Sfruttando l'occasione del suo compleanno, io e la mia amica Lilith siamo andate a provare Fancy Toast, un locale che fa toast nello stile di San Francisco, in via Volta 8, a Milano, e che ha sollevato un vero e proprio hype mediatico incominciando a postare foto e anteprime su tutti i social ancora prima di aprire (d'altra parte succede così sempre più spesso).
Il locale è minuscolo, E' prevalentemente nero, con tavolini optical bianchi e neri, neon decorativi e degli sgabelli in rame piuttosto scomodi, leggerissimi e scivolosi. Il bancone della cucina è a vista.
Non pensavano che il posto fosse così piccolo e abbiamo dovuto aspettare un pochino per sederci. Poi abbiamo fatto lo scontrino, scelto il tost con l'aiuto della gentile cassiera, preso la nostra bevanda e ci siamo sedute ad attendere i nostri toast, che sono stati preparati sul momento.
Da bere abbiamo scelto la pompelmonade, limonata rosa al pompelmo molto buona.
I toast nello stile di San Francisco sono un'unica fetta di pane spessa 2,5 centimetri (ovvero un pollice) su cui possono essere disposti ingredienti di vario tipo, dolci o salati. Il pane di Fancy Toast viene chiamato superbread perché è integrale, artigianale, a lievitazione naturale. La ricetta è segreta. Viene servito leggermente croccante fuori e morbidissimo all'interno.
Noi abbiamo provato il loro toast più famoso, l'epic avocado toast con avocado mash, uovo, bacche di pepe rosa e profumo di lime. In realtà l'ha provato la mia amica perché io detesto le uova sode, ma ne ho mangiato un pezzettino con solo la salsa di avocado (agli ideatori del locale l'idea della segretezza deve piacere molto perché anche questa ha un'ingrediente segreto). Era molto buona, ma... niente di davvero eccezionale.
Abbiamo provato anche il salmon west toast, con soft cream, salmone affumicato, gelato di passion fruit, sfere di soia e profumo di maggiorana. La soft cream era morbidissima, leggermente spumosa e il salmone era di buona qualità. Interessante l'idea delle sfere di soia e del gelato di passion fruit. In definitiva però non ci ha convinto del tutto perché (sfere di soia a parte) era poco saporito: la maggiorana e il passion fruit quasi non si sentivano.
Infine abbiamo provato il pacific toast, con cocktail cream, mazzancolle, salsa di limone, semi di papavero e sedano al ghiaccio. Secondo noi era il più buono, i sapori si sposavano alla perfezione. Un po' scomode da mangiare le listarelle di sedano.
In definitiva tutti i toast buoni e il pacific molto buono.
Il vero problema del locale sono i prezzi: i 5 toast salati costano dai 5,45 ai 6,45€, i 5 dolci dai 2,95 ai 3,95€, il succo di frutta 5€, i fancy drinks (lemonade e pompelmonade) 2,95€. In compenso il caffè americano è a refill libero per 1,50€ ed è senz'altro la scelta più economica dopo l'acqua (pare che negli Stati Uniti sia una tipica bevanda da toast). Noi ci siamo saziate con tre toast in due, per un costo di 19,25€ a cui sommare le bibite per un costo complessivo di 25,25€. Nonostante in assoluto non sia tanto per un pranzo a Milano, secondo me lo è per tre panini e due bibite mangiati in un locale minuscolo, nonostante l'artigianalità, la qualità e gli ingredienti segreti. Questo soprattutto rapportando il prezzo all'effettiva quantità di ingredienti pregiati sul toast (4 mazzancolle sul pacific, 3 mini fettine di salmone sul salmon west). Sicuramente si paga anche l'atmosfera hipster e l'hype mediatico.
Per ulteriori informazioni vi lascio i link ai contatti ufficiali:
4 commenti:
Porca zozza, questo locale lo evito volentieri: io e i miei amici siamo più per lo stile trattoria, se mi fai un panino o un tost O mi sazia per tutto il giorno oppure me lo fai pagare poco. Così non ce la posso fare XD
A me ogni tanto piace provare un posto un po' più fighetto, però in questo caso devo proprio concordare. Anche perché ho l'impressione che per quanto buoni non siano panini difficilissimi da replicare a casa. Non capisco tutto l'hype.
Tra l'altro vedevo ora il sito... non avevo capito che c'è pochissima scelta o__O No, decisamente hai parlato di locali molto più ispirevoli che prima o poi proverò in quel di Milan!
A volte va bene, a volte meno, ma ti assicuro che mi è andata molto peggio (come la volta in cui ci hanno dato un salume strano ad un all you can eat di gnocco fritto e la Pelosa Metà ha vomitato tutta la notte). L'importante è condividere le proprie esperienze in modo da evitare delusioni alle altre persone (o far loro scoprire posti fighissimi... vedrai, ne ho trovato un altro che recensirò presto :D).
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