Il secondo giorno abbiamo deciso di andare a Sintra, una città famosa per i suoi monumenti ad quaranta minuti di treno da Lisbona.
Siamo andati a prendere il treno alla stazione di Rossio, che è veramente bella, neo-manuelina con archi, pizzi e merletti. E nella piazza appena davanti è successo di tutto: roghi di streghe, corride, manifestazioni e la
rivoluzione dei garofani del 1974.
All'interno della stazione c'è addirittura un ostello.
Visto che eravamo usciti troppo presto per fare colazione al nostro ostello l'abbiamo fatta alla stazione, in un baretto aperto sulla più tranquilla piazza posteriore. Da bere abbiamo preso latte al cioccolato, da mangiare io una sfoglia salata e la Pelosa Metà un bombolone. Ci siamo anche divisi un pasteis de nata, il più famoso dolce portoghese, che è composto da una sfoglia riempita di crema all'uovo.
Il biglietto costa per Sintra ci è costato 2€ e per pagarli è bastato passare la Viva Viagem sul lettore, come in metropolitana.
Una volta arrivati, usciti dalla stazione sulla destra abbiamo trovato la fermata del bus 434 (Sintra sightseeing bus), che fa un percorso
circolare dalla stazione di Sintra fermandosi alle mete più interessanti: il Palácio Nacional de Sintra, il Castelo dos Mouros e il Palacio da Pena. Visto che le distanze fra i vari monumenti sono grandi abbiamo deciso di approfittare del servizio, per quanto costosetto: per un solo giro costa 5,00€, un biglietto illimitato ne costa 12.00€ (ma in linea di massima questo secondo non vale la pena).I biglietti si acquistano dal conducente. Per scendere e risalire basta mostrare lo scontrino all'autista. I tempi di attesa normalmente sono di circa 40 minuti, ma durante la stagione estiva solo di 20 perché entra in servizio un altro autobus.
Esiste anche una seconda linea, la 435, che si ferma al Museo do Brinquedo, al Palácio Nacional, a Quinta da Regaleira, al palazzo Seteais e al Montserrate. Il biglietto costa 2,50€.
On the second day we decided to go to Sintra, a town forty minutes by train from Lisbon, famous for its monuments.
We went take the train at Rossio station, which is really nice, neo-Manueline with lace-like decorations. In the square just in front of it happened a lot of studd: the burning of witches, bullfights, festivals and the 1974 Carnation Revolution.
Inside the station there is even a hostel.
Since we went out too early to have breakfast at our hostel we had it at the station, in a little bar on the quiet rear square. To drink we took chocolate milk, I ate a savoury pastry and the Hairy Half a donut. We also split a pasteis de nata, the most famous Portuguese sweet, which is a pastry filled with egg custard.
The ticket to Sintra costed us 2€. To pay them it was enough to pass the Viva Viagem on the card reader, as in the subway.
Once we arrived, leaving the station on the right we found the stop of bus 434 (Sintra sightseeing bus), which does a circular route from Sintra station, stopping at the most interesting sites: the Sintra National Palace, the Moorish Castle and Palacio da Pena. Since the distances between the various monuments are great we decided to take advantage of the service, though it wasn't so cheap: for a single ride it costs 5.00€, while an unlimited ticket costs € 12.00 (but I think the second is not worth it) .The tickets can be bought from the driver. To get on and off you just have to show the ticket to the driver. The waiting times are normally of about 40 minutes, but during the summer season only of 20 because they add another bus.
There is also a second line, 435, which stops at Museo do Brinquedo, Palácio Nacional, Quinta da Regaleira, the Seteais Palace and Montserrate. The ticket costs 2.50€.
