giovedì 31 marzo 2016

Hunger Games: il canto della rivolta (parte 2)/The Hunger Games: Mockingjay (Part 2)

Mockingjay Part 2 Poster.jpg
Dopo essermi interessata alla serie grazie al secondo film (il primo non mi era piaciuto granché), avere letto i libri e visto il terzo film, mi sono finalmente decisa a vedere il quarto e ultimo film della serie Hunger Games, "Il canto della rivolta - parte 2", uscito nel 2015.
La trama copre la seconda parte del terzo romanzo di Suzanne Collins, "Il canto della rivolta", che è quello che mi è piaciuto meno della trilogia. Purtroppo questo aveva già influito sul film precedente, che, seppur ben realizzato e piuttosto fedele al libro mi era piaciuto poco. Ho avuto la stessa sensazione rispetto a questo capitolo finale. Ma temo che questo giudizio sia fortemente influenzato dalla lettura del romanzo, perché, pensandoci razionalmente, il film è migliore da vari punti di vista. Per prima cosa ha il vantaggio di non mostrare quello che avviene nella testa dei personaggi, per cui si eliminano tutte le elucubrazioni lunghe, noiose e in contraddizione con il carattere dei personaggi descritto nei libri precedenti. In più il comportamento dei personaggi adulti sembra più razionale che nel romanzo. Non avendo letto il libro, peraltro, ci si può stupire di fronte ad un paio di colpi di scena decisamente azzeccati.
Quindi il mio consiglio, per quanto bizzarro, è leggere la saga della Collins fino a metà e per il resto guardare i film.
Adesso si parla di realizzare un film che funga da prequel della saga, vedremo cosa ne verrà fuori.

After getting interested in the series thanks to the second film (I didn't like much the first one), reading the books and watching the third film, I finally decided to see the fourth and final film of the Hunger Games series, "Mockingjay - part 2 ", released in 2015.
The plot covers the second part of the third novel by Suzanne Collins, "Mockingjay", which is the one I liked least of the trilogy. Unfortunately this affected the earlier film, which, albeit well made and fairly faithful to the book, was the one I liked least. I had the same feeling regarding this final chapter. But I fear that this judgment may be strongly influenced by the novel, because, thinking rationally, the film is better than it from various points of view. First, it has the advantage of not showing what is happening in the characters' heads, eliminating all the long and boring ruminations, often inconsistent with the personality of the characters as described in the earlier books. In addition, the behavior of the adult characters seem more rational than in the novel. Not havng read the books also would have let me enjoy a couple of really good twists.
So my advice, no matter how bizarre, is to read half of the Collins saga and watch the movie adaptation of the last part.
Now there is talk of making a prequel film, we'll see what happens.

The Night Of The Rabbit

The Night of the Rabbit Premium Edition
"The Night Of The Rabbit" è un videogioco del 2013 della Daedalic Entertainment (famosa per titoli come Deponia, Machinarium e Botanicula). Si tratta di un'avventura grafica punta e clicca molto centrata sulla trama. Il protagonista è Jerry Hazelnut, un ragazzino di dodici anni che vive in un bosco ai margini della città con la madre e il cui sogno è diventare un mago. Un giorno riceve una lettera misteriosa che lo catapulterà in un mondo fantastico popolato da simpatici animali antropomorfi in cui dovrà superare una serie di prove per diventare un mago. Ma su quel piccolo mondo felice incombe un'ombra...
Il centro del gioco è la storia, che è molto carina. Secondo me è adatta anche ai bambini più grandi, nonostante verso il finale assuma toni più cupi. La trama si conclude, ma lascia qualche aggancio per un possibile seguito. Vengono accennati anche temi importanti, come la tutela dell'ambiente.
Una delle caratteristiche della narrazione che ho apprezzato di più è stato il leggero senso dell'umorismo che pervade tutto il gioco e a volte, soprattutto all'inizio, sconfina nel metagaming.
Altri punti di forza di "The Night Of The Rabbit" sono l'ottimo character design le ambientazioni fiabesche (escluso, stranamente, lo stile dei flashback dell'ultima parte), mentre le animazioni sono spesso molto ridotte, cosa di cui risente soprattutto l'espressività dei personaggi.
Anche il comparto sonoro è molto bello, sia per quanto riguarda la musica sia il doppiaggio dei personaggi (che è solo in inglese, però sono disponibili sottotitoli in varie lingue fra cui l'italiano).
Il sistema di gioco è molto semplice, cosa che permette di godersi meglio la storia.
  Gli enigmi sono tanti e alcuni possono risultare tediosi, ma sono risolvibili in maniera assolutamente razionale. Per me è un altro grosso punto a favore.
In definitiva non è il videogioco migliore a cui abbia giocato e per alcuni potrebbe risultare troppo classico, ma è molto carino e lo consiglio soprattutto per la trama e l'atmosfera.
Per ulteriori informazioni vi rimando al sito ufficiale:
http://www.daedalic.de/en/game/The_Night_of_the_Rabbit#2


