venerdì 30 settembre 2016

Treviso Comic Book Festival 2016: shopping

Il Treviso Comic Book Festival è stato terribile per le mie finanze già disastrate. Bisogna dire che metà dei fumetti che volevo sono rimasti sulla mia lista di desideri per Natale, ma mi è scappato qualche acquisto. Allo stand della Ren Books mi sono messa a sfogliare "Lui & l'orso" di Salvatore Callarami e "My Boyfriend is a Bastard" di Luca de Santis e Damiano Clemente, e mi sono messa a ridere talmente forte che ho DOVUTO comprarli entrambi. Mi hanno fatto uno sconto, ma mi sono comunque partiti 18€. Entrambi sono fumetti comici con protagonisti omosessuali. Di solito non apprezzo molto l'umorismo un po' volgare, ma per qualche motivo in questo caso l'ho trovato divertentissimo. In più mi piace lo stile di disegno cicciottoso del primo e quello molto semplice del secondo. "My Boyfriend is a Bastard" contiene anche dei testi che nella comicità hanno perle di saggezza.

Treviso Comic Book Festival was terrible for my already devastated finances. It must be said that half of the comics that I want remained on my Christmas wish list, but I did some purchases. At the Ren Books stand I started to browse "Lui & l'orso" by Salvatore Callarami and "My Boyfriend is a Bastard" by Luca de Santis and Damiano Clemente, and I started laughing so hard that I HAD to buy them both. They made me a discount, but I still spent € 18. They are both funny comics with gay protagonists. I usually do not really appreciate gross humor, but for some reason in this case I found it hilarious. Plus I like the round drawung style of the first and the very simple one of the second. "My Boyfriend is a Bastard" also contains texts that in addiction to being funny have some pearls of wisdom.

Con i 2€ di sconto mi sono comprata una spilla allo stand di Blanca, che è sempre una meraviglia (e infatti quest'anno ha anche vinto il premio Pixartprinting) e un adesivo con un gatto alieno non so più dove.

With the 2€ I saved with the discount I bought a brooch at  Blanca's stand, which is always awesome (and in fact this year they also won the Pixartprinting prize) and a sticker with an alien cat that I don't remember where I bought.

Pensavo di aver finito con gli acquisti e invece, facendo un giro agli stand degli editori, mi sono ritrovata davanti "Ötzi: per un pugno di ambra" di Mikel Begoña e Iñaket, stampato dalla Barta Edizioni. Visto che sono una super fan della preistoria in generale e di Ötzi in particolare (ho anche visitato il museo a lui dedicato) e che il fumetto costava solo 10€, con uno sconto di 4€, e una borsa in omaggio (in teoria quella della casa editrice, in pratica erano finite e credo che la standista mi abbia regalato una sua shopper, è stata carinissima), non ho potuto lasciarmelo sfuggire.

I thought I finished my purchases and instead, walking around the publishers stands, I found myself in front of  "Ötzi: per un pugno di ambra" (Ötzi: for a handful of amber) by Mikel Begoña and  Iñaket, printed by Barta Edizioni. Since I'm a super fan of prehistory in general and of Ötzi in particular (I also visited the museum dedicated to him), and that the comic costed only 10€, with a discount of 4€, and a free shopper (in theory with the publisher's logo, in practice they finished them and I think the stand assistant gave me her shopper, she was super nice), I couldn't let the chance slip.

Treviso Comic Book Festival 2016: day 2

La domenica ho fatto colazione vicino a Piazza dei Signori, nel centro storico, su cui si affacciano il Palazzo dei Trecento, che è addirittura romanico, anche se è stato danneggiato dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale e in gran parte ricostruito. In piazza si trovano anche il Palazzo della Prefettura, il Palazzo Pretorio e il neo-gotico Palazzo del Podestà del XIX secolo con la Torre del Comune. Nella Loggia del palazzo dei Trecento si trova la famosa fontana delle tette: una statua del 1559 a forma di mezzobusto di donna, dal cui seno una volta sgorgava vino rosso e bianco che il sindaco offriva ai cittadini dopo le elezioni.

On Sunday I had breakfast near Piazza dei Signori, in the historical center, overlooked by Palazzo dei Trecento, which is Romanesque, although it was damaged by bombing during the Second World War and partly rebuilt. In the square there are also the Palace of the Prefecture, the Praetorian Palace and the nineteenth-century neo-Gothic Palazzo del Podesta with the City tower. In the loggia of the fourteenth century palace there is the famous Breasts Fountain: a 1559 statue in the shape of a woman's bust, from whose breasts once gushed red and white wine that the mayor offered to citizens after the elections.

Ho passato la mattina allo stand del collettivo. Ho pranzato di nuovo con un panino alla porchetta, anzi due, stavolta accompagnato da una birra piccola scura da La birretteria in Via Borgo Mazzini 39.

