giovedì 2 febbraio 2017

The hateful eight

The Hateful Eight.jpg
In ritardissimo, ma nella stagione giusta (giacché è ambientato in pieno inverno), ho recuperato "The Hateful Eight", un film western del 2015, scritto e diretto da Quentin Tarantino.
E' il secondo western dell'autore dopo "Django Unchained" del 2012, che mi era piaciuto tantissimo. Nonostante questo non sono una fan del genere e avendo sentito recensioni molto diverse avevo finito per rimandare la visione.
Di "The Hateful Eight" esistono due versioni, una in pellicola Ultra Panavision 70mm e una digitale. Io ho visto quella in pellicola... in dvd. L'ho trovata stupenda, ma sicuramente al cinema sarebbe stata migliore.
Il film più che un western è un classico giallo nella camera chiusa con tocchi di splatter. Otto persone molto diverse si trovano costrette dalla bufera in un emporio che è un'unico grande ambiente. Si tratta di John Ruth, un famoso cacciatore di taglie, la sua ultima cattura, la criminale Daisy Domergue, il cacciatore di taglie di colore ed ex combattente nordista Marquis Warren, il sedicente nuovo sceriffo della città in cui sono diretti, Chris Mannix, che è anche figlio di un combattente sudista, e i quattro personaggi che trovano all'emporio, che dicono di essere il gestore del locale, Oswaldo Mobray, il boia della città, il cowboy Joe Gage e l'anziano ex-generale confederato Sanford Smithers.
Nell'emporio si crea una situazione di crescente tensione, sia per i contrasti fra sostenitori di Nord e Sud sia perché i personaggi non sono davvero convinti che gli altri siano chi dicono di essere.
Il film, sullo stile di Kill Bill, è diviso in 6 capitoli con tanto di titolo.
La fotografia è meravigliosa, e anche le musiche sono stupende (cosa abbastanza scontata, visto che sono di  Ennio Morricone). Gli attori sono bravissimi.
Un film di tre ore ambientato in una stanza chiusa potrebbe sembrare molto lento (e in effetti alcuni l'hanno percepito come tale), ma secondo me i dialoghi assolutamente brillanti e il crescere della tensione fanno volare il tempo verso un finale sempre più sanguinoso, anche un po' troppo per i miei gusti.
In definitiva l'ho trovato un film molto bello, ma non uno dei miei preferiti dell'autore più che altro per una questione di genere e di ritmo.

Reall late, but in the right season (since it is set in the middle of winter), I caught up on "The Hateful Eight", a 2015 western movie, written and directed by Quentin Tarantino.
It's the second western of the author after "Django Unchained", released in 2012, which I liked a lot. Despite this, I am not a fan of the genre and having heard very different reviews I ended up postponing the vision.
There are two versions of "The Hateful Eight" one in Ultra Panavision 70mm film and a digital one. I saw the 70 mm one... in DVD. I found it beautiful, but certainly on a cinema screen it would have been better.
The film more than a Western is a classic closed room mistery story with splatter moments. Eight very different people are forced by the storm in an emporium which is a single large room. They are John Ruth, a famous bounty hunter, his latest arrest, the criminal Daisy Domergue, the colored bounty hunter and former Union soldier Marquis Warren, the self-declared new sheriff of the city where they are headed, Chris Mannix, who is also the son of a Confederate fighter, and the four characters they find at the emporium, a man who claims to be in charge of the store management, Oswaldo Mobray, the hangman of the city, the cowboy Joe Gage and the elder former Confederate general Sanford Smithers.
In the Emporium there is a growing tension, both for the contrasts between supporters of the North and of the South and because the characters are not really convinced that others are who they say.
The film, in Kill Bill style , is divided into six chapters with a title.
The photography is wonderful, and the musics are awesome (quite obvious, as they are by Ennio Morricone). The actors are very good.
A three-hour movie that takes place in a closed room may seem very slow (and in fact some people perceived it as such), but I think the absolutely brilliant dialogues and the increasingly mounting tension make the time fly towards the blood soaked final, that was a bit too much for my taste.
Ultimately I found a great film, but not one of my favorites by the author, mostly for a matter of genre and rhythm.

8 commenti:

MikiMoz ha detto...

Vero, l'ennesimo gran bel film di Tarantino.
Visto al cinema, collezionato in dvd. Un grande titolo anche molto teatrale^^

Moz-

Piperita Patty ha detto...

Concordo.

Babol ha detto...

La visione in glorioso 70 mm è stata un'esperienza spettacolare, come mai mi ricapiterà al cinema.
Per me, l'ennesimo Capolavoro dell'aMMore mio ma, si sa, sono di parte :P

Piperita Patty ha detto...

@Babol: a posteriori mi è dispiaciuto un sacco non averlo visto al cinema.

Marco Grande Arbitro ha detto...

Sai, l'ho apprezzato molto. Non vedevo un Tarantino così cattivo ed incacchiato da davvero tanto tempo.
Ne è valsa la visione

Piperita Patty ha detto...

@Marco: io preferisco i suoi film più pop, ma questo mi è piaciuto molto comunque!

Elena ha detto...

L'ho visto al cinema qui a Londra e mi è piaciuto molto, ma vorrei prendermi il tempo per riguardarlo con i sottotitoli. L'accento di alcuni personaggi era davvero difficile da capire e considerata l'importanza dei dialoghi nei film di Tarantino di sicuro mi sono persa qualcosa.

Piperita Patty ha detto...

@Elena: io invece in caso lo rivedrò in originale, visto che ho fatto la buzzurra e l'ho visto in italiano ^^'

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