"The Night Of The Rabbit" is a 2013 video game by Daedalic Entertainment (famous for titles like Deponia, Machinarium and Botanicula). It is an adventure game very centered on the plot. The protagonist is Jerry Hazelnut, a twelve years old boy living with his mother in a forest on the outskirts of a city, whose dream is to become a magician. One day he receives a letter that make him enter into a fantasy world populated by cute anthropomorphic animals in which he must pass a series of tests to become a magician. But on that little happy world loomes a shadow...
The center of the game is the story, which is very nice. I think it may be also suitable for older children, although towards the end it takes darker tones. The plot ends, but leaves some hooks for a possible follow up. It also mentiones important issues, such as environmental protection.
One of the narrative features I appreciated most was the slight sense of humor that pervades the whole game and at times, especially at the beginning, borders on metagaming.
Other strengths of "The Night Of The Rabbit" are the excellent character design and the fairytale settings (except, oddly, the style of the last part's flashbacks), while the animations are often very redced, something which affects mainly the characters' expressiveness.
The sound department is very nice, both for the music and the dubbing of the characters (which is in English, but there are subtitles available in several languages).
The game system is very simple, which allows to better enjoy the story.
  There are many puzzles and some may be tedious, but they can be solved in an absolutely rational way. For me it is another big plus.
Ultimately it is not the best game I've ever played, and for some people it might be too classic, but it is very nice and I recommend it especially for the plot and atmosphere.
For more informations, here's the link to the official site:
http://www.daedalic.de/en/game/The_Night_of_the_Rabbit#2

Mint and brown

Orecchini/Earringsfatti io/selfmade
Collana/Necklace fatta io/selfmade
Felpa/Sweater: mercato di via Valvassori Peroni, Milano/Valvassori Peroni street open air market, Milan (6€)
Shorts: mercatino vintage, usati, Liguria/vintage market, used, Liguria (5€)
Calzamaglie/Tights: mercato di via Papiniano, Milano/Papiniano street  open air market, Milan (1,70€)
Scarpe/Shoes: usate, Mode Off/Used, Mode Off (1500¥)

mercoledì 30 marzo 2016

Essence: I like long lashes! Volume & length mascara

Circa un mesetto fa ho comprato da Upim per 3,19€ il mascara della Essence "I like long lashes! Volume & length mascara", come sostitutivo del mascara allungaciglia di Bottega Verde. Entrambi i cosmetici, infatti, contengono fibre che, attaccandosi alle ciglia tramite il colore, le rendono più lunghe. Da questo punto di vista ho trovato entrambi i mascara molto buoni. Invece quello di Bottega Verde è molto più volumizzante di quello di Essence, che, nonostante la dicitura, non aggiunge praticamente volume. In compenso, grazie allo spazzolino di plastica, il mascara della Essence non lascia grumi, mentre quello di Bottega verde ne faceva tantissimi.
In quanto a prezzi, senza sconti il mascara della Essence è decisamente più economico a fronte di una qualità uguale o superiore (d'altra parte da Bottega Verde non compro mai a prezzo pieno visto che fa tonnellate di sconti).
In definitiva preferisco il mascara della Essence, ma avrei gradito un maggiore effetto volumizzante. La prossima volta probabilmente ne proverò un altro della stessa marca. Consigli?

About a month ago I bought for 3.19€ the mascara "I like long lashes! Volume & length mascara" by Essence. It contains fibers that stick to the lashes, making them longer. From this point of view I liked it a lot. But the volume effect disappointed me as it is nearly non-existent. On the other hand, thanks to the plastic brush, it leaves no lumps, a thing I loved as the ones I had before left plenty of them.
As for the price, I find it quite low, expecially as the quality is good.
Ultimately I find this Essence mascara pretty good, but I would have liked a more volumizing effect. Next time I will probably try another one of the same brand. Any tips?

Scarpe di tela con pon pon/Pom pom canvas sneakers

Quest'estate ho comprato un paio di scarpe di tela bianche, con l'idea di stamparle. Ma il parziale insuccesso dell'esperimento con un altro paio, mi ha fatto desistere, così che sono rimaste da parte per un bel pezzo. 
Fra Pinterest e Instagram, ho trovato tantissime scarpe con pon pon molto belle. La maggior parte erano sandali, e non a caso: la vivacità e il colore dei pon pon si adattano bene ad un capo pensato per l'estate. Considerando che non possiedo scarpe aperte, ho deciso di creare la mia versione con le scarpe di tele bianche.
Per prima cosa ho studiato la quantità e le combinazioni di colore dei pon pon disponendoli sulle scarpe.

This summer I bought a pair of white canvas shoes, with the idea to print on them. But the partial failure of the experiment with another pair, stopped me, so I put them aside for a while.
Between Pinterest and Instagram, I found lots of very beautiful shoes with pompons. Most were sandals, and not by chance: the brightness and color of the pom poms fit well shoes designed for summer. As I don't have open shoes, I decided to create my own version with the white canvas shoes.
First I studied the quantity and the color combinations of the pom poms placing them on the shoes.

