giovedì 31 agosto 2017

Viaggio di nozze in cina: 10 giugno, Shanghai/Honeymoon in China: 10th of June, Shanghai

Oggi avevamo in programma di andare a Hangzhou, ma la meta turistica principale di questa città è il Lago Occidentale ed è previsto un diluvio tremendo. Nostro malgrado decidiamo di rimanere a Shanghai. Uscendo vediamo un'impalcatura di bambù su di un palazzo. Un paio di sere prima avevamo visto un operaio con una scala di bambù. Mi fa effetto, in una città moderna come Shanghai, ma evidentemente il bambù è abbastanza robusto per lo scopo.
Oggi invece non incontriamo le persone che si aggirano in pigiama che qui a Shanghai incontriamo ogni mattina. Sarà per via della pioggia?

Today we planned to go to Hangzhou, but the main tourist destination of this city is the West Lake and is forecasted a terrible downpour. So we decide to stay in Shanghai. Going out we see a bamboo scaffold on a building. A couple of nights before we saw a worker with a bamboo ladder. It seems strange in a modern city like Shanghai, but obviously the bamboo is robust enough for the purpose.
Today we do not meet the people going around in pajamas we see here in Shanghai every morning. Maybe because of the rain?

Visto che non siamo di fretta, oggi insisto per una vera colazione cinese, non la solita roba presa al volo al supermercato (anche se a Shanghai hanno i Lawson giapponesi che vendono degli eccellenti onigiri).
Entriamo in un locale spartano all'angolo fra Ningbo e Henan Road, davanti a cui saremo passati mille volte. Optiamo per i ravioli, scegliendo quelli in stile Suzhou e quelli al granchio. Non solo si rivelano essere i veri ravioli con il brodo (non la versione turistica che avevamo provato noi), ma sono anche stratosferici! Ed economici, visto che paghiamo solo 30 CNY per entrambe le porzioni!

Since today we are not in a hurry, I insist on a real Chinese breakfast, not the usual quick stuff at the supermarket (although in Shanghai they have the Japanese Lawson chain selling excellent onigiri).
We enter a spartan restaurant at the corner between Ningbo and Henan Road, before which we already passed a thousand times. We choose dumplings, choosing the Suzhou style and the crab ones. Not only they are the real soup dumplings (not the tourist version we had tried) but they are also stratospheric! And cheap, since we pay only 30 CNY for both portions!

Su questa nota positiva torniamo alla concessione francese, con l'idea di visitare i tanti interessantissimi piccoli musei che si trovano in zona.

On this positive note we return to the French concession, with the idea of ​​visiting the many interesting little museums in the area.

La mia meta principale è il Propaganda Poster Art Center (25 CNY), al 868 di Huashan Road. All'ingresso di quello che è un  complesso di condomini, le guardie ci danno una mappa per raggiungerlo e alla fine arriviamo nientemeno che in uno scantinato.
Nonostante questo, è il museo che mi piace di più di tutta la Cina, sarà anche che impazzisco per la propaganda comunista. In esposizione ci sono poster pubblicitari degli anni '20 nel classico stile di Shanghai che mixa realismo, art noveau e sensualità, ma soprattutto poster, dashibao (cartelli scritti a mano e appesi sui muri per denunciare le persone durante la Rivoluzione culturale) e oggetti come vasi, striscioni e quant'altro, legati alla propaganda comunista in Cina, dagli inizi del partito fino alla morte di Mao. La visita è entusiasmante, sia per il loro valore storico, artistico e culturale (e anche la spassosa ingenuità di molti di essi), ma anche perché il vecchio materiale di propaganda è diventato rarissimo dopo le distruzioni seguite alla caduta della Banda dei 4.
L’esposizione è ordinata cronologicamente lungo una serie di stanze e le didascalie in inglese sono ottime. Purtroppo all’interno non si possono fare fotografie (coff coff), il che mi spinge a svenarmi comprando un carissimo catalogo (190 CNY) e qualche cartolina al bookshop adiacente, che fra l'altro vende anche poster d’epoca originali (a prezzi spaventosi).

My main goal is the Propaganda Poster Art Center (25 CNY), at 868 Huashan Road. At the entrance to the condominium complex, the guards give us a map to reach it and we finally arrive to nothing but a basement.
In spite of this, it is the museum I like most of all of China, maybe because I love communist propaganda. In the exhibition there are 20s advertisement posters in the classic Shanghai's style that mixes realism, art nouveau and sensuality, but especially posters, dashibao (hand-written signs hanging on the walls to denounce people during the Cultural Revolution) and objects like vases, banners and a lot else related to Communist propaganda in China, from the constitution of the party to the death of Mao. The visit is exciting, both because of their historical, artistic and cultural value (and also the funny ingenuity of many of them), but also because the old propaganda material became very rare after the destruction followed by the fall of the Gang of Four.
The show is chronologically ordered along a series of rooms and the English captions are great. Unfortunately to take photos is forbidden (coff coff), which makes me buy a very expensive catalog (190 CNY) and some postcards at the adjacent bookshop, which also sells original posters (at scary prices).