I spent the morning at our stand. I had lunch with a porchetta sandwich again, or rather two, this time accompanied by a small dark beer from La birretteria in Via Borgo Mazzini 39.

 



Più in là ho anche preso un tramezzino con carciofini, philadelphia e straccetti di cavallo e un caffè all'Antico Caffè di Piazza Pola.

Further on I also took a sandwich with artichokes, philadelphia and horse meat and a coffee at Antico Caffè di Piazza Pola.

Passeggiando per la città mi sono imbattuta in tantissimi stupendi edifici antichi. Ho anche visto la statua di una sirena nel fiume (una ragazza su instagram mi ha scritto che l'ha fatta il suo ex vicino di casa saldatore e che per anni l'ha vista dalla finestra!) e un mosaico paleocristiano.
Sono voluta passare da Via Calmaggiore, che già in epoca romana rappresentava la via centrale della città. Pare che i resti archeologici siano visitabili, ma ero di fretta ed essendo domenica non ero sicura fossero accessibili.

Walking through the city, I came across many beautiful old buildings. I also saw the statue of a mermaid in the river (a girl on instagram wrote me that it was made by her former neighbor who was welder and that she saw it from the window for years!) and an early Christian mosaic.
I wanted to walk trough Calmaggiore Street, which is the central street of the city from Roman times. It seems that the archaeological remains can be visited, but I was in a hurry and being Sunday I was not sure they were accessible.

Ho voluto assolutamente vedere il Duomo, dedicato a San Pietro. La prima volta che ci sono passata era chiuso, quindi ci sono dovuta tornare di corsa prima del mio turno pomeridiano allo stand.
L'esterno neoclassico non mi è piaciuto molto, ma ho apprezzato che siano state lasciate le statue di leone medievali.
Però l'ho visitato soprattutto per la Cappella Malchiostro, con affreschi attribuiti a Pordenone e la pala d'altare con "L'Annunciazione" di Tiziano, risalente al 1517. Anche la cripta romanica mi è piaciuta molto.
La Cappella del Sacramento, con alcune sculture del 1484 di Pietro Lombardo invece non era accessibile, quindi l'ho vista solo da lontano.

I absolutely wanted to see the Cathedral, dedicated to St. Peter. The first time I went there it was closed so we had to run back before my afternoon shift at the stand.
I wasn't so amazed by its the neoclassical exterior, but I liked that the medieval lion statues were left in place.
But I visited it primarily for Malchiostro Chapel, with frescoes probably by Pordenone and "The Annunciation" altarpiece by Titian, dating back to 1517. I also loved the Romanesque crypt.
The Sacrament Chapel, with some sculptures of 1484 by Pietro Lombardo, however, was not accessible, so I saw it only from a distance.

Naturalmente, essendo a Treviso per il Comic Book Festival ho voluto vedere più mostre possibile.
Ho visitato quella di Katie Scott, "Habitat", in via Pescatori 23. Katie Scott è un'illustratrice botanica e zoologica, un genere che mi piace moltissimo e infatti la sua mostra mi è piaciuta da matti, anche per l'allestimento. Fossero in vendita enormi adesivi da parete con i suoi lavori io li comprerei per casa mia!
A Casa Robegan (un palazzo, costruito negli anni 30 del XVI secolo, con dipinti in facciata risalenti al 1528) ho visto di sfuggita tre mostre che non mi interessavano tantissimo, una dedicata all'autore statunitense Lee Bermejo (che lavora anche per la DC), una alla Valentina di Crepax (che per qualche motivo mi è sempre stata antipatica), e una dedicata a Howard Chaykin (che ha lavorato con Dc e Marvel), con particolare enfasi sulle sue tavole a colori.
Poi sono stata al Museo Luigi Bailo a visitare la mostra dedicata a Manuele Fior, uno fra i fumettisti italiani più bravi e famosi, che ho scoperto con "L'intervista". La mostra conteneva tavole originali da vari suoi lavori, di cui alcune inedite, accostate a quadri di Ippolito Caffi, pittore veneto del XIX secolo che ha ispirato l'ultimo lavoro del fumettista, di prossima uscita. Il museo ospitava anche  collezioni di arte moderna, reperti archeologici, e una galleria d'arte con diverse opere di pittori veneziani e di artisti come Tiepolo, Lorenzo Lotto e Tintoretto, nonché il "Ritratto di Sperone Speroni" di Tiziano. Purtroppo non sono riuscita a visitarlo perché ero già in ritardo per il turno allo stand.
E infine ho visitato di corsissima anche "Land Escapes", una mostra di autori britannici focalizzata sul paesaggio che ospitava tavole di Hannah Berry, Brian Bollard, Kate Brown, Stephen Collins, Gemma Correll, Hunt Emerson, Gary Erskine, Tom Gauld, David Lloyd, Tula Lotay, Dave McKean, Gary Spencer Millidge, Sean Phillips, Chris Reynolds, Posy Simmonds, Carol Swain, Brian Talbot, Andi Watson. Mi sono esaltata soprattutto a vedere le tavole di Tom Gauld, che ho scoperto da relativamente poco e trovo divertentissimo. Fra gli autori che conoscevo solo di sfuggita ho trovato particolarmente simpatica Gemma Correll. La mostra si teneva allo Spazio Bomben in via Cornarotta 7/9, in un palazzo di fine XIII secolo, ristrutturato in epoca rinascimentale e ora di proprietà della Benetton che l'ha restaurato. Il soffitto mi è piaciuto quasi quanto la mostra!

