puzzle (a volte abbastanza difficili, nonostante il gameplay semplice e la loro fondamentale razionalità) e varie ambientazioni, ma succede abbastanza poco, forse perché si tratta del gioco di mezzo di una trilogia.
Il protagonista è ancora più esasperante che in "Deponia", ma, a parte i tre comprimari, gli altri personaggi sono meno caratterizzati.
Il bello di questo gioco è l'umorismo delirante, sul genere di "Monkey Island", con cacce ad ornitorinchi, puzzle che ricalcano i giochi di appuntamenti, delfini bombaroli e quant'altro. In questo secondo capitolo l'umorismo risulta esasperato con risultati a volte ottimi e a volte decisamente inferiori al primo gioco.
Ancora una volta le animazioni risultano un po' legnose, ma vengono bilanciate dalle belle ambientazioni e dal character design molto simpatico.
Prevedibilmente il finale è aperto in vista della conclusione della saga.
"Chaos on Deponia" mi è piaciuto un po' meno del primo capitolo, ma comunque molto, e non vedo l'ora di giocare il terzo per avere una visione complessiva dell'opera.
"Chaos on Deponia" is a 2012 point and click game by Daedalic Entertainment. It's the second installment of a trilogy that began in 2012 with "Deponia" (which I reviewed here), and which continues with "Goodbye Deponia", released in 2013. Although it should have been concluded with the third chapter, in 2016 it was released a fourth, "Deponia Doomsday ", which has a plot parallel to the main story's.
The second chapter is set on Deponia, a world covered in trash (its name comes from "deponie", which means "dump" in German). The main character, Rufus, did a mess trying to save the world and especially to escape to the world of Elysium and he has to try to solve it, flanked by the brilliant inventor Doc and by the fisherman Bozo, but above all by the beautiful Goal, a girl from Elysium.
The plot of "Chaos on Deponia" is less linear than the first chapter's, there are many puzzles (sometimes quite difficult, in spite of the simple gameplay and their fundamental rationality) and various locations, but not a lot actually happens, perhaps because it is the middle of the game in a trilogy.
The protagonist is even more maddening than in "Deponia", but apart from the three supporting ones, the other characters are less characterized.
The best thing about this game is the delirious humor, "Monkey Island" style , with platypus hunts, dating games puzzles, bomber dolphins and whatnot. In this second chapter the humor is exasperated with sometimes good and sometimes much lower results than the first game.
Once again the animations are a bit rigid, but they are balanced by the beautiful settings and the nice character design.
Predictably, there is an open ending in view of the conclusion of the saga.
I liked "Chaos on Deponia" a little 'less than the first chapter, but still a lot, and I can not wait to play the third to get an overall view of the game.
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