Poi ho infilzato i singoli pon pon con del filo d'ottone arrotolando poi un'estremità con le pinze in modo che rimanessero bloccati.

Then I skewered the single pom poms with brass wire rolling the end with pliers so that they remained blocked.

 
Ho tagliato l'altra estremità facendo sporgere circa un centimetro e mezzo di filo che ho arrotolato con le pinze intorno alle stringhe.

I cut the other end about a centimeter and a half from the pom pom and with the pliers I rolled the abundance of wire around the strings.

Et voilà, pronte! Sono carine e coloratissime e, rispetto a tanti altri tutorial, il mio metodo ha il vantaggio che i pon pon sono estremamente facili da rimuovere in caso ci si stufi o li si voglia spostare su di un altro paio di scarpe.
Spero di procurarmi dei sandali entro l'estate e in quel caso è probabile li sposterò. Intanto spero di sfruttare al massimo le mie nuove scarpe con pon pon perché mi mettono allegria.

Et voila, ready! They are cute and colorful and, compared to many other tutorials, my method has the advantage that the pom poms are extremely easy to remove if you are fed up with them, or you want to move them to another pair of shoes.
I hope to buy sandals by summer, and in that case it is likely that I will move them. Meanwhile, I hope to make the most of my new pom poms shoes because their liveliness immediately lifts my mood.

Baloons

Orecchini/Earringsfatti io/selfmade
Orologio/Watch: Groupon (10€)
Maglione/Turtleneckswappato/swapped
Gonna con le mongolfiere/Hot air baloons skirt fatta io/selfmade
Calzamaglie/Tights: mercato di via Papiniano, Milano/Papiniano street  open air market, Milan (1,70€)
Scarpe/Shoes: usate, Mode Off/Used, Mode Off (1500¥)

martedì 29 marzo 2016

Trascendence

Transcendence2014Poster.jpg
"Trascendence" è un film statunitense del 2014, diretto da Wally Pfister e scritto da Jack Paglen.
Si tratta di un film di fantascienza basato sull'idea di intelligenza artificiale e sul conflitto fra le potenzialità della tecnologia e il terrore che sfugga di mano.
Questa è la trama: Will Caster (Johnny Depp), il più importante fra gli scienziati che cercano di creare l'intelligenza artificiale, è vittima di un attacco terroristico di un gruppo neo-luddista, in cui viene colpito da un proiettile che non lo uccide, ma gli provoca un avvelenamento da radiazioni, condannandolo ad una morte lenta e dolorosa. L'innamoratissima moglie e il migliore amico, entrambi scienziati, hanno una sola possibilità per salvarlo: fare l'upload della sua mente nel supercomputer usato per il lavoro sull'intelligenza artificiale. Ma si tratta di un esperimento molto complicato e, anche in caso di riuscita, senza la certezza che la mente risultante sia davvero quella di Will. Nel frattempo, i gruppo neo-luddisti non restano con le mani in mano...
Nonostante le varie critiche, a me questo film è piaciuto molto, soprattutto per i colpi di scena finali che dimostrano una certa originalità rispetto agli stereotipi della fantascienza commerciale. E' vero che alcuni sviluppi tecnologici sono improbabili, quantomeno alla velocità mostrata, ma secondo me hanno una valenza più che altro metaforica. D'altronde quando la fantascienza supera una certa linea, la tecnologia diventa sostanzialmente uguale alla magia.
Wally Pfister aveva già lavorato come direttore della fotografia, e si vede, perché anche da questo punto di vista il film è molto bello.
Lo consiglio con qualche cautela: bisogna tener conto che non si tratta di un film d'azione, nonostante l'azione ci sia, e che è un film con delle pretese.

"Transcendence" is a 2014 U.S.A. film, directed by Wally Pfister and written by Jack Paglen.
It is a science fiction film based on the idea of ​​artificial intelligence and the conflict between the potential of technology and the fear it may get out of hand.
This is the plot: Will Caster (Johnny Depp), the most important of the scientists who are trying to create artificial intelligence, is victim of a terrorist attack by a neo-Luddite group, in which he is hit by a bullet that does not kill him but causes him radiation poisoning, sentencing him to a slow and painful death. His loving wife and best friend, both scientists, have only one chance to save him: to upload his mind in the supercomputer used for the work on artificial intelligence. But it is a very complicated experiment and, even in case of success, without the certainty that the resulting mind is really Will's. Meanwhile, the neo-Luddite group does not remain idle...
Despite the various criticisms, I really liked this movie, especially for the final twists that show some originality compared to the commercial science fiction stereotypes. It's true that some technological developments are unlikely, at least at the speed shown, but I think they are mostly metaphorical. Besides, when science fiction exceeds a certain line, technology becomes substantially equal to magic.
Wally Pfister had already worked as director of photography, so, even from this point of view, the film is very beautiful.
I recommend it with some caution: you should considerate that this is not an action movie, despite there is some action, and that it is a film with authorial claims.