Of course, being in Treviso for the Comic Book Festival, I wanted to see as many exhibitions as possible.
I visited the one dedicated to Katie Scott, "Habitat", in via Pescatori 23. Katie Scott is a botanical and zoological illustrator, a genre that I like very much and in fact I loved her exhibition, and it's staging was awesome too. If there were huge wall stickers with her work for sale I would buy them for my house!
At Casa Robegan (a palace, built in the 30's of the XVI century, with facade paintings dating back to 1528) I saw a glimpse of three exhibitions that did not interest me a lot, one dedicated to the U.S.A. author Lee Bermejo (who also works for DC ), one dedicated to the character Valentina by Guido Crepax (which for some reason I really don't like), and one dedicated to Howard Chaykin (who worked with DC and Marvel), with particular emphasis on his painted tables.
Then I went to Luigi Bailo Museum to visit the exhibition dedicated to Manuele Fior, one of the most talented and famous Italian cartoonists, who I discovered with "L'intervista". The exhibition contained original drawings from several of his works, some of which unpublished, juxtaposed with paintings by Ippolito Caffi, a Venetian painter of the XIX century who inspired the latest work by the cartoonist, still forthcoming. The museum also housed a modern art and an archaeological collection, and an art gallery with different works by Venetian painters and artists such as Tiepolo, Lorenzo Lotto and Tintoretto, and the "Portrait of Sperone Speroni" by Titian. Unfortunately I could not visit them because I was already late for my shift at the stand.
And finally I visited really quickly "Land Escapes", an exhibition focused on the landscape dedicated to some British authors: Hannah Berry , Brian Bollard, Kate Brown, Stephen Collins, Gemma Correll, Hunt Emerson, Gary Erskine, Tom Gauld, David Lloyd, Tula Lotay, Dave McKean, Gary Spencer Millidge, Sean Phillips, Chris Reynolds, Posy Simmonds, Carol Swain, Brian Talbot, Andi Watson. Among the others, I was happy, to see the tables by Tom Gauld, who I discovered relatively recently and I think is super funny. Among the authors I knew less I found Gemma Correll particularly nice. The exhibition was held at Bomben space in via Cornarotta 7/9, in a building of the thirteenth century, rebuilt in the Renaissance era and now owned by Benetton that restored it.  I loved the ceiling almost as much as the exhibition!

Dressy in orange and brown

Vestito/Dress: usato, mercato di via Strozzi, Milano/used, Strozzi street market, Milan (3€)
Leggings: mercato di via Valvassori Peroni, Milano/Valvassori Peroni Street open air market, Milan (3€)
Scarpe/Shoes: usate (mamma)/used (mum)

giovedì 29 settembre 2016

Treviso Comic Book Festival 2016: day 1

Quest'anno sono andata per la prima volta al Treviso Comic Book Festival, un festival di fumetto che si tiene ogni anno a Treviso. Per l'occasione in città ci sono tantissime mostre ed eventi e la maggior parte delle vetrine dei negozi vengono dipinte con personaggi dei fumetti.
Ho passato la prima mattina ad un workshop con Tito Faraci, uno sceneggiatore che ammiro dai tempi di PK (e la partecipazione è costata solo 5€).

This year I went for the first time at Treviso Comic Book Festival, a comic festival held each year in Treviso. For the occasion, in the city there are lots of exhibitions and events, and most shop windows are painted with cartoon characters.
I spent the first morning at a workshop with Tito Faraci, a screenwriter I admire from the days of PK (and the participation only costed 5€).

Ho pranzato all'Osteria all'antico pallone, in Località Vicolo Rialto 5, dove ho preso un panino con la porchetta piuttosto piccolo, ma molto buono a 3,5, e 1/2 litro di vino ottimo a 5€. Anche l'interno dell'osteria era molto carino, ricoperto di legno e pieno di paioli di rame bottiglie e chincaglieria varia.

I had lunch at Osteria all'antico pallonein Località Vicolo Rialto 5, where I got a pretty small, but very good sandwich with roast pork at 3.5, and 1/2 liter of good wine for 5€. The interior of the place was very nice, covered in wood and decorated with copper pots, bottles and various trinkets.

Della città il primo giorno ho visto pochissimo, ma quel poco mi è piaciuto molto. Sono riuscita a vedere il famoso mercato del pesce. Anche la parte di fiera dedicata a noi autoproduzioni era in una location molto bella, un antico chiostro ricoperto di glicine che in primavera dev'essere ancora più bello.

