Esiste una scuola di magia, il Magisterium, dove va a studiare chi scopre di avere capacità magiche. Il protagonista, Callum Hunt, che da bambino è stato l'unico sopravvissuto ad una delle stragi compiute da un mago malvagio, nel primo libro viene ammesso al Magisterium e stringe una forte amicizia con i suoi due compagni Aaron e Tamara. Ne "Il guanto di rame" Callum affronta le conseguenze della scoperta fatta alla fine del libro precedente, mettendo alla prova il suo rapporto con il padre e gli amici e imbarcandosi in una missione rischiosissima. Ne "La chiave di bronzo", invece, Callum è minacciato dalla presenza al Magisterium di una spia appartenente alle forze oscure, ma in caso si scoprisse il suo segreto sarebbe in pericolo anche fra i "buoni". Questa tensione spinge lui e i suoi due migliori amici ad imbarcarsi in una serie di missioni pericolose per ottenere informazioni.
La saga partiva da premesse molto simili a quelle di Harry Potter, ma in questo terzo volume le differenze sono più delle somiglianze. La trama non mi ha del tutto convinto: le strategie per ottenere informazioni dei ragazzi mi sono parse molto più pericolose che vantaggiose, al limite della stupidità, per quanto giustificate dalla situazione di tensione e sfiducia. In compenso le autrici hanno avuto il coraggio di un colpo di scena che nemmeno la Rowling ha osato.
I personaggi sono sempre ben caratterizzati, ma ho trovato la loro crescita un po' lenta considerando che in questo terzo libro, pur avendo 14 anni, sono molto simili a com'erano nel primo. Rispetto alla tripletta principale cambiano di più personaggi secondari come Jasper e Clelia. Spero che nel prossimo libro ci sia un' evoluzione più rilevante, cosa che ritengo piuttosto probabile. Un elemento interessante in questo senso è la preparazione all'introduzione di una sottotrama romantica più consistente nel prossimo libro (nel secondo e nel terzo ci sono stati solo accenni).
Il romanzo mi è parso peggio scritto dei precedenti, ma potrebbe essere un problema legato alla versione italiana, visto che il traduttore è cambiato (ho trovato perfino degli errori di linguaggio!). Mi piacerebbe rileggerlo in inglese.
In generale mi sono trovata meno coinvolta dalla storia rispetto ai volumi precedenti e meno ansiosa di scoprire il seguito. L'impressione sarebbe quella di un romanzo di passaggio (visto anche che dovrebbe essere quello mediano della saga), non fosse che i colpi di scena finali (uno abbastanza prevedibile, l'altro più sorprendente) sono rilevantissimi per come la storia proseguirà e tengono vivo il livello di interesse del lettore. Sicuramente leggerò anche i prossimi due volumi, su cui, date le premesse, ho aspettative superiori rispetto a questo.
La saga partiva da premesse molto simili a quelle di Harry Potter, ma in questo terzo volume le differenze sono più delle somiglianze. La trama non mi ha del tutto convinto: le strategie per ottenere informazioni dei ragazzi mi sono parse molto più pericolose che vantaggiose, al limite della stupidità, per quanto giustificate dalla situazione di tensione e sfiducia. In compenso le autrici hanno avuto il coraggio di un colpo di scena che nemmeno la Rowling ha osato.
I personaggi sono sempre ben caratterizzati, ma ho trovato la loro crescita un po' lenta considerando che in questo terzo libro, pur avendo 14 anni, sono molto simili a com'erano nel primo. Rispetto alla tripletta principale cambiano di più personaggi secondari come Jasper e Clelia. Spero che nel prossimo libro ci sia un' evoluzione più rilevante, cosa che ritengo piuttosto probabile. Un elemento interessante in questo senso è la preparazione all'introduzione di una sottotrama romantica più consistente nel prossimo libro (nel secondo e nel terzo ci sono stati solo accenni).
Il romanzo mi è parso peggio scritto dei precedenti, ma potrebbe essere un problema legato alla versione italiana, visto che il traduttore è cambiato (ho trovato perfino degli errori di linguaggio!). Mi piacerebbe rileggerlo in inglese.
In generale mi sono trovata meno coinvolta dalla storia rispetto ai volumi precedenti e meno ansiosa di scoprire il seguito. L'impressione sarebbe quella di un romanzo di passaggio (visto anche che dovrebbe essere quello mediano della saga), non fosse che i colpi di scena finali (uno abbastanza prevedibile, l'altro più sorprendente) sono rilevantissimi per come la storia proseguirà e tengono vivo il livello di interesse del lettore. Sicuramente leggerò anche i prossimi due volumi, su cui, date le premesse, ho aspettative superiori rispetto a questo.