Eretria (Shannara)

http://imagesmtv-a.akamaihd.net/uri/mgid:file:http:shared:mtv.com/news/wp-content/uploads/2015/12/character_cards7-1444233582-1450734062.jpg?quality=0.85&format=jpg&width=480
Era tanto che non facevo un post sugli outfit di personaggi di film e telefilm (qui trovate il post su Luna Lovegood, qui quello su Moonacre e qui quello su 30 giorni per innamorarsi). Ma, da quando ho cominciato a vedere Shannara, mi sono innamorata dello stile di Eretria.
L'ambientazione del telefilm (e anche del libro) è molto interessante, in quanto è un fantasy post-apocalittico, ambientato dopo il collasso della nostra civiltà.
Eretria appartiene ad una tribù di nomadi (o zingari, a seconda della traduzione) e il suo stile si rifà molto all'immaginario post-apocalittico, ma senza tecnologia e con qualche elemento tribale (che, a dirla tutta, nel post-apocalittico si trova spesso).
L'elemento più caratteristico è la pettinatura metà sciolta e metà intrecciata con fili colorati.

I didn't write a post about the outfits of a character from a movie or TV shows from a lot of time (here the post of Luna Lovegood, one of Moonacre here and here that about Rabbit Without Ears). But, since I began to see Shannara, I fell in love with Eretria's style.
The setting of the show (and the books) is very interesting, as it is a post-apocalyptic fantasy, set after the collapse of our civilization.
Eretria belongs to a tribe of Rovers and her style draws much from the post-apocalyptic imaginary, but without technology and a few tribal elements (which, however, are often integrated in a post-apocalyptic style).
Her most characteristic feature is the half braided hairstyle, with colored threads.

https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/0d/ca/5c/0dca5c21067c4b94b394b95e75c92460.jpg
Quello che mi piace di più dello stile di Eretria è il gioiello o il tatuaggio dorato all'attaccatura dei capelli. Mi piacerebbe moltissimo copiarlo, ma ho la frangetta...

What I like most about Eretria's style is the jewel or the golden tattoo at the hairline. I would love to copy it, but I have bangs...

http://moviepilot.com/posts/3714975
https://www.thewrap.com/wp-content/uploads/2016/01/The-Shannara-Chronicles-Ivana-Baquero.jpg
I suoi vestiti sono relativamente semplici: una giacca di pelle marrone chiaro, una canotta corta marrone scuro, dei pantaloni verde bottiglia, degli stivaletti marroni e un sacco di borchie e cinghie.

Her clothes are relatively simple: a light brown leather jacket, a dark brown short tank top, bottle green trousers, brown boots and a lot of studs and straps.

http://45.media.tumblr.com/492a872ee5ad724c2dbf0264bff1d0fe/tumblr_o15ffbJk2B1v5y5eeo2_250.gif
C'è anche una scena in cui indossa un mantello rosso molto bello, ma non fa parte del suo stile caratteristico.

There's also a scene in which she wears a beautiful red cape, but is not part of her characteristic style.

E' relativamente semplice ricreare un outfit ispirato a quello di Eretria con capi basici, a cui aggiungere la giusta dose di post-apocalittico con la pettinatura mezza intrecciata e un gioiello in fronte. Per accentuare l'effetto si possono aggiungere cinghie e cinture.

It's relatively easy to create an outfit inspired by Eretria's with basic items and, to add the right amount of post-apocalyptic, a half braided hair and a jewel on the forehead. To accentuate the effect, it's enough to add straps and belts.


In realtà, nella versione Eretria, per quanto mi piaccia, è uno stile che non fa assolutamente per me perché mi sentirei a disagio con abiti così aderenti e rivelatori. Ho un debole per il post-apocalittico, ma in una versione con ambiti più ampi e magari qualche gonna o vestito. Un'esponente di questo stile che mi piace moltissimo (anche se è poco colorata per i miei gusti) è Shortcut To The Stars.

To tell the truth, in Eretria's version, as much as I love it, it is a style that is definitely not suited for me because I would feel uncomfortable with such tight fitting and revealing clothes. I like post-apocalyptic style a lot, but in a version with loose clothes and maybe some skirt or dress. An exponent of this style that I like very much (even if not colorful enough for my taste) is Shortcut To The Stars.