On the first day I saw very little of the city, but I really enjoyed it. I was able to see the famous fish market. and the part of the festival dedicated to us self-productions was in a very beautiful location, an ancient cloister covered with wisteria that in spring probably is even more beautiful.

La sera abbiamo preso uno spritz elisir (buonissimo, ha un retrogusto di ciliegia) a 3€ da Quintessenza in Via Sant'Agostino 46. Ci hanno anche offerto un cicchetto, che in dialetto locale è un piccolo panino, con formaggio e verdure, molto buono.

In the evening we drank a spritz elisir (very good, it had a cherry aftertaste) for 3€ at Quintessenza in Via Sant'Agostino 46. They also offered us a cicchetto, which in the local dialect is a small sandwich, with cheese and vegetables, that was very good.

Invece abbiamo cenato all'Antica Osteria ai Carraresi in Via Palestro 42. Era tutto molto buono, ma un po' caro. Ci siamo divisi una serie di antipasti: tagliere di formaggi (non male, ma non incredibile), tagliere di salumi (buono, ma banale) e sarde in saor (buone). Come primo invece ho preso i pici al ragù d'anatra, ottimi. Abbiamo preso anche il vino rosso della casa che ci è piaciuto molto.
Poi siamo andati al centro sociale Django in via Monterumici 11 in cui c'erano la presentazione del numero di settembre di Lahar Magazine e la mostra di Martoz "Amore di Lontano + Ritorno al futuro", si ballava e si faceva festa (in realtà non sono una persona sociale e non mi sono molto divertita).

Instead we had dinner at Antica Osteria ai Carraresi in Via Palestro 42. It was all very good, but a little expensive. We split some appetizers: a cheese platter (not bad, but not amazing), a cold cuts one (good, but not so interesting) and sarde in saor (sardines cooked with onions, good). As a main dish I took pici with duck ragout, that were excellent. We also took the red wine of the house which we loved.
Then we went to the Django community center in via Monterumici 11 in which there were the presentation of the September issue of Lahar Magazine and the exhibition "Love from Afar + Back to the Future" by Martoz. There was also dancing and partying (to tell the truth I am not really a social person and I didn't have a lot of fun).


Abbiamo dormito in un'enorme stanza che abbiamo prenotato con Airbnb. Oltre ad essere in un'ottima posizione era bellissima, modernissima e pulitissima. In casa c'erano anche un bel bagno (lo scaldabagno però era spento e non ce ne siamo accorti in tempo), una cucina e una sorta di sala riunioni liberamente accessibile. Ci hanno fornito tre asciugamani a testa e l'host è stato molto gentile e ci è venuto incontro nonostante tutti i problemi di orario che avevamo dovendo tenere lo stand in fiera.
Vi lascio il link:
https://www.airbnb.it/rooms/13818174?checkin=24-09-2016&checkout=25-09-2016&guests=4&s=i47S7d4L&sug=50

We slept in a huge room that we booked through Airbnb. Besides being in a great location it was beautiful, modern and spotless. In the house there were also a nice bathroom (though the heater was turned off and we did not realize it in time), a kitchen and a sort of freely accessible meeting room. They provided three towels for each of us and the host was very kind and came to meet us despite all the problems we had have having to manage our stand at the fair.
Here's the link: https://www.airbnb.it/rooms/13818174?checkin=24-09-2016&checkout=25-09-2016&guests=4&s=i47S7d4L&sug=50

Autumn colours and shorts

Maglione/Sweater: bho
Maglietta/Teemercato di via Papiniano, Milano/Papiniano street  open air market, Milan (1€)
Shorts: usati, mercato di via Papiniano, Milano/used, Papiniano street  open air market, Milan (3€)
Calze/Socks: Stradivarius (1€ on sale)
Scarpe/Shoes: usate, Mode Off/Used, Mode Off (1500¥)