A pranzo ci trattiamo bene. Non siamo soddisfattissimi della cucina di Shanghai, così decidiamo di andare in un ristorante fusion che punta soprattutto sulle tapas e su sapori sapori sudamericani (anche perché il cuoco, Eduardo Vargas, è peruviano), Azul, che si trova in 378 Wukang Road, all’ottavo piano del centro commerciale Ferguson Lane.
Il ristorante è costoso, ma l'ambiente è accogliente e rilassato, un po' hipster. I camerieri sono molto cordiali e parlano un inglese perfetto.
Nonostante l'offerta di margaritas all you can drink a 100 CNY a persona da mezzogiorno alle 17, optiamo per un più salutare menù da 168 CNY (nemmeno tantissimo, considerando che siamo a Shanghai) che include antipasto, piatto principale, bibita e caffè.
Scegliere è difficilissimo, ci sono un sacco di piatti dall'aria ricercata che sembrano buonissimi. Alla fine la Pelosa Metà prende un succo di carota, una tostada con gamberi, avocado, cipolle, mais e pomodoro e, aggiungendo 8 CNY, un set di hamburger, patatine e insalata. Io scelgo una bibita al frutto della passione, una crepe al salmone affumicato con panna rucola, caviale, pomodori secchi e salsa yogurt all'erba cipollina e come primo un risotto con funghi tartufo e rucola.
E' tutto sublime, addirittura il caffè è quasi di livello italiano.

At lunch we treat ourselves really well. We are not satisfied with Shanghai cuisine, so we decide to go to a fusion restaurant that focuses on tapas and South American flavors (also because the cook, Eduardo Vargas, is Peruvian), Azul, located at 378 Wukang Road, at the eight floor of Ferguson Lane Mall.
The restaurant is expensive but the setting is cozy and laid down, a bit hipster. The waiters are very friendly and speak a perfect English.
Despite the offer of all you can drink margaritas for 100 CNY per person from noon to 17, we opt for a healthier 168 CNY menu (not much, considering we are in Shanghai) which includes starter, main course, drink and coffee.
Choosing is very difficult, there are plenty of sophisticated dishes that look very good. In the end, the Hairy Half gets a carrot juice, a tostada with shrimps, avocado, onions, corn and tomato and, adding 8 CNY, a set of burger, chips and salad. I choose a passion fruit drink, a crepe with smoked salmon, rocket salad, caviar, dried tomatoes and chives yogurt sauce, and a risotto with truffle and rocket mushrooms.
It's all sublime, even the coffee is almost Italian.

Satolli e soddisfatti, proseguiamo visitando il Shanghai Arts & Crafts Museum, al 79 di Fenyang Road. Il museo si trova in un bell’edificio neoclassico del 1905, con tanto di giardino lussureggiante, in cui visse Chen Yi, il primo sindaco della città dopo la fondazione del Partito Comunista Cinese.
La mostra è particolarissima perché è una commistione fra negozio, museo e laboratorio. Al piano terra viene venduto artigianato tradizionale (costoso e di qualità), mentre al primo piano c'è un'esibizione di opere d'arte abbastanza recenti, fra cui sculture d'avorio minuziosissime, sculture in legno, ricami, costumi teatrali... e nelle stanze laterali oltre alle mostre, si possono vedere i maestri artigiani di oggi al lavoro! Non credo che per loro sia così comodo, ma è estremamente interessante.

Full and satisfied, we continue visiting the Shanghai Arts & Crafts Museum at 79 Fenyang Road. The museum is located in a beautiful neoclassical building dating back to 1905, with a lush garden, where lived Chen Yi, the city's first mayor, after the establishment of the Chinese Communist Party.
This museum is special because it is a mix between shop, exhibition and laboratory. On the ground floor there is traditional craftsmanship (expensive and high quality), while on the first floor there are fairly recent works of art, including ivory sculptures, wood carvings, embroidery, theatrical costumes. In the lateral rooms besides the exhibitions, you can see today's craftsmen at work! I do not think it's so comfortable for them, but it's extremely interesting.