Outfit di Pasquetta/Easter Monday Outfit

Giacca/Jacket usata, mercato di via Strozzi, Milano/used, Strozzi Street open air market, Milan (3)
Maglietta/Tee: Primark (4,5£)
Shorts:  swappati/swapped
Calzamaglie/Tights: mercato di via Strozzi, Milano/Strozzi street market, Milan (1,70€)
Scarpe/Shoes: modificate da me/altered by me

lunedì 28 marzo 2016

La marmellata e la nutella (ci si innamora di chi ci s'innamora)


In questo periodo in cui si discute tanto sulle unioni civili soprattutto in relazione all'omosessualità (che diciamolo, non è che siano così convenienti per chi ha già il diritto di sposarsi), ho pensato valesse la pena pubblicare questo bellissimo video di Carlo Giuseppe Gabardini, noto ai più come l'Olmo di Camera Cafè.
E' stato girato per il progetto Le cose cambiano, conosciuto internazionalmente come It Gets Better e fondato dal mio idolo Dan Savage e da suo marito Terry Miller, contro il bullismo omofobico, nato in seguito al suicidio di alcuni giovani bullizzati per la loro omosessualità.
Io la trovo una metafora molto fine e azzeccata.
Qui sotto trovate i contatti dell'autore:
https://www.facebook.com/carlogabardini
https://twitter.com/carlogabardini

Nessun dove/Neverwhere (Neil Gaiman)

Qualche tempo fa la blogger Amy Townsend ha pubblicato una lista di romanzi urban fantasy ambientati a Londra che le sono piaciuti. Visto che amo l'urban fantasy e che sto per tornare a Londra, mi sono segnata i titoli più interessanti e mi sono gettata a capofitto nella lettura.
Il primo libro che ho scelto è stato "Nessun Dove" (Neverwhere), scritto nel 1996 da Neil Gaiman. Si tratta dell'adattamento dell'omonima serie televisiva sceneggiata dall'autore insieme a Lenny Henry. Il romanzo ha avuto due edizioni riviste. Inoltre nel 2005 ha subito un adattamento a fumetti, nel 2010  un adattamento teatrale e nel 2013 uno radiofonico.
Gaiman non esclude la possibilità di scrivere un seguito e anzi ha già scritto un racconto breve ambientato nello stesso universo e intitolato "How The Marquis Got His Coat Back".
Il protagonista della storia è Richard Mayhew, un ragazzo scozzese che va a lavorare a Londra. La sua vita sembra procedere per il meglio finché non trova per strada una ragazza ferita e decide di aiutarla. Perché Porta, la ragazza, non solo è inseguita da killer spietati, ma viene da "Londra Sotto", una città sotto la città, popolata da senzatetto e personaggi bizzarri, in cui vige la legge del più forte ed esiste la magia.
"Nessun Dove" è il secondo romanzo di Gaiman e il primo che ha scritto da solo. Se si sono letti suoi romanzi successivi, un po' si sente perché la sua scrittura e la sua capacità di comporre intrecci sono notevolmente migliorate con gli anni. Se non si sono letti suoi romanzi posteriori, ci si ritrova davanti ad un'opera veramente ben scritta e pervasa di senso dell'umorismo, con una trama e dei personaggi che, per quanto classici, riescono a stupire, immersi in un'ambientazione geniale ed inaspettatamente venata di violenza. Non si tratta di un libro dell'orrore (come invece la quarta di copertina di una vecchia edizione mi aveva fatto credere), ma ci sono comunque delle scene piuttosto forti, per cui secondo me è più adatto a degli adolescenti che a dei bambini ed è senz'altro adatto anche ad un pubblico adulto (che anzi, potrebbe immedesimarsi più facilmente con il protagonista, visto che per una volta si tratta di un adulto).
Per apprezzare il libro al meglio conviene conoscere un po' Londra (almeno la mappa della metropolitana), ma non è strettamente necessario.
Consiglio senz'altro "Nessun Dove", soprattutto agli amanti del fantasy, dell'urban fantasy, di Londra e di Gaiman. 

N.B. Mi piace da matti come si veste Porta, con strati di velluti, pizzi e taffetà stracciati e rappezzati sotto ad una giacca di pelle marrone.

Some time ago the blogger Amy Townsend published a list of urban fantasy novels set in London she liked. As I love urban fantasy, and I am about to go back to London, I wrote down the most interesting titles and I threw myself headlong into reading.
The first book I chose was "Neverwhere", written in 1996 by Neil Gaiman. It is the adaptation of the homonymous TV series written by the author and by Lenny Henry. The novel had two revised editions. In 2005 it was adapted into a comic, in 2010 into a play and in 2013 it had a radio dramatization.
Gaiman doesn't exclude the possibility to write a sequel, and indeed already wrote a short story set in the same universe, "How The Marquis Got His Coat Back".
The protagonist of the story is Richard Mayhew, a Scot guy who goes to London to work. His life seems to be going well until he finds an injured girl on the street and decides to help her. Because Door, the girl, not only is pursued by ruthless killers, but comes from "London Below", a city under the city, populated by homeless people and strange characters, in which applies the law of the jungle and magic exists.
"Neverwhere" is the second novel by Gaiman and the first he wrote alone. If you read his later novels, you can feel it a bit as his writing and his ability to create plots considerably improved over the years. If you haven't read his later novels, you will find it a really well written and witty work, with a plot and characters that, despite being classical, manage to surprise, immersed in a brilliant setting, unexpectedly tinged with violence. It isn't a horror book (as the back cover of an old edition made me believe), but there are still some rather strong scenes, so I think it may be more suited for teenagers than for children and is certainly also suitable for adults (which indeed, could identify more easily with the main character, as for once he is an adult).
To appreciate the book at its best it pays to know London a little (at least the subway map), but it is not strictly necessary.
I would definately recommend "Neverwhere", especially to lovers of fantasy, urban fantasy, London and Gaiman.