Per primo abbiamo visitato il Palácio Nacional de Sintra, che si trova in Largo Rainha Dona Amélia, nel centro cittadino. Si tratta di un palazzo caratterizzato da due camini conici gemelli. All'ingresso abbiamo fatto il biglietto combinato per visitare il palazzo, ma anche il Castelo dos Muoros, il Parque de Pena e il Palacio de Pena. Il biglietto combinato permette di avere un piccolo sconto, ma anche così abbiamo speso 30,08€ a testa. Per fortuna ne è valsa la pena.
Il Palacio Nacional è di origini moresche, ma è stato ampliato da Dom Dinis fra il XIII e il XIV secolo, da João I nel XV secolo (periodo in cui furono costruite le cucine con i camini gemelli) e gli è stato dato un tocco manuelino da Manuel I nel XVI secolo. Per cui l'interno è un mix di stile moresco e manuelino, con azulejos geometrici del XV e XVI secolo, tra i più antichi del Portogallo.
Ci sono ben due sale con soffitti affrescati con figure di uccelli: la Sala dos Cisnes (stanza dei cigni), e la Sala Das Pegas (stanza delle gazze ladre). Su quest'ultima c'è una leggenda divertente: pare che che la regina abbia sorpreso João I baciare una delle sue dame di compagnia. Il re sostenne sfacciatamente che i baci erano innocenti e 'por bem' ('per il bene'), poi commissionò una gazza per ogni dama di compagnia.
Mi è piaciuta moltissimo anche la camera Galeone, con il soffitto affrescato a navi, e la Cappella Palatina. Anche l'arredo era molto interessante, in particolare ho trovato molto divertente un quadro con S. Giovanni Battista (?) che indossa qualcosa di molto simile ad un babydoll.
First we visited the Palácio Nacional de Sintra, that is located in Largo Rainha Dona Amélia, in the city center. It is a palace with twin conical chimneys. At the entrance we did the combo ticket to visit the palace, Castelo dos Muoros, Parque de Pena and Palacio de Pena. The combined ticket allows to have a small discount, but even so we spent € 30.08 each. Luckily it was worth it.
The Palacio Nacional is of Moorish origin, but was expanded by Dom Dinis between the thirteenth and fourteenth centuries, by João I in the fifteenth century (the period in which the kitchens with the twins chimneys were built) and recieved a Manueline touch by Manuel I in the sixteenth century. So the interior is a mix of Moorish and Manueline, with geometric tiles of the fifteenth and sixteenth centuries, among the oldest in Portugal.
There are two rooms with ceilings painted with figures of birds: the Sala dos Cisnes (swan room), and the Sala Das Pegas (magpies room). There is a funny legend about the latter: it seems that the queen surprised João I kissing one of her ladies in waiting. The king brazenly claimed that the kisses were innocent and 'por bem' ('for the good'), then commissioned a magpie for each lady in waiting.
I also loved the Galeone room, with a ceiling frescoed in ships, and the Palatine Chapel. Even the furniture was very interesting, in particular, I found very funny a painting with St. John the Baptist (?) Wearing something very much like a babydoll.
The Palacio Nacional is of Moorish origin, but was expanded by Dom Dinis between the thirteenth and fourteenth centuries, by João I in the fifteenth century (the period in which the kitchens with the twins chimneys were built) and recieved a Manueline touch by Manuel I in the sixteenth century. So the interior is a mix of Moorish and Manueline, with geometric tiles of the fifteenth and sixteenth centuries, among the oldest in Portugal.
There are two rooms with ceilings painted with figures of birds: the Sala dos Cisnes (swan room), and the Sala Das Pegas (magpies room). There is a funny legend about the latter: it seems that the queen surprised João I kissing one of her ladies in waiting. The king brazenly claimed that the kisses were innocent and 'por bem' ('for the good'), then commissioned a magpie for each lady in waiting.
I also loved the Galeone room, with a ceiling frescoed in ships, and the Palatine Chapel. Even the furniture was very interesting, in particular, I found very funny a painting with St. John the Baptist (?) Wearing something very much like a babydoll.