Scoppia un diluvio terrificante. Cerchiamo a vuoto lo Shikumen Museum (sulle case tradizionali di Shanghai) e arriviamo che è già chiuso. Abbiamo le scarpe piene d'acqua e la Pelosa Metà vuole andare a casa. Ma all'improvviso ci imbattiamo in Tiánzǐfáng un intrico di vicoletti pieno studi di design, start-up creative, caffè, bar e boutique, pieno di negozietti originali che traboccano di citazioni di cultura pop e artigianato. E' tutto parecchio hipster e molto vivace.

When we go outs a terrible downpour starts. We look for the Shikumen Museum (about the traditional houses of Shanghai), we get lost and when we arrive it is already closed. Our shoes are full of water and the Hairy Half wants to go home. But suddenly we come across Tiánzǐfáng, a maze of alleys full of design studios, creative start-ups, cafes, bars and boutiques, filled with original shops that are full of pop culture references and handmade goods. It's all very hipster and lively.

Mentre la Pelosa Metà si lamenta e medita se uccidermi, io saltello felice da un negozio all'altro affascinata, comprando regali, sbavando e facendo fotografie. Nonostante ad un certo punto il marito mi trascini via, riesco a mettere da parte un bel bottino: due paia di orecchini luccicosissimi, uno a foglia e uno a luna e stella a poco più di 30 CNY l'uno, tre cucchiaini stupendi, uno a fiore di ciliegio, uno tutto intarsiato con un cristallo in cima al manico e uno a forma di ghianda, e una spilla a paperella-biscotto, il tutto per 128 CNY.

While the Hairy Half complains and meditates to kill me, I jump happily and fascinated from one store to another, buying gifts, drooling and taking photographs. Although at one point my husband drags me away, I manage to get a nice booty: two pairs of sparkly earrings, one leaf and one moon and star shaped, for just over CNY 30 each, three beautiful teaspoons, a cherry blossom flower shaped one, one inlaid with a crystal on top of the handle and one in the shape of an acorn, and a duck-cookie brooch, all for 128 CNY.

Torniamo all'albergo a toglierci i vestiti bagnati. Visto che il tempo è ancora minaccioso, decidiamo di cenare lì vicino, nello stesso locale dove abbiamo fatto colazione. Prendiamo degli abbondantissimi noodles con pollo niente male e un delizioso manzo con patate in salsa d'ostrica, pagando di nuovo pochissimo, 52 CNY. Avessimo scoperto prima questo ristorante...

We go back to the hotel to take off our wet clothes. Since the weather is still threatening, we decide to dine nearby, in the same place where we had breakfast. We take good and abundant chicken noodles and a delicious beef with potatoes in oyster sauce, paying very little again, 52 CNY. If only we had discovered this restaurant before...

Fob watch, orange and flowers

Orologio/Fob watch: Alchemian, regalo (Pelosa Metà)/Alchemian, present (Hairy Half)
Maglietta/Teemercato di via Papiniano, Milano/Papiniano street  open air market, Milan (1€)
Gonna/Skirt: Shana (8€ on sale)
Scarpe/Shoes: usate (mamma)/used (mum)

mercoledì 30 agosto 2017

La torre nera

"La torre nera" (The Dark Tower) è un film del 2017 diretto da Nikolaj Arcel. È tratto dall'omonima saga di Stephen King che io ho amato moltissimo. E qui già si intuisce il primo problema del film: 7 (e più) libri sintetizzati in un film di 95 minuti? Un disastro era prevedibile, ma visto il mio amore per la serie ho rischiato lo stesso.
Il film ha per protagonista Jake Chambers, un undicenne di New York che, dalla morte del padre, fa sogni vividissimi che convincono le persone intorno a lui instabilità mentale. Ma i sogni sono veri: gli inservienti dell'istituto psichiatrico in cui la sua amata madre e il suo nuovo compagno hanno deciso di mandarlo, sono le creature malvagie che indossano pelle umana che ha visto nei suoi sogni. Jake scappa e, attraverso un varco, finisce in un altro mondo dove incontra Roland, un misterioso pistolero un tempo votato alla protezione della Torre Nera che garantisce l'equilibrio dell'universo (Terra compresa). Ora però Roland è in cerca di vendetta contro l'Uomo in Nero, che invece la vuole distruggere.
Ovviamente della storia dei romanzi si è fatto un gran taglia taglia. Rimangono solo alcuni personaggi fortemente modificati sostanzialmente il tutto è stato trasformato in un fantasy per ragazzini. Il che di per sé fa rabbrividire i fan della saga, che si ritrovano una storia molto diversa, a volte in contrasto con l'originale, ma non presuppone che il film sia brutto. E invece è proprio brutto.
La trama è frettolosa, emotivamente imperniata su legami paterni che si creano in tempi troppo brevi, con un cattivo troppo mostrato, che non riesce a fare paura, con un finale non solo semplicistico e banale, ma anche poco soddisfacente.
In conclusione "La torre nera" è un film orribile per i fan della saga di King e bruttino anche per chi non l'ha mai letta. Meglio evitarlo.