"Magisterium" is an urban fantasy series written by Holly Black (best known for "The Spiderwick Chronicles" trilogy and "Ironside") and Cassandra Clare (best known for the "Shadowhunters" series). At the moment there are three novels, but the project is a pentalogy. "The Iron Trial" was realeased in 2014 (you can find my review here), "The Copper Gauntlet" in 2015 (you can find my review here) and "The bronze key" in 2016.
There is a school of magic, the Magisterium, in which people who discover to have magical abilities goes to study. The protagonist, Callum Hunt, who as a child was the only survivor of one of the massacres committed by an evil wizard, in the first book was admitted to the Magisterium, and had formed a strong friendship with his schoolmates Aaron and Tamara. In "The copper Gauntlet" Callum faces the consequences of the discovery he made at the end of the previous book, endangering his relationship with his father and friends and embarking on a risky mission. In "The bronze key" instead, Callum is threatened by the presence of a spy belonging to the dark forces in the Magisterium, but in case his secret is revealed he would be in danger even among the "good guys". This tension pushes him and his two best friends to embark on a series of dangerous missions to get information.
The saga started in a way very similar to Harry Potter, but in this third volume the differences are more than the resemblances. The plot didn't convince me completely: the strategies for obtaining information of the protagonists seemed much more dangerous than beneficial, to the limit of stupidity, though justified by tension and mistrust. On the other side, the authors had the courage of a plot twist that even Rowling didn't dare to write.
The characters are still well characterized, but I found their growth a little slow. Tough in this third book they are 14 years old, they are very much like theyr 12 year old selves. Secondary characters like Jasper and Clelia change more than the main triplet. I hope that in the next book there will be a more significant evolution, which I think is quite likely. An interesting element for this is the preparation for the introduction of a more substantial romantic subplot in the next book (in the second and in the third there were only hints).
I found this novel to be be written worse than the previous ones, but it could be a problem with the Italian version, since there is a new translator (I even found some language errors!). I'd like to read it in English.
In general I found the story less compelling than that of previous volumes and I'm less anxious to find out more. The impression would be that of a novel that is mainly necessary to link the beginning and the ending (also because it's the middle one of the saga), except that the final twists (one fairly predictable, the other more surprising) are very relevant for how the story will continue and keeps alive the interest of the reader. Ill definitely read the next two volumes, about which, given the circumstances, I have higher expectations than about this one.
There is a school of magic, the Magisterium, in which people who discover to have magical abilities goes to study. The protagonist, Callum Hunt, who as a child was the only survivor of one of the massacres committed by an evil wizard, in the first book was admitted to the Magisterium, and had formed a strong friendship with his schoolmates Aaron and Tamara. In "The copper Gauntlet" Callum faces the consequences of the discovery he made at the end of the previous book, endangering his relationship with his father and friends and embarking on a risky mission. In "The bronze key" instead, Callum is threatened by the presence of a spy belonging to the dark forces in the Magisterium, but in case his secret is revealed he would be in danger even among the "good guys". This tension pushes him and his two best friends to embark on a series of dangerous missions to get information.
The saga started in a way very similar to Harry Potter, but in this third volume the differences are more than the resemblances. The plot didn't convince me completely: the strategies for obtaining information of the protagonists seemed much more dangerous than beneficial, to the limit of stupidity, though justified by tension and mistrust. On the other side, the authors had the courage of a plot twist that even Rowling didn't dare to write.
The characters are still well characterized, but I found their growth a little slow. Tough in this third book they are 14 years old, they are very much like theyr 12 year old selves. Secondary characters like Jasper and Clelia change more than the main triplet. I hope that in the next book there will be a more significant evolution, which I think is quite likely. An interesting element for this is the preparation for the introduction of a more substantial romantic subplot in the next book (in the second and in the third there were only hints).
I found this novel to be be written worse than the previous ones, but it could be a problem with the Italian version, since there is a new translator (I even found some language errors!). I'd like to read it in English.
In general I found the story less compelling than that of previous volumes and I'm less anxious to find out more. The impression would be that of a novel that is mainly necessary to link the beginning and the ending (also because it's the middle one of the saga), except that the final twists (one fairly predictable, the other more surprising) are very relevant for how the story will continue and keeps alive the interest of the reader. Ill definitely read the next two volumes, about which, given the circumstances, I have higher expectations than about this one.
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