"La fata delle tenebre" è un romanzo urban fantasy scritto da Holly Black. Il target young adult, il genere e il fatto che ha una ragazza per protagonista fanno pensare a quella sterminata serie di libri urban fantasy romantici (o addirittura soft porno) usciti sull'onda del successo di Twilight. Ma "La fata delle tenebre" è uscito nel 2002, tre anni prima del best seller della Meyer, e si sente.
La storia è abbastanza semplice, quasi banale: Kaye da bambina veniva presa in giro perché diceva di vedere creature fatate. A quasi 16 anni torna nella città natia e si trova a dover fare i conti con avvenimenti soprannaturali che si insinuano nella sua vita di tutti i giorni.
Quello che distingue questa storia dalla massa sono i personaggi: la protagonista non è la solita brava ragazzina ingenua o l'altrettanto banale ragazza supercool che sa fare tutto, ma proprio tutto. E soprattutto, anche se non è una ragazza qualsiasi, non è la "prescelta". Sua madre è un'aspirante rockstar con problemi di alcolismo, fidanzati sempre sbagliati e pochi soldi. Kaye ha mollato la scuola per fare lavoretti schifosi, rubacchia nei negozi, non sa bene che fare della propria vita e come rapportarsi con i ragazzi. E non è buona in maniera stucchevole. I personaggi umani fanno parte di una periferia degradata, quindi l'autrice affronta anche problemi della vita reale, oltre a situazioni paranormali. E in barba al fantasy con tendenze arianofile, la protagonista è mezza asiatica e un personaggio importante è omosessuale.
In più ci sono un paio di colpi di scena niente male che si basano proprio sulla rottura degli stereotipi.
Il punto più debole del romanzo, stranamente è proprio un personaggio, Roiben, il cavaliere fatato. Essendo immortale e sicuramente più vecchio della protagonista, l'ultima cosa che ci si aspetta è che si comporti come un quindicenne, cosa che invece fa puntualmente.
A livello di scrittura il difetto più evidente è il punto di vista, che in alcuni brevi passaggi passa, senza una vera motivazione, dalla protagonista ad un altro personaggio importante, per ritornare alla protagonista poche righe dopo. Però in generale è un libro che si lascia leggere.
"La fata delle tenebre" è autoconclusivo, ma ho scoperto che esistono due romanzi collegati: "Le fate sotto la città" (del 2005) che può essere letto anche come romanzo singolo, e "Ironside" che è un seguito vero e proprio e per quanto ne so non è mai stato tradotto in italiano.
Ho trovato "La fata delle tenebre" molto carino, una mosca bianca nella marea di urban fantasy di bassa qualità che si trovano in libreria, per cui mi piacerebbe molto provare anche i due seguiti, a costo di rimanere delusa.
"Tithe: A Modern Faerie Tale" is an urban fantasy novel written by Holly Black. The young adult target, the genre, and the fact that it has a girl protagonist suggest something similar to the endless series of urban fantasy romantic (or even soft porn) books released after the success of "Twilight". But "Tithe: A Modern Faerie Tale" was released in 2002, three years before Meyer's best seller, and shows it.
The story is quite simple, almost trivial: Kaye was teased as a child because she said she saw faeries. At almost 16 years old, she returns to her native city and ha to deal with supernatural events that creep into her everyday life.
What distinguishes this story are the characters: the protagonist is not the usual naive good girl or the equally banal supercool girl who knows how to do everything, absolutely everything. And best of all, even if she is not just any girl, she isn't the "chosen one". Her mother is an aspiring rock star with a drinking problem, always wrong boyfriends and very little money. Kaye has dropped out of school to do nasty works, is a shoplifter, does not know what to do with her life and does not know how to deal with boys. And she is not good good to the point of mushiness. The human characters are part of the degraded suburbs, so the author also deals with real life issues, as well as with paranormal situations. And in spite of the arianofile fantasy trend, the protagonist is half-Asian and an important character is homosexual.
In addition there are a couple of pretty good turn of events based on the breaking of stereotypes.
The weakest point of the novel, strangely, is a character, Roiben, the fairy knight. Being immortal and certainly older than the protagonist, the last thing you would expect is he behaving like a fifteen-year old, which he does all the time.
In terms of writing the most obvious flaw is the point of view, that in a few short passages passes without any real motivation from the protagonist to another important character, to return to the protagonist few lines later. But in general it is a fluid book.
"Tithe: A Modern Faerie Tale" is self-contained, but I found that there are two followings: "Valiant : A Modern Tale of Faerie" (2005), which can also be read as a single novel, and "Ironside: A Modern Faery's Tale" which is a true follow up.
I found "Tithe: A Modern Faerie Tale" very nice, a white fly in the tide of low quality urban fantasy that can be found in libraries, so I 'd really like to try also the two sequels, even if I may be disappointed.
6 commenti:
Penso proprio che lo leggero'! Mi ha incuriosita la tua recensione, sicuramente questo libro sarà una chicca vera e propria :)
- Kurama -
Non aspettarti un capolavoro assoluto, eh! Però è sopra al livello generale degli urban di adesso. Secondo me potrebbe piacerti.
Ora sto leggendo il secondo della "trilogia", non so ancora bene cosa pensarne.
L'ho letto tipo più di dieci anni fa questo libro, ricordo che non mi piacque molto perché era una storia strana a cui non ero abituata... Dovrei rileggerlo per vedere se il mio giudizio è cambiato!
@Maria: se adesso ti piace l'urban fantasy ne vale la pena. Anche perché all'epoca può darsi che ti abbiano colpito negativamente certe cose che adesso che sei dieci anni più vecchia potresti vedere in altra luce.
leggendo il tuo resoconto mi è venuto in mente che anni fa ho letto le fate sotto la città. concordo con te, sono libri strani, io ero alle medie e sono rimasta scandalizzata dai personaggi che erano o adolescenti tossici oppure creature della foresta cadute in disgrazia. Probabilmente adesso rileggendolo lo apprezzerei di più.
@Chiave: sto leggendo ora "fate sotto la città", che ed è molto più duro del primo e onestamente un po'mi scandalizzo pure io che ho 26 anni.
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