"The Dark Tower" is a 2017 film directed by Nikolaj Arcel. It is an adaptation of the saga of the same name by Stephen King, that I really loved. And here appears the first problem of the film: 7 (and more) books synthesized in a 95-minute movie? A disaster was predictable, but seeing my love for the series I risked watching it.
The film stars Jake Chambers, an eleven years odl boy of New York, who, form his father's death, has very vivid dreams that convince people around him of his mental instability. But the dreams are true: the psychiatric institute where his beloved mother and her boyfriend have decided to send him, are the evil creatures that wear human skin who he saw in his dreams. Jake runs away and, through a passage, ends up in another world where he meets Roland, a mysterious gunslinger once voted to protect the Black Tower which guarantees the balance of the universe (including Earth). But now Roland is looking for revenge against the Man in Black, who instead wants to destroy it.
Of course, the history of novels was cut down a lot. Only a few heavily modified characters remain, and everything has been turned into a fantasy aimed at kids. Which in itself makes the saga fans shudder, as they find a very different story, sometimes in contrast with the original, but does not imply that movie is bad. But indeed it is.
The plot is hasty, emotionally based on fatherly ties that are created in too short a time, with a too-shown antagonist, who doesn't manage to frighten the public, with an ending that is not only simplistic and trivial, but also unsatisfactory.
In conclusion, "The Black Tower" is an horrible movie for the fans of King's saga but also not so good for those who have never read it. Better to avoid it.

Harry Potter at the seaside

Maglietta/TeePrimark (7€)
Gonna/Skirtmercato di via Valvassori Peroni, Milano/Valvassori Peroni street open air market, Milan (4€)
Scarpe/Shoes: Champ, mercato in Liguria/Champ, open air market in Liguria (5€)

martedì 29 agosto 2017

Viaggio di nozze in cina: 9 giugno, gita a Nanchino/Honeymoon in China: 9th of June, day trip to Nanchino

Oggi facciamo una pazzia: andiamo in giornata a Nanchino. La Pelosa Metà ha tentato fino all'ultimo di dissuadermi perché il viaggio è lungo e rischiamo di non vedere molto, ma alla fine l'ho spuntata.
Prendiamo un treno proiettile da Shanghai Hongquiao e in un'oretta e mezza arriviamo.
Nanchino è una grande città (fra l'altro è stata più volte capitale della Cina, la prima nel 229 e l’ultima con la fondazione della Repubblica di Cina, prima che il titolo passasse a Pechino) con tanto di metropolitana, quindi muoversi è facile. Scendiamo a Fuzimiao, il Tempio di Confucio, che più che un singolo tempio è un quartiere affacciato su di un fiume su cui troneggia uno schermo dei draghi. Ovviamente, essendo un quartiere, l'ingresso è gratuito. 

Today we do a crazy thing: we go on a day trip to Nanjing. The Hairy Half tried to dissuade me until the last moment because the journey is long and we risk not to see much, but in the end I won.
We take a bullet train from Shanghai Hongquiao and in one hour and half we arrive.
Nanjing is a large city (among other things it has been the capital of China several times, the first in 229 and the last one with the foundation of the Republic of China, before the title passed to Beijing) with a subway, so moving is easy. We get off the subway at Fuzimiao, the Temple of Confucius, that more than a single temple is a neighborhood overlooking a river with a dragon screen. Obviously, being a neighborhood, the entrance is free.

Andiamo a visitare la Sala Dacheng (30 CNY) e nella Scuola Jiangnan (25 CNY). Sono molto, forse troppo, moderni, ma estremamente interessanti. La Sala è coperta di rappresentazioni di episodi edificanti della vita di Confucio, che ci erano completamente ignoti e in realtà ci spiazzano un po' perché di molti non riusciamo a cogliere il lato educativo. Per esempio, per la nascita del figlio il grande saggio ebbe in dono una carpa dal suo signore e per ringraziarlo chiamò il figlio "Carpa": ma povero figlio!
Il tempio è anche pieno di bizzarrie come il distributore di bamboline di Confucio.
Nella scuola invece impariamo che anche i cinesi copiavano agli esami. Il metodo che mi fa più ridere sono i calzini coperti di minuscoli caratteri fitti fitti.

