lunedì 26 ottobre 2015

Shadowhunters: Le Origini/The Infernal Devices

Qualche tempo fa vi avevo parlato della prima trilogia degli Shadowhunters, di Cassandra Clare. Si tratta di una serie urban fantasy romantica con protagonisti dei teenager, che si svolge a New York ai giorni nostri. Quando l'ho letta sono rimasta perplessa sulla scrittura e sull'originalità della trama, ma mio malgrado sono rimasta affascinata dai personaggi e mi ci sono appassionata, leggendo di un fiato anche la seconda serie, che è il seguito della prima. Al di là di ogni razionalità l'insieme dei sei libri mi è piaciuto moltissimo, così, appena ho potuto mettere le mani sulla trilogia "Shadowhunters: Le Origini" non mi sono lasciata sfuggire l'occasione.
Le premesse dell'ambientazione sono le stesse: tutte le leggende sono vere e demoni, licantropi, vampiri, fate e molte altre creature fantastiche si nascondono fra di noi. Per difendere i comuni esseri umani esistono delle persone speciali, gli Shadowhunters, che grazie al loro addestramento, a rune magiche e al loro sangue parzialmente angelico, riescono a vedere e combattere queste creature.
Il titolo italiano "Le origini" è fuorviante: non si parla delle origini degli Shadowhunters e non si tratta di un vero e proprio prequel alle altre due trilogie, è una storia a parte, anche se si ricollega ad un avvenimento dell'ultimo libro e averle lette aiuta a capire l'epilogo e permette di godere alcuni particolari della storia (peraltro i personaggi di questa serie sono antenati di alcuni delle altre trilogie).
La vicenda è ambientata a fine 1800, in una Londra piena di fumo in cui piove sempre. La protagonista è Tessa Grey, una sedicenne di New York che si trasferisce nella capitale inglese dopo la morte della zia, per raggiungere suo fratello Nate, l'unica famiglia che le è rimasta. Ma all'arrivo, invece di Nate, trova due inquietanti signore che dicono di essere state mandate a prenderla. La strada di Tessa si incrocerà con quella degli shadowhunters, in particolare di Will e Jem, migliori amici diversissimi fra loro, ma entrambi estremamente affascinanti, e con quella di un esercito di robot assassini.
Si sente che questi tre libri , "L'angelo", "Il principe" e "La principessa", sono stati scritti dopo le altre due trilogie, perché la scrittura è decisamente migliore (decente invece che brutta). Il triangolo amoroso non è particolarmente originale, ma funziona, come funziona il resto della trama. I personaggi, come era già successo per la prima trilogia, sono profondamente umani, coerenti e interessanti, anche se ho trovato che a Jessamine mancasse un certo nonsoché e che Will fosse eccessivo nel suo insieme di perfezione e angst (di sicuro la continua descrizione della sua bellezza è un po'esasperante). Secondo me il punto forte di "Shadowhunters: Le Origini" è l'ambientazione che, pur rimanendo coerente con le premesse complessive della saga, ha molti elementi steampunk. Si sente anche la cura nella ricerca sulla Londra e sui costumi dell'epoca.
Si tratta di una serie urban fantasy romantica dedicata ai teenager, non certo una lettura altamente intellettuale, ma, a differenza della prima trilogia, non ho particolari remore a consigliarla se vi piacciono il genere e l'ambientazione. C'è di meglio, ma l'ho trovata molto carina.

***

Some time ago I wrote about the first trilogy of the Shadowhunters series, by Cassandra Clare. It is a romantic urban fantasy series with teens protagonists, which takes place in the present New York. When I read it I wasn't convinced about the writing and the originality of the plot, but in spite of myself I was fascinated by the characters and I become so involved that I read the second series, which is the follow up of the first, in a really short time. Beyond all rationality I loved the six books, so, as soon as I could get my hands on "Shadowhunters: The Infernal Devices" I seized the opportunity.
The premises of the setting are the same: all the legends are true and demons, werewolves, vampires, fairies and many other fantastic creatures live among us. To defend the common human beings exist special people, the Shadowhunters, who can see and fight these creature, thanks to their training, their magic runes and their partly angelic blood.
This trilogy is not a prequel to the other two, is a separate story, even if it relates to an event of the last book and reading them helps to understand the epilogue and allows to enjoy some details of the story (by the way the characters of this series are the ancestors of some characters of the other trilogies).
The story is set in late 1800, in a London full of smoke where it always rains. The protagonist is Tessa Grey, a sixteen year old from New York who moved to the British capital after the death of her aunt, to join her brother Nate, the only family she has left. But on her arrival, instead of Nate she finds two disturbing ladies who say they were sent to pick her up. Tessa will come across the Shadowhunters, especially Will and Jem, best friends who are very different, but both extremely fascinating, and an army of killer robots.
It's easy to guess that these three books, "Clockwork Angel", "Clockwork Prince" and "Clockwork Princess", were written after the other two trilogies, because the writing is much better (decent rather than bad). The love triangle is not particularly original, but it works, as the rest of the plot. The characters, as happened for the first trilogy, are deeply human, coherent and interesting, although I found that Jessamine missed a certain something and Will was excessive in his perfection and angst (surely the continued description of hiss beauty are a bit irritating). I think the strong point of "The Infernal Devices" is the setting that, while remaining consistent with the overall premises of Shadowhunters, has many steampunk elements. The careful research about the London and the costumes of the time is also evident.
It is a romantic urban fantasy series dedicated to teenagers, not a highly intellectual reading, but, unlike the first trilogy, I haven't particular qualms recommending it if you like the genre and setting. It isn't the best of its kind, but I found it very nice.

2 commenti:

Claire ha detto...

ho letto solo il primo (aspetto il compleanno per farmi regalare gli ultimi due eheh) e mi è piaciuto molto :) sarà per l'ambientazione, sarà per Will Herondale (♥) ma soprattutto per la scrittura della Clare che è decisamente migliorata rispetto alla prima saga.

Piperita Patty ha detto...

Trovi anche tu che questa storia della scrittura si senta tanto, eh?
A me Will non sta simpaticissimo. Preferisco altri personaggi e in particolare sono una fan sfegatata di Magnus.
Sono sicura che anche gli altri due ti piaceranno!

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