mercoledì 28 settembre 2016

The Magicians


"The Magicians" è una serie tv statunitense del 2016 composta da 13 episodi da 45 min ciascuno. E' in programma una seconda stagione sempre da 13 episodi che dovrebbe uscire nel 2017.
La serie è tratta dalla trilogia fantasy "The Magicians" (2009), "The Magician King" (2011) e "The Magician's Land" (2014) dello scrittore statunitense Lev Grossman (ho recensito il primo romanzo qui).
"The Magicians" è stata sceneggiata da Sera Gamble, già autrice e produttrice di Supernatural, e da John McNamara, ideatore di Aquarius, mentre Lev Grossman ha partecipato come consulente.
Le premesse sono le stesse: Quentin Coldwater è un ragazzo di Brooklin che soffre di depressione ed è solito rifugiarsi nella serie fantasy per bambini "Fillory and Further" (molto simile a "Narnia"), il che non lo rende esattamente popolare. Ma quando la magia entra davvero nel suo mondo la sua vita cambia.
La prima stagione segue a grandi linee le vicende del primo libro, ma anticipando la storia di Julia, parallela agli eventi di "The Magicians", che viene raccontata nel secondo (io quando l'ho vista non avevo ancora finito di leggere "The Magician King" quindi l'effetto spoiler è stato disastroso).
Rispetto ai libri ci sono differenze notevoli. Mentre il primo libro segue i personaggi per cinque anni, la prima serie si concentra in un solo anno. In compenso i personaggi sono più grandi (Quentin all'inizio del libro ha 17 anni, all'inizio della serie 23), forse anche per via delle scene di sesso, alcol, droga e violenza (ci sono particolari piuttosto espliciti, ma le parolacce sono fastidiosamente censurate e nelle scene di sesso non si vede mai niente e anzi, spesso i personaggi tengono i pantaloni).
Ci sono personaggi minori che prendono assumono un ruolo molto rilevante (Kady) e personaggi rilevanti che diventano assolutamente marginali (Josh), personaggi aggiuntivi (la viaggiatrice), personaggi fondamentali che cambiano quasi completamente carattere (Penny) o personaggi solo leggermente diversi (Janet che diventa Margo).
In più ci sono situazioni che nel libro non c'erano (viene approfondita la questione del fratello di Alice), non ci sono situazioni che invece c'erano nel libro e ci sono tantissime scorciatoie narrative per seguire la trama del libro in sole 13 puntate.
Il risultato è un po' diverso, non solo per le evidenti discrepanze, ma anche come tono. La serie tv risulta meno cattiva dei romanzi. Grazie alla presenza di un antagonista definito e del meccanismo del "prescelto", manca il senso di vuoto esistenziale che permea il primo libro. Secondo me questo rende la storia più accessibile ad un pubblico medio, ma fa perdere un pochino della particolarità dell'originale.
In più nella serie Quentin è decisamente meno antipatico, il suo personaggio è meno snob annoiato e perennemente insoddisfatto e più nerd depresso dal cuore innocente. Anche Penny diventa più umano e divertente.
In generale, pur avendo letto il primo romanzo e gran parte del secondo prima di vedere la serie, ed essendo quindi in grado di fare confronti minuziosi, ho trovato il telefilm appassionante e ben fatto, e sono molto curiosa di vedere la seconda serie anche per scoprire le parti diverse (magari stavolta dopo aver finito di leggere i libri). Invoglia anche il fatto che, a differenza del libro, l'ultimo episodio abbia un finale apertissimo.
Per ulteriori informazioni vi rimando al sito ufficiale della serie:
http://www.syfy.com/themagicians/

"The Magicians" is a 2016 U.S.A. television series consisting of 13 episodes of 45 minutes each. A second season of 13 episodes is due for release in 2017.
The series is an adaptation of the fantasy trilogy "The Magicians" (2009), "The Magician King" (2011) and "The Magician's Land" (2014) by the american writer Lev Grossman (I reviewed the first novel here).
"The Magicians" was scripted by Sera Gamble, author and producer of Supernatural, and John McNamara, creator of Aquarius, while Lev Grossman participated as a consultant.
The premises are the same: Quentin Coldwater is a Brooklyn boy who suffers from depression and is used to seek refuge in the fantasy series for children "Fillory and Further" (similar to "Narnia"), which does not make him exactly popular. But when magic really comes into his world his life changes.
The first season broadly follows the events of the first book, but anticipating the story of Julia, parallel to the events of "The Magicians", which is told in the second book (when I saw it I had not yet finished reading "The Magician King "so the spoiler effect was terrible).
Compared to the books there are notable differences. While the first book follows the characters for five years, the first series has a time span of a single year. To make up for it, the characters are older (Quentin at the beginning of the book is 17 years old, at the beginning of the series 23), perhaps because of the scenes of sex, alcohol, drugs and violence (there are quite explicit details, but annoyingly the bad words  are censored and you never see anything during the sex scenes and indeed, often the characters keep their pants on).
There are minor characters of the books who play a very important role in the series (Kady) and relevant characters who become totally marginal (Josh), additional characters (the traveler), main characters who change almost completely (Penny) or only slightly (Janet who becomes Margo).
In addition there are situations that were not in the book (the matter of Alice's brother is deepened), there aren't some situations that instead were in the book and there are lots of narrative shortcuts to follow the plot of the book in just 13 episodes.
The result is a bit different, not only because of the obvious discrepancies, but also for the tone. The TV series is less negative than novels. Thanks to the presence of a defined antagonist and of the "chosen one" mechanism, it lacks the sense of existential void that permeates the first book. I think this makes the story more accessible to an average audience but sacrificing a little bit of the peculiarity of the original.
Plus, in the series Quentin is far less obnoxious, his character is less that of a bored and perpetually dissatisfied snob and more that of a depressed nerd with an innocent heart. Penny becomes more human and funny too.
In general, despite having read the first novel and much of the second before seeing the series, and so being able to make meticulous comparisons, I found the show compelling and well done, and I'm very curious to watch the second series, even to discover the different parts (maybe this time after having finished reading the books). It's also because of the fact that, unlike the book, the last episode has an open ending.
For more information please refer to the official website of the series:
http://www.syfy.com/themagicians/