N.B. I love Door's style, with torn and patched layers of velvet, lace and taffeta under a brown leather jacket.

Easter Outfit

Orecchini/Earrings: fatti io/selfmade
Cardigan: fatto io/selfmade
Vestito/Dress: mercato di Old Spitafields, Londra/Old Spitafields market, London (5£)
Calzamaglie/Tights:  Kiabi (1,50€ on sale)
Scarpe/Shoes: modificate da me/altered by me

venerdì 25 marzo 2016

Idee creative per Pasqua: decorazioni e cibo/Easter crafty inspiration: decorations and food

Piccolecose: DIY tessuto stampato con un PATATUOVO (timbro a forma di uovo realizzato con una patata):
http://www.piccolecose-handmade.com/2015/03/diy-tessuto-stampato-con-un-patatuovo.html

Siamo arrivati al secondo e ultimo post della serie "ispirazione creativa per Pasqua".
In questo post trovate idee per decorare la casa e preparare simpatici cibi a tema.
Tutti i link vengono dalla mia bacheca Pinterest "Pasqua".
Qui trovate le idee per decorare la casa e qui i cibi a tema che avevo postato l'anno scorso.

We arrived to the second and last post of the In the next post you will find ideas to decorate the home and prepare cute themed foods.
All links are from my Pinterest board "Easter".
Here you can find the ideas to decorate your house and here the Easter foods I posted last year.

whitsun felt dove mobile:
http://passengersonalittlespaceship.blogspot.it/2011/06/whitsun-felt-dove-mobile.html
Osterhasen basteln als Osterdekoration [Freebie] - DIY Blog von Anastasia:
http://blog.kreativbuehne.de/2015/03/osterhasen-basteln-als-osterdekoration.html
Printable Kawaii Carrot Banner // wild olive:
http://wildolive.blogspot.it/2015/03/printable-carrot-banner.html
Swedish Easter Tree:
http://www.auntpeaches.com/2012/04/swedish-easter-tree.html
Bunny butt pancakes for easter. Adorable.:
http://www.tasteofhome.com/recipes/holiday---celebration-recipes/easter-recipes/easter-bunny-shaped-recipes#14

Zara e il problema dello stile gender-neutral/Zara and the problem of gender-neutral style

PANTALONI DENIM UNISEX
Lunedì parlavo della nuova moda genderless in Giappone, che vede principalmente bei ragazzi magri indossare capi e accessori in genere associati al genere femminile.
Di recente mi sono accorta che il gender neutral è tornato di moda anche in occidente, ma in maniera molto differente. L'esempio più lampante è la nuova collezione di Zara, chiamata "Ungendered," e venduta all'interno della linea economica TRF. Anche Selfridges ha recentemente lanciato una linea gender-neutral, ma che lo abbia fatto Zara è decisamente più significativo dato che i suoi prezzi abbastanza bassi, la sua potenza sul mercato e il suo essere una marca internazionale rendono la collezione accessibile molte più persone.
Il fatto che l'industria della moda si stia allontanando da una concezione binaria di sesso e genere può sembrare positivo, ma analizzando l'idea e questa specifica linea d'abbigliamento più da vicino si scoprono dei problemi enormi.
Partiamo dalla collezione di Zara: si tratta di capi basici in colori neutri, come magliette, canotte, jeans e felpe, ovvero quei capi che in genere si trovano nelle collezioni maschili, ma vengono indossati anche dalle donne. Non ci sono capi che in genere vengono associati alle collezioni femminili, come gonne e vestiti. In sostanza si riprende la solita idea che per le donne vestirsi "da uomo" vada bene e per gli uomini non vada bene vestirsi "da donna". La spiegazione più probabile è che l'identità maschile è ancora percepita come superiore, più potente, e quindi una donna che si veste da uomo potenzia la sua identità, mentre un uomo che si veste da donna si declassa.
E' interessante anche che come modelli della collezione siano state scelte persone immediatamente associabili ad un genere piuttosto che più androgine.
Piuttosto che una rivoluzione nella concezione di genere, sembra un'operazione commerciale che cavalca le tendenze del momento, come era già successo anni fa con la moda unisex.
Inoltre questa tendenza gender-neutral va in direzione opposta rispetto ad un'altra tendenza degli ultimi anni ovvero quella secondo cui è la moda che deve adattarsi alle varie tipologie di corpo e non il corpo alla moda. Trovo l'idea di fare capi diversi per le diverse forme del corpo innovativa, ma anche rivoluzionaria e liberatoria, perché corregge l'idea che esista un unico corpo "giusto", quello per cui sono pensati gli abiti di moda.
Il gender-neutral rischia di riportare alla ribalta un corpo androgino, alto e magro, e di fare sparire dagli scaffali i capi adatti ad un tipo fisico diverso.
Secondo me per risolvere il problema di una concezione di genere binaria nella moda, la soluzione non è uniformare lo stile limitando ulteriormente la libertà, ma togliere le etichette. Basterebbe togliere dai siti e dai negozi le etichette "Uomo" e "Donna" e lasciare ognuno libero di scegliere quello che preferisce.