We visit the Dacheng Hall (30 CNY) and the Jiangnan School (25 CNY). They are very, perhaps too modern, but extremely interesting. The Hall is covered with depictions of edifying episodes of Confucius' life, which were completely unknown to us, and in fact surprise us a bit because we are unable to grasp the educational side of many of them. For example, for the birth of his son, the great wise man got a carp from his lord as a present, and to thank him, he called his son Carp: poor son!
The temple is also full of kitsch stuff as Confucius dolls distributors.
In the school, instead, we learn that the Chinese copied at the exams too. The method that makes me laugh the most are socks covered in tiny characters.

La zona è affollata di negozietti non proprio economici, facciamo un giro, ma non compro niente.

The area is crowded with not very cheap shops, we walk around a bit, but I don't buy anything.

Ci sono anche tante opzioni per mangiare. Ci fermiamo in un self service dove prendiamo dei pacchettini di carne grassa e dolciastra, dei grossi ravioli con un bordo croccantissimo, un riso vagamente cantonese e tre dolci di pane, ripieni di marmellata di fagioli rossi, a forma di paperella. Tutto buonissimo tranne il riso che era normale.

There are also plenty of options to eat. We stop in a self service where we take packets of fat and sweet meat, big ravioli with a crunchy edge, a rice and three steamed breads, stuffed with red bean jam in the shape of ducks. All very good except the rice that was normal.

A questo punto andiamo in metropolitana a vedere quello che mi interessa di più, la Sala commemorativa del massacro di Nanchino, eretta per commemorare le atrocità commesse dall'esercito giapponese durante l'occupazione del 1937. Non proprio una meta allegra o romantica (specie considerando che siamo in viaggio di nozze), ma secondo me è importantissima per capire meglio la Cina e il suo diffuso sentimento antigiapponese.
Il memoriale si trova in 418 Shuiximen Dajie, ci arriviamo comodamente in metropolitana scendendo a Yunjin Road (seconda uscita). L'ingresso è gratuito.
Si comincia all'esterno, con statue espressive fino al grottesco dedicate ad alcune delle vittime.
L'interno è una successione di stanze tappezzate di spiegazioni molto ben fatte e di testimonianze di vario genere (foto, video, pagine di giornale, interviste ai sopravvissuti…). Mi spiace solo che una parete con le testimonianze di alcuni sopravvissuti non sia tradotta. La parte più agghiacciante è una fossa comune con resti scheletrici delle vittime.
Il memoriale si conclude in un giardino con uno specchio d'acqua, su cui simbolicamente si trova la statua della pace.
Lungo questo percorso non me la sento di fare foto.

At this point we go to the subway to see what I'm most interested in, the Nanjing Massacre Memorial Hall, erected to commemorate the atrocities committed by the Japanese army during the occupation of 1937. Not really a cheerful or romantic destination (especially considering that we are on our honeymoon), but in my opinion it is very important to understand China and its widespread anti-Japanese sentiment.
The memorial is located in 418 Shuiximen Dajie, where we arrive easily with the subway getting off at Yunjin Road (second exit). The entry is free.
It starts with expressive, almost grotesque, statues dedicated to some of the victims.
The interior is a succession of rooms filled with very well-made explanations and testimonies of various kinds (photos, videos, newspaper pages, interviews with survivors...). I only regret that the testimonies of some survivors gathered on a wall aren't translated. The most chilling part is a common pit with skeletal remains of the victims.
The memorial ends in a garden with a pond, on which symbolically stands the Statue of Peace.
I don't feel like taking pictures during this walk.

A questo punto vorremmo andare a visitare il Palazzo Chaotian, costruito nel periodo dei signori della guerra di primavera e autunno, quasi 2.500 anni fa (ovviamente nel frattempo è stato distrutto e ricostruito più volte e gli edifici attuali sono di fine XIX secolo). Ci interessa perché contiene moltissimi cimeli di varie epoche e vari edifici interessanti fra cui il tempio di Wen e il museo delle Sei Dinastie. In più l'ingresso è gratuito e dovrebbe essere vicino, il che è importante visto che abbiamo poco tempo.
Ovviamente finiamo per perderci e arrivare quando è già chiuso. L'unica cosa che vediamo sono dei cani felici nel parco appena fuori.

At this point we would like to visit the Chaotian Palace, built during the Spring and Autumn Warlords period, almost 2,500 years ago (obviously in the meantime it has been destroyed and rebuilt several times and the current buildings were built in the late nineteenth century). We are interested in it because it contains many memorabilia of various ages and various interesting buildings including the Wen Temple and the Six Dynasties Museum. Plus the entrance is free and it should be close, which is important as we have little time.
Of course we end up getting lost and arriving when it's already closed. The only thing we see are happy dogs in the park just outside.