Leggings are back

Cardigan:  swappato/swapped
Vestito/Dress: Tally Weijl (7,50€ on sale)
Stivali/Bootsmercato di via Valvassori Peroni, Milano/Valvassori Peroni Street open air market, Milan (4€)

martedì 27 settembre 2016

Zazà Ramen

Qualche giorno fa ho finalmente avuto l'occasione di provare Zazà Ramen, un ristorante di ramen di cui avevo sentito parlare molto bene, che si trova in via Solferino 48, a Milano.
Il nome deriva dal soprannome italiano dell'Ispettore Zenigata, che nei cartoni animati di Lupin III si vede spesso mangiare instant noodles. Nonostante il riferimento pop, il ramen di Zazà non è affatto il ramen da poveracci di Zenigata e nemmeno l'economico cibo da strada giapponese, ma una versione nobilitata e molto chic, che rispetta la tradizione giapponese, ma con attenzione agli ingredienti della cultura gastronomica italiana.
D'altra parte gli ideatori di Zazà Ramen sono nientemeno che Brendan Becht, uno chef di fama internazionale, e Kevin Ageishi, un imprenditore giapponese. I due hanno optato per uno stile che non riporta alcun elemento dell’iconografia classica giapponese sia per il simbolo del locale, sia per l'arredamento dello stesso, affidato allo studio Vudafieri Saverino Partners, che utilizza materiali naturali (per esempio i tavoli sono in legno) e un'illuminazione modernissima per un risultato minimal chic, ma non freddo. L'unica concessione alla pacchianaggine pop nipponica sono i piatti di ramen in plastica appesi in vetrina.
Zazà collabora anche con artisti contemporanei che espongono sulle pareti del locale. In ordine finora sono stati David Tremlett, Kees de Goede, Antonello Ruggieri e Matteo Ceretto Castigliano (i loro profili si possono consultare qui: http://zazaramen.it/art/).
Detto questo, non ci si stupisce più che i prezzi siano così alti, ma che non lo siano di più.
L'atmosfera è giovane e alla mano (ci sono grandi tavoli con panche a cui sedersi insieme a emeriti sconosciuti). Il servizio è molto cortese.
Il bagno è accessibile ai disabili e ha un buffo pentolone al posto del lavandino.
La luminosità è scarsa (per una questione di atmosfera) e l'acustica non è ottima.

Ma passiamo alle cose importanti: com'è il cibo e quanto si paga davvero?
Nota di merito per il menù con i prezzi disponibile online (http://zazaramen.it/it/menu-it/ramen/).
Per prima cosa il coperto è di ben 2,5€. Superato questo trauma, si può passare al cibo vero e proprio. Per quanto riguarda i piatti, la scelta non è vastissima: ci sono quasi 15 antipasti, di cui molti difficili da trovare in Italia, i ramen, divisi in fissi e stagionali, che sono meno di 10, e meno di 10 dolci.
Invece la varietà di bevande è sorprendente: ci sono vari tè freddi e bibite giapponesi (compresa la famosa Ramune con la pallina), tantissime birre, di cui alcune provenienti da due birrifici artigianali giapponesi, vari cocktail originali, molte varietà di sakè, vini italiani, e shochu, rum e whisky giapponesi. Ovviamente i prodotti di importazione giapponesi sono decisamente cari.
Noi abbiamo preso un'acqua potabile trattata in caraffa (ben 1,5€ per mezzo litro) e due birre artigianali giapponese Super Premium del Birrificio Coedo (Kawagoe), la Shiro (bianca non filtrata, sapore dolce e fruttato) a 8€  per 33 cl e la Kyara (gialla ambrata, sapore di malto e caramello) a 9,5€ per 33 cl. La Kyara mi è piaciuta tantissimo.

Come antipasto siamo stati sul classico e abbiamo preso i Yaki-Ghyoza 6€ per 5 pezzi. Essendo in 3 ne abbiamo prese 2 porzioni da dividere, che ci sono state servite accompagnate da tre bottigliette di condimenti fra cui scegliere: olio di sesamo piccante (il mio preferito), soia e aceto. Erano molto buoni.