Dopo aver visitato il palazzo, visto che era relativamente vicina, abbiamo deciso di fare una deviazione dal percorso e andare anche alla Quinta da Regaleira, una villa che si trova in Rua Barbosa du Bocage, costruita fra il 1904 e il 1910 dal designer italiano Luigi Manini per il magnate del caffè brasiliano António Carvalho Monteiro, detto Monteiro dos milhões (Monteiro dei milioni).
Prima abbiamo fatto un giro nei giardini, enormi e pieni di piante stupende e angolini interessanti: cascate, torri, fonti, un campo da tennis, statue e addirittura delle grotte in cui ci siamo inoltrati (per fortuna avevamo la torcia del cellulare! Erano piene di pozze d'acqua e molto buie).
After visiting the palace, as it was relatively close, we decided to make a detour from the route, and go to Quinta da Regaleira, a villa located in Rua Barbosa du Bocage, built between 1904 and 1910 by the Italian designer Luigi Manini for the Brazilian coffee magnate António Carvalho Monteiro, called Monteiro dos milhões (Millions Monteiro).
First we visited the gardens, huge and full of beautiful plants and interesting places: waterfalls, towers, fountains, a tennis court, statues and even caves that we went to visit (luckily we had the smartphone's flashlight! They were full of water holes and very dark).
Ma la cosa veramente magica è stata visitare l'interno della villa, che ha assurde teste di animali alle pareti, vetrate, tantissime decorazioni con simboli mitologici e dei templari e chi più ne ha più ne metta, ma al tempo stesso sembra molto accogliente. La parte migliore è stata salire sul tetto, pieno di guglie coperte di simboli, da cui si gode un panorama favoloso e su cui si trova anche un gargoyle a forma di coniglietto.
But the truly magical thing was to visit the interior of the villa, which had absurd animal heads on the walls, stained glass windows, many decorations with mythological and Templar symbols and so on, but that at the same time seemed very cozy. The best part was on the roof, that was full of spiers covered with symbols, offered a fabulous view and on which there also was a rabbit gargoyle.
Visto che era ora di pranzo, siamo tornati a mangiare nella città vecchia di Sintra, piena di viuzze e case colorate (e di negozi di souvenir). I ristoranti ci sono parsi tutti parecchio turistici, ma non avevamo tempo di cercare perle nascoste e alla fine ci siamo fermati nella piazza principale al Cafè da Villa che faceva un menù da meno di 10€ che comprendeva zuppa di verdure, panino con patatine e una salsina ottima, caffè e dolcetti. Non comprendeva le bibite e noi abbiamo preso una limonata che ci è costata parecchio, ma va beh.
Since it was lunch time, we went back to eat in Sintra old town, that is full of narrow streets and colorful houses (and souvenir shops). The restaurants all seemed quite touristic, but we had no time to look for hidden gems and eventually we stopped in the main square at Cafe Villa which offered a menu for less than 10€ which included a vegetable soup, an hamburger with fries and an excellent sauce, coffee and sweets. It didn't include the drinks and our lemonade costed a lot, but it was still okay.
Dopo aver perso un autobus e aspettato il successivo, abbiamo proseguito per il Castelo dos Mouros, una fortificazione
militare costruita dagli arabi nel VIII sec in cima
all’alta collina per poter sorvegliare la costa. C'è un piccolo museo di reperti, qualche tomba e una cisterna, ma la vera attrazione del posto è il panorama, visto che le mura merlate si trovano 412 m sul livello del mare. Salire e scendere tutti quei gradini sotto il sole è stata una faticaccia e dopo un po' abbiamo desistito e siamo tornati a prendere l'autobus.
After losing a bus and having waited for the next, we continued to the Castelo dos Mouros, a military fortification built by the Arabs in the eighth century on top of a high hill to guard the coastline. There was a small museum of artifacts, some tombs and a cistern, but the real attraction of the place was the view, given that the crenellated walls are located 412 m above sea level. To go up and down all those stairs under the blazing sun was really tiring, so after a while we gave up and went back to the bus.