E' già ora di tornare a Shanghai, peccato! Sarebbe stato bello prendersi un giorno in più e visitare anche il Taiping Heavenly Kingdom History Museum (dedicato ad una rivolta contadina di metà XIX secolo guidata da un tizio che credeva di essere il fratello minore di Gesù), il Tempio Línggǔ e il Mausoleo di Sun Yat-sen. Magari un giorno torneremo...
Ceniamo alla stazione da Starbucks (non lo amiamo ed è decisamente costoso, ma abbiamo fame) smezzandoci un panino ai gamberetti e bevendoci un frappè ghiacciato al caffè e cocco (pessima scelta, il caffè sa di poco e il cocco non si sente) e uno a pompelmo e miele (ottimo!). Spendiamo 107 CNY. Se penso a quello che avrei potuto mangiarmi a Pingyao con questa cifra mi viene male.

It's already time to return to Shanghai, it's a shame! It would have been nice to stay another day and also visit the Taiping Heavenly Kingdom History Museum (dedicated to a mid-nineteenth century peasant revolt guided by a guy who believed to be the younger brother of Jesus), the Línggǔ Temple and the Sun Yat-sen Mausoleum. Maybe one day we'll go back...
We dine at the station at Starbucks (we do not love it and it's definitely expensive but we're hungry) sharing a good shrimp sandwich and drinking a frozen coffee and coconut shake (bad choice, the coffee had little taste and the coconut none) and a grapefruit and honey one (great!). We spend 107 CNY. If I think of what I could have eaten in Pingyao with that money I want to cry.

Casual whales

Orecchini/Earrings: fatti io/selfmade
Smalto giallo/Yellow nail polish: Kiko (50 cent)
Smalto blu/Blue nail polish: Yes Love (1€)
Vestito/Dress: BB Aroma, regalo/BB Aroma, present
Shorts: usati, mercato di via Papiniano, Milano/used, Papiniano street  open air market, Milan (3€)
Scarpe/Shoes: Champ, mercato in Liguria/Champ, open air market in Liguria (5€)

lunedì 28 agosto 2017

Paleoquarium

Paleoaquarium è una mostra ospitata dall'acquario di Genova (Galleria Atlantide) che ha aperto il 15 luglio 2017 e si concluderà il 31 marzo 2018. E' la prima mostra in Europa sugli animali marini al tempo dei dinosauri. E' stata curata dai paleontologi Stefania Nosotti e Simone Maganuco e realizzata da Costa Edutainment spa in collaborazione con gli Experience Designer di ETT spa e lo studio paleontologico Prehistoric Minds.
Ovviamente, appena ho sentito "rettili acquatici preistorici" (attenzione, non sono dinosauri, il termine "dinosauri" si riferisce solo ai rettili terrestri) mi ci sono fiondata insieme a RagazzAcidella.

Paleoaquarium is an exhibition hosted by the Aquarium of Genoa (Galleria Atlantide), which opened on July 15, 2017 and is going to end on March 31, 2018. It is the first exhibition in Europe about marine animals at the time of dinosaurs. It was curated by paleontologists Stefania Nosotti and Simone Maganuco and realized by Costa Edutainment spa in collaboration with the ETT spa Experts Designer and the Prehistoric Minds paleontological studio.
Obviously, as soon as I heard "prehistoric aquatic reptiles" (beware, they are not dinosaurs, the term "dinosaurs" refers only to terrestrials reptiles) I run there together with RagazzAcidella.

Cryptoclidus
Si tratta di una mostra molto piccola, composta da sole due stanze (con due stanzini separati) che contengono 5 ricostruzioni di rettili marini in scala 1:1, una serie di illustrazioni a parete in scala 1:1, 3 esperienze multimediali, 1 area VR con 10 postazioni di Realtà Virtuale.
In realtà c'è anche una parte esterna con enormi adesivi ad effetto tridimensionale sul pavimento del porto e immagini di animali preistorici sulle colonne che conducono all'entrata, ma, anche se carina è sostanzialmente trascurabile.
Le ricostruzioni in 3D sono di un plesiosauro Cryptoclidus, di un pliosauro Liopleurodon, e di testa e coda di un Tylosaurus, che sporgono dal laboratorio del paleontologo come se il rettile lo attraversasse.
Ci sono anche un'immagine 1:1 retroilluminata di un ittiosauro Ophthalmosaurus, che può essere "radiografata" con un macchinario a scorrimento su cui compaiono informazioni relative alla parte in questione, e una vasca Paleoacquario (in sostanza uno schermo a parete) in cui nuotano Liopleurodon e Cryptoclidus, e altri animali coevi.