Il ramen è particolare perché si può scegliere fra la pasta standard fatta in casa con farina di grano tenero tipo “00”, oppure quella con farina di grano tenero macinata a pietra (con un supplemento di 1,5€). Si deve scegliere anche il tipo di brodo fra quello alla soia, quello al miso e quello all'alga konbu.
Abbiamo scelto tutti e tre la pasta standard. La Pelosa Metà e la mia amica Siobahn hanno scelto entrambi il ramen manzo, funghi e cipolla rossa caramellata (14,5€), lui alla soia e lei al miso. Come sempre ho preferito la versione al miso, niente male.
Io ho scelto il ramen verde freddo con masago (uova di capelano) e cipollotto di Tropea (15€), che era un prodotto stagionale. Ne sono rimasta assolutamente entusiasta, molto più che del ramen caldo.
In definitiva locale promosso, tranne che per i prezzi.Il cibo era squisito, il locale trendy e accogliente, il servizio cortese. Tuttavia, in tre abbiamo speso all'incirca 90€ per mangiare quello che sostanzialmente è un piatto povero seduti su delle panche.
Le alternative per mangiare ramen di ottima qualità a Milano allo stesso prezzo o inferiore sono il Tomoyoshi Endo e il Fukurou. Al Tomoyoshi, se si trova il ramen come menù pranzo si spende decisamente meno, però mi pare che non ce l'abbiano sempre a pranzo e i prezzi la sera sono decisamente più alti. Si spende più o meno uguale al Fukurou che però ha più scelta rispetto allo Zazà e con il ramen a pranzo offre combinazioni che includono anche gyoza e/o riso fritto a prezzi scontati. Entrambi i locali sono frequentati da giapponesi e sono più eleganti e tradizionali dello Zazà, ma mancano della sua atmosfera gradevolmente hipster (e il Fukurou è un po' spocchioso, visto che non ci si può mangiare senza prenotazione ed è difficilissimo prenotare).
Per tutte le informazionin sullo Zazà, vi rimando al sito ufficiale:

Foxes and leaves

Orecchini/Earrings: fatti io/selfmade
Collana/Necklacefatta io/selfmade
Sciarpa/Scarfmercato di Old Spitafields, Londra/Old Spitafields market, London (3£)
Cardigan:  swappato/swapped
Vestito/Dress: Pimkie, mercato in Liguria, regalo (mamma)/Pimkie open air market in Liguria, present (mum) (4€)
Stivali/Bootsmercato di via Valvassori Peroni, Milano/Valvassori Peroni Street open air market, Milan (4€)

lunedì 26 settembre 2016

Sfogliatine con cipolle caramellate al mirin, con rosmarino e formaggio di capra

Volevo un antipasto veloce da preparare, ma dall'aria raffinata per una cena con amici, così mi sono lanciata sula ricetta delle sfogliatine con cipolle caramellate di Cucina con Sara. Durante la preparazione però ho fatto un po' di cambiamenti e sia io sia i miei ospiti siamo rimasti entusiasti del risultato!

Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia
1 cipolla rossa di tropea
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
2 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaino di mirin
sale q.b.

Ho tagliato la cipolla a fettine sottilissime. Ho messo l'olio in padella e ho cotto le cipolle finché non si sono imbiondite, poi ho aggiunto un pizzico di sale.
Ho aggiunto lo zucchero e il mirin e ho fatto caramellare le cipolle.
Ho steso la pasta sfoglia e l'ho tagliata a dischi con un bicchiere (ma a posteriori mi pento di non avere usato formine da biscotto, visto che ne ho di bellissime). Ho messo i dischi su di una teglia ricoperta da carta da forno e su ognuno ho messo un po' di cipolla (in teoria l'ideale sarebbe avere una fettina intera, ma le mie si sono distrutte) e qualche foglia di rosmarino. Ho infornato a 180 gradi per 15 minuti circa. Ho servito le sfogliatine calde accompagnate da del bouche chevre da affettare e disporci sopra in modo che si ammorbidisse con il calore.

***

I wanted an appetizer quick to prepare, but chic for a dinner with friends, so I choose the caramelized red onions puff pastry recipe by Cucina con Sara. During the preparation, however, I made some changes and both I and my guests were pleasantly surprised b the result!

Ingredients:
1 ready made puff pastry roll
1 red onion
1 tablespoon extra virgin olive oil
2 tablespoons brown sugar
1 teaspoon mirin
Salt to taste

I cut the onion into thin slices. I put the oil in a pan and cooked the onions until they were golden, then I added a pinch of salt. I added sugar and mirin and I caramelized the onions.
I laid out the puff pastry and I cut it into discs with a glass (now I regret not having used my cookie cutters, since I have beautiful ones). I put the discs on a baking sheet covered with greaseproof paper and I put some onions on each one (in theory it would be nicer to have a whole slice for each pastry, but mine broke up in the pan) and a few rosemary leaves. I baked them at 180 degrees for about 15 minutes. I served the hot puffs accompanied by bouche chevre to slice ​​and and put over them to be softened by the heat.

