"Zoe's Tale" è il quarto romanzo ambientato nell'universo di "Morire per vivere" dello scrittore statunitense John Scalzi, pubblicato nel 2008.
E' preceduto da "Morire per vivere" (Old Man's War) del 2005, da "Le brigate fantasma" (The Ghost Brigades) del 2006 e da "L'ultima colonia" (The Last Colony) del 2007. La serie comprende anche "The Human Division", pubblicato a puntate e raccolto in un romanzo nel 2013, e "The End of All Things", un libro composto da quattro racconti brevi, pubblicato nel 2015.
I primi tre libri sono stati pubblicati in italiano dalla Gargoyle.
Questo quarto libro della saga non è altro che il terzo raccontato da un altro punto di vista, quello di Zoe, la figlia adottiva di John Perry. Non si tratta solo di un esercizio di stile perché questo espediente permette di approfondire alcuni punti di "L'ultima colonia" che avrebbero meritato più spazio o che necessitavano di una spiegazione. Tuttavia questo ulteriore romanzo aggiunge ben poco rispetto alla trama del libro precedente e, anzi, si conclude prima, quindi non è indispensabile per la comprensione della saga (anche se non è detto che non risulti importante nei libri successivi).
La protagonista giovane rende questo quarto romanzo un po' più vicino ad uno young adult. Ho trovato abbastanza divertente passare dal punto di vista di un novantenne a quello di una ragazza diciassettenne. Nonostante la differenza di età, però, la narrazione ironica e scanzonata di Zoe è simile a quella di Perry. Fortunatamente, essendone la figlia adottiva la cosa non risulta troppo forzata e, in ogni caso, riesce a differenziarsi abbastanza da avere una propria identità chiaramente distinta. Anche se è un personaggio ben costruito, Zoe non mi è sembrata completamente realistica come adolescente perché l'ho trovata piuttosto idealizzata, ma soprattutto per il suo punto di vista rispetto alla propria adolescenza, troppo simile a quello di un adulto. Nonostante questo ho trovato il romanzo gradevole, anche se avrei preferito che la trama aggiungesse più informazioni rispetto al precedente.
"Zoe's Tale", published in 2008, is the fourth novel set in the "Old Man's War" universe, created by the U.S.A. writer John Scalzi.
It's preceded by "Old Man's War", published in 2005,"The Ghost Brigades", published in 2006 and "The Last Colony", published in 2007. The series also includes "The Human Division," published as episodes and collected into a novel in 2013, and "the End of All Things," a book made up of four short stories, published in 2015.
The fourth book in the series is nothing but the third told from another point of view, that of Zoe, John Perry's adopted daughter. It is not just an exercise in style because this allows the author to expand some points of "The Last Colony" that deserved more space or an explanation. However this novel adds very little compared to the plot of the previous book and, indeed, ends before it, so it is not essential for the understanding of the saga (although it may be important in later books).
The young protagonist makes this fourth novel a bit closer to a young adult. I found amusing to pass from the point of view of a nonagenarian to the one of a seventeen year old girl. Despite the age difference, however, Zoe's ironic and lighthearted narration is similar to Perry's. Fortunately, being his adopted daughter it doesn't result too forced and, in any case, her point of view is different enough to have its own peculiar identity. Although she is a well-built character, I didn't feel Zoe was completely realistic as a teenager because I found her rather idealized, but especially for her point of view about adolescence, too similar to that of an adult. Despite this I found the novel pleasant, although I would have preferred that the plot would add more information to the previous one.
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