It is a very small exhibition, consisting of only two rooms (with two separate little rooms) containing 51:1 scale marine reptiles, a series of 1:1 wall illustration, 3 multimedia experiences, 1 VR area With 10 Virtual Reality chairs.
In fact there is also an outside part with huge three-dimensional effect stickers on the floor of the harbor and pictures of prehistoric animals on the columns leading to the entrance, but, even if it's nice, it is essentially negligible.
The 3D reconstructions are of a plesiosaurus Cryptoclidus, a pliosaurus Liopleurodon, and a  head and tail of a Tylosaurus, sticking from the paleontologist's lab as if the reptile crossed it.
There is also a backlit 1:1 image of an ichthyosaurus Ophthalmosaurus, which can be "radiographed" with a sliding machinery on whichappears  information about the part in question, and a Paleoacquarium tank (basically a wall screen) in which swim Liopleurodon, Cryptoclidus, and other contemporary animals.

Dunkleosteus
Sono presenti anche due calchi, quello di un cranio di Dunkleosteus, un “pesce” primitivo vissuto circa 370 milioni di anni fa, e di mascelle di megalodonte (Charcharocles megalodon), lo squalo più grande mai esistito, all'interno delle quali ci si può fotografare.
Le postazioni multimediali, invece, sono costituite da un quiz competitivo sui rettili marini preistorici, alcune postazioni per videogiochi molto semplici, il laboratorio del paleontologo, uno stanzino con un paio di riproduzioni e vari video di attori che interpretano grandi paleontologi, e, soprattutto, un’area VR con 10 poltrone rotanti e corrispondenti visori di realtà virtuale che consentono di effettuare per un viaggio a 360° su una immaginaria macchina del tempo, partendo dall’Italia di oggi e facendo due tappe, una nel Brasile di circa 112.000.000 di anni fa e l'altra nell'Inghilterra di 163.000.000 di anni fa.

There are also two casts, that of a skull of Dunkleosteus, a primitive fish of about 370 million years ago, and a Charcharocles Megalodon, the largest shark that ever existed, within which one could be photographed.
The multimedia stations, on the other hand, are a competitive quiz about prehistoric marine reptiles, some very simple video games, the paleontologist's lab, a room with a couple of reproductions and various videos of actors playing great paleontologists and, a VR area with 10 rotating armchairs and matching virtual reality viewers that allow you to make a 360-degree trip with an imaginary time machine, starting from today's Italy and doing two stops, one in Brazil around 112,000,000 Years ago and the other in England 163,000,000 years ago.

Liopleurodon
Le ricostruzioni erano molto belle e realistiche e mi è piaciuta moltissimo la realtà virtuale, tuttavia trovo che, a fronte di un biglietto d'ingresso molto alto (13€), la mostra fosse molto piccola e anche un po' povera, essendo completamente priva di reperti autentici e focalizzata su pochissime specie piuttosto che sulla trasformazione degli ambienti marini durante l'epoca dei dinosauri o sugli ecosistemi preistorici. La consiglio solo in grado si sia in grado di ottenere un biglietto scontato (le riduzioni non sono segnalate esaustivamente sul sito, conviene telefonare). Attenzione anche che la realtà virtuale è fruibile solo al di sopra dei 13 anni, per cui secondo me è uno spreco far visitare la mostra a bambini di età inferiore, considerando anche che il biglietto dai 4 ai 12 anni costa comunque ben 10€.
Per ulteriori informazioni, vi rimando al sito ufficiale:
http://www.paleoaquarium.com

The reconstructions were very beautiful and realistic and I really liked the virtual reality, but I think that, compared with the expensive entrance ticket (13€), the exhibition was very small and also quite poor, being completely devoid of authentic finds and focused on very few species rather than on the transformation of marine environments during the era of dinosaurs or on prehistoric ecosystems. My advice is to visit it only if you can get a discounted ticket (reductions are not reported exhaustively on the site, it is better to call). Also be aware that virtual reality is only available to people over the age of 13, so in my opinion it is a waste of time to visit it with children under that age, considering also that tickets for people 4 to 12 year old cost 10€.
For more information, please visit the official website:

Eaten by a prehistoric marine reptile (in style)

Paglietta/Boater hat: Tally Weijl (10€)
Camicia/Shirt: usata, mercato di Cogoleto/used, Cogoleto open air market (2,50€)
Pantaloni/Trousersusati, mercato di Cogoleto/used, Cogoleto open air market (2€)
Sandali/Sandals: mercato di via Papiniano, Milano/Papiniano street  open air market, Milan (6€)
Borsa/Bag: H&M (10€)

venerdì 25 agosto 2017

Il peloso matrimonio dinosauro/Our Hairy Dinosaur Wedding

Il 20 maggio io e la mia Pelosa Metà ci siamo sposati.
Visto che mi sono arrivate le bellissime foto ufficiali di Valeria Farinella (quasi tutte quelle del post) e Bi (quella con il tetto), ritoccate da Valeria, ho deciso di condividere con voi qualche frammento di quel giorno speciale.