Owlish

Collana/Necklacefatta io/selfmade
Maglietta/TeePrimark (4,50€)
Gonna/Skirt: fatta io/selfmade
Scarpe/Shoes: Primark (10£)

venerdì 23 settembre 2016

Donne e Primedonne (Pat Carra)

Giovedì scorso sono andata all'inaugurazione della mostra "Donne e Primedonne" tenuta da Pat Carra alla galleria Nuages, in via del Lauro 10 a Milano.
Si tratta di una rielaborazione a pennarello e ricamo (sulle stoffe ereditate dalla madre sarta, con l'aiuto della sorella Maura) delle vignette umoristiche disegnate da Pat per i libretti del Teatro La Fenice di Venezia. La mostra ha debuttato nel 2015 proprio nelle sale del teatro veneziano.
Molte delle vignette erano già divertentissime in cartaceo, ma la rielaborazione in stoffa le arricchisce di texture e tridimensionalità. L'idea è davvero ben riuscita.
La mostra si terrà fino all'8 Ottobre dalle 14 alle 19 (il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19). La galleria è chiusa lunedì e festivi.
Per chi non lo sapesse Pat Carra è una fumettista da più di vent'anni e basa il suo lavoro su di un punto di vista al femminile. Qui trovate il suo sito personale: http://www.patcarra.it/
Pat è anche redattrice e autrice di Aspirina, la rivista stagionale edita dalla Libreria delle Donne di Milano e dal 1987 e online dal 2013 sul cui numero estivo ho pubblicato anch'io insieme alla mia amica Mizu (trovate la rivista qui: http://www.aspirinalarivista.it/ e il mio fumetto qui: http://www.aspirinalarivista.it/category/estate2016#sangue-in-giappone).

Violet moon

Mascara: Essence
Eyeshadows: Kiko

Orecchini/Earrings: I segreti di Gaia (10€)
Anello/Ringcomprato a Istanbul/bought in Istanbul (3TL)
Gonna/Skirt: fatta io/selfmade
Scarpe/ShoesH&M, regalo/H&M, present (15€ on sale)

giovedì 22 settembre 2016

Cose belle da fare in autunno/Autumn checklist

Oggi con l'equinozio inizia ufficialmente l'autunno. L'inizio di settembre per me è stato molto pesante perché sono successe un sacco di disgrazie ai miei amici e ho dovuto studiare come una matta (oggi ho un esame!) e preparare in pochissimo tempo una serie di fumetti da stampare in vista delle varie fiere dei prossimi mesi.
Con l'arrivo dell'autunno, ho tentato di fare una lista di cose da fare per cercare di godermi al massimo la nuova stagione in barba alla precedente!
  • leggere un nuovo fantasy
  • riprovare a fare un crumble
  • fare qualche gita nel bosco
  • bere tisane calda prima di andare a dormire
  • mettere le mie nuove calze con le renne
  • andare a Castagne, streghe e dintorni
  • provare a fare una zucca di Halloween con il set che mi hanno regalato (e fare una zuppa di zucca con gli avanzi)
  • organizzare qualcosa di speciale per Halloween (come l'anno in cui siamo andati al castello di Malpaga o quello in cui siamo andati a quello di Soncino)
  • fare la cioccolata calda
  • indossare look stregoneschi
  • vedere film avvolta in un plaid
  • preparare zuppe di verdura
  • andare all'open day della scuola giapponese di Milano
  • andare alla fiera dell'artigianato
  • usare tutte le mie giacche da mezza stagione
  • provare nuove ricette autunnali
  • leggere al parco
E voi avete qualche programma speciale per l'autunno?

Today is the equinox and autumn officially begins. The beginning of September for me was very stressful because a lot of misfortunes happened to my friends and I had to study a lot (I have an exam today!) and to prepare in a short time a series of comics to prin in view of the various fairs of the upcoming months.
With the arrival of autumn, I tried to make a list of things to do to try to enjoy the new season to the most in spite of the previous one!
  • read a new fantasybook
  • try to make crumble again
  • go trekking in the woods
  • drink warm herbal teas before going to sleep
  • wear my new reindeer socks
  • go to Castagne, streghe e dintorni
  • try to carve a pumpkin for Halloween with the set I got as a present (and make a pumpkin soup with the leftovers)
  • organize something special for Halloween (like the year we went to Malpaga castle or the one we went to Soncino castle
  • make hot chocolate
  • wear witchy outfits
  • watch movies wrapped in a plaid
  • prepare vegetable soups
  • go to Milan's Japanese school open day
  • go to Milan's Artisan fair
  • use all my mid-season jackets
  • try new autumn recipes
  • read at the park
Do you have some special program for the autumn?

Chocolate X Pistachio

Orecchini/Earrings: bho
Collana/Necklace: regalo (prozia)/present (grandaunt)
Maglietta/Tee: usata, mercato di via Papiniano, Milano/used, Papiniano street  open air market, Milan (30€)
Gonna/Skirt swappata/swapped
Scarpe/Shoesmercato in Liguria, regalo (mamma)/open air market in Liguria, present (mum) (10€)
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