After losing a bus and having waited for the next, we continued to the Castelo dos Mouros, a military fortification built by the Arabs in the eighth century on top of a high hill to guard the coastline. There was a small museum of artifacts, some tombs and a cistern, but the real attraction of the place was the view, given that the crenellated walls are located 412 m above sea level. To go up and down all those stairs under the blazing sun was really tiring, so after a while we gave up and went back to the bus.
Siamo arrivati alle ultime tappe del nostro giro a Sintra, il Parque da Pena e l'omonimo palazzo.
Il
Palácio Nacional da Pena è una sorta di Disneyland neomanuelina, fatta costruire all'architetto prussiano Ludwig von Eschwege nel 1840 da Ferdinando di Sassonia Coburgo-Gotha, il marito artista della regina Maria II, che voleva fondere l'architettura bavarese e quella manuelina.
Anche gli interni sfarzosissimi valgono la visita nonostante al momento una parte sia chiusa per restauri.
Anche gli interni sfarzosissimi valgono la visita nonostante al momento una parte sia chiusa per restauri.
Il Parque da Pena, come quello della Quinta da Regaleira, è pieno di piante esotiche, laghetti e piccole costruzioni, ma è su scala molto maggiore, tanto che tentando di andare a visitare lo chalet ci siamo persi e abbiamo deciso di tornare sui nostri passi per non rischiare di perdere l'ultimo autobus.
We arrived at the last stop of our tour in Sintra, Parque da Pena and the eponymous palace.
The Palácio Nacional da Pena is a kind of neomanueline Disneyland, built by Prussian architect Ludwig von Eschwege in1840 for Ferdinand of Saxe-Coburg-Gotha, the artist husband of Queen Maria II, who wanted to merge Bavarian and Manueline architecture.
The luxurious interiors were worth the visit too, even though at the time we went there a part was closed for renovations.
The Parque da Pena, like that of Quinta da Regaleira, is full of exotic plants, ponds and small buildings, but on a much larger scale, so that trying to go to visit the chalet we got lost and decided to go back to avoid missing the last bus.
Siamo tornati a Lisbona e ci siamo aggirati un po' fra la stazione di Rossio e Piazza Dom Pedro IV in cerca di un ristorante economico e che non facesse piatti giganteschi
We returned to Lisbon and walked around a bit between the Rossio station and Dom Pedro IV square, searching for restaurant that was cheap and didn't have gigantic plates.
Alla fine ci siamo fermati in un tipo di locale che ho visto solo in Portogallo, ovvero un locale che vende pesce in scatola presso cui si può consumare una bibita (in particolare birra) e un piatto a base di scatolette. Il nostro si chiamava Conserveira da Trindade e si trovava in Rua Nova da Trindade 11G. Era un posto con un'atmosfera un po'hipster. Abbiamo preso il menù scatoletta più birra da 5,5€. Io ho scelto le sardine, la Pelosa Metà il tonno, serviti con accompagnamento di insalata, peperoni e crackers. Era esattamente il pasto che cercavamo!
Eventually we stopped in a kind of place that I only saw in Portugal, a place that sells canned fish at which you can enjoy a drink (especially beer) and a dish prepared with the cans on sale. The one we choose was Conserveira da Trindade in Rua Nova da Trindade 11G. It was a place with an hipster atmosphere. We took the 5,5€ can and beer menu. I chose sardines, the Hairy Half tuna, that were served with salad, peppers and crackers. It was exactly the meal we were looking for!
2 commenti:
I just mentioned this place in one of my posts! It looks absolutely amazing, I want to go! :O
I'm so behind with all the blogs I read, but it was a great occasion to read the post of yours I missed. Thank you for making me discover Faerie Magazine, I downloaded the free issue and I will read it soon ^^
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