On May 20th, I and my Hairy Half got married.
Since I got the beautiful official photos by Valeria Farinella (almost all of this posts) and Bi (the one with the roof), retouched by Valeria, I decided to share with you some fragments of that special day.

Ci siamo sposati in comune. Milano ha varie sedi, noi abbiamo scelto quella di Villa Scheibler perché nei giorni che volevamo era avanzato quello o Cascina Turro, che avevo già visto ed è meno carina.
I matrimoni alla Villa si celebrano in una piccola chiesa sconsacrata con un paio di statue e qualche frammento di affresco, di fianco al palazzo vero e proprio.

We got married in a municipality hall. Milan has a number of halls, we chose Villa Scheibler because in the days we wanted there was only it or Cascina Turro that I had already seen and it was less nice.
The weddings at the Villa are celebrated in a small desecrated church with a couple of statues and some fragments of frescoes, next to the actual palace.

Mia suocera, per lo scambio di anelli, ci ha cucito a mano un bellissimo cuscino a forma di dinosauro.

My mother-in-law, for the rings exchange, sewed us a beautiful dinosaur pillow.

Finita la cerimonia, dopo il lancio di coriandoli, petali e bolle di sapone (il riso mi pareva uno spreco di cibo, per quanto sia più biodegradabile), abbiamo fatto qualche foto nel bel parco dietro alla villa.

At the end of the ceremony, after being throwed confetti, petals and soap bubbles (the traditional rice seemed me a waste of food, though more biodegradable), we took some photos in the beautiful park behind the villa.

Poi siamo andati a pranzare. Dopo tanto vagare, abbiamo scelto per il ricevimento la Cascina Guzzafame. Durante l'organizzazione c'è stato qualche piccolo disguido, ma in generale ci siamo trovati benissimo e il giorno del matrimonio è stato perfetto.

Then we went to lunch. After so much wandering, we chose Cascina Guzzafame for the reception. During the organization there was some small disguises, but in general we liked it a lot and the wedding day was perfect.

Il cibo era spettacolare, o almeno così mi dicono: per una volta io non ne ho quasi sentito il sapore...

The food was awesome, or at least so the guests said: for once I almost haven't tasted it...

Non potevano mancare le bomboniere e la confettata (che ho fatto con confetti a vari gusti presi all'Outlet Dolciario di Corso Buoenos Aires, a Milano, e scatoline di Tiger, con bigliettini fatti da me su carta perlata di Paper & People).

Of course there were the traditional candy box full of sugared almonds an more to take freely (I made the boxes with sugared almonds of various flavors bought at Corso Buoenos Buenos Aires Sweets Outlet, in Milan, and boxes bought at Tiger, with notes made by me and printed on Paper & People's pearly paper).

Al momento del lancio del bouquet... l'ho tirato sul tetto! E dire che in educazione fisica avevo 6!

When I threw the bouquet... it went on the roof! And I always had bad grades in physical education!

Sulla torta (una millefoglie ai frutti rossi) avevamo le statuine della Lele (una sorta di copia del Lego) del Tirannosauro e dell'Indominus Rex di Jurassic World, vestiti da sposi da me.

On the cake (a millefoglie with red fruits) we had the statues by Lele (a sort of Lego wannabe) of the Tirannosaurus and of the Indominus Rex of Jurassic World, that I dressed like groom and bride.

Mio cognato per l'occasione ha stampato un bellissimo sfondo con un'immagine preistorica, con tanto di impalcatura di legno e Wally nascosti, davanti a cui farsi foto.
Dopo il taglio della torta abbiamo fatto partire la musica e mi sono infilata nel mio fighissimo costume gonfiabile da tirannosauro di Jurassic World e la festa è cominciata.


My brother-in-law for the occasion printed a beautiful background with a prehistoric image, with a wooden scaffolding and hidden Wally to find, in front of which to take photos.
After cutting the cake we turned on the music, I wore my super cool Jurassic World tyrannosaurus costume and the party started.
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