On Monday I talked about the new genderless fashion in Japan, which is mainly rocked by cute skinny guys wearing clothes and accessories typically associated with female gender.
Recently I realized that gender neutral is trending in the West too, but in a very different way. The most striking example is Zara's new collection, called "Ungendered," and sold within the economic line TRF. Selfridges recently launched a gender-neutral line too, but that Zara did is much more significant because its affordable prices, its power on the market and its being an international brand make the collection accessible to a lot more people.
The fact that the fashion industry is moving away from a binary conception of sex and gender may seem positive, but by analyzing the idea and this specific clothing line enormous problems emerge.
Let's start from Zara's collection: it consists of basic items in neutral colors, such as shirts, tank tops, jeans and sweatshirts, that are clothes that are typically included in men's collections, but are worn by women too. There aren't items that are typically associated with women's collections, such as skirts and dresses. Basically it resumes the usual idea that for women to dress "like a man" is ok and for a men to dress "like a women" is disgusting. The most likely explanation is that male identity is still perceived as superior, more powerful, and so a woman who dresses as a man empowers her identity and a man who dresses as a woman downgrades it.
It's also interesting that the models chosen for the collection are easy to associate to a gender rather than androgynous.
Rather than a revolution in the conception of gender, it seems a commercial operation that rides the trend of the moment, as happened years ago with the unisex fashion.
Besides, this gender-neutral trend goes in the opposite direction with respect of another trend of the recent years, namely the one for which it is the fashion that has to adapt to the various body shapes and not the body to the fashion. I find the idea of ​​doing different clothes for different body shapes innovative, but also revolutionary and liberating, because it corrects the idea that there is only one "right" body, the one for which the clothes are designed.
Gender-neutral is likely to bring back in trend an androgynous body, tall and thin, and to make the clothes suited for a different body type disappear from the shelves.
I think that to solve the problem of a binary gender concept in fashion, the solution is not to uniform the style, further limiting the freedom, but to remove the labels. It would be enough to remove the labels "Man" and "Woman" from the sites and shops leaving everyone free to choose what they like best.

Retro lace and yellow

Orecchini/Earringsfatti io/selfmade
Cardigan: swappato/swapped
Ape/Bee: Hobby Show (2€)
Vestito/Dress: Mode Off (1000¥)
Calzamaglie/Tights:  Kiabi (1,50€ on sale)
Scarpe/ShoesH&M, regalo/H&M, present (15€ on sale)

giovedì 24 marzo 2016

Camomilla e cioccolata/Chamomile and chocolate

Ho fatto l'errore di andare al supermercato mentre ero di cattivo umore. Non dovrei mai farlo perché per consolarmi finisco per comprare cose affascinanti, ma costose.
Stavolta è toccato alla camomilla aromatizzata a miele e vaniglia della Twinnings. Camomilla e miele sono due dei miei sapori preferiti e mi piace molto una nota vanigliata nelle tisane, come perdermi una combinazione delle tre cose, anche se costava più di 3€?
Camomilla e vaniglia sono davvero presenti fra gli ingredienti, mentre il miele è solo un aroma. Se alcuni aromi (come il classico alla fragola) mi danno fastidio, ce ne sono altri che invece apprezzo, fra quello di miele. Però se siete sensibili agli aromi artificiali probabilmente questa camomilla non vi piacerà.
A me invece è piaciuta molto, ma a sorpresa è piaciuta ancora di più alla mia Pelosa Metà a cui la camomilla piace così così e il miele quasi per niente. Sarà una buona o una cattiva cosa?

I made the mistake of going to the supermarket while I was in a bad mood. I should never do it because I end up spoiling myself with nice, but expensive things.
This time it was the turn of the Twinnings honey and vanilla flavored chamomile. Chamomile and honey are two of my favorite flavors and I love a vanilla note in herbal teas, how could I miss a combination of the three things, even if it costed more than 3€?
Chamomile and vanilla are really present among the ingredients, while honey is just an artificial flavour. Though some artificial flavours (like the classic strawberry one) bother me, there are others that I appreciate, and honey is one of them. But if you are sensitive to artificial flavours probably you will not like this chamomile.
I rather enjoyed it, but surprisinglymy Hairy Half who likes chamomile so-so and nearly hates honey loved it even more than me. I wonder if it's a good or a bad thing.

In più un amico mi ha fatto assaggiare le barrette della Lindt ai brownie con caramello e a panna e biscotti. I sapori erano interessanti e gradevoli, però entrambe non erano niente di così eccezionale da ricomprarle.

