"L'albero dei giannizzeri" è un romanzo del 2006 di Jason Goodwin, vincitore dell'Edgar Award (che premia le categorie giallo, mistery e horror) nel 2007. È un giallo che si svolge nel 1836 in una Istanbul in bilico fra tradizione e modernità. Il protagonista è Yashim Togalu, un eunuco di mezza età spesso incaricato dalle alte cariche di corte di investigare su casi delicati.
Il mistero di questo romanzo ruota intorno ai Giannizzeri, il corpo militare più potente dell'Impero Ottomano, smantellato nel sangue dal sultano dieci anni prima degli avvenimenti narrati perché era diventato una minaccia per l'ordine pubblico. Una serie di omicidi di esponenti in vista della Nuova Guardia, il nuovo corpo militare occidentalizzato, fanno pensare ad un collegamento con i loro predecessori scomparsi. Intanto però spariscono i gioielli della madre del sultano e viene uccisa una delle ragazze dell'harem... il caso si complica.
In effetti la trama è piuttosto intricata e passa dalla lentezza iniziale ad un ritmo frenetico verso la fine. Ammetto di essere rimasta un po'spiazzata varie volte, ma mi ha consolato leggere delle cantonate prese dal detective, che è molto bravo ma non infallibile.
Come ci si può aspettare da un libro di questo genere scritto da un occidentale (Goodwin è inglese), l'indagine diventa spesso una scusa per mostrare ai lettori il fascino esotico degli usi e i costumi dei luoghi di cui parla. Per fortuna l'autore conosce la materia in quanto studioso di storia bizantina e per aver viaggiato a piedi dalla Polonia a Istanbul.
Anche se i personaggi sono ben costruiti (in particolare ho apprezzato la passione per la cucina di Yashim) e la trama funziona, mi sono sembrati appunto costruiti, privi di quel non so che che li rende "veri". Però, essendo il primo romanzo dell'autore, conto che sia migliorato sempre di più con i vari seguiti.
A questo primo libro, infatti, hanno fatto seguito, sempre con protagonista Yashim, nel 2007 "Il serpente di pietra" (The Snake Stone), nel 2008 "Il ritratto Bellini" (The Bellini Card), nel 2011 "L'occhio del diavolo" (An Evil Eye) e nel 2014 "I cospiratori del Baklava" (The Baklava Club), che in Italia sono stati tutti pubblicati da Einaudi.
Non è un libro eccellente, ma è una lettura leggera, che può essere simpatica se vi piace leggere gialli, ancora di più se avete intenzione di andare in vacanza ad Istanbul.
"The Jannissary tree" is a 2006 novel by Jason Goodwin, winner of the Edgar Award (which awards mystery stroried) in 2007. It is a mistery that takes place in 1836 in an Istanbul walking on a fine line between tradition and modernity. The protagonist is Yashim Togalu, a middle aged eunuch who is often entrusted by the high court offices to investigate sensitive cases.
The mystery of this novel revolves around the Janissaries, the most powerful military corps of the Ottoman Empire, bloodily dismantled by the Sultan ten years before the events narrated because they had become a threat to public order. A series of murders of members of the New Guard, the new westernized military corps, suggest a connection with their vanished predecessors. Meanwhile the jewels of the Mother of the Sultan get stolen and one of the girls of the harem is killed... the case becomes even more complicated.
In fact, the plot is rather intricate and switches from a slow start to a fast pace towards the end. I admit that I several times was a bit confused, but I was comforted to read the blunders made by the detective, who is very good but not infallible.
As you might expect from a book of this kind written by a westerner (Goodwin is from UK), the investigation often becomes an excuse to show readers the exotic charm of the habits and customs of the mentioned. places Fortunately, the author knows the subject as a scholar of Byzantine history and because he traveled on foot from Poland to Istanbul.
Although the characters are well built (in particular I appreciated Yashim's passion for cooking) and the plot works, they seemed too built, without that I do not know what that makes them "real." However, being the first novel of the author, it's likely he improved with the various sequels.
To this first book, in fact, followed, again starring Yashim, in 2007 "The Snake Stone", in 2008 "The Bellini Card", in 2011 "An Evil Eye" and in 2014"The Baklava Club".
It is not an excellent book, but it is a light reading which can be nice if you like mystery stories, even more if you plan to go to Istanbul on vacation.
2 commenti:
Interessante! E mi piace molto la grafica...
Purtroppo non posso garantire per la grafica dell'edizione italiana!
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