In addition, a friend made me try the caramel brownies and cream and cookies Lindt bars. The flavors were interesting and pleasing, but both were nothing so incredible to make me go buy them again.

http://www.altromercato.it/flex/FixedPages/Common/cat.php/L/IT/art/art-00000287
Al contrario, il cioccolato bianco Mascao con fave di cacao, è stato una vera scoperta. Oltre ad essere bio ed equo solidale, è davvero buonissimo. Le fave di cacao impediscono la sensazione di stucchevolezza che ogni tanto ha il cioccolato bianco, in un equilibrio perfetto. Non sono una grande amante dei dolci, ma lo ricomprerò di sicuro.

Instead, Mascao's white chocolate with cocoa beans, was a great find. Besides being organic and fair trade, it was really delicious. The cocoa beans prevent the sickening feeling that sometimes I associate with white chocolate, in a perfect balance. I'm not a sweet tooth, but will buy it again for sure.

East Market

Domenica scorsa sono andata all'East Market di Milano. E' un mercato ispirato a quelli dell'East London, in cui i privati possono vendere ciò che desiderano. La sede è una storica azienda metalmeccanica risalente alla seconda guerra mondiale, in via Ventura 14, a Lambrate. Era diviso in tre sezioni, una dedicata all'usato (o "vintage"), una ai creativi e una al cibo. L'ingresso era libero e in ogni capannone c'era un dj che metteva musica a palla. C'era tantissima gente, come prevedibile prevalentemente hipster .

Last Sunday I went to the East Market of Milan. It's a market inspired by those of East London, where privates can sell what they want. The venue is a traditional engineering company dating back to World War II, in via Ventura 14, Lambrate. It was divided into three sections, one dedicated to used (or "vintage") stuff, one to creative stalls and one to food. The admission was free and in every section there was a DJ who put on loud music. There was a lot of people, as expected mostly hipsters.

La sezione vintage mi ha un po' deluso: c'erano cose carine e interessanti (oltre a tante cianfrusaglie), ma i prezzi erano molto alti a fronte di un'offerta troppo simile a quella delle bancarelle dell'usato. Vero che l'assortimento era più selezionato, che magari c'era un controllo qualità superiore, ma non era abbastanza da invogliarmi all'acquisto sapendo che con tanta ricerca e un po' di fortuna avrei potuto trovare cose simili ad un decimo del prezzo ai mercatini.
In teoria il sito dell'East Market prevedeva anche la possibilità fare baratti, ma purtroppo non sono riuscita a capire come funzionava.

The vintage section disappointed mea bit: there were nice and interesting things (as well as many trinkets), but the prices were very high compared with an offer too similar to that of flea stalls. It's true that the merchandise was more selected, that maybe there was a higher quality control, but it was not enough to make me want to buy knowing that with some research and a bit of luck I might find the same things for a tenth of the price at flea markets.
In theory, East Market also provided for the possibility of swapping, but unfortunately I could not understand how it worked.

La sezione che ho trovato più interessante è stata quella dedicata alla creatività. La mia bancarella preferita è stata una di vestiti fatti a mano con stampe e tagli particolarissimi. Purtroppo erano fuori dal mio budget, ma ho preso il biglietto da visita per tenermi aggiornata. Solo a casa mi sono accorta che era quello sbagliato...

The section I found most interesting was the one dedicated to creativity. My favorite stall was a hand-made clothes ones with cute prints and original cuts. Unfortunately they were out of my budget, but I took the business card to keep me updated. Only at home I realized that it was the wrong one ...

Mi sono piaciute molto anche le magliette con stampa a mongolfiere di Giulia Nava...

I also really liked the hot air baloons printed T-shirts by Giulia Nava...

... e le salopette in tessuto riciclato di di Chez Blanchette.

... and the recycled fabric overalls by Chez Blanchette.

Ma il vero motivo per cui sono andata all'East Market era per incontrare finalmente la Vale di Le idee della Vale! E' ancora più carina e simpatica di quanto sembra sul blog e mi ha addirittura fatto un regalino! Se non conoscete la sue creazioni, andatele a vedere sul negozio online perché sono adorabili.
Alla sua bancarella ho anche trovato il regalo perfetto per una mia amica (che non vi posso mostrare per ovvi motivi).

But the real reason I went to the East Market was to finally meet Vale of Le idee della Vale! She's cuter and nicer than it appears on the blog and she even gave me a gift! If you never saw her creations, go to check them on the online store because they are adorable.
At her stall I also found the perfect gift for a friend of mine (that I can not show for obvious reasons).

Yellow and daisies

Orecchini/Earringsfatti io/selfmade
Ape/Bee: Hobby Show (2€)
Cardigan: usato, mercato di via Papiniano, Milano/used, Papiniano street  open air market, Milan (2,50€)
Camicia/Blouse: usata (mamma)/used (mum)
Gonna/Skirt: fatta io/selfmade
Calzamaglie/Tights: mercato di via Papiniano, Milano/Papiniano street  open air market, Milan (1,70€)
Scarpe/ShoesPrimark (10£)
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